Nell’ottica di efficientamento della rete idraulica, utilizzo razionale della risorsa idrica a fini irrigui e miglioramento gestionale, il Consorzio ha messo in opera una serie di interventi sulla rete che vedono l’impiego di paratoie e sbarramenti automatici, smart.
Grazie alla tecnologia disponibile sul mercato, lungo il canale irriguo San Michele a Correggio e sul canale Calvetro nel tratto compreso tra la località di Villa Curta (RE) e Fontana di Rubiera, sono state installate complessivamente quattro paratoie automatiche trasversali al canale funzionanti ad energia solare tramite pannello fotovoltaico e sistema di accumulo in batteria. Tutte e quattro sono paratoie tipo overshot, a passaggio da sopra, che oltre a trattenere l’acqua per consentire la distribuzione irrigua a monte, vengono utilizzate per misurare il livello dell’acqua a monte della paratoia, Il livello a valle della paratoia, l’apertura fissa della paratoia, la portata in transito e il volume d’acqua complessivo travasato a valle. Quest’ultimo valore è ottenuto da una relazione tra livelli dell’acqua misurati, dal grado di apertura della paratoia e da parametri configurati durante l’installazione.
Interfacciate con il sistema di telecontrollo Consorziale tutte e quattro le paratoie sono comandabili da remoto, direttamente dalla sala controllo oppure tramite smartphone grazie ad una app dedicata su cui è possibile programmare in tempo reale i parametri da garantire in relazione alle esigenze istantanee dalla rete irrigua, evitando transiti di portate superiori alle necessità quindi ottimizzando la risorsa idrica.
Entrambi gli interventi, sul Canale San Michele e Calvetro, sono stati realizzati con personale e risorse economiche Consorziali in amministrazione diretta la scorsa primavera e positivamente testati durante la recente stagione irrigua.
Progetto Life Rinasce (Life13 ENV/IT/000169)
Programma svasi 2019
Programma dello svaso dei canali in gestione al Consorzio per l’anno 2019
Appuntamenti 14 e 15 settembre 2019
Sabato 14 e Domenica 15 settembre in occasione di “Viaggio a Gualtieri” è possibile visitare l’impianto idrovoro del Torrione
L’impianto del Torrione è un luogo straordinario. Punto di congiunzione dei sistemi di bonifica della bassa reggiana sin dai tempi dei Bentivoglio. Con la sua botte passante sotto le acque del Crostolo rappresenta un esempio storico di ingegneria idraulica di inestimabile valore e con i suoi potentissimi impianti di pompaggio si presenta come un complesso di archeologia industriale tuttora in funzione.
Inaugurato nel 1923 è il luogo di perfetta congiunzione di una storia di ingegneria idraulica illustre e del lavoro bracciantile organizzato in cooperazione.
L’impianto è tra i tesori nascosti che verranno aperti appositamente per questa edizione di Viaggio a Gualtieri.
Dove: Gualtieri, Via Giacomo Matteotti
Orari: 10,00-12,30 / 15,00-18,00
Domenica 15 settembre “Sul pelo dell’acqua alla bonifica” ore 10,00 / 11,00 / 12,00
Per la prima volta, in occasione di Viaggio a Gualtieri 2019, sarà possibile risalire il canale di bonifica più importante di tutta la Bassa Reggiana; frutto delle fatiche dei benedettini nel Medioevo, dei Bentivoglio nel Rinascimento e del lavoro di migliaia di scarriolanti all’inizio del secolo scorso.
Domenica 15 settembre il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale sarà presente alla fiera di Bibbiano con uno stand dedicato alla storia del Canale di Bibbiano in piazza F. Del Rio. Potrete visionare copie di documenti storici estremamente interessanti che ne hanno regolamentato l’uso delle acque, fino ad arrivare alla rappresentazione attuale del territorio legato al fiume Enza. Saremo a disposizione, con illustrazioni stampate, per fornire dati sull’irrigazione, sui progetti di fattibilità per la realizzazione di una o piu’ traverse lungo l’Enza, oltre a recepire eventuali Vostre segnalazioni.
Irrigazione 2019
Giunti ormai verso il termine della stagione irrigua si cominciano a tirare le prime somme dell’annata.
Iniziata sotto i peggiori auspici (ricordate lo stato di siccità del bacino del Po in marzo ?) la stagione ha avuto un improvvisa virata nella tarda primavera facendo registrare il mese di maggio più piovoso degli ultimi 100 anni a cui hanno fatto seguito un giugno e soprattutto un lugli caratterizzati da importanti fenomeni piovosi.
I nostri indicatori ci dicono che quella che sta volgendo al termine è stata una stagione eccezionalmente piovosa, forse la più piovosa degli ultimi 10 anni assieme al 2014, con volumi derivati e distribuiti all’utenza inferiori, registrati al 15 agosto, ben inferiori a quelli degli ultimi 10 anni.
Non sono però mancati alcuni segnali preoccupanti: i costi sostenuti per la ripresa dei 1.016 fontanazzi sono state molto alti a causa di alcune importanti rotture arginali nel carpigiano. I corsi d’acqua appenninici, Enza e Secchia, pur avendo fornito un adeguato quantitativo d’acqua per buona parte della stagione hanno visto drasticamente ridotte le loro portate nel mese di agosto, con possibili ripercussioni negative sulle colture che hanno una maturazione tardiva, tra cui i vigneti.
Visualizza i dati completi
Vaglie di Ligonchio: recupero stanzini del freddo
Martedì 6 agosto, a Vaglie di Ligonchio, il comune del Ventasso insieme al Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale hanno presentato alla popolazione il recupero DEGLI STANZINI DEL FREDDO del Canale di Vaglie. Erano i loro frigoriferi naturali per la conservazione degli alimenti soprattutto latte formaggi e burro. Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale è sempre attento al nostro territorio ed al recupero di quanto fa parte della nostra storia. Tra i tanti graditi intervenuti siamo stati lieti di incontrare anche Iva Zanicchi.
LAVORI DI SOMMA URGENZA IN VIA PRATO VIGNALE IN COMUNE DI PRIGNANO SULLA SECCHIA
Si sono recentemente conclusi i lavori di consolidamento dei movimenti franosi che avevano causato l’interruzione dell’unica strada di accesso alla borgata di Prato Vignale in località Saltino, comune di Prignano sulla Secchia.
Il tempestivo intervento, che è consistito nella realizzazione di drenaggi, fossi a cielo aperto e sistemazioni morfologiche, ha consentito di riaprire la strada in tempi molto rapidi e togliere dall’ isolamento la borgata.
Comunicato Stampa – In Regione Stati generali emiliano-romagnoli sulla gestione dell’acqua per l’agricoltura: la Val d’Enza è un nervo scoperto occorre intervenire celermente per colmare il gap
Massimiliano Pederzoli: ANBI “Ben vengano gli interventi del Piano invasi nazionale e del PSR regionale ma occorre superare la psicosi dell’effetto Vajont e puntare sulle dighe in grado di accumulare l’acqua quando c’è”. Matteo Catellani (Emilia Centrale): “la raccolta delle acque è bassissima rispetto alla piovosità essenziale intervenire con celerità per il bene della valle e la sua gente”. Delle stesso avviso tutte le associazioni agricole.
REGGIO EMILIA –Venerdì 19 Luglio 2019 – In occasione dell’affollato incontro “ Più Acqua per l’Agricoltura “ che si è tenuto nei giorni scorsi nella sala Poggioli della Regione Emilia Romagna a Bologna che ha richiamato, in una sorta di riunione degli stati generali dei gestori della risorsa idrica/irrigua, anche la gran parte dei molteplici portatori d’interesse legati alla programmazione e al governo dei flussi è emersa, molto chiaramente, la criticità che pesa come un macigno sulla Val d’Enza. La perdurante e progressiva carenza di acqua in questa fetta produttiva di territorio Reggiano ha assunto ormai un carattere endemico nella panorama regionale insieme ad alcune valli Piacentine e le ripercussioni più gravi, effetto anche dei mutamenti climatici, ne aggravano periodicamente l’incidenza sulle produzioni tipiche come Parmigiano Reggiano, pomodori, mais ecc. Nel corso dell’incontro – che è servito al contempo per porre l’attenzione adeguata su quanto è stato fatto in questi anni di pianificazione e sull’avvio degli interventi che porteranno in Emilia Romagna, grazie ai progetti dei consorzi di bonifica sostenuti dalla Regione, ben 204 milioni di euro per 42 interventi fondamentali – si è rimarcata in modo forte la necessità di intervenire in Val d’Enza. Intervenire in modo proporzionale al fabbisogno dando riposte a chi le attende da tempo. A tal proposito, oltre alla sottolineatura del presidente regionale Stefano Bonaccini e dell’Assessore all’Agricoltura Simona Caselli e dei dati tecnico-scientifici rilevati da ARPAE, è stato forte il richiamo fatto dal presidente dell’ANBI Francesco Vincenzi e del presidente regionale Massimiliano Pederzoli; quest’ultimo ha dichiarato “occorre superare al più presto i timori e le paure che in Italia, dopo il Vajont, hanno pervaso negli ultimi decenni chi doveva fare programmazione di lavori in grado di rispondere alle attese”. Nel nostro paese, gli ha fatto eco il presidente del Consorzio dell’Emilia Centrale Matteo Catellani, “ la conservazione della risorsa, quando disponibile, è a livelli molto bassi rispetto all’indice di piovosità e questa realtà va capovolta in tempi celeri per dare risposte al territorio. Il risparmio di risorsa incide ma se l’acqua non c’è non si può fare alcun risparmio della stessa”. Catellani ha aggiunto: “il dato evidenziato sui nuovi cantieri dei progetti di bonifica genera quasi 7mila nuovi posti di lavoro nel suo complesso e un invaso moderno e con un piacevole e innovativo impatto ambientale e soprattutto di dimensioni adeguate al problema in Val d’Enza, oltre a dare certezze alle imprese e alla comunità in generale, incrementerebbe il valore attrattivo di questo suggestivo territorio”. Ed in questo contesto è importante anche il ruolo che il flusso di acqua assicurerebbe alla vita del torrente Enza nel corso di una stagione prolungata. Concordi sulla necessità impellente anche tutte le associazioni agricole regionali intervenute per bocca dei loro presidenti di fronte ad una sala esaurita con più di 300 presenti. All’incontro, moderato dal giornalista Andrea Gavazzoli, sono intervenuti: Stefano Bonaccini RER, Simona Caselli RER, Vittorio Marletto ARPAE , Paolo Ferrecchi RER, Massimiliano Pederzoli, Alessandro Ghetti ANBI ER, Francesco Vincenzi ANBI, Meuccio Berselli Autorità Distretto Fiume Po, Nicola Bertinelli Coldiretti, Cristiano Fini CIA, Eugenia Bergamaschi Confagricoltura, Paolo Mannini Canale Emiliano Romagnolo.
20-21 luglio Acque nell’Appennino tra la Val Dragone e il Pelago
Sabato 20 luglio – Geoesplorazione nella Val Dragone
Domenica 21 luglio – Nel paesaggio dello Scoltenna
COMUNE DI CAMPEGINE – SCOLO AMMAN
Sono iniziati i lavori di tombamento dello Scolo Amman ,importante cavo di scolo che raccoglie anche le acque scolmate dalla fognatura in caso di eventi piovosi significativi . L’opera migliorerà il deflusso delle acque di scolo , con conseguente aumento della sicurezza idraulica del centro abitato di Campegine . Il progetto prevede la posa di ml. 100 di elementi scatolari prefabbricati delle dimensioni interne 1600 mm. ( larghezza) x 1000 mm. di altezza . Il tutto sarà realizzato in economia con la squadra muratori consorziale e un escavatore a noleggio , idoneo al sollevamento di manufatti di cemento che pesano circa 41 ql.