La Bonifica dell’Emilia Centrale ha portato a termine i lavori di sostituzione canaletta in cemento del Canale Mandrio, al confine tra il Comune di Correggio e il Comune di Rio Saliceto.
I lavori di manutenzione, realizzati con personale e mezzi del Consorzio, hanno visto la sostituzione della tubazione interrata, parallela a Via Griminella, in materiale termoplastico ricavato da materie prime naturali.
L’intervento – che ha subito un ritardo a causa delle pesanti piene di novembre e dicembre quando, di fatto, il cantiere è rimasto bloccato – proseguirà con la realizzazione della pista ciclabile che collegherà i due Comuni.

immagini intervento

Domenica 23 febbraio 2020 ore 18,00
Palazzo delle bonifiche – Reggio Emilia, Corso Garibaldi n. 42

Lezione-Concerto con Giovanni Bietti e Quartettocmantova
Musiche di
L. van Beethoven – quartetto Op 18 n 1 in fa maggiore
Allegro con brio/ Adagio affettuoso ed appassionato/
Scherzo: Allegro molto/ Allegro
L. van Beethoven – quartetto in fa maggiore Op. 135
Allegretto Vivace Lento assai, cantante e tranquillo/ «Der schwer gefaßte
Entschluß»: Grave/ Allegro/ Grave ma non troppo tratto/ Allegro

Dalle 17.00 alle 17.45 è possibile partecipare ad una visita guidata del Palazzo
delle bonifiche a cura del Direttore Dott. Domenico Turazza

programma completo

Catellani (Presidente Emilia Centrale): “Azione forte e congiunta degli enti per agire in tempi utili per l’avvio della stagione irrigua a servizio delle imprese agricole del territorio”

Boretto (RE) – Se è vero che questo inverno si conferma tra i più siccitosi con temperature superiori di oltre 1,6 gradi rispetto alle medie del periodo e assenza di precipitazioni nei primi due mesi dell’anno, a conferma di una siccità spinta – come spesso accaduto nell’ultimo lustro – dall’altra l’auspicio più immediato è che la primavera possa riequilibrare progressivamente il contesto non agevole grazie alle piogge provvidenziali come nel 2019. In questa fase però la comprensibile preoccupazione sugli effetti più tangibili del clima che cambia rapidamente genera insicurezze al comparto agricolo alle prese con le prime semine stagionali, comparto che naturalmente scongiura il possibile prosieguo della stagione siccitosa anche per i mesi estivi.

In questo scenario piuttosto complesso il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha avviato tutte le azioni virtuose e preventive volte a favorire il migliore accesso possibile alla pratica irrigua non senza criticità da risolvere.  In particolare, l’impianto di Boretto, fondamentale per le colture e l’agroalimentare delle province di Reggio Emilia, Modena e Mantova – circa 220 mila ettari ciascuna e seconda presa di risorsa idrica della Regione dopo il Canale Emiliano Romagnolo (CER) – ha visto attivare dallo staff tecnico consortile e le imprese coinvolte le operazioni in alveo con uomini, mezzi, imbarcazioni per “dragare” e per sgomberare l’ingente quantità di sabbia accumulatasi durante l’autunno e l’inverno, maggiore rispetto agli altri anni a causa delle due piene del Po che si sono succedute alla fine del 2019 (il 17 novembre e il 17 dicembre scorsi). Una quantità di materiali imponente che il corso del Grande Fiume, proprio per la sua conformazione porta via via alla base delle arginature creando ostruzione ai possibili prelievi di acqua.

Vista la situazione non comune che si è generata in poco tempo il presidente dell’Emilia Centrale Matteo Catellani insieme – al direttore generale Domenico Turazza e all’ingegner Paola Zanetti e congiuntamente alla governance del Consorzio Terre di Gonzaga di sponda mantovana – hanno immediatamente fatto richiesta all’Autorità Distrettuale del Fiume Po di allertare AIPo (competente per le operazioni più articolate di movimentazione di sabbie materiali in alveo) presentando nel corso del summit idraulico svoltosi a Parma la situazione che potrebbe anche prevedere una emergenza e sottolineando la necessità di intervenire in tempi utili per l’avvio della stagione irrigua.

Intanto, mentre si attendono interventi risolutivi sui materiali presso l’impianto di Boretto, lavori efficaci sono cominciati ad opera del Consorzio proprio in questi giorni.
“L’auspicio – ha rimarcato il presidente del Consorzio Matteo Catellani – è che l’azione congiunta degli enti evidenziata ad AIPO  già alla fine del 2019 e durante l’incontro possa dare soluzione adeguata e in tempi utili per l’avvio della stagione irrigua, il Consorzio dal canto suo sta mettendo in campo tutto quanto possibile”.

un momento del vertice congiunto tra gli enti presso la sede dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po a Parma

C’è anche Life agriCOlture all’interno dei 70 i progetti messi in campo dalla Riserva di Biosfera del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano che riguarda 34 comuni tra il Comune di Reggio Emilia, la Città di Parma, Comune di Modena, Comune di Lucca e Comune di Massa.
Il progetto europeo, che sperimenta tecniche innovative per lo stoccaggio dell’anidride carbonica con buone pratiche agronomiche, coordinato nel ruolo di capofila dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e che coinvolgerà fattivamente il Consorzio della Bonifica Burana, il Centro Ricerche Produzioni Animali (CRPA) e il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.
“Con Life agriCOlture, in collaborazione con Parco nazionale e Riserva di Biosfera, abbiamo candidato con successo (e coordiniamo da capofila) un progetto strategico e di grande attualità per contrastare il cambiamento climatico”, ha aggiunto Domenico Turazza, direttore del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale.

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