La traversa di Castellarano e gli annessi manufatti di derivazione costituiscono un nodo idraulico fondamentale per le attività irrigue dei Consorzi di bonifica in sponda reggiana e modenese, che così possono assicurare l’irrigazione a circa 15.000 ha di coltivazioni agricole
A questo scopo il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha eseguito in tempi recenti un invaso in derivazione a monte della traversa, posto sul lato modenese del fiume, ricavando il canale di magra sul lato reggiano del fiume stesso.
A causa degli intensi fenomeni meteorologici del mese di dicembre 2017 si sono verificati danneggiamenti di una parte dell’argine di contenimento dell’invaso idrico . In particolare la piena aveva causato l’asportazione di parte del contro nucleo in ghiaia dell’argine, lo scivolamento dei materassi tipo reno verso valle, ed il crollo dei gabbioni posti a protezione, per un tratto di circa 150 m .
In seguito alle segnalazioni inoltrate alla Protezione Civile regionale, i lavori di messa in sicurezza dell’argine sono stati finanziati nell’ ambito del Piano degli interventi urgenti del 2019 .
I lavori di messa in sicurezza, che sono stati recentemente conclusi, sono consistiti nella realizzazione di due distinte opere di contenimento e protezione anti erosiva con impiego di pali in cemento armato, materassi tipo reno e massi ciclopici. In questo modo è stata assicurata l’ottimale protezione dell’argine di divisione tra il bacino di derivazione e il canale di magra e preservata l’importante funzione irrigua del nodo idraulico.

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Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio ha recentemente approvato il Documento di Pianificazione Economica per il triennio 2020 – 2022, che pur non essendo previsto dallo Statuto, consente di programmare l’utilizzo delle risorse economiche e finanziarie dell’ente sul medio periodo.
Quest’anno lo strumento di pianificazione assume particolare importanza in quanto il triennio 2020 – 2022 coincide, in buona sostanza, con la durata dell’amministrazione in carica, che andrà a terminare sul finire del 2023. Per cui le previsioni contenute nel documento possono considerarsi un vero e proprio programma di mandato dell’amministrazione consortile.
Le previsioni elaborate dagli uffici indicano una tendenza al contenimento, se non alla riduzione, dei costi di struttura del Consorzio (personale, costi amministrativi e finanziari) a fronte di un aumento dei costi tecnici di gestione e amministrazione delle opere di bonifica e di realizzazione di nuove opere con fondi consortili, che da 13,6 milioni nel 2020 dovrebbero passare a 14,7 milioni nel 2022, diventando sempre in maniera sempre più consistente la principale voce di costo del Consorzio, in quanto il costo per il personale si attesta sugli 11 milioni, in riduzione rispetto alle precedenti annate (era di 11,5 milioni nel 2016).
Anche per quanto riguarda le nuove opere finanziate da terzi (Regione, Stato e UE) e progettate dai tecnici consortili che ne curano l’esecuzione, il trend risulta molto interessante, con una previsione di interventi pari a 10,6 milioni di euro nel 2020, 16,8 milioni nel 2021 e 13,1 milioni nel 2022.
Il quadro che la programmazione triennale ci consegna è quello di un Consorzio sempre più impegnato a far fronte alle tante esigenze, ed emergenze, di un comprensorio molto esteso e dinamico, caratterizzato da un equilibrio idrogeologico fragile, come ormai ogni anno ci indica l’ISPRA nel suo rapporto annuale sul dissesto idrogeologico.
La direzione tracciata dal Consiglio di Amministrazione è quella di un ente più dinamico ed al tempo stesso concretamente più vicino alle esigenze dei suoi 260.000 consorziati.
Ulteriori approfondimenti sulla paginahttps://www.emiliacentrale.it/consorzio-trasparente/bilanci/ dove si possono consultare il Documento di Previsione e la relativa Relazione Illustrativa.

Nell’ottica di efficientamento della rete idraulica, utilizzo razionale della risorsa idrica a fini irrigui e miglioramento gestionale, il Consorzio ha messo in opera una serie di interventi sulla rete che vedono l’impiego di paratoie e sbarramenti automatici, smart.
Grazie alla tecnologia disponibile sul mercato, lungo il canale irriguo San Michele a Correggio e sul canale Calvetro nel tratto compreso tra la località di Villa Curta (RE) e Fontana di Rubiera, sono state installate complessivamente quattro paratoie automatiche trasversali al canale funzionanti ad energia solare tramite pannello fotovoltaico e sistema di accumulo in batteria. Tutte e quattro sono paratoie tipo overshot, a passaggio da sopra, che oltre a trattenere l’acqua per consentire la distribuzione irrigua a monte, vengono utilizzate per misurare il livello dell’acqua a monte della paratoia, Il livello a valle della paratoia, l’apertura fissa della paratoia, la portata in transito e il volume d’acqua complessivo travasato a valle. Quest’ultimo valore è ottenuto da una relazione tra livelli dell’acqua misurati, dal grado di apertura della paratoia e da parametri configurati durante l’installazione.
Interfacciate con il sistema di telecontrollo Consorziale tutte e quattro le paratoie sono comandabili da remoto, direttamente dalla sala controllo oppure tramite smartphone grazie ad una app dedicata su cui è possibile programmare in tempo reale i parametri da garantire in relazione alle esigenze istantanee dalla rete irrigua, evitando transiti di portate superiori alle necessità quindi ottimizzando la risorsa idrica.
Entrambi gli interventi, sul Canale San Michele e Calvetro, sono stati realizzati con personale e risorse economiche Consorziali in amministrazione diretta la scorsa primavera e positivamente testati durante la recente stagione irrigua.

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