Social

Torna alla home

  • Facebook
  • Twitter
  • YouTube
  • Flickr
Paesaggi dal treno

Lo sguardo, il cammino. Dal Po a quota Mille

Paesaggi dal treno
27 febbraio 2015
Atelier del paesaggio della bonifica
in Corso Garibaldi n. 42 a Reggio Emilia

Foto dal treno-Veronica Mecchia - sitoore 17,00 – Inaugurazione mostra  IL MONDO SALVATO DALLE FOTO
Un reportage dal treno di Veronica Mecchia, fotografa in Parigi
Gli scatti in bianco e nero di Veronica Mecchia indugiano sulla trama delle cose, ma quando siamo lì per allungarvi una carezza, cambia la scena, e non ci si arriva . C’è una grazia che non lascia scampo: la geografia è presente, tuttavia il tempo non è mai quello giusto per essere vissuto. Sappiamo soltanto – grazie alla “prova” fotografica: niente digitale! – che quel mondo esiste nella scia di un treno che se ne è irrimediabilmente andato. Sono immagini che lasciano un lieve senso di spaesamento, guardano fuori ma ci abitano dentro. Accade ogni volta che prendiamo un treno.

La mostra sarà visitabile sino a venerdì 6 marzo dal lunedì al venerdì 8,30-12,30 e su appuntamento: tel. 3393399916

foto presentazione Frignani piccolaore 18,00 – Presentazione del volume  PAESAGGI DAL TRENO
L’autore, Fabrizio Frignani, geografo e fotografo ne discute con Gabriella Bonini, responsabile della biblioteca “Sereni” di Gattatico e Daniele Caminati, presidente ACT Reggio Emilia.
Quelle stese da Fabrizio Frignani sono note di viaggio, descrizioni di paesaggi, osservazioni comparate che traggono dalla tratta ferroviaria Reggio Emilia-Ciano d’Enza, lungo un asse geostorico che attraversa l’intero secono XX per arrivare al nostro tempo. Siamo in un territorio dove lo sviluppo urbanistico – più o meno “ordinato” – si scontra quotidianamente con la persistenza di una ruralità produttiva di eccellenze alimentari come di “bel” paesaggio. Qui è possibile allungare lo sguardo ed aprire la mente verso un mondo pieno di ricordi: un mondo narrato, oggi spesso solo immaginato, che ci riporta alla matrice originaria della terra, di uomini e donne che in un tempo lungo – “sapientemente e coscientemente”, come scriveva Emilio Sereni – hanno generato la trama iconografica di un mondo che è ancora lì con i suo. Segni, tuttavia non adeguatamente riconosciuto. E’ questo un volume dalla forte declinazione interdisciplinare e didattica che fornisce gli strumenti euristici utile per imparare a leggere “nel” paesaggio: semplicemente osservando fuori dal finestrino.