Nel 2016 sono iniziati i tre cantieri che permetteranno il completo ripristino della funzionalità del nodo idraulico di Mondine venuta meno a causa del sisma che ha colpito il territorio emiliano nel 2012.
I lavori e le forniture riguardano la realizzazione di tre opere di tipo idraulico: 1) la nuova chiavica a valle di quella storica a presidio delle piene del Fiume Secchia, 2) il completamento del nuovo impianto di sollevamento che in totale permetterà di sollevare 50 mc/s di portata di piena e 3) il nuovo impianto irriguo che veicolerà lungo il Cavo Lama 10 mc/s.
Alla fine di quest’anno sono state ultimate le opere civili sia della chiavica che dell’impianto di sollevamento mentre è in corso l’opera di presa dell’impianto irriguo. Per quanto attiene alle forniture sono stata posate le elettropompe, le tubazioni e la parte impiantistica dell’impianto di sollevamento.
E’ stata anche eseguita, ad inizio Dicembre, l’attivazione della nuova cabina elettrica, che permetterà l’erogazione di energia a tutto il sistema.
Nei tre cantieri si è registrata la presenza di una ventina di imprese che sono state coordinate tra loro sia all’interno che all’esterno della propria area di lavoro per garantire il corretto avanzamento dei lavori e la sicurezza delle maestranze.
Ad oggi complessivamente la contabilità dei lavori ammonta a circa € 4.500.000.
Entro la metà del 2017 è prevista l’ultimazione dei lavori e pertanto potrà essere ripristinata completamente la sicurezza idraulica di un territorio di 50.000 Ha (acque alte del territorio del consorzio della Bonifica dell’Emilia Centrale) e rimosso il provvisorio impianto irriguo a servizio di circa 27.000 Ha di terreni agricoli.
Anche la mitigazione e compensazione ambientale delle opere in progetto verrà assicurata in relazione alla particolare attenzione che richiede il sito oggetto di intervento.
Ad esempio, la riqualificazione ecologia della golena del Secchia, trasformata necessariamente durante i lavori della nuova chiavica in cava di estrazione, verrà successivamente rinaturalizzata anche per una futura percezione e fruizione della comunità.
A fine lavori il nodo di Mondine si inserirà maggiormente in un sistema di percorsi per la conoscenza di un contesto ricco di relazioni ambientali, culturali, fisiche ed ecologiche.

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