Intervento da 140 mila euro per la ricostruzione della Forzata Cicalini: efficientamento irriguo, sicurezza del territorio e miglioramento delle funzioni di scolo

Gattatico (RE), 19 Luglio 2021 – Proseguono a pieno regime i lavori per la ricostruzione di un tratto della condotta Forzata Cicalini, all’interno del territorio del Comune di Gattatico (RE), intervento avviato dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, dall’importo complessivo pari a 140 mila euro e volto all’eliminazione di quei cedimenti strutturali che consentirà il miglioramento della sicurezza del territorio.

Le condizioni della condotta, realizzata negli anni Settanta, apparivano infatti deteriorate, in particolare nel tratto (della lunghezza di 360 metri) compreso tra via Cicalini e via Valle; l’Ente consortile ha quindi deciso di intervenire rimuovendo completamente la vecchia tubazione in cemento che, oltre a provocare fuoriuscite e dispersione di risorsa idrica, determinava ritardi al servizio delle irrigazioni – serve infatti un’area agricola di 430 ettari nel periodo estivo, oltre ad avere duplice funzione di scolo nel periodo invernale – per sostituirla con una condotta in Pvc a fini irrigui e l’inserimento di manicotti in acciaio zincato con guarnizioni a tenuta.

 

 

Risparmio energetico e riduzione dei costi: grazie ad una attenta gestione il Consorzio chiude il 2020 con un positivo valore di esercizio di cui potranno beneficiare i territori

Carpi (MO), 5 Luglio 2021Un avanzo virtuoso di oltre 600 mila euro che verrà integralmente reinvestito in favore dei territori: è l’esito di bilancio del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale nell’anno 2020, che sarà a lungo ricordato per l’emergenza pandemica da Covid19, ma in cui l’ente – grazie ad una ancor più attenta gestione – è riuscita nel mantenimento della propria operatività e nel prosieguo delle attività calendarizzate senza rallentamenti né interruzioni, forte di una struttura in grado di rispondere positivamente al notevole impiego di risorse, umane e finanziarie e di uno spirito di resilienza che ha consentito di rispondere ai momenti più critici con l’adozione di una serie di misure (sicurezza, risparmio energetico, lavoro smart, etc.) che hanno rafforzato l’intera pianificazione in modo solido ed efficace.

È quanto emerge dall’assemblea svolta presso l’Hotel Gabarda di Carpi (MO) dove il Consiglio d’Amministrazione dell’ente si è riunito in sicurezza e nella quale è stato approvato l’esito di bilancio alla presenza del presidente Marcello Bonvicini, dei due vicepresidenti – Arianna Alberici e Matteo Catellani – del direttore generale Domenico Turazza, dei membri del Comitato Ugo Franceschini e Tiziano Pattaccini e di tutti i consiglieri.

Il Consiglio di Amministrazione, nella sua prossima seduta – che si terrà nel mese di Agosto – verrà chiamato ad approvare la destinazione del positivo avanzo d’esercizio 2020, che è stato portato a nuovo, tenendo conto dell’esigenze di coprire gli aumenti del costo delle materie prime e di rafforzare il patrimonio di progetti del Consorzio: mirati e opportuni interventi effettuati sotto la guida della governance eletta tre anni fa e guidata dall’allevatore Matteo Catellani.

In piena continuità di intenti con il precedente mandato l’attuale presidente, Marcello Bonvicini, esprime la sua soddisfazione per l’esito di bilancio: “Il risultato premia l’impegno di tutta l’organizzazione del Consorzio – governance, direzione e struttura operativa – nel tradurre in interventi e attività concrete i programmi che a suo tempo sono stati prefissati dall’amministrazione del Consorzio”.

Soddisfatto anche il direttore generale dell’Emilia Centrale, Domenico Turazza, che rileva: “I principali indicatori di Bilancio – risultato di esercizio, cash flow, patrimonio netto, ecc. – hanno fatto registrare sensibili miglioramenti e pertanto l’esercizio ci restituisce il quadro di un Ente in salute che intende realizzare fino in fondo le sue funzioni istituzionali”.

Nella Relazione Illustrativa del Bilancio, il Comitato Amministrativo ha messo inoltre in evidenza altri importanti punti dell’attività 2020, ponendo l’accento su alcune fondamentali sfide tra cui: il prosieguo del ricambio generazionale dei dipendenti consortili, già da tempo avviato e destinato a culminare nei prossimi anni per garantire il mantenimento degli standard operativi; e la piena operatività del MOG – Modello Operativo e di Gestione – ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 che, dopo l’approvazione della Parte Generale del Modello e del Codice Etico, entro fine anno vedrà anche l’adozione delle parti Speciali per una maggiore tutela del Consorzio nella prevenzione da alcuni reati.

Al termine della riunione è intervenuto l’assessore all’Ambiente della Città di Carpi, Riccardo Righi, che ha espresso il sentito apprezzamento dell’Amministrazione comunale per l’attività che il Consorzio svolge in una proficua e sinergica collaborazione tra i due enti ormai ultradecennale.

Il Bilancio Consuntivo 2020, corredato dalla Relazione Illustrativa, dalla Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti e dalla Relazione sull’andamento dei principali processi operativi, è consultabile alla pagina web: https://www.emiliacentrale.it/consorzio-trasparente/bilanci/.

 

 

 

 

 

Due momenti dell’assemblea di bilancio: da sx Domenico Turazza Direttore Generale, Matteo Catellani Vice Presidente, Marcello Bonvicini Presidente, Arianna Alberici Vice Presidente 

Iniziative previste nei mesi di luglio e agosto

Calendario eventi

I ragazzi hanno gareggiato sui social, a colpi di like, presentando le loro proposte culinarie, inserendo nella loro ricetta prodotti locali e materie prime del territorio IGP, DOP, STG generati dalla risorsa idrica proveniente dall’irrigazione. Note di merito per Cappellaccio Dry e lasagna Tienibotta.

BOLOGNA (28/5/2021) – Sfide l’acronimo di School – FoodInnovation – DigitalEnvironment ovvero il social contest, ideato e realizzato da Eikon in partnership con ANBI Emilia Romagna e giunto quest’anno alla sua settima edizione.  Beneficiato, anche in epoca emergenziale, da una massiccia partecipazione SFIDE ha contato oltre 1200 studenti coinvolti, suddivisi in 48 classi di licei, istituti tecnici e professionali tutti della regione Emilia Romagna. I ragazzi hanno gareggiato sui social, a colpi di like, presentando le loro proposte culinarie, inserendo nella loro ricetta prodotti locali e materie prime del territorio IGP, DOP, STG generati dalla risorsa idrica proveniente dall’irrigazione, oppure creando contenuti “ad hoc” per i social per narrare il processo che porta l’acqua a trasformarsi in un prodotto agroalimentare e qual è il contributo migliorativo fornito dall’agricoltore a questo tipo di trasformazione essenziale come l’acqua stessa per la vita di ognuno di noi.  La premiazione in diretta social su Facebook e sul canale You Tube, coordinata dal giornalista Andrea Gavazzoli, ha visto le continue e piacevoli intrusioni di due mattatori, attori, cabarettisti d’eccezione come Maria Pia Timo e Francesco Damiano (direttamente da Zelig , Italia’s got Talent e numerose produzioni teatrali e cinematografiche) che hanno animato e rallegrato la mattinata online degli istituti interagendo direttamente con gli studenti-chef e dando vita ad esilaranti siparietti goliardico-culinari sulle piccole-grandi “sfide” che ognuno dei team aveva realizzato per il pubblico del concorso e per tutti coloro che li hanno seguiti quotidianamente sui social. Ogni classe infatti ha avuto a disposizione 3 minuti di tempo per presentare il proprio lavoro (o una significativa  parte di esso) in diretta streaming sulla piattaforma Zoom, con l’ausilio di diversi strumenti di comunicazione: slides, video, musica, immagini o slogan. Nel corso della premiazione delle sezioni ANBI Emilia Romagna e Food Master Class sono risultate vincitrici le classi: 2 le classi vincitrici del titolo FOOD MASTER CLASS 2021 (le classi che sui social hanno ricevuto più like: 3AB dell’Istituto Remo Brindisi di Lido degli Estensi (FE) per la deliziosa commistione ottenuta tra salato e dolce che ha conquistato 1532 like (tra le scuole alberghiere, dette professional) e la 4U dell’I.T.C.S. Gaetano Salvemini di Casalecchio di Reno (BO) che con la loro “Lasagna Tienibotta” hanno raggiunto 1104 like, ottenendo il 1° posto tra le non professional (cioè tutte le altre scuole). 4 le classi vincitrici per la SEZIONE ANBI 2021 (maggiore attenzione al tema dell’agricoltura sostenibile e delle eccellenze del food del nostro territorio). La 4^BAK dell’IST. ALBERGHIERO SPALLANZANI di Castelfranco Emilia (MO) con i piatti ARMONIA ROSSA e NODINI DORATI (tra i professional). A pari merito (tra i non professional): 3^CD dell’IST. AGRARIO SERPIERI di Bologna con il progetto social ACQUA QUIZ. 4^AM e 4^EM dell’Istituto Agrario NAVARRA di Ferrara con due piani editoriali social. 2 le classi vincitrici per la SEZIONE ANBI 2020, classi degli istituti alberghieri vincitrici dello scorso anno e non premiate al tempo a causa dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia: 4^F Istituto Alberghiero Nelson Mandela di Castelnovo nè Monti (RE), Primi classificati categoria ANBI Emilia Romagna con la Video-ricetta:”Torta di riso”. 2 la CA IAL EMILIA ROMAGNA di Ferrara con il “Cappellaccio DRY”. Nel corso della diretta sono stati diversi anche gli interventi degli organizzatori : “Il pianeta ha bisogno di cibo – hanno commentato Francesco Vincenzi e Alessandro Ghetti rispettivamente presidente e coordinatore di ANBI Emilia Romagna – La popolazione mondiale aumenta sempre più rapidamente. Occorre dunque ritrovare massima armonia ed equilibrio tra le risorse naturali e l’attività dell’uomo che influisce sull’habitat e sul cambiamento climatico. L’irrigazione è un valore per l’intera comunità, crea sviluppo e occupazione, se ben fatta, incrementa la qualità dei prodotti del territorio. L’impiego razionale dell’acqua è alla base di uno stile di vita sostenibile, la cui promozione passa anche attraverso la pratica irrigua delle produzioni agroalimentari”. Anche la CEO di Eikon Patrizia Plazzi, ideatrice storica della competizione ludico-formativa-educativa, ha sottolineato “ l’importanza di sensibilizzare le giovani generazioni attraverso format che li coinvolgano direttamente e in grado di valorizzare anche le loro abilità pratiche oltre che conoscitive. In rappresentanza dei Consorzi di Bonifica partner delle classi vincitrici di SFIDE sono intervenuti anche Domenico Turazza, direttore generale del Consorzio Emilia Centrale, Nicola Dalmonte e Paolo Mannini presidente e direttore generale del Canale Emiliano Romagnolo e Luca Natali vicepresidente del Consorzio Pianura di Ferrara.

Progetti: “Realizzazione area di laminazione e messa in sicurezza del Rio Enzola”, €. 700.000,00 e“Messa in sicurezza e consolidamento delle arginature del Rio Enzola con realizzazione di manufatto derivatore in area di laminazione”  €. 1.100.000,00 

Avviso di deposito progetti

 

A Novellara e Cadelbosco Sopra procedono regolarmente i lavori del terzo stralcio del finanziamento PSRN da 15 milioni di euro complessivi per l’efficientamento irriguo

Novellara e Cadelbosco Sopra (RE), 21 Maggio 2021 – Migliorare l’efficienza della rete di distribuzione irrigua ed eliminare le perdite lungo le infrastrutture idrauliche nell’ottica delle azioni volte all’uso oculato della risorsa idrica: con questi due principali obiettivi il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha avviato lo scorso gennaio l’intervento – che dovrebbe concludersi nel prossimo biennio – per il tombamento del canale irriguo Santa Maria, nei comuni di Novellara e Cadelbosco Sopra, in provincia di Reggio Emilia.

Il Consorzio ha ottenuto l’importante finanziamento – 15 milioni di euro complessivi – nell’ambito del Programma Nazionale di Sviluppo Rurale (PSRN) 2014-2020 grazie alla stesura di un complesso progetto per l’adeguamento della rete di distribuzione consortile e dei relativi sistemi irrigui, mediante la copertura di alcuni tratti di ben cinque canali a cielo aperto in terra o in canaletta.

Il terzo stralcio funzionale, cioè il tombamento del canale irriguo Santa Maria per 2 milioni di euro nei comuni di Novellara e Cadelbosco Sopra, prevede la sostituzione degli elementi prefabbricati a cielo aperto che compongono il canale con condotte circolari interrate per quasi due chilometri, metà dei quali posati lungo il tratto iniziale.

Il canale Santa Maria, situato nella bassa pianura reggiana e al servizio di una superficie territoriale complessiva di oltre 1000 ettari, è alimentato e distribuisce la risorsa idrica prelevata dal Po mediante la presa di Boretto alle frazioni di Villa Seta ad ovest e di Santa Maria della Fossa ad est, rispettivamente nei Comuni di Cadelbosco Sopra e Novellara.

“Si tratta del primo di ben cinque interventi, finanziati nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale Nazionale con 15 milioni di euro complessivi, su altrettanti canali in cui il Consorzio andrà ad effettuare la copertura sottolinea soddisfatto Marcello Bonvicini, presidente dell’Emilia Centrale . Interveniamo su una distanza complessiva di oltre 20 chilometri e questo ci consentirà di risparmiare un totale di 4 milioni di metri cubi d’acqua l’anno: una quantità di risorsa preziosa per l’intero comprensorio gestito dall’ente di bonifica”.

“Per il Consorzio questo primo, importante intervento evidenzia Domenico Turazza, direttore generale dell’Emilia Centrale – rappresenta l’occasione per l’adeguamento ed il recupero dell’efficacia delle infrastrutture consortili e mira a ridurre le perdite idriche attualmente esistenti, migliorando l’erogazione del servizio nei relativi sistemi irrigui”.

due momenti dell’intervento sul Canale S.Maria nei territori dei Comuni di Novellara e Cadelbsoco Sopra (RE)

Per la prima volta al mondo utilizzata la tecnica del relining per riparare un tubo del diametro di 2 metri. Intervento co-finanziato da Consorzio e Regione Emilia-Romagna

Campegine (RE), 13 Maggio 2021Portata a termine per la prima volta al mondo la riparazione di una condotta del diametro di 2 metri: è accaduto a Campegine (RE) dove il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha eseguito il relining della Botte 2000, confermando una particolare attenzione all’innovazione e alla sperimentazione di nuovi materiali e dispositivi.

Il relining è un intervento ad altissimo valore tecnologico in cui si effettua la riparazione e il rivestimento di tubazioni di scarico dall’interno, senza sostituirle, ovvero risanando il tubo senza rompere muri, pavimenti o strade; data la sua complessità, questa tecnica non è mai stata utilizzata per la manutenzione di condotte dal diametro superiore ad 1,8 metri. Fino ad oggi.

I tubi in calcestruzzo della Botte 2000 – del diametro di 2 metri e lunghi 161 metri e che attraversano il centro abitato tra via Cavatorti e via Zuffo – erano danneggiati in alcuni tratti e conseguentemente esposti al rischio di cedimenti strutturali; l’intervento, dell’importo complessivo di 533 mila euro, è stato co-finanziato dall’Emilia Centrale per 333 mila euro e dalla Regione Emilia-Romagna per 200 mila euro.

Il progetto pilota di relining ha visto l’inserimento, all’interno della tubazione, di un liner plastico per il rinforzo strutturale. Questa calza – predisposta dalla ditta tedesca Impreg Group, cui si è rivolta la Campania Sonda di Salerno, aggiudicatrice dell’appalto – è stata additivata con resine speciali e inserita all’interno del tubo da un pozzetto appositamente realizzato in opera per essere trascinata, con alcune funi, fino al punto di uscita da un secondo pozzetto tramite un grosso argano. Una volta inserita, la guaina è stata aperta e ‘gonfiata’ con aria compressa in modo da farla aderire alla parete circolare della tubazione. Sono state poi introdotte nel tubo delle speciali lampade a raggi ultravioletti che, trascinate lentamente da un capo all’altro, hanno fissato le resine sul liner, rendendolo compatto e strutturale.

“Si tratta di un importante intervento che, per il Consorzio, è motivo di particolare soddisfazione sottolinea Marcello Bonvicini, presidente dell’Emilia Centrale – per la prima volta al mondo è stata sperimentata questa particolare tecnica non invasiva a conferma dal fatto che, grazie all’impegno progettuale dei nostri tecnici e delle imprese appaltatrici, anche in un settore tradizionale come il nostro ci sono ampi spazi per l’innovazione tecnologica ad altissimi livelli”.

Due momenti dell’intervento di relining sul Cavo Botte 2000 a Campegine (RE)

 

 

Fondi della Regione Emilia-Romagna per 150 mila euro consentono il ripristino delle difese idrauliche lungo il canale Derivatore nell’area tra Poviglio, Castelnovo Sotto, Campegine, Reggio Emilia e Cadelbosco di Sopra

Bassa Reggiana, 5 Maggio 2021 – Un articolato ripristino delle difese idrauliche a tutela e difesa di un comprensorio, quello della Bassa Reggiana, dall’elevata densità e dalla forte vocazione agricola: la messa in sicurezza del canale Derivatore e delle sue principali arterie operata dall’Emilia Centrale – lungo un’area vasta oltre 10 mila ettari compresa tra i torrenti Enza e Crostolo e che serve i Comuni di Poviglio, Castelnovo Sotto, Campegine, Reggio Emilia e Cadelbosco di Sopra – è stata brillantemente portata a termine dagli uomini del Consorzio con un intervento di messa in sicurezza grazie a fondi della Regione Emilia-Romagna, dell’importo pari a 150 mila euro, che comprende (oltre al ripristino delle sponde interne del canale Derivatore) anche quello dei cavi Naviglia, Dugara Scaloppia e collettori di Bonifica Meccanica, danneggiati durante l’emergenza verificatesi tra febbraio e marzo 2018.

Nello specifico, l’operato della Bonifica sulle sponde interne dei canali di scolo ha permesso di risolvere due situazioni di criticità causate dalle piene, ovvero: l’erosione in corrispondenza del ponte di Via per Poviglio; e quella all’altezza della Chiusa Goleto.

I lavori di ricostruzione hanno visto l’utilizzo di terreno costipato a strati ed è stata infine realizzata, dopo la rimozione di tutti i sedimenti, anche una ulteriore difesa in pietrame.

Foto: Lavori nel canale Derivatore

Reggio Emilia, 26 Aprile 2021 – All’indomani della comunicazione riguardante la scelta di Matteo Catellani di dedicarsi interamente all’ambizioso progetto volto ad infrastrutturare la Val d’Enza, affinché possa colmare il pesante deficit idrico evidenziato dai più recenti studi, il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha riunito oggi, secondo le norme statutarie vigenti, il suo Consiglio di amministrazione per provvedere all’elezione del nuovo presidente che guiderà l’ente fino al termine della legislatura. Nella sede reggiana di via Garibaldi i consiglieri, in conformità con i dettami della normativa Covid, hanno espresso di persona la loro preferenza eleggendo come nuovo vertice della governance consortile l’imprenditore agricolo Marcello Bonvicini (ex-vice presidente) con larga maggioranza (20 voti favorevoli 2 astensioni 3 contrari); al suo fianco, Arianna Alberici confermata alla vice presidenza e lo stesso Matteo Catellani nel ruolo di vice presidente vicario con delega a seguire il progetto dell’invaso in Val d’Enza e delle relative azioni accessorie. Il comitato manterrà dunque gli stessi componenti e, oltre ai tre sopracitati, comprenderà Ugo Franceschini e Tiziano Pataccini.

“È con grande senso di responsabilità che mi accingo a svolgere con rinnovato impegno questo compitoha esordito Marcello Bonvicini ringraziando Matteo Catellani nella consapevolezza che il rilevante lavoro realizzato fino ad oggi, sia in termini di manutenzioni, sia sotto il profilo delle molteplici progettazioni strategiche ideate è stato sempre condiviso per obiettivi e percorsi amministrativi con tutta la governance per il bene dei consorziati e della comunità intera. È per questo che, avendo ben chiara la strada da percorrere, affronteremo quel che ci separa dalla fine della legislatura con uguale slancio e determinazione”.

La riflessione del neo-presidente, nel momento della proclamazione, ha toccato la sfera più personale e privata che però, mai come oggi, si compenetra con quella pubblica. “La mia famigliaha concluso Marcello Bonvicinia partire da mio nonno, storicamente si è adoperata con continuità per la tutela e per garantire l’approvvigionamento idrico nel territorio Reggiano: di certo non sarò io a cambiare rotta, visto che ho scelto come professione quella di imprenditore agricolo. Questa è un’opportunità che cercherò di cogliere al meglio insieme a tutto il consiglio”.

Vertice tra i due enti che definisce il “work in progress” a beneficio dei territori gestiti. Focus sulla Val d’Enza e le strategie per compensare il deficit idrico, tra cui l’invaso

8 Aprile 2021 – Non solo rapporti di buon vicinato ma, soprattutto, condivisione operativa di strategie comuni e condivise, progetti dotati di visione di medio e lungo periodo che interessano per lo più i territori bagnati dalle medesime acque e scambio di modalità operative per far fronte ad una stagione in cui l’irrigazione con i prelievi dal fiume Po sta già mettendo sotto stress alcune fonti di approvvigionamento destinate al comparto agricolo e alle colture tipiche del territorio, tra cui spiccano i foraggi per l’alimentazione delle bovine da latte per la produzione del Parmigiano Reggiano: i vertici del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – con il presidente Matteo Catellani ed il direttore Domenico Turazza a fare gli onori di casa – hanno ospitato la neo-eletta presidente del Consorzio della Bonifica Parmense, l’imprenditrice agricola Francesca Mantelli e il direttore Fabrizio Useri.

Focus di approfondimento immediato sulle molteplici azioni che la bonifica attua quotidianamente sulle zone collinari e montane e sui numerosi progetti che entrambi gli enti stanno concretizzando grazie ad interventi capillari volti a consolidare i versanti, soprattutto in corrispondenza della rete stradale consortile, di regimazione e pulitura delle svariate canalizzazioni. Oltre a questo, un lungo spazio del summit è stato dedicato alle opere idrauliche e alle progettazioni inserite nei percorsi di finanziamento ministeriale e comunitario che avranno il compito provvidenziale di arginare il gap idrico che oggi vede chiaramente un imponente deficit in Val d’Enza, valle reggiana che condivide con la provincia parmense ben il 40% della risorsa idrica complessiva. Tra questi progetti spicca l’invaso di grandi dimensioni ad impatto sostenibile, il recupero dei laghi Balano e Verde, la traversa di Cerezzola, il recupero e impiego dei reflui depurati dal prossimo impianto di depurazione intercomunale presso Monticelli Terme, l’individuazione di aree idonee alla produzione di energie pulite idroelettriche e la realizzazione delle opere di efficientamento sul canale Spelta (canale in territorio parmense, ma che trae la risorsa idrica dalla presa di Cerezzola sul torrente Enza).

Su quest’ultimo il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, che gestisce, insieme all’Ente parmense, il tratto di canale comune fino al partitore di Fontaneto – nel comune di San Polo d’Enza – ha progettato il riordino funzionale del nodo idraulico con l’obiettivo di una gestione più moderna attraverso l’automatizzazione di diverse paratoie sia di derivazione che di scarico: alle originarie funzioni irrigue del partitore si sono aggiunte anche quelle di nodo dal quale attingere le portate destinate alla produzione di energia rinnovabili. Se sino ad oggi dunque al nodo di Fontaneto veniva convogliata una portata massima di circa 4.000-4.200 l/sec, a breve si passerà ad una nuova portata di circa 6000 l/sec grazie alla fattiva sinergia tra i due enti che presto attiveranno la nuova centrale idroelettrica nel casello idraulico di Guardasone, sulla sponda sinistra del torrente Enza, nel Comune di Traversetolo, dotata di una turbina adatta ai bassi salti della potenza nominale di 122 kw per una portata massima di 2500 l/sec e una portata media di 1470 l/sec e che produrrà energia per circa 840 Megawattora all’anno.

A questa centralina dovrebbero aggiungersene altre due nel primo tratto del Canale d’Enza – precisamente nei Comuni di Canossa e San Polo – in grado di produrre, complessivamente, 1.200 Megawattora l’anno la cui progettazione esecutiva sta per essere elaborata dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale che se ne assumerà la gestione. Si tratta di energia pulita, prodotta praticamente ad impatto “zero”, ottenuta ottimizzando un sistema irriguo già esistente: il prelievo idrico dal fiume non verrà infatti aumentato. La gestione degli impianti e le modalità di prelievo sono regolate dalle Concessioni di derivazione di acqua pubblica con finalità irrigue e idroelettriche, rilasciate da Arpae Emilia Romagna. Si è parlato inoltre della necessità di garantire il mantenimento di un flusso costante capace di assicurare la presenza di acqua anche quando il regime torrentizio non lo consentirebbe: acqua utile al mantenimento del deflusso ecologico e della biodiversità in area che sarebbe completamente arida.

Il work in progress operativo è proseguito successivamente con l’analisi della gestione idraulica degli impianti e con l’aggiornamento sui bassi livelli del Grande Fiume Po, che già in questo periodo, vista la perdurante assenza di precipitazioni, rende difficoltoso il prelievo, soprattutto presso l’impianto di Boretto (RE) e l’impianto di Foce Ongina (PR), causa il progressivo insabbiamento delle pompe cui l’Emilia Centrale, pur non avendone la diretta competenza, sta ponendo rimedio grazie all’intervento degli escavatori per dare il via definitivo all’irrigazione stagionale.

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