L’importante documento, redatto dal Genio Civile in scala 1:2000, riporta i lavori di sistemazione del Crostolo del 1888. A donarlo il collezionista Massimiliano Vecchi

7 Aprile 2023 – Nell’anno che ha celebrato il centenario ANBI dall’avvio della Bonifica moderna giunge, proprio sul finale, una bella notizia quale affettuoso esempio di partecipazione attiva della popolazione al governo delle acque e di conoscenza storica dei progetti e delle opere eseguite in passato: il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale è ufficialmente beneficiario della donazione di una planimetria antica ben 135 anni grazie al collezionista Massimiliano Vecchi.

La planimetria, datata 1888 e in scala 1:2000, riporta i lavori di sistemazione del Crostolo nel tratto tra l’immissione del Cavo Cava (a Cadelbosco di Sopra) e Gualtieri, in località Valletta: un progetto dell’allora Genio Civile che, oggi, viene restituito alla memoria collettiva grazie alla donazione spontanea di Vecchi, funzionario di banca in pensione e persona particolarmente attiva nel tessuto sociale della Città di Reggio Emilia dove, per oltre un decennio, ha messo a disposizione la propria professionalità rappresentando la Banca che gestiva la Tesoreria dapprima dei due soppressi Consorzi di bonifica (Bentivoglio Enza e Parmigiana Moglia Secchia) e, successivamente, del Consorzio dell’Emilia Centrale. Profondo conoscitore del territorio, Vecchi è inoltre un appassionato collezionista di quelle opere d’arte che di esso ne sono espressione.

“A nome del Consorzio e a titolo personale desidero ringraziare pubblicamente Massimiliano Vecchi per lo splendido dono che ha voluto elargire al Consorzio – ha commentato visibilmente emozionato Domenico Turazza, direttore dell’ente consortile –: un documento che costituisce un significativo esempio di partecipazione attiva dei cittadini alla governance delle acque, basata sulla conoscenza storica dei progetti e delle opere eseguite in passato e, al tempo stesso, un riconoscimento del ruolo, anche sociale, del nostro Consorzio”.

La planimetria è stata donata corredata del frontespizio originale, ovvero la copertina del progetto che ne riporta la descrizione. Per espresso desiderio dello stesso Vecchi, lo storico documento sarà conservato tra le mura del Palazzo delle Bonifiche di Reggio Emilia, all’interno degli uffici della Direzione Generale.

[Foto allegate: Domenico Turazza, direttore generale dell’Emilia Centrale, mostra insieme a Massimiliano Vecchi la storica planimetria dell’intervento di sistemazione sul Crostolo; e il particolare del frontespizio con la descrizione del progetto]

I lavori, finanziati dalla Protezione Civile per 170 mila euro, hanno previsto il consolidamento delle sponde compromesse a causa degli eventi atmosferici del 2019

29 Marzo 2023 – L’Emilia Centrale ha portato a termine i lavori per la messa in sicurezza del torrente Rodano, nel territorio del Comune di Reggio Emilia consolidando, in particolare, le sponde nel tratto San Maurizio – Chiusa Villa Curta, compromesse a causa dall’alluvione del novembre del 2019 che aveva provocato l’accelerazione del fenomeno erosivo.

I lavori – finanziati con i fondi della Protezione Civile, stanziati attraverso il decreto del Presidente della Regione Emilia-Romagnahanno un importo complessivo di 170 mila euro. Il torrente Rodano è un corso d’acqua naturale che ha origine sulle prime colline reggiane: transita a est del centro abitato di Reggio Emilia e confluisce a nord della città, al confine con il comune di Bagnolo in Piano, nel Canalazzo Tassone.

Nello specifico l’intervento ha comportato il ripristino di entrambi gli argini. Nel primo caso i tecnici del Consorzio di Bonifica hanno rimosso i depositi, che si sono accumulati nel corso del tempo e hanno ricostruito l’arginatura con terreno nuovo. Per quanto riguarda l’argine destro è stata invece costruita una protezione in massi, allo scopo di rallentare l’erosione. Sono stati anche posizionati cento metri di gabbioni, posti al piede della scarpata.

Il torrente Rodano costituisce uno dei principali collettori naturali del territorio del Comune di Reggio Emilia, trasferito in gestione dalla Regione al Consorzio da alcuni anni, il cui bacino è stato recentemente interessato dalla realizzazione di nuove ed importanti infrastrutture pubbliche – nuova tangenziale sud est, Arena Campovolo, ecc.: un intervento, dunque, che riveste notevole importanza nell’ambito di un programma piuttosto articolato che vede la Bonifica impegnata in una rilevante sequela di lavori di manutenzione straordinaria.

[Foto allegata: mezzi escavatori impegnati lungo le sponde del torrente Rodano, durante l’intervento eseguito dall’Emilia Centrale, nel territorio del Comune di Reggio Emilia, RE]

I lavori – finanziati dall’ente consortile per 76 mila euro – hanno riguardato località Sabbioni, via Rontano-località Torre di Montebabbio e la pulizia del Rio di Roteglia

16 Marzo 2023 – Sono terminati tre interventi di manutenzione, finanziati dalla Bonifica dell’Emilia Centrale per un importo complessivo di 76 mila euro, che contribuiranno ulteriormente alla messa in sicurezza del territorio del Comune di Castellarano, in provincia di Reggio Emilia: si tratta della sistemazione della scarpata in località Sabbioni, della sistemazione di movimenti franosi in via Rontano e in località Torre di Montebabbio; e della pulizia del Rio di Roteglia.

Nel dettaglio, in località Sabbioni la necessità era quella di consolidare la scarpata di valle della strada pubblica, indebolita a causa di un cedimento della banchina. L’intervento è stato caratterizzato dalla posa di gabbioni prefabbricati.

In via Rontano i numerosi movimenti franosi di versante presenti nella zona, che interessavano anche la viabilità pubblica, provocavano costanti cedimenti della carreggiata stradale con pericolo di interruzione del transito. Sono stati quindi eseguiti lavori di consolidamento della scarpata stradale grazie alla realizzazione di una palificata lunga 37 metri, con pali trivellati in cemento armato della lunghezza di 7 metri. Ha completato l’intervento la sistemazione del piano viabile.

Il terzo e ultimo intervento ha riguardato la messa in sicurezza del Rio di Roteglia: sono stati rimossi la vegetazione infestante e il materiale detritico che si erano accumulati nel corso del tempo ostruendo il corretto deflusso delle acque.

“Gli interventi realizzati nel territorio del Comune di Castellarano – ha precisato il Presidente del Consorzio Marcello Bonvicinidanno la dimostrazione di come il nostro Consorzio sia in grado di operare, in sinergia e in collaborazione con le Amministrazioni Comunali, per concertare puntualmente soluzioni performanti alle criticità che il territorio montano e collinare presenta molto frequentemente sotto il profilo della stabilità dei versanti e della corretta regimazione dei corsi d’acqua. Ringrazio pertanto i tecnici del Consorzio per il lavoro che stanno svolgendo”.

[Foto: un mezzo escavatore impegnato nelle operazioni propedeutiche alla realizzazione della palificata di via Rontano, durante l’intervento eseguito dall’Emilia Centrale nel territorio del Comune di Castellarano, RE]

A lezione di cambiamenti climatici: una nuova convenzione tra ANBI e reti scolastiche superiori aggiorna i contenuti dei mutamenti che stiamo vivendo

Siglata a Castelfranco Emilia la nuova e più ricca intesa regionale tra l’associazione dei consorzi di bonifica del territorio e la rete degli istituti Agrari e la rete degli istituti professionali Enogastronomici/alberghieri

Castelfranco (Modena) – (7 Marzo 2023) – Formazione, informazione, percorsi educativi condivisi e aggiornati grazie alle molteplici attività svolte quotidianamente per la cura e lo sviluppo del nostro territorio; sono questi, in sostanza, i valori aggiunti che ANBI Emilia Romagna porterà in dote – dopo un decennio di esperienze maturate nelle collaborazioni fattive  con le scuole – alla nuova convenzione che affiancherà l’associazione delle bonifiche a due delle reti formative fiore all’occhiello della nostra regione: la Rete degli istituti Agrari R.ITA.P.ER e la Rete degli istituti professionali Enogastronomici – alberghieri (R.E.R.I.A). Stamane, presso l’Aula Magna dell’ITAS Lazzaro Spallanzani di Castelfranco Emilia (Mo), è stata sottoscritta l’intesa concreta per ratificare e consolidare, con nuovi contenuti, una collaborazione proficua già attivata da alcuni anni per affrontare più efficacemente e in sinergia la sfida globale e locale dei mutamenti del clima in atto, della salvaguardia dell’habitat e della biodiversità , della difesa del suolo dal rischio idrogeologico, temi che oggi viviamo direttamente sulla nostra pelle e che rivestono notevole rilevanza per crescere come cittadini consapevoli e responsabili dell’ambiente circostante. I Consorzi coinvolti nel progetto sono associati alla rete di ANBI Emilia Romagna Consorzio di bonifica di Piacenza, Consorzio della Bonifica Parmense, Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale, Consorzio di bonifica Burana, Consorzio di bonifica Renana, Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara, Consorzio di bonifica della Romagna, Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale, CER Consorzio di bonifica di secondo grado per il Canale Emiliano Romagnolo. La mattinata si è svolta con gli interventi dei relatori: Maura ZiniMassimiliano Urbinati per le due reti di scolastiche e con le conclusioni del presidente nazionale e Emilia Romagna di ANBI Francesco Vincenzi moderati dal giornalista Andrea Gavazzoli. Subito dopo la parola è passata all’approfondimento da parte degli studenti e nel pomeriggio si è proseguita l’attività di formazione tecnica grazie al lavoro del team ANBI – composto da esperti provenienti dai consorzi di bonifica associati – che hanno aggiornato i docenti sulle tematiche specifiche nel seminario “Acqua & Territorio Docet”. “Per ANBI Emilia Romagna – ha evidenziato Francesco Vincenzi – la formazione delle giovani generazioni e dei loro insegnanti è diventata una delle priorità da realizzare aggiornando con i contenuti tecnici più attuali coloro che saranno a breve i cittadini del nostro futuro; per questo occorre fornire loro strumenti e conoscenze adeguate al periodo non certo semplice che stiamo vivendo tutti, facendo i conti con una realtà che vede nei cambiamenti climatici la principale sfida cui far fronte: i consorzi contrastano gli effetti più critici di questi mutamenti in campo e cercano costantemente di farlo anche nelle scuole alla luce della loro esperienza diretta per questo ringrazio i due presidenti delle Reti di istituti che offrono al nostro sistema questa imperdibile opportunità”. Reti di istituti superiori che con il loro impegno contribuiscono a rendere un fatto queste articolate proposte educative. “Le scuole agrarie ed enogastronomiche – sottolinea Maura Zini preside della Rete Regionale degli istituti Agrari –  formano i futuri professionisti della filiera agroalimentare, una delle voci più importanti dell’economia della nostra regione, e vogliono contribuire insieme ad ANBI, alla salvaguardia del territorio, delle risorse idriche, dell’agricoltura e dell’alimentazione attraverso progetti di ricerca, sperimentazione, percorsi di PCTO ( percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) e di formazione docenti sull’Agricoltura 4.0 e l’Alimentazione del futuro. La formazione non avviene solo all’interno delle aule e sempre più gli studenti hanno bisogno di testimonianze virtuose, come ANBI e le Organizzazioni Agricole, che si impegnano con professionalità e competenza per realizzare azioni concrete di contrasto al disastro ambientale, al cambiamento climatico e a favore dell’ambiente”. E i temi dell’agroalimentare, legato all’ambiente e alla salubrità è rilanciato da Massimiliano Urbinati presidente regionali della Rete degli istituti alberghieriLo scenario prospettico disegnato dall’Agenda 2030 vede nella nostra “Food Valley” il laboratorio ideale per la realizzazione di un modello di patto territoriale per l’Ambiente, la Salute e la valorizzazione della biodiversità proprio a partire dalla filiera formativa agroalimentare: questa è per l’appunto la sfida che le scuole agrarie e alberghiere sono pronte a raccogliere.”

L’intervento per l’alloggiamento di una nuova pompa di sollevamento – dell’importo complessivo di 180 mila euro – consentirà un ulteriore efficientamento della risorsa idrica durante la distribuzione irrigua

6 Marzo 2023Sono in corso di ultimazione i lavori, realizzati dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, per il potenziamento dell’impianto irriguo Magnavacca, nel territorio della Città di Carpi, in provincia di Modena: dal mese scorso, infatti, sono ripresi gli interventi all’interno del cantiere per la realizzazione del manufatto in cemento armato che andrà a costituire la camera di alloggiamento per una nuova pompa di sollevamento. L’intervento, dall’importo complessivo di 180 mila euro, è progettato e realizzato dal team tecnico del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, che utilizza i suoi mezzi operativi e le proprie maestranze.

L’impianto irriguo Magnavacca è inserito nella rete irrigua del Canale Quinto – Cavo Lama e svolge la funzione di irrigazione, ricevendo l’acqua dal precedente impianto di Pratazzola, sollevandola mediante tre elettropompe per il successivo impianto di Quartirolo seguito, a sua volta, da altri tre impianti principali in cascata, ovvero Santa Croce, Gargallo e Panzano.

La struttura esistente, soggetta a deterioramento con il passare degli anni, necessitava di un intervento di adeguamento idraulico, con l’installazione di una nuova pompa di sollevamento di portata variabile, idonea alle esigenze irrigue attuali; per poter consentire tale installazione era necessario modificare la struttura esistente e costruire ex-novo un manufatto in cemento armato per l’alloggiamento della pompa; la nuova camera di alloggiamento sarà costituita da una platea di fondazione di spessore 50 centimetri, larghezza 3,30 metri, lunghezza 8,30 metri, disposta su due livelli per creare il classico piano inclinato d’invito per l’acqua verso l’aspirazione della pompa.

Viva soddisfazione per l’intervento, in via di completamento per poter sfruttare l’impianto durante la prossima stagione irrigua, è stata espressa da Marcello Bonvicini, presidente dell’Emilia Centrale, che ha voluto sottolineare “il fondamentale apporto dei tecnici e delle squadre operative del Consorzio nella realizzazione, in tempi record, di un intervento di questa portata che consentirà, grazie all’utilizzo di moderne tecnologie, un maggior grado di automazione e controllo nell’attività di distribuzione irrigua e un uso sempre più responsabile della risorsa idrica”.

Teoria della prevenzione e pratica “sul campo” per 30 operai del Consorzio grazie all’innovativo simulatore di una macchina trattrice

1° Marzo 2023 – Giornata dedicata alla formazione e alla sicurezza del personale consortile quella che si è svolta al Centro operativo dell’impianto di Bonifica “Le Rotte”, nel territorio del Comune di Bagnolo in Piano (Re), con un importante focus sull’attività legata all’utilizzo delle macchine trattrici ed escavatrici organizzato dal Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale.

Il corso, al quale hanno partecipato 30 operai, è stato tenuto da Dinamica, società consortile per la formazione professionale specializzata nel comparto agroalimentare ed ente accreditato dalla Regione Emilia-Romagna, con l’obiettivo di fornire al personale che opera sul campo le nozioni necessarie in materia di organizzazione e controllo, fornendo gli strumenti utili per il ruolo dal punto di vista della prevenzione e della sicurezza sul luogo di lavoro.

Durante il corso – tenuto da Roberto Veroni, formatore per la sicurezza in ambienti di lavoro – i partecipanti hanno anche effettuato alcune prove pratiche in condizioni di criticità, grazie all’innovativo simulatore di una macchina trattrice fornito dalla ditta Ice & Fire di Trento: il personale ha così potuto imparare le corrette metodologie di azione e pronta reazione in caso di ribaltamento del mezzo.

All’intera giornata, che si è svolta in conformità agli adempimenti del Testo unico sulla sicurezza (D.lgs. 81/2008) e all’Accordo Stato-Regioni “Lavoratori” del 21 dicembre 2011, hanno inoltre collaborato e sono intervenuti: Roberto Prampolini, responsabile di Dinamica Reggio Emilia; Lia Gallinari, tecnico Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro SPSAL – Reggio Emilia; e Giuseppe Meglioraldi, responsabile sicurezza dell’Emilia Centrale.

 

 “Career Day” di benvenuto in Sala Prampolini, nella sede del Consorzio
22 Febbraio 2023Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale riunito nella Sala Prampolini, all’interno della sede dell’ente, a Reggio Emilia, in occasione di un momento in cui i vertici – il presidente Marcello Bonvicini e la vicepresidente Arianna Alberici – con i dirigenti Paola Zanetti, Pietro Torri e Nico Alberti ed una rappresentanza del personale consortile, hanno voluto porgere il benvenuto a 11 nuovi dipendenti entrati a far parte del personale, nel corso di un “Career Day” organizzato dalla Bonifica per la particolare occasione.
Le undici figure in questione – due unità impiegatizie “senior”, una donna e un uomo; e nove uomini, assunti in qualità di operai specializzati – sono state tutte inquadrate con contratto a tempo indeterminato. “Un momento importante che rappresenta appieno l’idea e l’identità del Consorzio di Bonifica – commenta Marcello Bonvicini, presidente dell’Emilia Centrale –: un ente che si rinnova nella meritocrazia e non intende sottrarsi alle impegnative sfide che si prospettano nell’immediato e nell’imminente. I progetti da attuare sono numerosi, alcuni sono già in fase di completamento, altri partiranno a breve. Senza dimenticare la prossima stagione irrigua che sembra prospettarsi ancor più complessa della precedente”.
E proprio le sfide affrontate quotidianamente sul campo dal personale dell’ente hanno fatto sì che 35 dipendenti dell’Emilia Centrale potessero essere premiati per il loro operato con un avanzamento di posizione all’interno del Consorzio. “Ad oggi siamo fieri di poter contare su un organico di 220 unità – sottolinea Domenico Turazza, direttore generale dell’ente –; l’avanzamento per 35 di loro, che rappresentano il 15% dell’organigramma, ne evidenzia le qualità e le competenze maturate ponendo l’accento sul costante impegno mostrato nello svolgimento delle mansioni svolte”.

Con delibera presidenziale n° 7 del 24 gennaio 2023, il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale  ha stabilito di opporsi all’applicazione delle norme previste dalla Legge di bilancio n° 197/2022 inerenti l’annullamento parziale degli interessi per ritardata iscrizione a ruolo, sanzioni ed interessi  di mora relativi ai carichi affidati ad Agenzia delle Entrate.

Conferenza annuale sull’attuazione degli obiettivi della l.r. n. 7 del 2012
Protocollo d’Intesa tra Regione Emilia-Romagna, UNCEM ed ANBI
30 gennaio 2023 ore 10,00
Sala Prampolini – Corso Garibaldi n. 42 – Reggio Emilia
Sede del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale
programma

 

 

 

Un nuovo tipo di governance sostenibile per il territorio, fatta di buone pratiche di gestione agricola. È uno degli impegni che scaturiranno dal Patto per il suolo, siglato negli ultimi giorni del 2022 tra Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Consorzio della Bonifica Burana, Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano, Centro ricerche produzioni animali a beneficio delle aree rurali di Reggio, Modena e Parma.
“Un vero e proprio protocollo di intenti – spiegano Marcello Bonvicini, presidente Bonifica Emilia Centrale e Francesco Vincenzi, presidente della Bonifica Burana – da cui scaturiranno impegni e progettualità a favore delle aree rurali, come la cattura e stoccaggio di carbonio nei suoli e, anche, la rigenerazione dei suoli. Grazie a questo protocollo sono definiti gli obiettivi dai quali scaturiranno gli impegni concreti (accordi quadro e accordi attuativi). Tra gli obiettivi principali anche il reperimento di risorse per attuare nuovi progetti, primo tra questi il progetto Green Communities all’interno de La Montagna del Latte”.
“Questo protocollo attinge alla strategia e ai risultati attuati dal progetto europeo Life agriCOlture che si sta positivamente concludendo nell’Appennino di Reggio, Modena e Parma – commenta Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano. Opera in uno scenario di estrema vulnerabilità dove si continuerà a coniugare la competitività agricola con la grande sfida al cambiamento climatico che sta investendo l’agricoltura. In questo senso imprenditorialità sul campo (privati), studio e ricerca (Crpa) e azioni e progetti di enti sono una alleanza strategica per la tutela del paesaggio, per il contrasto al degrado del suolo e per l’aumento delle superfici fondiarie coltivabili e delle produzioni agricole”.
Fondamentale – aggiunge Luca Filippi, Project Manager del progetto Life agriCOlture – è costruire adeguati strumenti di remunerazione per i servizi agro-climatici-ambientali connessi al suolo che gli agricoltori generano per la collettività, come ad esempio lo stoccaggio di carbonio nei terreni. Da qui l’impegno di questo protocollo ad individuare canali di finanziamento adeguati”.
“È per questi motivi – conclude Simona Caselli, presidente Crpa – che mettiamo a disposizione le nostre conoscenze per diffondere le migliori e più innovative soluzioni tecniche per la gestione sostenibile del suolo”.

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