Conoscere meglio ciò che molto spesso abbiamo vicino a noi e che può sfuggire alla nostra attenzione. Approfondire la ricchezza del paesaggio e comprenderne le complesse dinamiche che lo regolano partendo dalle tradizioni consolidate che affondano radici lontane nella storia. Per queste ragioni sabato 29 e domenica 30 luglio il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale proporrà a tutta la cittadinanza una interessante iniziativa in sinergia con i Comuni di Canossa e di Vetto e il Cai Reggio Emilia. Geoesplorazioni ai terrazzamenti di Vetto lungo il nuovo percorso tracciato dal Cai e lettura del paesaggio agrario a partire da Spigone nella giornata di sabato; domenica giro ad anello da Vedriano con tappe a Monte Staffola, Borzano e Roncovetro. Nel pomeriggio di domenica, inoltre, sarà possibile visitare anche la Corte Baroni e ascoltare il fisarmonicista Paolo Gandolfi. Per ulteriori info contattare Antonio Canovi 339 3399916

programma iniziativa

Il comprensorio montano si estende per 178.000 Ha, interessa 3 province e 30 comuni. 
Ogni anno il Consorzio impiega risorse finanziarie per la manutenzione straordinaria di versanti in frana, corsi d’acqua naturali e viabilità minore: nell’anno 2017 l’importo dei lavori progettati è stato di €. 1.874.500
Per l’esecuzione delle opere, infatti, sono stati redatti 28 progetti di manutenzione straordinaria, già affidati con gare d’appalto e 3 progetti finanziati nell’ambito del Contratto di Fiume “Patto di Rii”, di cui sono avviate le procedure di affidamento. 
Da inizio anno sono inoltre stati eseguiti 13 interventi urgenti di piccola entità a cui vanno ad aggiungersi altri 9 progetti finanziati con le economie conseguite in sede d’appalto, attualmente in fase di affidamento
I lavori già eseguiti ammontano ad oggi a circa €. 600.000, il 32 % del totale.

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Potatura Tigli centenari Parco impianto Mondine in Comune di Moglia.
Importante intervento di messa in sicurezza dei tigli nel parco Modine che presentano problemi strutturali importanti, con interventi di potatura mirati e di alleggerimento della chioma previa indagine Fitoiatrica corredata da valutazioni strumentali.
Popolamento è costituito da esemplari quasi centenari di alto valore storico e paesaggistico.

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Negli anni venti all’epoca dell’esecuzione delle grandi opere di bonifica ,per facilitare le comunicazioni tra Reggio Emilia e San Siro – San Benedetto Po , fu isituita una linea telefonica lungo il tracciato dei lavori più importanti . Detta linea composta da oltre 4000 pali , con l’avvento dei mezzi di comunicazione pubblici venne piano piano dismessa . Ad oggi .risultano ancora da “smantellare ” circa n° 1825 pali ,che in prevalenza si trovano a ridosso di strade Provinciali /Comunali , lungo argini di canali o in prossimità dei centri urbani .In gran parte sono pali di cemento di 7/8 metri di altezza , infissi per 1,5 metri ,del peso ciascuno di circa 3 ql. Nel 2016 il Consorzio ha acquistato un’apposita attrezzatura da applicare agli escavatori per rimuovere in sicurezza detti pali inutilizzati , che poi verranno trasportati in appositi centri per la demolizione.

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Nell’ambito del Bando relativo al Programma Nazionale di Sviluppo Rurale 2014-2020 (PSRN) – Sottomisura 4.3 – Tipologia 4.3.1 Investimento in infrastrutture irrigue, finanziato con fondi europei (Reg UE 1305/2013), il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha presentato una domanda di sostegno, lo scorso 29 giugno, con allegati cinque progetti funzionali, predisposti dalle strutture tecniche del consorzio, dell’importo complessivo di 19,9 milioni di euro.
I suddetti stralci funzionali sono finalizzati al risparmio della risorsa idrica ad uso irriguo e consistono nella sostituzione di alcune importanti strutture irrigue a cielo aperto (canali in terra arginati e canalette) con tubazioni circolari interrate in bassa pressione, con diametri variabili in funzione delle portate da distribuire, dai 400 mm fino ai 1800 mm, per una lunghezza totale di circa 30 km.
Gli interventi previsti riguardano il Distributore di Godezza e l’irrigatorio Molinara 2° entrambi in comune di Poviglio (6.700 metri), il Canale di Sesso in comune di Reggio Emilia (4.290 metri), il Canale Santa Maria nei comuni di Novellara e Cadelbosco Sopra (2.350 metri), il Canale Fornacelle e sue diramazioni in comune di Correggio (9.990 metri), Il Canale Soliera Basso nei comuni di Soliera e Carpi (5.800 metri).
La realizzazione delle opere contenute nei cinque progetti esecutivi costituenti l’operazione “Adeguamento della rete di distribuzione consortile e dei relativi sistemi irrigui” comporterà un risparmio idrico potenziale annuo di 4.194.090 metri cubi d’acqua, pari ad una percentuale del 33,2%.
Tale risparmio idrico si tradurrà per il 50%, pari a 2.097.045 metri cubi, in minori prelievi alla fonte, cioè alla presa irrigua di Boretto sul Fiume Po, mentre il rimanente 50%, pari a 2.097.045 metri cubi, potrà essere utilizzato per l’irrigazione dei terreni dove nel tempo si sono sviluppate importanti filiere agro-alimentari e fra queste quella del Parmigiano-Reggiano D.O.P., oltre a produzioni viti-vinicole D.O.C. e frutticole/orticole I.G.P.
Assieme ai suddetti effetti, le opere previste consentiranno un risparmio energetico potenziale di oltre 260.000 KWh, calcolati in riferimento alla stagione irrigua media, oltre ad un significativo risparmio economico dei costi di manutenzione ordinaria e straordinaria sostenuti annualmente dal Consorzio, mentre dal punto di vista strettamente agricolo le nuove opere consentiranno l’eliminazione delle barriere rappresentate da queste infrastrutture, minori difficoltà operative e miglior appoderamento aziendale in funzione degli indirizzi colturali e della meccanizzazione.
Sono stati rispettati nella domanda i criteri, i requisiti e le tempistiche previste dal Bando citato, la cui scadenza era prevista inizialmente al 30 giugno, da poco prorogata al prossimo 31 agosto.
Non resta quindi che attendere il termine del Bando e la successiva fase di controllo di tutti progetti che saranno presentati in tempo utile dai consorzi di bonifica a livello nazionale, fase che porterà alla formazione della graduatoria delle domande meritevoli di finanziamento e che ci auguriamo possa comprendere in parte o totalmente i nostri progetti esecutivi, in continuità con le opere irrigue realizzate ed in corso di realizzazione con il Piano Irriguo Nazionale promosso e finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

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1300 interventi ,tra Modena Reggio e Mantova , su canali di irrigazione e di scolo ( per la sicurezza idraulica) , per la ripresa di fontanazzi , dall’inizio di gennaio ad oggi.Quella della manutenzione è una funzione fondamentale a presidio della sicurezza del territorio . E’ proprio in questo periodo che in concomitanza con il massimo invaso nella rete consortile ,le arginature sono sottoposte a notevole sollecitazione . Le arginature costruite nel secolo passato , con terre del luogo e carriola , possono presentare localmente punti critici ,in cui l’acqua col tempo inizia a incunearsi e a trascinare con sè particelle di terreno sino a realizzare perforazioni vere e proprie. Ancor più pericolosa , la presenza di tane e gallerie scavate dalle nutrie , che amplificano drasticamente questo fenomeno .Occorre pertanto un monitoraggio costante sul’intera rete consortile . Obiettivo , cogliere i primi segnali di infiltrazione e , comunque intervenire con opere di difesa spondale ( massi ciclopici ) e risagomatura delle arginature , prima degli allagamenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A Cerezzola divieti rigorosi di attingimento per usi non agricoli, richiesta la deroga al DMV per il torrente Enza e avviata la ricerca di pozzi disponibili in accordo con i privati. Il Commissario Zambelli rincara: “ Abbiamo chiesto alla Regione di aprire un tavolo con ENEL per l’eventuale utilizzo degli invasi nei bacini dell’Enza e del Secchia che porterebbero 6 milioni di metri cubi di acqua in più e darebbero grande sollievo al comparto”.

Reggio Emilia – 30-6-2017 – Se le precipitazioni degli ultimi giorni, cadute per lo più in modo disomogeneo sul territorio, hanno solo marginalmente regalato un timido ma insufficiente sollievo all’agricoltura il grave stato di siccità che sta interessando – ormai da parecchi mesi – la nostra regione ed in particolare il comprensorio del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale impone di valutare ogni possibile modo per mitigare anche nelle annate a venire l’impatto della carenza idrica sulle produzioni agricole e sull’ambiente in cui viviamo. Ciò anche in considerazione del ripetersi con frequenza sempre più ridotta di estati caratterizzate da alte temperature e un clima che nel complesso risulta particolarmente siccitoso. Come noto all’interno del comprensorio irriguo consortile (che ha una superficie complessiva di circa 120.000 ettari) la zona sottesa alla derivazione dal torrente Enza in località Cerezzola, Comune di Canossa, è quella ove lo squilibrio idrico ha assunto connotati di maggior gravità, a causa della portata particolarmente ridotta del torrente Enza. In quest’area la carenza idrica comporta un forte rischio di compromettere le colture servite dalla derivazione irrigua del Consorzio con gravi danni all’economia agricola locale e, in ultima analisi, anche all’ecosistema. Ed è in quest’ottica che i vertici dell’Emilia Centrale guidati dal Commissario Franco Zambelli, riuniti in seduta straordinaria, hanno inoltrato alla Regione Emilia Romagna la domanda di deroga al Deflusso Minimo Vitale (DMV) unitamente al Consorzio di Bonifica Parmense che condivide una parte di competenza sul bacino. Come secondo rilevante provvedimento il Consorzio (con effetto immediato fino a nuova comunicazione), limitatamente alla zona sottesa dal torrente Enza in località Cerezzola, dispone il divieto di attingimento dell’acqua per finalità diverse da quelle destinate alla produzione agricola, tra cui l’irrigazione dei campi sportivi, di orti e giardini, il lavaggio di automobili ed automezzi e pulizia dei piazzali. Di sicura evidenza anche l’avviamento di un sondaggio immediato per verificare la presenza e disponibilità dei pozzi da attivare celermente previo accordi specifici con i proprietari degli stessi.
Ma il summit di Via Garibaldi ha portato ad altri risultati di rilievo tra cui la richiesta alla Regione Emilia Romagna di aprire al più presto un tavolo tecnico con ENEL per analizzare nei dettagli la fattibilità tecnico-economica di un eventuale utilizzo degli invasi a scopi idroelettrici gestiti dalla stessa ENEL nei bacini dell’Enza e del Secchia; tra quelli indicati l’invaso del Paduli o del Lagastrello in Provincia di Massa Carrara, nel bacino dell’Enza, e quello di Gazzano – Fontanaluccia, tra le Provincie di Reggio Emilia e Modena, nel bacino del Secchia. Si tratta di due invasi aventi complessivamente una capacità di circa 6.000.000 di metri cubi d’acqua il cui, anche solamente parziale, utilizzo anche a scopi irrigui, comporterebbe un rilevante beneficio all’attività di gestione dell’irrigazione nelle zone di alta pianura sottese ai corsi d’acqua nelle Provincie di Parma, Reggio Emilia e Modena, particolarmente esposte al fenomeno della siccità. Inoltre, trattandosi di invasi a tutt’oggi esistenti, il loro eventuale utilizzo anche a scopi irrigui non dovrebbe, teoricamente, comportare i rilevanti costi di investimento dovuti alla realizzazione di un nuovo invaso, traducendosi unicamente in nuove modalità per la gestione degli invasi, improntate alla collaborazione tra i due soggetti gestori, che sono l’ENEL per la produzione di energia idroelettrica e il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale per l’irrigazione. In pratica l’eventuale utilizzo della risorsa idrica accumulata in tali invasi anche per l’irrigazione sarebbe sostanzialmente a “costo zero”. Così pure, l’impatto ambientale di una simile iniziativa sarebbe pressoché nullo.
“Voglio rassicurare la comunità che il Consorzio di bonifica – ha rimarcato il Commissario Straordinario Regionale Franco Zambelli – pur nei limiti che derivano dalla sua natura di mero ente gestore sta facendo, come del resto ha sempre fatto, tutto quanto rientra nelle sue concrete possibilità di intervento per mitigare lo stato di grave crisi idrica”.

Si rendono pubblici due interventi di sistemazione movimenti franosi in località Bellessere in comune di Castelnovo ne’ Monti.
Si tratta di due gabbionate in pietrame, una a valle con realizzazione di cassonetto stradale con posa di inerti (ghiaia naturale e misto granulometrico stabilizzato), e l’altra con realizzazione di gabbionata su due file di punta a sostegno del movimento franoso di monte.
Si inserire un terzo intervento del Consorzio di Bonifica con sistemazione di un ponticello sul Rio Maillo con esecuzione di cordoli perimetrali con sovrastante barriere di sicurezza a destra e a sinistra (guard-rail).

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