Iniziative in programma domenica 2 giugno 2019 a Castellarano, Mondine e Sassuolo
Iniziative in programma domenica 2 giugno 2019 a Castellarano, Mondine e Sassuolo
…… di piena dei principali corsi d’acqua che delimitano il comprensorio del Consorzio, vale a dire Po, Enza e Secchia.
L’osservato speciale è stato il Secchia, che dopo una piena importante pochi giorni prima – lunedì 27 maggio – ha destato grandi preoccupazioni a causa di previsioni di piogge molto intense.
Fortunatamente la pioggia è stata meno forte del previsto e il colmo di piena ha fatto segnare valori meno elevati, ma pur sempre tali da richiedere il costante monitoraggio della situazione.
Per fronteggiare lo stato di massima allerta sul bacino del Secchia il Consorzio ha dovuto intervenire in via di somma urgenza a Polinago, per proteggere alcune abitazioni dal rischio di esondazione del Torrente Rossenna con un intervento di pulizia e regimazione dell’alveo.
Molto importante è stato inoltre l’intervento, iniziato in via di somma urgenza nella serata di martedì 28 maggio e protrattosi fino a notte inoltrata, sul Canale Calvetro, che sfocia nel Secchia a Campogalliano, per evitare che i rigurgiti del Secchia potessero tracimare dal canale e allagare le zone circostanti.
In entrambi i casi si tratta di interventi di prevenzione concordati il coordinamento della Protezione Civile.
Anche i livelli di Po ed Enza hanno fatto registrare aumenti significativi senza però toccare la soglia di massima allerta che invece ha riguardato il Secchia.
Un primo, sommario, rilevamento dei danni causati dalle piene di questi giorni alle opere di bonifica in pianura e montagna eseguito dai parte dei tecnici del Consorzio ammonta a oltre 1 milioni di euro.
Nelle foto, i lavori sul Torrente Rossenna a Polinago, quelli sul Canale Calvetro a Campogalliano ed infine lo stato di un piccolo impianto consortile nella golena dell’Enza a Gattatico parzialmente sommerso.
video
Rassegna di concerti della rete delle scuole di musica dell’Oltrepò Mantovano nel Sistema Parchi
Domenica 26 maggio 2019 ore 18,30
Naturalmente Musica
Impianto Idrovoro di S.Siro a San Benedetto Po
programma iniziativa
REGGIO EMILIA – 20 Maggio 2019 – Le piogge particolarmente intense di questi ultimi giorni, cadute con una media in pianura di 40 millimetri e con punte fino a 70 millimetri nella zona di alta pianura, sta tutt’ora impegnando duramente tutto lo staff del Consorzio intervenuto per la regolazione dei flussi in numerosissime zone dell’intero comprensorio regolato per tutta la durata del week end full time. Il passaggio della piena nei canali consortili è stato costantemente monitorato direttamente dalla centrale di telecontrollo digitale nella sede di Reggio Emilia e “a vista” sul campo da tutti gli operatori sul territorio intervenuti in svariate località per verificare le situazioni più critiche. Rilevante il contributo degli addetti agli impianti idrovori che sono stati attivati per far fronte ai grandi quantitativi d’acqua da smaltire. Tra le principali manovre effettuate si segnalano per importanza: la messa in funzione delle Idrovore del Torrione a Gualtieri e di Mondine a Boretto. Sono stati inoltre attivati lo scarico a gravità nel Fiume Po a Boretto ed i sifoni alla Botte San Prospero a Moglia per lo scarico delle acque Alte nelle acque Basse.
Non si sono registrate tracimazioni importanti dai nostri canali, fatte salve alcune circoscritte esondazioni molto limitate nel tempo. Le segnalazioni di principali criticità pervenute e prontamente monitorate si sono registrate a Reggio Emilia in Via Settembrini, a causa del livello della Fossetta Canali Alta e di un fosso stradale, in Via Archimede lungo il Rio Acque Chiare, e nella zona delle Le segnalazioni di principali criticità pervenute e prontamente monitorate sul campo dagli operatori del Consorzio si sono registrate a Reggio Emilia in Via Settembrini, a causa del livello della Fossetta Canali Alta e di un fosso stradale, in Via Archimede lungo il Rio Acque Chiare, e nella zona delle Basse di Roncocesi dove il Cavo Ariolo di Testa non è esondato. Altre segnalazioni sono pervenute dalla zona pedecollinare a San Bartolomeo, dove a preoccupare è stato il livello del il Torrente Quaresimo e ad Albinea nella zona del Capriolo. Un’altra criticità si è riscontrata a Calerno in Via Martiri.
Nel carpigiano gli operai del Consorzio hanno monitorato il Cavo Gavasseto lungo Via Remesina, la zona di Migliarina a Carpi, e il deflusso delle acque lungo il Collettore Acque Basse Modenesi nella zona di Fossoli e Novi di Carpi.
Nel reggiano gli osservati speciali sono stati lo Scolo San Pellegrino a Santa Vittoria, la Fossetta Frassinara a Novellara, i Cavi Mandrio, Rio e Argine a Correggio e la Fossetta Fossatelli a Rio Saliceto. Complessivamente la gestione della piena ha tenuto impegnati per tutto il fine settimana una quarantina di addetti
Anche quest’anno torna l’appuntamento con la Settimana della Bonifica e l’Irrigazione
Eventi in programma dall’11 al 19 maggio 2019
17 maggio – Visita Tecnica e Workshop Evoluzione dei canali riqualificati quali Collettore Alfiere, Collettore Acque Basse Modenesi e Cavata Orientale. Comuni di Gualtieri (RE), Novi di Modena e Carpi (MO)
18 maggio ANNULLATA – Gesplorazione lungo la Canalina di Bibbiano
19 maggio – Narrazioni e cammini nel paesaggio irriguo della Val d’Enza – Tortiano di Montechiarugolo in collaborazione con il Consorzio di Bonifica Parmense).
19 maggio – Raduno “Vivi la Bonifica” 9^ edizione – RIMANDATA AD ALTRA DATA
19 maggio – Impianti aperti al pubblico dalle ore 9,00 alle ore 12,30 e dalle ore 14,30 alle ore 19,00
Museo Multimediale di Boretto – Via Argine Cisa 65
Mondine – Via Argine Secchia – Moglia (MN)
San Siro – Via Argine Secchia 7 – San Benedetto Po (MN)
Torrione – Via G. Matteotti n° 14 – Gualtieri
Nella giornata di domenica le piogge hanno toccato il livello record di 100 millimetri nella zona di Scandiano, attestandosi, in alta pianura, su di una media di 80 millimetri, mentre nella bassa pianura i pluviometri del Consorzio hanno registrato precipitazioni medie di circa 50 millimetri.
Complessivamente, le piogge sono state regolarmente gestite dalla rete scolante del Consorzio. Sono state segnalate circoscritte situazioni di ristagno di acqua piovana dovute a difficoltà di funzionamento della rete scolate privata.
Particolare attenzione ha richiesto la gestione della piena al nodo delle Rotte, tra Reggio Emilia e Bagnolo, dove le forti portate del Torrente Rodano hanno necessitato l’avvio dell’idrovora del Rodanello. Inoltre, i livelli del Cavo Pistarina hanno causato l’invaso della relativa Cassa di espansione. E’ infine probabile l’attivazione dell’idrovora del Diversivo Bresciana nel Canalazzo Tassone nella mattinata di oggi.
E’ stato attivata l’idrovora del Torriore a Gualtieri, mentre gli scarichi nel Po a Boretto e nel Secchia a Mondine e al Bondanello (Comune di Moglia) e a San Siro (Comune di San Benedetto Po) sono avvenuti per gravità, visto che il livello dei fiumi recettori era più basso rispetto a quello dei canali di bonifica.
Complessivamente, il monitoraggio e la gestione dell’evento di piena ha tenuto impegnato nell’arco dell’intera giornata una ventina tra tecnici, operai ed escavatoristi del Consorzio.
Nelle foto il passaggio della piena dell’Enza a Cerezzola mentre nevica ed il parziale invaso della Cassa di espansione del Cavo Cavata Orientale a Carpi, da poco realizzata dal Consorzio. Il video riprende il passaggio della piena lungo il Rodano in corrispondenza del ponte sulla Via Emilia.
Convenzione CBEC-IRETI – Ultimati i lavori sul Cavo Pistarina a valle del depuratore di Mancasale
Abbiamo sistemato 150 metri che saranno a servizio della di citta di Reggio Emilia
Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale con il contributo economico del Comune di Novellara , ha realizzato un ponte sul Cavo Linarola per consentire lo sbocco della ciclabile su Via Cartoccio
Importante realizzazione di tre manufatti di barricazione dotati di nuove paratoie di regolarizzazione, automazione e telecontrollabili sul Canale Calvetro.
Un lungo elenco di opere saranno realizzate entro l’anno per la manutenzione del territorio montano e collinare nelle aree di Reggio, Modena e Parma. Stimato anche il valore economico generato all’azione di manutenzione di oltre 9,3 milioni di euro a sostegno di una economia circolare in aree spesso penalizzate
REGGIO EMILIA – Venerdì 12 Aprile 2019 – Il fenomeno progressivo del dissesto idrogeologico che interessa le aree montane e pedecollinari rappresenta una delle principali criticità per la cura puntuale del nostro paese. Le comunità delle terre alte sono spesso penalizzate dagli effetti negativi conseguenti ai cambiamenti climatici su un territorio geomorfologicamente anche piuttosto fragile. La conseguenza diretta, spesso, diventa l’abbandono di queste aree o in ogni caso un incremento notevole delle difficoltà quotidiane negli spostamenti per avere raggiungere i servizi primari. In questo contesto assai complesso intervenire in prevenzione con puntuali opere di risistemazione, consolidamento e difesa dei versanti e reti viarie e d’acqua diventa non solo opportuno perché strategico, ma assolutamente rilevante per creare le pre-condizioni per poter una economia , spesso di tipo agricolo, che non sia solo di prossimità. Così ogni anno il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale chiama tutti i sindaci dei territori interessati del comprensorio gestito per comunicare gli interventi che realizzerà entro l’anno in corso. L’individuazione delle zone su cui intervenire, frutto di attento monitoraggio dello staff tecnico dell’ente coordinato dall’ingegner Pietro Torri e di una fattiva collaborazione con le amministrazioni locali rappresenta un esempio modello di azione in tempi utili. Il rapporto tra la cura preventiva del territorio e quella successiva ad una emergenza è di circa 1 a 5 e questo la dice lunga anche sul risparmio sui costi di realizzazione generato dal fare le opere per tempo. Questo tipo di attività è consentita soprattutto dalla possibilità concreta che il Consorzio ha – a differenza di altri enti che necessitano di processi burocratici più lunghi – di poter immediatamente destinare fondi propri e avviare il cantiere.
Ecco l’azione concreta sul territorio montano in numeri:
Complessivamente l’Ufficio Tecnico è al lavoro su ben 78 progetti per un importo complessivo di € 8.350.000 di questi 45 progetti per € 4.333.000 hanno sono già finanziati con fondi consortili (€ 1.561.000) o pubblici, Comunitari e regionali (€ 2.772.000). Per altri 33 progetti, che ammontano complessivamente a € 4.017.000 il Consorzio ha presentato domande di sostegno sulla misura 4.03.01 del PSR. Inoltre il Consorzio sta lavorando su altri 7 progetti da realizzarsi per conto di Comuni situati sempre nel territorio montano e collinare che comporteranno un investimento complessivo di 1milione di euro. Degli 85 progetti 47 sono collocati nella Provincia di Reggio Emilia per un valore di € 5.5200.000, 30 nella Provincia di Modena pari a € 3.026.000 ed infine 8 in quella di Parma per 593.000 euro.
“Complessivamente – ha commentato il direttore generale Domenico Turazza – tradotto in proporzionale valore in termini economici l’impegno messo in campo dai tecnici del Consorzio ammonta a 9.350.000 ovvero superiore al triplo della contribuzione che annualmente il Consorzio chiede ai propri consorziati del comprensorio di montagna”. Così pure l’economia agricola, che costituisce un caposaldo del sistema economico della montagna, risulta essere diretta destinataria degli interventi finanziati, o da finanziarsi, con fondi del PSR (pari a € 4.363.000) e con fondi LIFE (€ 1.515.000) che sommano a quasi 6 milioni di euro.
Dichiarazione Presidente Matteo Catellani
“ Questi numeri costituiscono per certi versi la “punta dell’iceberg” dell’attività che il Consorzio Emilia Centrale svolge in montagna con i suoi 7 tecnici e 2 dirigenti – ha chiosato il presidente del Consorzio Matteo Catellani – perché non tengono conto dell’attività di sorveglianza e monitoraggio quotidiano del territorio e delle sue criticità, di assistenza ai Consorziati e ai Comuni che costituiscono la base su cui l’attività progettuale si fonda. L’indicatore statistico caratterizzato da questi dati è comunque assai significativo del ruolo che l’ente è in grado di svolgere a sostegno delle comunità locali e di una economia a vocazione agricola in un territorio particolarmente esposto al rischio idrogeologico ed allo spopolamento. Impegno – ha concluso Catellani – che la nuova amministrazione consortile si propone di proseguire e se possibile incrementare”.
Nuovo Progetto LIFE AgriCOlture
Particolare attenzione merita il progetto Life AgriCOlture promosso dal Consorzio Emilia Centrale in qualità di capofila di un gruppo di altri enti (Consorzio di Bonifica di Burana, Ente Parco dell’Appennino Tosco Emiliano, CRPA) che si propone di valorizzare il ruolo che l’agricoltura può avere in collina e montagna per prevenire il dissesto idrogeologico e per favorire la cattura di anidride carbonica. Si tratta di un progetto pilota a livello comunitario che potrebbe avviare un processo di pagamento dei servizi ecosistemici – PES – a sostegno dell’agricoltura montana.