4 – 11 luglio sara’ possibile visitare il Museo di Boretto c/o l’impianto di Boretto, via Argine Cisa
dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e dalle ore 15,00 alle ore 18,00
previa prenotazione per garantire il rispetto delle norme anticovid
telefonando al 348 4907180 Marzia Bonicelli

NOTE OLTRE I CONFINI – MUSICA DA CAMERA CON VISTA – FESTIVAL 2021
Giugno – Luglio
OTIUM ET NEGOTIUM TRA CITTA’ E CAMPAGNA
Dal 17 al 20 giugno 2021
Reggio Emilia, Correggio, Fossoli (Carpi), Modena
Dall’ 8 all’ 11 luglio 2021
Gualtieri, Novellara, Luzzara, Guastalla

 

17 giugno 2021 – ore 18.30 Palazzo delle bonifiche – Note distillate
Prattica di musica: Caterina Chiarcos soprano, Andrea
Gavagnin contraltista, Emanuele Petracco tenore

programma iniziativa

Con un intervento da 180 mila euro la Bonifica dell’Emilia Centrale rinforza il principale collettore della rete delle acque alte consortili dalla duplice funzione di scolmatore e canale irriguo

22 gennaio 2021Le arginature del Cavo Parmigiana Moglia, il principale collettore di raccolta della rete delle acque alte dell’Emilia Centrale, sono maggiormente in sicurezza grazie ad un intervento dell’ente consortile a tutela e difesa di un bacino di scolo complessivo di oltre 50 mila ettari e un bacino irriguo di oltre 60 mila ettari tra i territori delle province di Reggio Emilia, Modena e Mantova.

Il Consorzio ha infatti portato a termine i lavori che hanno visto la completa ricostruzione delle arginature del cavo, erose e franate in alveo in seguito alle piene eccezionali che hanno colpito l’Emilia-Romagna nel novembre 2019. L’intervento degli uomini della bonifica – sviluppatosi su una lunghezza complessiva di 200 metri lineari – consentirà una migliore resistenza contro eventuali allagamenti e tracimazioni.

L’importo complessivo dei lavori – pari a 180 mila euro – è inserito nel Piano degli interventi urgenti approvato con Decreto del Presidente della Regione Emilia Romagna n. 135 del 2 luglio 2020.

Il cavo Parmigiana Moglia ha origine in corrispondenza della Botte Bentivoglio sottopassante il Torrente Crostolo tra i Comuni di Gualtieri (RE) e Guastalla (RE) e termina nel Fiume Secchia alla chiavica del Bondanello, Comune di Moglia (MN). Tra Crostolo e Secchia il cavo raccoglie le acque del cavo Bondeno, del cavo Linarola, del cavo Naviglio, del cavo Tresinaro e – nella sezione terminale – si congiunge al Cavo Lama.

La Parmigiana Moglia non svolge solo attività di scolo, ma possiede anche una importante funzione irrigua: dalla Botte Bentivoglio riceve infatti le acque che dal Fiume Po a Boretto (RE) sono prelevate attraverso ingenti impianti e immesse nel canale Derivatore proprio per l’irrigazione di tutta la pianura reggiana e modenese tra Crostolo e Secchia, nonché per tutto il territorio mantovano in destra Po (di competenza del Consorzio Terre dei Gonzaga).

Due in particolare i punti specifici interessati dai lavori: in località Rocchetta, al confine tra i Comuni di Rolo (RE) e Novi di Modena (MO) con il Comune di Moglia (MN); e in località Gerra, alla confluenza del Cavo Scaricatore, sempre nel territorio di Moglia. In questi due punti sussistevano le erosioni più importanti, causa della forte riduzione dello spessore delle arginature che – oltre a minare l’adeguata sopportazione ad eventuali eventi di piena – erano potenzialmente pericolosi per la viabilità comunale.

Nello specifico il team tecnico del Consorzio della Bonifica dell’Emilia Centrale ha realizzato lo scavo di sbancamento per il recupero del materiale scivolato in alveo; successivamente ha effettuato la gradonatura della porzione di argine rimasta per immorsare adeguatamente il ringrosso e la ricostruzione dell’argine, grazie prevalentemente all’utilizzo di materiale scavato e al terreno approvvigionato in cantiere. È stata poi portata a termine la costipazione del terreno per strati successivi – dello spessore di 20-30 centimetri – la riprofilatura delle sponde e la difesa al piede con massi di pezzatura di 1000-3000 chili: in questo modo è stata costruita una berma in pietrame di 2 metri di larghezza e 2 metri di altezza al piede dell’argine, dalla forma trapezoidale, con base minore di un metro, base maggiore di mezzo metro e altezza di un metro. Al termine dei lavori è stata creata una difesa antierosione con massi a faccia piana di pezzature di 500-1000 chili, al di sopra della difesa al piede di larghezza di mezzo metro e lunghezza di 3 metri.

Ci sarà anche il nostro direttore Domenico Turazza tra i relatori che interverranno a “La montagna dei saperi”– Le scienze della Vita per lo Sviluppo Locale, giornata di approfondimenti sul capitale umano, la formazione e la ricerca nelle aree interne del Paese.
Il webinar, che si terrà sabato 14 novembre a partire dalle ore 9:30, vedrà confrontarsi rappresentanti del panorama locale, regionale e nazionale su temi quali l’istruzione e la ricerca, l’economia e l’imprenditorialità dell’area dell’Appennino Emiliano.

“Un progetto di calibro europeo svolto in Appennino. La Regione Emilia-Romagna esprime soddisfazione per quanto di buono si sta facendo in un gruppo di 15 aziende tra Parma, Reggio e Modena: il futuro di ambiente e buone pratiche agro-zootecniche passa attraverso simili esempi da replicare”. Parole di soddisfazione quelle di Alessio Mammi, assessore regionale all’agricoltura nel presentare il meeting online, aperto al pubblico, “Un anno di Life agriCOlture. Gli avanzamenti del progetto e le nuove sfide“, che si terrà giovedì 29 ottobre 2020, a partire dalle ore 10.00.

“Con questo progetto stiamo dimostrando concretamente in campo – spiega Aronne Ruffini, project manager del progetto promosso da Consorzi di Bonifica dell’Emilia Centrale e Burana, Parco nazionale dell’Appennino e  Crpa – come attraverso buone pratiche agronomiche, come l’agricoltura conservativa, e le regimentazioni idrauliche svolte dagli agricoltori è possibile contenere i costi di produzione e stoccare i cosiddetti gas serra (l’anidride carbonica, sotto forma di carbonio organico) nel terreno”.

“Life AgriCOlture sta svolgendo una ricerca strategica per l’agricoltura non solo del Parmigiano Reggiano. Lo proseguiremo in futuro con un nuovo progetto Life, da divulgare ai massimi  livelli. Riteniamo, infatti, che la sfida del cambiamento climatico sia cruciale per l’agricoltura europea e mondiale, oltre che per l’ambiente” aggiunge Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell’Appennino.

Dalle ore 10 porteranno i saluti Daniele Valentini, assessore all’Agricoltura del Castelnovo ne’ Monti, Antonella Incerti, deputata della Repubblica Italiana – Commissione Agricoltura, Francesco Vincenzi, presidente Anbi e Consorzio della Bonifica Burana, Matteo Catellani, presidente Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Fausto Giovanelli, presidente Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, Giuseppe Veneri presidente Centro Ricerche Produzione Animale Crpa, Domenico Turazza, direttore generale Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Enrico Bini, sindaco Castelnovo ne’ Monti.

Presenteranno, quindi, il progetto Life Agricolture i tecnici del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale Aronne Ruffini, project manager e Luca Filippi, coordinatore tecnico Life agriCOlture, Carla Zampighi, Consorzio della Bonifica Burana, Paola Tarocco, Servizio geologico sismico dei Suoli Regione Emilia Romagna, referente per il settore suolo. Il giornalista Gabriele Arlotti, coordinare della giornata, intervisterà alcuni agricoltori che partecipano al progetto. Chiuderà i lavori  Alessio Mammi, assessore regionale agricoltura caccia e pesca.

Per partecipare al convegno è sufficiente cliccare sulla pagina Facebook del Parco dell’Appennino tosco-emiliano e quindi accedere direttamente al link dedicato (https://us02web.zoom.us/j/84240084778?pwd=TnBMVjkzSlNGaWpEU01qTWh0NStPZz09).

 E’ made in Appennino emiliano il progetto Lifee AgriCOlture che sarà presentato martedì 6 ottobre all’importante webinar internazionale “Climate neutral food and wood” organizzato dalla Direzione generale Azione per il clima (DG CLIMA) e dall’Agenzia esecutiva per le piccole e medie imprese (EASME) della Commissione europea nell’ambito dello European Green Deal.

Saranno presentati i primi risultati in essere tra 15 aziende dell’Appennino di Reggio, Parma e Modena.

“Sono tre i progetti invitati alla Project session ‘Climate change mitigation in agriculture’ – spiega Aronne Ruffini, dirigente del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale e project manager del progetto Life agriCOlture. Solo altri due saranno gli altri progetti proposti sul tema agricoltura e cambiamento climatico. Si tratta di un importante riconoscimento dell’attività che stiamo svolgendo sul territorio e che vedrà la partecipazione di tecnici e politici di calibro europeo”.

“Obiettivo del progetto Lifee Agricolture – conclude Luca Filippi, coordinatore tecnico del progetto – quello di condividere una strategia di miglioramento della foraggicoltura e della gestione della sostanza organica nel settore zootecnico dell’Appennino emiliano al fine di garantire una più efficace azione di difesa del suolo e di mitigazione del cambiamento climatico, con lo stoccaggio di anidride carbonica nel terreno”.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Green new deal della politica europea per il rilancio dell’economia verde.

Life agriCOlture è promosso nelle aziende agricole dell’Appennino da Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Consorzio della Bonifica Burana, Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e Crpa.

Sabato 26 settembre 2020

presso il nodo idraulico Mondine di Moglia

ore 17,00 Mondine in Musica

con i complesso bandistico G.Verdi di Moglia

ore 15,45 visita guidata all’impianto idrovoro

 

Progetto LIFE RINASCE (LIFE13 ENV/IT/000169)0611
RIqualificazione Naturalistica
per la Sostenibilità integrata idraulico-ambientale
dei Canali Emiliani
CONVEGNO FINALE
INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE INTEGRATA
IDRAULICO-AMBIENTALE DEI CANALI:9
I RISULTATI DEL PROGETTO LIFE RINASCE

VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2020 – ORE 9.00 – 13.30
Sede Regione Emilia-Romagna – Terza Torre – Sala 20 maggio
Viale della Fiera, 8 – Bologna
&
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Programma iniziativa

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