I dati riferiti all’anno 2020 mostrano che la quantità totale stimata di emissioni di CO2 equivalente prodotta è pari a 4.984,26 tonnellate mentre quella evitata è pari a 928,25 tonnellate.

L’anno 2020 ha evidenziato un decremento della quantità di CO2 emessa, questo risultato è probabilmente dovuto al fatto che anche se il 2020 si può inquadrare come un anno relativamente secco, l’estate è stata caratterizzata da frequenti temporali , che hanno reso le piogge totali estive generalmente superiori alle attese e hanno ridotto le richieste irrigue. Gli eventi temporaleschi estivi influenzano la gestione dell’irrigazione costringendo ad improvvise operazioni di svaso della rete per permettere lo scolo delle acque. Di fatto, questi eventi durante il periodo di irrigazione portano ad un inevitabile aumento dei kWh spesi e di conseguenza un aumento della CO2 emessa, infatti il maggior peso nel dato delle emissioni di CO2 equivalenti è tuttora rappresentato dai consumi elettrici degli impianti di sollevamento/scolo. Il 2020 ha fatto registrare una lieve flessione al rialzo dei consumi di energia elettrica rispetto alla media del periodo concertando di fatto nei mesi di fine giugno, luglio e agosto i consumi elettrici per gli impianti irrigui (6.076.241 kWh rispetto ai 5.660.118 kWh del 2019) con l’estate 2020 si è assistito a un netto cambiamento di regime, e le piogge si sono riaffacciate con regolarità sulla nostra regione sotto forma di frequenti e intensi temporali estivi associati a grandine, raffiche e precipitazioni con notevoli intensità orarie, che hanno causato locali allagamenti, fenomeni fluvio-torrentizi e danni sul territorio, ma che hanno anche ridotto significativamente le richieste irrigue del settore agricolo.

Risulta difficile intervenire sui consumi di energia elettrica per il funzionamento degli impianti idraulici, il loro andamento è legato principalmente a condizioni climatiche, per lo più esogene alle scelte tecnico-organizzative. A fronte di questa consapevolezza, l’Ente ha favorito gli investimenti per poter incentivare il risparmio energetico e ha predisposto una piattaforma (ECIWEB) nella quale già registra e gestisce tutti i consumi e la produzione da fonti rinnovabili di energia, come prospettiva futura nel prossimo anno all’interno della stessa piattaforma verranno registrati anche tutti i dati che vanno a comporre il bilancio di CO2 annuale dell’Ente.

Relazione bilancio emissioni anidride carbonica 2011-2020

Grafici CO2-R1

Allegati

Al centro dell’accordo preliminare di fattibilità il consolidamento operativo dello staff tecnico che potrà così attivarsi in tempi utili per realizzare e coordinare gli interventi concertati con gli enti sovraordinati Regione e Ministeri, essenziali per colmare le evidenti mancanze di risorsa idrica in un territorio vocato alle produzioni di eccellenza

1° Dicembre 2021 – La Val d’Enza è in attesa di azioni mirate che possano mitigare l’ingente gap idrico di fabbisogno di risorsa che la caratterizza da sempre, ma che è notevolmente peggiorato nell’ultimo decennio alla luce delle ripercussioni locali dei mutamenti del clima che, ormai quasi ogni estate, vedono manifestarsi una prolungata siccità nell’alveo del torrente Enza e aridità dei terreni nelle aree attraversate che interessano colture di pregio del nostro Made in Italy. Questo complesso scenario, peraltro confermato dai più recenti studi dell’Autorità distrettuale del Fiume Po-MiTE e analizzato approfonditamente dalla Regione Emilia-Romagna, necessita di interventi risolutivi.

Così, nell’ottica di dare concretezza alle necessità territoriali, economiche ed ambientali della vasta area che interessa le province di Reggio Emilia e Parma, nasce oggi una solida intesa tra i due consorzi di bonifica Emilia Centrale e Parmense all’insegna dell’operatività che ci si augura potrà diventare ben presto molto concreta. Già nei prossimi mesi infatti la comunione di intenti potrebbe materializzarsi nella condivisione della progettazione tecnica di un invaso (al momento ancora in attesa di complessivo finanziamento da parte degli enti sovraordinati), più volte indicato come soluzione provvidenziale (se realizzato insieme ad altre azioni virtuose) per la compensazione del fabbisogno di acqua nella valle. L’accordo ad ogni buon conto comporterà, nei fatti, un vantaggio ad entrambi i comprensori sottesi delle due province gestiti reciprocamente dai due enti: un territorio articolato che già oggi condivide la derivazione irrigua dal Torrente Enza di Cerezzola e che grazie ad un finanziamento regionale sarà notevolmente potenziata a beneficio di un areale che conta una superficie complessiva di 19.400 ettari, di cui 12.300 in sponda reggiana e 7.100 in sponda parmense.

L’accordo preliminare, raggiunto nell’ambito della progettazione, riguarderà il progetto di fattibilità tecnica economica ed è stato sancito con la firma dell’intesa e la stretta di mano nella sede del Consorzio reggiano tra il presidente dell’Emilia Centrale Marcello Bonvicini e Francesca Mantelli, presidente del Consorzio di Bonifica Parmense, insieme ai direttori generali Domenico Turazza e Fabrizio Useri.

[Foto allegata: le due delegazioni consortili in occasione della stipula dell’accordo odierno con, al centro, la stretta di mano tra il presidente dell’Emilia Centrale, Marcello Bonvicini e la presidente della Bonifica Parmense, Francesca Mantelli]

Il sindaco di Vetto è stato nominato nella più recente seduta del Cda in sostituzione di Tiziano Pattacini scomparso prematuramente alcuni giorni fa

Reggio Emilia, 30 Novembre 2021 – Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale tenutasi nel pomeriggio di ieri il sindaco di Vetto d’Enza Fabio Ruffini è entrato a far parte del Comitato d’indirizzo dell’ente di Via Garibaldi ereditando, di fatto, ruolo e funzione dell’imprenditore Tiziano Pattacini, prematuramente scomparso nei giorni scorsi.

Geometra e tecnico esperto del Comune di Carpineti Ruffini ha seguito in modo approfondito –sia professionalmente che come primo cittadino di un comune importante come Vetto – il percorso delle aree interne della provincia Reggiana, conoscendo in modo dettagliato le peculiarità di ogni area e con particolare attenzione alla zona collinare e montana. Il sindaco di Vetto entra così a far parte della squadra di vertice del Consorzio, anche se in apertura di seduta sia il neo nominato che il presidente del Consorzio di bonifica Marcello Bonvicini, condividendo il pensiero di tutti i presenti membri del Cda, hanno ancora una volta espresso il loro dolore per la perdita di Pattacini, che si era distinto per competenza, abnegazione e costante impegno.

Do il benvenuto a Fabio Ruffini, il suo ingresso nel nostro Comitatoha sottolineato il presidente Bonvicinirappresenta un valore aggiunto per l’ente in termini di conoscenza del comprensorio e delle materie di pianificazione urbanistica ed edilizia oltre che delle problematiche del nostro crinale che ha sempre necessità di manutenzione mirata”.

Soddisfatto anche il diretto interessato Fabio Ruffini: “Sono onorato di questa nomina e ringrazio il consiglio dell’Emilia Centrale per la fiducia accordatami pur essendo molto rammaricato per il tragico destino dell’amico Pattacini che si è fatto molto apprezzare in questo ruolo. Cercherò quindi di fare davvero del mio meglio per onorare la sua memoria mettendo a servizio dell’ente la mia professionalità contribuendo all’importante funzione che la bonifica esercita per la difesa e lo sviluppo del territorio gestito”.

[In allegato: un  momento del CDA di ieri dell’Emilia Centrale con, da sinistra: la Vice Presidente Arianna Alberici, il Presidente Marcello Bonvicini, il Sindaco di Vetto Fabio Ruffini

Al centro dell’accordo preliminare di fattibilità il consolidamento operativo dello staff tecnico che potrà così attivarsi in tempi utili per realizzare e coordinare gli interventi concertati con gli enti sovraordinati Regione e Ministeri, essenziali per colmare le evidenti mancanze di risorsa idrica in un territorio vocato alle produzioni di eccellenza

1° Dicembre 2021 – La Val d’Enza è in attesa di azioni mirate che possano mitigare l’ingente gap idrico di fabbisogno di risorsa che la caratterizza da sempre, ma che è notevolmente peggiorato nell’ultimo decennio alla luce delle ripercussioni locali dei mutamenti del clima che, ormai quasi ogni estate, vedono manifestarsi una prolungata siccità nell’alveo del torrente Enza e aridità dei terreni nelle aree attraversate che interessano colture di pregio del nostro Made in Italy. Questo complesso scenario, peraltro confermato dai più recenti studi dell’Autorità distrettuale del Fiume Po-MiTE e analizzato approfonditamente dalla Regione Emilia-Romagna, necessita di interventi risolutivi.

Così, nell’ottica di dare concretezza alle necessità territoriali, economiche ed ambientali della vasta area che interessa le province di Reggio Emilia e Parma, nasce oggi una solida intesa tra i due consorzi di bonifica Emilia Centrale e Parmense all’insegna dell’operatività che ci si augura potrà diventare ben presto molto concreta. Già nei prossimi mesi infatti la comunione di intenti potrebbe materializzarsi nella condivisione della progettazione tecnica di un invaso (al momento ancora in attesa di complessivo finanziamento da parte degli enti sovraordinati), più volte indicato come soluzione provvidenziale (se realizzato insieme ad altre azioni virtuose) per la compensazione del fabbisogno di acqua nella valle. L’accordo ad ogni buon conto comporterà, nei fatti, un vantaggio ad entrambi i comprensori sottesi delle due province gestiti reciprocamente dai due enti: un territorio articolato che già oggi condivide la derivazione irrigua dal Torrente Enza di Cerezzola e che grazie ad un finanziamento regionale sarà notevolmente potenziata a beneficio di un areale che conta una superficie complessiva di 19.400 ettari, di cui 12.300 in sponda reggiana e 7.100 in sponda parmense.

L’accordo preliminare, raggiunto nell’ambito della progettazione, riguarderà il progetto di fattibilità tecnica economica ed è stato sancito con la firma dell’intesa e la stretta di mano nella sede del Consorzio reggiano tra il presidente dell’Emilia Centrale Marcello Bonvicini e Francesca Mantelli, presidente del Consorzio di Bonifica Parmense, insieme ai direttori generali Domenico Turazza e Fabrizio Useri.

[Foto allegata: le due delegazioni consortili in occasione della stipula dell’accordo odierno con, al centro, la stretta di mano tra il presidente dell’Emilia Centrale, Marcello Bonvicini e la presidente della Bonifica Parmense, Francesca Mantelli]

Reggio Emilia, 18 Novembre 2021 – Il presidente Marcello Bonvicini, i vice presidenti Arianna Alberici e Matteo Catellani, il direttore generale Domenico Turazza, il Comitato Amministrativo, il Consiglio d’Amministrazione e tutto il personale del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale si uniscono al dolore della famiglia per la prematura scomparsa di Tiziano Pattacini, consigliere dell’ente dal 2016 e vice presidente di B.I. Energia, società costituita dal Consorzio insieme al Gruppo Iren per la Centrale idroelettrica di Castellarano.

“Una notizia dolorosa e una grave perdita per l’intero ente, in cui Tiziano Pattacini ha rappresentato al meglio la componente dell’imprenditoria industriale – ricorda commosso Marcello Bonvicini, Presidente dell’Emilia Centrale . Tiziano, nonostante la malattia che lo ha minato fisicamente nel corso dell’ultimo anno e le difficoltà quotidiane legate alla pandemia, ha sempre partecipato fattivamente, fino all’ultimo, all’amministrazione del Consorzio distinguendosi, oltre che per le sue riconosciute doti professionali, anche per le elevate qualità umane. Lo ricorderemo per aver onorato fino in fondo il suo ruolo all’interno del Consorzio”.

La camera ardente, allestita presso la casa funeraria Reverberi di via Terezin 23 a Reggio, resterà aperta anche nella giornata di oggi fino alle ore 18:30. I funerali di Tiziano Pattacini si terranno domani mattina alle ore 11:30 nella chiesa parrocchiale di Rubiera.

Dopo un sopralluogo nel principale impianto idrovoro del Consorzio, simbolo della ripartenza post-sisma del 2012 insieme a Mondine, i Consiglieri hanno esaminato la programmazione economica e finanziaria per il triennio 2022-24, caratterizzata da importanti progetti, anche se non mancano le preoccupazioni per il pesante rincaro dei costi di energia e materie prime indispensabili per le attività di difesa e sviluppo del comprensorio

San Benedetto Po (MN), 8 Novembre 2021 – Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha compiuto un sopralluogo presso il Nodo Idraulico di San Siro, nel Comune di San Benedetto Po (MN). Un luogo-simbolo della ripartenza dal sisma del 2012 (insieme al vicino e rilevante impianto idrovoro di Mondine) edificato quasi 100 anni fa per gestire il regolare deflusso delle acque di un bacino di circa 45 mila ettari che costituisce un fondamentale presidio per l’intero territorio tra Enza e Secchia, una delle aree più produttive della pianura Padana.

Nel corso del sopralluogo i Consiglieri hanno “toccato con mano” l’imponenza e la complessità di questo Nodo Idraulico – capace di sollevare fino a 80.000 litri al secondo per immetterli nel Fiume Secchia – frutto dell’ingegno dei bonificatori del secolo scorso. Il sopralluogo ha inoltre costituito l’occasione per visionare il progetto dei lavori per l’integrale rinnovamento dell’impianto allo scopo di adeguarlo agli attuali standard qualitativi e di consentirgli di svolgere al meglio la sua importantissima funzione idraulica, adattandolo ai cambiamenti climatici e idrologici in atto.

Durante la riunione del Consiglio, tenutasi nella suggestiva cornice della Biblioteca del Museo Civico Polironiano – situata all’interno del complesso della famosa Abbazia dedicata a San Benedetto, Patrono dei bonificatori – è stato approvato il preconsuntivo 2021, che mantiene il pareggio di Bilancio nonostante un anno piuttosto impegnativo sul fronte dei costi di esercizio. Approvata inoltre la Programmazione di Bilancio per il triennio 2022 – 2024 che evidenzia le condizioni per garantire, sul piano economico e finanziario, il regolare funzionamento del Consorzio.

Piena soddisfazione per il sopralluogo presso l’idrovora di San Siro è stata espressa dal Presidente dell’Emilia Centrale, Marcello Bonvicini, che non ha mancato di ringraziare i tecnici del Consorzio per l’importante progetto di ammodernamento dell’impianto: “Il Consiglio ha inoltre fatto il punto sulla situazione di Bilancio tanto per l’esercizio in corso quanto anche con un occhio rivolto agli esercizi futuri, in una fase economica caratterizzata da un preoccupante aumento dei costi delle materie prime, con cui il Consorzio dovrà necessariamente fare i conti. Nei prossimi anni il Consorzio si propone inoltre di contribuire al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con una notevolissima serie di investimenti sul territorio che costituiscono un impegno assolutamente eccezionale per l’Ente”.

Non a caso, nelle stesse ore in cui si teneva il Consiglio, un importante progetto del Consorzio – per l’automazione del sistema irriguo sotteso al Canalazzo di Brescello, RE – si è classificato al terzo posto tra i progetti del Nord Italia candidandosi al finanziamento pubblico dell’intervento.

[Foto in allegato: un momento del sopralluogo con i membri dell’Emilia Centrale all’interno dell’impianto di San Siro, nel territorio del Comune di San Benedetto Po, MN]

Intervento dell’importo complessivo di oltre 320 mila euro frutto della consolidata sinergia tra i due enti e Aimag. L’opera avrà ricadute positive anche a nord della città

Carpi (MO), 26 Ottobre 2021 Una stretta e proficua sinergia tra la Bonifica dell’Emilia Centrale e l’Amministrazione comunale della Città di Carpi, insieme anche ad Aimag, ha consentito di portare a termine il collettore di scolo Burra Levata, opera idraulica atta a garantire la sicurezza e il corretto smaltimento delle acque meteoriche nell’area insediativa di nuova costruzione a sud di Carpi (Mo) denominata ‘Via dei Mulini’, vasta 20 ettari e compresa tra Via Morbidina, Via Burra Levata, la tangenziale Bruno Losi e la Sp 413: un articolato intervento dall’importo complessivo di oltre 320 mila euro, finanziato per 100 mila euro con fondi del Consorzio e per 159 mila euro con fondi del Comune di Carpi (il rimanente in parte da Aimag e in parte lottizzante).

Ideazione, progettazione e realizzazione dell’opera sono state portate avanti in piena collaborazione tra l’Emilia Centrale, il Comune di Carpi e Aimag grazie alla stipula di un protocollo di collaborazione tra i tre Enti per delineare le varie fasi dell’operatività e le tempistiche delle azioni da portare a termine: in particolare sono stati realizzati dei collettori di scolo mediante la posa di scatolari in cemento armato, alcuni coperti ed alcuni a cielo aperto; un ponticello e un tombamento – sempre con la posa di scatolari in cemento armato; alcune tubazioni e un sifone sotto il nuovo Scolo Burra Levata per garantire la presa irrigua al circolo comunale. E un manufatto di scarico e di ripartizione delle acque irrigue, oltre ad un cavallotto sul tubo serbatoio gas in acciaio. Questo intervento offrirà anche un ulteriore beneficio indiretto: convogliando le acque nel nuovo collettore che va verso Est si alleggeriranno infatti anche gli scarichi fognari già presenti a Nord.

“Credo sia necessario sottolineare rileva Marcello Bonvicini, presidente dell’Emilia Centrale – la stretta sinergia dietro questo risultato: il Comune di Carpi, il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e Aimag, con la quale portiamo avanti una collaborazione ultradecennale. Da un lato la politica che adegua le proprie strutture alle modifiche del territorio, dall’altro gli Enti che collaborano per garantire la sicurezza nelle aree di nuova costruzione, come quella oggetto dell’intervento: un’intesa assolutamente fondamentale per una corretta gestione del territorio”.

“Collaborazione tra enti del territorio e condivisione delle professionalità per garantire una gestione integrata ed efficace – dichiara Alberto Bellelli, sindaco della Città di Carpi – questo il modo con cui siamo abituati a lavorare insieme all’Emilia Centrale ed Aimag che ci ha visto, negli ultimi anni, impegnati a realizzare importanti interventi di miglioramento delle reti di smaltimento acque e rinaturalizzazione dei canali, come il progetto Life Rinasce e, da ultimo, l’intervento sul collettore di Burra Levata”.

“Quest’opera garantirà una maggior resilienza del nostro territorio, migliorando la risposta in caso di eventi atmosferici straordinari e di gestione ordinaria delle acque – evidenzia Riccardo Righi, assessore all’Urbanistica della Città di Carpi – interventi, questi, che dovranno essere sempre più attenzionati e promossi in un più complessivo piano di contrasto ai cambiamenti climatici”.

“La progettazione e la realizzazione di un intervento di questo tipo – sottolinea Domenico Turazza, Direttore Generale dell’Emilia Centrale – effettuato in un’area con insediamenti abitativi, dimostra la grande capacità del Consorzio di intervenire in tempi stretti e in situazioni non facilissime. In questo caso, infatti, il team tecnico, che ha progettato l’intervento realizzandolo con propri mezzi e addetti, ha operato in un contesto urbanizzato e non in un territorio isolato di campagna.

Foto in allegato: una delle fasi dell’intervento sul collettore di scolo Burra Levata, nel territorio della Città di Carpi (Mo), con la posa degli scatolari da parte delle squadre dell’Emilia Centrale

La necessaria operazione di contenimento di una delle maggiori frane d’Europa finanziata dalla Regione ER ed Emilia Centrale, impegnata anche nella progettazione, direzione ed esecuzione lavori

Tizzano Val Parma (PR), 7 Ottobre 2021 – Uno smottamento di dimensioni imponenti riattivatosi nel 2013 e che l’allora Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, non esitò a definire come “la frana più grande d’Europa”, con una superficie di oltre 100 mila ettari. Ma ora, con gli ultimi lavori di messa in sicurezza, che comprendono la segnaletica e la posa delle barriere stradali, l’intervento per arginare e contenere il movimento franoso di Capriglio, nel territorio del Comune di Tizzano Val Parma, è giunto alle battute finali grazie alla sinergia tra Regione Emilia-Romagna (che lo ha finanziato con un importo pari a 400 mila euro), Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale (che ha messo a disposizione ulteriori 40 mila euro occupandosi, inoltre, della progettazione, direzione ed esecuzione dei lavori) ed Amministrazione comunale di Tizzano (con l’importante apporto dell’Ufficio tecnico locale al monitoraggio costante dell’evento).

Positivo l’esito del sopralluogo effettuato lungo l’intera area coinvolta dall’intervento dai rappresentanti dell’ente consortile – il presidente Marcello Bonvicini, il direttore generale Domenico Turazza, il dirigente Area Lavori Pubblici Pietro Torri e il responsabile Area Ambiente Aronne Ruffini – insieme al sindaco di Tizzano Amilcare Bodria e ai tecnici dell’Ufficio comunale: completata infatti la pista di emergenza Capriglio-Pratolungo, larga 6 metri e ultima di una lunga serie di opere che il Consorzio ha realizzato in collaborazione con il Comune di Tizzano a seguito dell’iniziale evento che aveva

interrotto i collegamenti viari tra le varie frazioni e che, purtroppo, non è stato l’unico.Come riportato dall’Archivio Storico delle Frane della Regione Emilia-Romagna il movimento franoso di Capriglio, nel territorio di Tizzano Val Parma (PR), si è attivato una prima volta a valle nell’Aprile 2013 a causa delle abbondanti precipitazioni e della relativa fusione con il manto nevoso, per poi smuovere un secondo corpo franoso per scorrimento tra Capriglio e Pianestola: l’unione delle due frane è proseguita piuttosto velocemente nelle settimane successive avanzando nell’alveo del Torrente Bardea e danneggiando inoltre la rete scolante. Una nuova riattivazione del movimento si è poi avuta nel novembre 2016 quando, sempre a seguito delle intense precipitazioni, il sistema di monitoraggio topografico automatizzato ha rilevato spostamenti di circa 4 cm in corrispondenza di un prisma posto appena a valle della viabilità comunale del tratto di strada della Val Bardea (strada per La Latta), oltre all’ampliamento delle fessure presenti sulla stessa sede stradale. Tutti i dati sono documentati e disponibili presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli regionale.

“Si è trattato di un evento dalla portata imponente – evidenzia Marcello Bonvicini, Presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – la cui eccezionalità ha comportato un impegno particolare da parte del Consorzio sia sul piano tecnico-operativo che su quello economico e sempre in costante sinergia tra i vari enti. Un approccio che ha condotto ad una reazione adeguata alle criticità dotando così il territorio delle infrastrutture necessarie”.

In allegato: la foto del sopralluogo con gli esponenti dell’Emilia Centrale e dell’Amministrazione Comunale di Tizzano; la mappa della frana di Capriglio (il cui identificativo è il cod. 221424) redatta dal Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli della Regione Emilia-Romagna

I finanziamenti europei per un milione e 370 mila euro hanno l’obiettivo di prevenire il dissesto e ridurre le conseguenze delle calamità naturali in collina e in montagna

29 Luglio 2021Con il duplice obiettivo di tutelare l’agricoltura dei comprensori gestiti e di contrastare i movimenti franosi causati dal dissesto nelle zone collinari e montane l’Emilia Centrale ha dato il via ai primi progetti del Piano Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna finanziato dall’Unione Europea: 13 interventi dall’importo complessivo di un milione e 370 mila euro – sulla totalità dei 31 approvati dalla Regione Emilia-Romagna per un valore finale di 3,5 milioni di euro – che coinvolgeranno alcune aree di aziende agricole comprese tra le province di Reggio Emilia, Modena e Parma grazie ad una serie di investimenti in azioni di prevenzione allo scopo di ridurre le conseguenze delle calamità naturali e di cui beneficeranno, oltre alle aziende agricole, anche i relativi territori limitrofi.

Nel dettaglio, gli interventi – che riguardano opere drenanti con fossi a cielo aperto per regimazioni idrauliche di superficie – verranno realizzati, per la provincia di Reggio Emilia: in località Vogno, nel Comune di Toano (previsto, a breve, l’avvio degli interventi nel territorio di Castelnovo ne’ Monti). Per quanto riguarda la provincia di Modena: in località La Libbra nel Comune di Lama Mocogno; in località Ca’ Simone e Molino Battistoni, nel Comune di Pavullo nel Frignano; in località Casa Favale, nel Comune di Frassinoro; in località S. Martino, Casa Merciadro e Gombola, nel Comune di Polinago; in località Montegibbio, nel Comune di Sassuolo; in località Castelvecchio, nel Comune di Prignano; in località Fazzano, nel Comune di Serramazzoni; e in località Casa Ricci, nel Comune di Palagano. Per la provincia di Parma, infine: in località Vairo, nel Comune di Palanzano.

“Con questa prima tranche di interventi, cui a breve faranno seguito gli altri – precisa Marcello Bonvicini, Presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – l’Ente conferma il suo fondamentale ruolo a supporto dell’attività agricola, molto importante non solamente sotto l’aspetto economico, ma anche e soprattutto perché l’agricoltura in montagna e collina contribuisce a mantenere l’equilibrio idrogeologico del suolo del territorio. Ringraziamo l’amministrazione regionale per il significativo finanziamento, insieme all’Unione Europea, di queste capillari tipologie di azioni”.

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