26/27 novembre – fine settimana pieno di impegni per i tecnici e gli operatori del Consorzio per la piena del Po.
I punti di contatto tra la rete consortile e il. Grande Fiume – Chiavica Scutellara a Brescello, Chiavica di Boretto, Nodo idraulico Torrione e Botti Bentivoglio a Gualtieri, Chiavica emissara di San Siro a San Benedetto Po, Chiaviche del Bondanello e di Mondine a Moglia – sono costantemente presidiate dal personale del Consorzio per proteggere il comprensorio dall’enorme quantità d’ acqua che sta transitando lungo il Po, circai 9.000 metri cubi al secondo.
Dirigenti e tecnici partecipano ai tavoli della Protezione Civile di Reggio Emilia e di Mantova che stanno coordinando le varie attività necessarie per garantire la sicurezza idraulica del territorio e dei cittadini in questa evenienza.
Nelle foto la Chiavica Scutellara e l’impianto di Boretto.

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L’intervento in corso di esecuzione riguarda il consolidamento di un movimento franoso limitrofo a Via Castello a Casalgrande Alto. Il movimento franoso, originatosi nella pendice a forte pendenza posta a valle della strada comunale, era arrivato a lambire la banchina stradale e costituiva una minaccia per la sicurezza della circolazione stradale. Data l’area a valenza naturalistica e paesaggistica sono stati scelti interventi di ingegneri naturalistica che sono consistiti nella realizzazione di due ordini di palificate doppie con talle della lunghezza di m 20 ciascuno intervallati da due ordini di banchine con talee. Completeranno l’intervento una piantumazione di piante di latifoglie di varietà autoctone e il rinverdimento mediante semina di miscuglio di specie erbacee da effettuarsi nei prossimi giorni.
I lavori sono stati finanziati con fondi di bilancio all’interno del programma di manutenzione straordinaria 2016

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foto-1L’assessore Gazzolo: “Realizzati 100 cantieri, importanti anche per la valorizzazione ambientale e la tutela della biodiversità”
Oggi a Bologna la presentazione dei risultati raggiunti. Coinvolti i comuni di Albinea, Bibbiano, Quattro Castella, San Polo d’Enza e il Consorzio di bonifica dell’Emilia centrale. Al via un Patto tra istituzioni e territorio per la riqualificazione di 150 chilometri del reticolo idrografico minore
Bologna – Sono definiti “minori”, ma per la sicurezza del territorio, la valorizzazione ambientale e la conservazione della biodiversità rivestono un’importanza fondamentale.
E proprio per questo i piccoli corsi d’acqua, in particolare quelli pedemontani della provincia di Reggio, sono stati i protagonisti di un progetto europeo, Life Rii, che ha permesso di realizzare 100 cantieri in quattro anni: dal 2012, quando è stato avviato, ad oggi, giunto alla conclusione.
Un’esperienza all’avanguardia, finanziata con un contributo complessivo di 1 milione e 200mila euro, che ha posto le fondamenta per un vero e proprio “Patto di Rii”, lanciato oggi a Bologna durante il convegno in cui sono stati presentati i risultati del Life.
“Cento interventi di manutenzione e riqualificazione fluviale realizzati- ha sottolineato l’assessore regionale alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo-. E oggi diamo il via al Patto di Rii: un accordo tra istituzioni, realtà economiche-sociali e comunità locali per decidere le azioni da attuare per la prevenzione dei rischi, la tutela della qualità ambientale e la riqualificazione ecologica dei 150 chilometri del reticolo idrografico minore dei comuni di Albinea, Bibbiano, Quattro Castella e San Polo d’Enza. É ilsegno della maturità di un territorio- ha aggiunto l’assessore- pronto ad affrontare la sfida di lavorare insieme per la sicurezza e la crescita sostenibile, mettendo pienamente a frutto i risultati del progetto Life Rii”.
Approvato dall’Europa per le caratteristiche sperimentali che lo contraddistinguono, il Life ha coinvolto Regione, che l’ha co-finanziato con 500 mila euro, i quattro comuni reggiani di Albinea, Bibbiano, Quattro Castella, San Polo d’Enza, che hanno contribuito con 100 mila euro, e il Consorzio di bonifica dell’Emilia centrale per lavorare su precisi obiettivi: garantire la sicurezza dei fiumi con metodi innovativi di gestione e riqualificazione idraulico-ambientale; preservare la biodiversità degli alvei e delle fasce perifluviali; valorizzare la rete ecologica e paesaggistica.
“Non solo abbiamo messo in campo opere, ma lo abbiamo fatto con un vero e proprio valore aggiunto: la partecipazione – ha concluso Gazzolo- .Un approccio che ha riguardato l’intero svolgimento del progetto, dalla progettazione alla realizzazione dei lavori”.
foto-2L’assessore ha poi annunciato una novità nella gestione futura dei corsi d’acqua minori: l’attribuzione al Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale, attraverso una convenzione siglata con la Regione, delle competenze sulla manutenzione del reticolo dei quattro comuni del Life per mettere in rete le risorse – economiche, umane, conoscitive e tecniche-  e raggiungere risultati più efficaci.
“Con questo accordo il Consorzio di bonifica- ha affermato Franco Zambelli, commissario straordinario- si preoccuperà di presidiare, sovrintendere  e soprattutto intervenire quando necessario alle opere di manutenzione dell’ampio reticolo di rii naturali in Val d’Enza, su cui ci apprestiamo ad acquisire la competenza. Si tratta di una grande dimostrazione di fiducia nelle capacità professionali del nostro team tecnico progettuale”.
Gli interventi realizzati
7 i bacini interessati dai lavori, con 100 azioni di riqualificazione fluviale: quelli dei rii Arianna, Bertolini, Bianello, Bottazzo, Enzola, Lavezza e Monfalcone; zone fortemente urbanizzate, localizzate al limite tra le pendici montano-collinari dell’Appennino e la pianura, che rivestono quindi una particolare importanza per la difesa del suolo.
Gli interventi realizzati avevano innanzitutto lo scopo di contenere le ondate di piena, trattenendo al massimo le acque dei rii nel tratto montano prima di raggiungere le aree urbane: in 15 chilometri di reticolo sono state create nuove golene per 20 mila metri quadrati. Altri obiettivi del progetto: mantenere l’apporto di sedimenti lungo l’asta dei rii, migliorando la morfologia dei fiumi e rendendo sinuosa la corrente; realizzare briglie selettive a monte dei centri abitati, per trattenere il materiale trasportato dal fiume prima che vada ad intasare i tratti tombinati; tutelare e migliorare la vegetazione fluviale e perifluviale.
Opere svolte all’insegna dell’innovazione per ridare spazio ai corsi d’acqua, in equilibrio con le caratteristiche di un territorio dall’alto valore ambientale e ricco di attività economiche e produttive.
foto-4Il processo partecipativo
Il percorso di ascolto e condivisione che ha accompagnato il progetto Life Rii  ha coinvolto  non solo le istituzioni, ma anche gli attori sociali ed economici, il mondo universitario, le associazioni, le comunità locali e i cittadini. 500 persone hanno preso parte ai 21 incontri pubblici e laboratori di approfondimento sui singoli rii nei quattro comuni coinvolti e ai due forum pubblici svolti a S. Polo d’Enza e ad Albinea. Tre workshop tecnici sono stati frequentati da oltre 100 professionisti pubblici e privati; si sono registrati 31mila  accessi al sito web appositamente attivato, con una media di 720 al mese da marzo 2013 a settembre 2016; infine, è stata creata una specifica pagina nella piattaforma regionale “Io Partecipo+” per favorire la partecipazione on line.

 

E’ stato realizzata una condotta scatolare in un breve tratto del Canale d’Enza, parallelo a Via Terenziani Poletti in Comune di Cavriago (RE), al fine di garantire la sicurezza idraulica in un punto dall’accesso particolarmente difficoltoso in quanto posto a mezza costa e di migliorare l’aspetto igienico ambientale dovuto a ristagni di acqua nel periodo estivo.
La condotta scatolare, della lunghezza di ml 81,00 e con dimensioni interne di mm 2000×1500, è stata eseguita posando elementi scatolari prefabbricati nell’alveo del canale; sono quindi seguiti lavori di rinterro per ottenere un rilevato di continuità fra le due sponde del canale d’Enza ed è stata ricavata, sulla sommità della condotta, una piccola pista per consentire gli interventi di manutenzione da parte del Consorzio di Bonifica.
I lavori sono stati finanziati all’interno dei programmi di manutenzione straordinaria per l’anno 2016.

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Sono iniziati i lavori di rifacimento di un tratto delle arginature in trincea del Cavo Bondeno, a monte del Canale dei Ronchi. La Ditta Gazzini F.lli Srl. è impegnata nella ricostruzione e rimodellazione, secondo la sezione originaria, di circa 350 ml. delle sponde di questo importante cavo di scolo di acque afferenti dalle campagne di Massenzatico (RE). Si tratta di un 3° stralcio di opere iniziate nel 2014 che porteranno alla sistemazione spondale complessiva di 1600 ml. del medesimo canale.
La tecnica utilizzata è quella della miscelazione, a strati sottili successivi, di terreno naturale con calce idrata, dosata secondo precise percentuali stabilite da uno studio geotecnico preliminare del materiale terroso in sito.
Il risultato finale comporta una maggiore stabilità delle sponde, resistenza all’azione erosiva dell’acqua ed alle specie animali infestanti (nutrie e gamberi d’acqua dolce) e buone garanzie di durata nel tempo della risagomatura, grazie all’azione della calce che compatta, asciuga e migliora le caratteristiche geotecniche della terra.
Nelle immagini alcune fasi di lavorazione di uno strato sottile della nuova arginatura in costruzione.

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Il sentiero che collega Civago a Fontanaluccia, passando per il Rio Riaccio e i sentieri di accesso al torrente Dolo, nell’area del Mulino di Civago in comune di Villa Minozzo, sarà reso decisamente più fruibile – sia a fini turistici che ricreativi – da azioni dirette e concrete, frutto di una convenzione stipulata nei giorni scorsi tra il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e l’Istituto di Istruzione Superiore Tecnico-Professionale “Nelson Mandela” di Castelnovo ne’ Monti. Il patto si sta concretizzando attraverso una serie di interventi funzionali volti a ripristinare e mettere in sicurezza i sentieri montani in un’area ad alto valore paesaggistico come l’ Alta Valle del Dolo nei pressi di Civago. In questa zona il Consorzio ha già realizzato un sentiero accessibile anche ai disabili denominato “A ciascuno il suo passo” e la collaborazione con la scuola prevederà lavori specifici sulla sentieristica a supporto di quest’opera. Nello specifico l’attività riguarderà il ripristino di alcuni tratti di sentiero ed alcune piccole opere di difesa idraulica. In quest’azione è prevista la partecipazione diretta egli studenti del Mandela, sotto la guida esperta del personale docente e dei tecnici del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale che forniranno i necessari supporti materiali e il know-how per la realizzazione degli interventi. La convenzione si presenta come un modello del tutto innovativo di azione comune e condivisa tra Ente di Bonifica e scuola, con il preciso intento di promuovere, rafforzare e difendere un territorio tanto suggestivo quanto fragile e bisognoso di cure costanti come quello del nostro Appennino. L’azione trova le sue ragioni didattiche nella creazione di una collaborazione attiva e specificamente pratico-teorica tra i due Enti, con lo scopo di promuovere conoscenze e competenze spendibili dagli studenti nel loro futuro lavorativo, così come suggerito nelle buone prassi di alternanza scuola-lavoro esplicitate nella legge 107/2015, la cosiddetta “Buona scuola”. “Questo tipo di accordo – ha evidenziato il Commissario straordinario del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale Franco Zambelli – è pienamente in linea con le diffuse azioni educative che questo Consorzio ha sviluppato, incrementato e perfezionato nel corso degli anni. Questa speciale convenzione poi aggiunge una fase prettamente esecutiva, molto concreta che consentirà di ottenere un risultato del tutto straordinario a beneficio di tutta la comunità e dei turisti interessati a scoprire le bellezze del nostro Appennino”. Il Dirigente Scolastico Monica Giovanelli ha aggiunto: “Come in ogni azione didattica progettata nel nostro Istituto anche questa collaborazione con il Consorzio di Bonifica continua la ricerca innovativa per guidare i ragazzi verso la sperimentazione delle conoscenze e delle abilità nell’ottica del Learning by Doing. Il progetto è perfettamente aderente al percorso scolastico degli alunni dell’Indirizzo Agricoltura e sviluppo rurale che hanno scelto l’opzione, unica in Provincia, di “Gestione risorse forestali e montane”. Sempre di più infatti si riscontra gradimento e miglioramento delle competenze raggiunte quando i percorsi proposti prevedano un coinvolgimento diretto sul campo degli alunni al fianco di personale altamente qualificato.”

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Il collegamento ciclo-pedonale tra Castellarano e Sassuolo, tramite la traversa di San Michele, rimarrà precauzionalmente per alcuni giorni (almeno fino al 9 novembre 2016) che saranno necessari per ripristinare un tratto di cico-pedonale, in lato modenese, danneggiato dal maltempo della giornata di sabato.

Ultimati i lavori di messa in sicurezza della strada comunale La Ferrara – Cento Croci in comune di Palagano (Mo).
Questo tronco stradale risulta di vitale importanza per la frazione di Boccassuolo visto che è l’unico collegamento con il capoluogo; permette inoltre il rapido raggiungimento delle vicine località poste nei comuni di Riolunato e Pievepelago, offrendo agli utenti una valida alternativa di percorrenza per gli spostamenti intercomunali. Il perdurare delle condizioni meteo avverse del periodo febbraio – marzo 2016 aveva attivato una forte erosione della scarpata di monte, causando il crollo di numerosi massi e colate di fango sulla sede stradale e creando problematiche di sicurezza per la circolazione stradale. I lavori di messa in sicurezza sono consistiti nel disgaggio dei massi pericolanti, nel modellamento superficiale del versante con asportazione del materiale incoerente e nella messa in opera di reti paramassi sovrapposte a georeti. Hanno completato l’opera la realizzazione di un drenaggio lungo il versante per la raccolta delle acque in profondità e l’impermeabilizzazione della cunetta stradale.
(Finanziamento di €. 40.000 del comune di Palagano con fondi regionali di Protezione Civile. Progettazione e Direzione Lavori Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale)

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Il versante prima dei lavori

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Fase di realizzazione della barriera paramassi

Terminata la distribuzione irrigua, il personale del Consorzio, realizza opere di manutenzione della rete consorziale .
E’ stato consolidato l’alveo del cavo Argine in Comune di Correggio, mediante la posa di manufatti in cemento armato ad U . Lavoro realizzato con escavatori e personale consorziale .

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