Alcuni lavori di manutenzione straordinaria con fondi del consorzio eseguiti nel 2016 nei comuni di Sassuolo e Serramazzoni.
COMUNE DI SASSUOLO
– Pulizia e riprofilatura alveo del fosso Prà del Ponte in frazione San Michele dei Mucchietti
– Pulizia e riprofilatura alveo del rio Valleurbana in frazione San Michele dei Mucchietti

COMUNE DI SERRAMAZZONI
– Pulizia e riprofilatura tratto del rio Selva
– Regimazione acque interessanti la strada pubblica via Pompeano
– Regimazione acque interessanti la strada pubblica via Casa Storto
– Regimazione acque interessanti la strada pubblica via Roncovecchio

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Si sono conclusi i lavori di manutenzione straordinaria annualità 2016 che hanno interessato la riduzione del rischio idraulico nel Rio Sodaino, Rio Formica e Rio da Corte in comune di Quattro Castella. A monte dell’asse viario via Turati – Via Prampolini i lavori eseguiti hanno riguardato il taglio e l’asportazione di piante secche, stroncate o cresciute all’interno dell’alveo per ridurre la possibilità di ostruzione degli attraversamenti stradali posti lungo le strade principali.
A valle della SP 23, lungo Via Colombo e Via Galilei, i lavori hanno riguardato principalmente il miglioramento del deflusso idraulico con asportazione dei sedimenti ed allargamento della sezione idraulica. Lungo Via Colombo è stato creata un’arginatura verso la strada comunale per ridurre la possibilità di esondazione del corso d’acqua. Sono stati inoltre realizzati circa 60 m di difese di sponda per contrastare le erosioni che si erano create e che minacciavano la sicurezza della strada pubblica.

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Proseguono i lavori di risagomatura del Canale di Reggio all’arrivo dell’Impianto Rotte in Comune di Reggio Emilia .Con escavatori e personale consorziale , verrà ripristinata la sezione di progetto , mediante asportazione del materiale di risulta sul fondo , che verrà riutilizzato per ricostruire la scarpata , sulla quale verranno posati massi ciclopici anti erosione.

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Risparmi nella gestione dell’ente e finanziamenti garantiranno per il prossimo anno quasi 20 milioni di euro di investimenti per la difesa del territorio. Particolarmente significativo il risparmio generato dalla gestione del Consorzio che sarà impiegato in nuovi lavori
Reggio Emilia 17-12-2016 – I numeri parlano chiaro e il bilancio di previsione approvato in questi giorni dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale per il prossimo anno ne sono la prova più tangibile. Maggiori investimenti per la salvaguardia e la difesa del comprensorio servito, attenzione particolare per le aree montane più disagiate sottoposte a dissesto idrogeologico e risparmio sui costi di gestione dell’ente che, mantenendo la qualità del servizio in un anno di mutamenti legislativi ( vedi l’applicazione dei nuovi Piani di Classifica e ampliamento dell’area governata) è riuscito – in periodo di commissariamento straordinario da parte della Regione Emilia Romagna – ad incrementare efficienza guadagnando margini considerevoli da investire. Questo in sostanza è ciò che emerge dall’azione amministrativa del Consorzio che ha così consolidato nel 2016 un processo di gestione virtuosa gettando le basi certe per il 2017; un anno in cui aumenteranno le risorse finanziarie, frutto di una gestione attenta, per l’esecuzione di interventi di bonifica sul comprensorio. Complessivamente i costi per le attività tecniche supereranno i 15 milioni di euro ed andranno a finanziare una somma di interventi di poco superiore a 10 milioni di euro. A queste cifre si sommeranno gli oltre 7 milioni di euro per interventi finanziati con fondi Regionali, Statali o Comunitari, portando a 17 milioni di euro la previsione complessiva degli interventi di bonifica nel 2017. Anche il Piano degli investimenti si presenta piuttosto corposo con quasi 2,5 milioni di euro di investimenti straordinari, tra cui l’acquisito di un capannone nella zona di Bibbiano per la logistica che svolgerà il ruolo di base-operativa per lo staff tecnico e la realizzazione di due centraline idroelettriche lungo il Canale d’Enza. Il notevole impegno operativo che il Bilancio 2017 va a prefigurare è stato reso possibile grazie a significative economie di gestione (nei costi amministrativi, per l’energia e per il personale) oltre che per l’utilizzo di fondi accantonati nei precedenti esercizi. “Nella programmazione economica finanziaria del 2017 – ha dichiarato il Commissario Straordinario Franco Zambelli – abbiamo fatto ogni sforzo per valorizzare il ruolo e le professionalità del Consorzio per la difesa e l’equilibrato sviluppo del territorio. Il nostro comprensorio, che si sviluppa su 4 Provincie e due diverse Regioni, pur essendo tra i più sviluppati in Italia presente molte situazioni critiche sotto il profilo idrogeologico. Mi riferisco al rischio di frane montagne e a quello di allagamenti in pianura, senza contare i danni delle possibili siccità. Per prevenire questi rischi il Consorzio opera quotidianamente a fianco delle amministrazioni pubbliche, delle aziende agricole e non, e dei singoli cittadini. Nel 2017 lo farà con maggior vigore”. Nella programmazione degli interventi particolare attenzione sarà rivolta alla zona di alta pianura tra Albinea e San Polo d’Enza, dove il Consorzio ha acquisito dalla Regione la gestione di ben 150 km. di corsi d’acqua naturali oltre che nei Comuni di Reggio Emilia, Sassuolo e Fiorano Modenese i cui centri storici sono stati assoggettati a contribuenza nel corso del 2016.

Il canale di Modena o canale Maestro è un corso d’acqua artificiale di antica data le cui origini risalgono infatti al 1373 anno in cui venne scavato in sponda destra del Fiume Secchia allo scopo di derivarne le acque a fini irrigui e artigianali per i comuni di Sassuolo, Formigine, Castelnuovo Rangone e Modena. L’imbocco del canale si trovava in origine tra Sassuolo e Magreta mentre dal XV secolo è stato portato a monte, a poca distanza dalla Rocca di Sassuolo. Con l’avvento del duca Francesco I d’Este e i lavori di trasformazione della Rocca, nell’anno 1651 si realizzò un nuovo ramo al di sopra della botte di Vallurbana verso l’abitato di San Michele dei Mucchietti. Nel corso del XX secolo, in seguito allo sviluppo del distretto ceramico di Sassuolo, il territorio rurale tra il centro e il torrente Fossa è stato oggetto di una forte urbanizzazione di tipo produttivo, trasformazione che ha richiesto al Canale Maestro di assolvere a nuove ed importanti funzioni scolanti: raccogliere le acque piovane ricadenti sulle aree impermeabili e allontanarle in direzione del fiume Secchia attraverso lo scolmatore posto sul giracanale o mediante lo scaricatore Cerchiari oppure convogliarle nel torrente Fossa. Le origini antiche del canale di Modena, i tratti in cui lo stesso, ancora oggi, scorre a cielo aperto attraverso l’abitato di Sassuolo, richiedono interventi di manutenzione, consolidamento delle scarpate, pulizia e adeguamento della sezione idraulica, lavori a cui provvede il personale del Consorzio di Bonifica una volta ultimata la stagione irrigua. Nelle foto interventi nella città di Sassuolo a ridosso del Parco Vistarino e a valle di via Emilia Romagna.

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STORIA: La frana di Capriglio-Pianestolla, in Comune di Tizzano val Parma, interessa il versante sinistro del Torrente Bardea, affluente del Torrente Enza, a circa 4,5 Km dal capoluogo.
La frana è costituita da almeno due corpi adiacenti, caratterizzati da cinematica complessa, che si sono riattivati in sequenza e uniti a valle per una lunghezza complessiva di 3200 metri.
La frana di Capriglio si è riattivata nella notte fra il 5 e il 6 Aprile 2013 per scorrimento nelle aree attigue al coronamento, per poi evolvere rapidamente in colate di fango che si sono incanalate nell’alveo del Torrente Bardea.
La frana di Pianestolla si è invece riattivata il giorno 12 Aprile 2013 probabilmente a causa dall’ interferenza al piede di frana con il colamento proveniente da Capriglio, unendosi poi in un unico corpo che ha proseguito il suo cammino per ulteriori 1700 metri per arrestarsi quasi completamente a circa 250 metri dal ponte della SP sul T. Bardea.
SITUAZIONE ODIERNA : Recentemente, a causa delle forti precipitazioni piovose del 5 e 6 novembre 2016, il sindaco del Comune di Tizzano Val Parma ha convocato per un sopralluogo congiunto l’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, il Servizio Tecnico di Bacino, il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ed i propri tecnici per verificare la riattivazione del movimento franoso di Capriglio e la cattiva regimazione delle acque superficiali, che hanno provocato il cedimento di un tratto del piano viabile con fessurazioni del manto stradale.
Al fine di fronteggiare tale situazione il Sindaco ha richiesto l’attivazione del concorso finanziario ai sensi dell’art. 10 della L.R. 1/2005 e grazie al parere favorevole dell’Agenzia Regionale per la per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile è stato disposto un finanziamento di €. 30.000,00 per lavori di somma urgenza.
Il Comune di Tizzano Val Parma, visti i rapporti di collaborazione in essere, ha chiesto al Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale la progettazione e la direzione lavori dei lavori di somma urgenza.
INTERVENTO IN REALIZZAZIONE : Le opere, volte alla mitigazione del rischio residuo per l’incolumità e la transitabilità sulla strada in oggetto, sono ubicate all’inizio della frazione di Capriglio lungo le scarpate di valle e di monte della strada di bonifica Lalatta – Capriglio.
I lavori hanno avuto inizio il 16 novembre e consistono nella costruzione di una gabbionata a sostegno della scarpata a valle a protezione della strada di bonifica, nella realizzazione di una paratia in legname , nella sistemazione morfologica del corpo di frana, nella regimazione delle acque piovane e nella sistemazione del piano viabile.
A completamento dell’intervento il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ,con fondi propri, realizzerà un attraversamento e l’impermeabilizzazione di una cunetta stradale in calcestruzzo per uno sviluppo complessivo di ml 80 e la regimazione idraulica della zona in movimento per un importo complessivo di €. 10.000,00.

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A testimoniarlo – all’incontro organizzato al Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale – i tre amministratori locali coinvolti dei Comuni di Gualtieri, Novi e Carpi: “In questo modo la gestione delle acque è sostenibile e incrementa la sicurezza”. All’incontro anche la presentazione di un’esperienza di gestione arrivata dalla Finlandia e una dall’Abruzzo

Reggio Emilia – 6-12-2016 – Oltre un centinaio di interessati, tra agronomi, geologi, studenti ed esperti dei temi ambientali provenienti da tutta l’Emilia Romagna si sono ritrovati oggi a Reggio Emilia grazie all’iniziativa promossa e organizzata dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale in collaborazione con l’Assessorato alla Difesa del Suolo, Ambiente Costa e Protezione Civile della Regione. Grazie ad un finanziamento di circa 2 milioni di euro della Comunità Europea il Consorzio, con il supporto attivo dei tecnici regionali, sta concretizzando nei comuni di Gualtieri, Carpi e Novi l’ambizioso progetto LIFE Rinasce mirato alla riqualificazione e rinaturalizzazione dei corsi d’acqua. Un’ iniziativa non solo legata alla conservazione degli elementi vitali che caratterizzano la vita di un corso di acqua, ma legata in maniera inscindibile ai protocolli di sicurezza, anti alluvionali e anti dissesto idrogeologico che stanno contribuendo e ricercando soluzioni tangibili alla mitigazione delle ripercussioni più negative sul territorio dei mutamenti climatici, sia in ambito urbano che rurale. LIFE Rinasce – che oggi riguarda i 3 comuni sopracitati del comprensorio dell’Emilia Centrale tra le province di Reggio Emilia e Modena – si presenta quindi come un possibile esempio che potrebbe diventare un modello esportabile al fine di rendere sostenibile e maggiormente integrata la rete idraulico-ambientale dei flussi dei canali emiliani. Il progetto ha una durata di 4 anni, ma al giro di boa consegna già ora alla collettività una fase operativa che, riportando i corsi d’acqua verso condizioni decisamente più “naturali”, recupera aree di laminazione per contenere eventuali portate di acqua eccedente e in modo contestuale rinnova l’ecosistema mantenendo i livelli idrici con l’opportunità di poter effettuare con puntualità e frequenza la corretta manutenzione dell’alvo, evitando così l’accumulo di rami ostruttivi spesso causa di esondazioni. I canali oggetto degli interventi diretti del Consorzio dell’Emilia Centrale sono il Collettore Alfiere, il Canale della Acque Basse Modenesi e il Canale Diversivo Fossa Nuova Cavata. Il workshop di presentazione dei risultati a due anni dall’avvio del LIFE sono stati comunicati a tutti presenti dal direttore del Consorzio di Bonifica Domenico Turazza, dalla dirigente Area ambientale Paola Zanetti, dalle dallo staff tecnico del progetto a partire dal project manager Aronne Ruffini (project manager) , all’esperto ingegner Marco Monaci, insieme alla Responsabile Regionale dell’Assessorato Difesa del Suolo Monica Guida e al funzionario Alfredo Caggianelli. Particolarmente soddisfatti di quanto fatto finora sono stati i rappresentanti delle amministrazioni comunali coinvolte : il sindaco di Gualtieri Bergamini, l’Assessore all’Ambiente del Comune di Carpi Tosi e il vice sindaco e Assessore all’Ambiente di Novi Gasperi . Tutti concordi nell’attribuire una funzione non solo sperimentale, ma molto pratica nell’ottica della manutenzione e della mitigazione e contenimento delle piene.

Nel corso della giornata sono stati particolarmente interessanti gli interventi sulle riqualificazioni fluviali di comuni che hanno voluto testimoniare a Reggio la validità di questo tipo di azione concertata: il sindaco Schipani del comune di Scontrone vicino l’Aquila e Oti Wahrloss docente arrivata dall’Università finlandese di Helsinky. Il professor Bischetti dell’Università di Milano ha sottolineato la validità del Life anche per il comparto rurale , il professor Galli dell’Istituto superiore reggiano Zanelli ha illustrato, tra le altre cose, anche le peculiarità legate alla biodiversità

Nell’insieme un modello virtuoso di gestione esportabile che potrebbe fornire alle comunità rilevanti garanzie e maggior attenzione ad un ambiente sano, sicuro , vivibile.

Incontro sull’importante progetto europeo
LIFE RINASCE (Riqualificazione Naturalistica e per la Sostenibilità integrata idraulico-ambientale dei canali emiliani – LIFE13 ENV/IT/000169).
L’evento si terrà Martedì 6 dicembre 2016 a partire dalle 9,30 presso la sede del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale a Reggio Emilia in Via Garibaldi 42 (programma evento)
Durante l’evento sarà approfondite le diverse tematiche ambientali legate al progetto LIFE RINASCE e saranno ospitate tre rilevanti esperienze di riqualificazione fluviale provenienti da diverse aree del territorio Gualtieri, Carpi, Novi. Un progetto unico in Emilia Romagna che ambisce a diventare un esempio-modello per la UE. Molto interessanti anche le esperienze di paesi stranieri come la Finlandia che verranno presentate nel corso dell’incontro. Oltre ad esperti, amministratori locali sarà presente l’Assessore Regionale alla Difesa del Suolo , Ambiente, Costa e Protezione Civile Paola Gazzolo.

Per ogni altra informazione sul progetto e sul programma dell’evento alleghiamo il programma o potete visitare il sito http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/life-rinasce

Presso la traversa sul Fiume Secchia, in località San Michele dei Mucchietti (Comune di Sassuolo), continuano i lavori per la costruzione della nuova centrale idroelettrica.
Sono stati realizzate completamente le opere in c.a. relative alla vasca di presa, il dissabbiatore e parzialmente, la condotta forzata e la centrale che conterrà le turbine.
Per quanto riguarda la fornitura e la posa delle parti elettromeccaniche, è presente in cantiere il biforcato in acciaio (che ha richiesto per il suo sollevamento una gru di 200 quintali di portata), le valvole a farfalla, le due chiocciole e le gargamature per il futuro alloggiamento di paratoie di sezionamento.
Ora è in corso la realizzazione della rimanente parte della condotta forzata e l’elevazione dei muri verticali della centrale.
Complessivamente sono presenti sul luogo di lavoro una ventina di operai che lavorano senza sosta di tre imprese differenti.
Il cantiere è costantemente mantenuto all’asciutto dalle infiltrazioni d’acqua provenienti dal Fiume Secchia.
La centralina, una volta terminata, produrrà energia “pulita” per circa 6 milioni di KWh all’anno, un quantitativo rilevante che potrà coprire un fabbisogno complessivo per oltre 3.500 famiglie.

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In inverno il personale operaio del Consorzio è impegnato nell’esecuzione dei lavori di manutenzione della canalizzazione e Impianti di sollevamento
In novembre la squadra muratori , ha realizzato una vasca annessa all’Impianto delle Rotte (Comune di Reggio Emilia) per l’accumulo del materiale di risulta recuperato dallo sgrigliatore all’arrivo dell’Impianto .Una volta stoccato il materiale verrà caricato su appositi autocarri a tenuta, e smaltito in apposite discariche .Purtroppo troppo spesso nei canali vengono di abbandonati rifiuti tipo bottiglie, lattine, ecc.

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