1300 interventi ,tra Modena Reggio e Mantova , su canali di irrigazione e di scolo ( per la sicurezza idraulica) , per la ripresa di fontanazzi , dall’inizio di gennaio ad oggi.Quella della manutenzione è una funzione fondamentale a presidio della sicurezza del territorio . E’ proprio in questo periodo che in concomitanza con il massimo invaso nella rete consortile ,le arginature sono sottoposte a notevole sollecitazione . Le arginature costruite nel secolo passato , con terre del luogo e carriola , possono presentare localmente punti critici ,in cui l’acqua col tempo inizia a incunearsi e a trascinare con sè particelle di terreno sino a realizzare perforazioni vere e proprie. Ancor più pericolosa , la presenza di tane e gallerie scavate dalle nutrie , che amplificano drasticamente questo fenomeno .Occorre pertanto un monitoraggio costante sul’intera rete consortile . Obiettivo , cogliere i primi segnali di infiltrazione e , comunque intervenire con opere di difesa spondale ( massi ciclopici ) e risagomatura delle arginature , prima degli allagamenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A Cerezzola divieti rigorosi di attingimento per usi non agricoli, richiesta la deroga al DMV per il torrente Enza e avviata la ricerca di pozzi disponibili in accordo con i privati. Il Commissario Zambelli rincara: “ Abbiamo chiesto alla Regione di aprire un tavolo con ENEL per l’eventuale utilizzo degli invasi nei bacini dell’Enza e del Secchia che porterebbero 6 milioni di metri cubi di acqua in più e darebbero grande sollievo al comparto”.

Reggio Emilia – 30-6-2017 – Se le precipitazioni degli ultimi giorni, cadute per lo più in modo disomogeneo sul territorio, hanno solo marginalmente regalato un timido ma insufficiente sollievo all’agricoltura il grave stato di siccità che sta interessando – ormai da parecchi mesi – la nostra regione ed in particolare il comprensorio del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale impone di valutare ogni possibile modo per mitigare anche nelle annate a venire l’impatto della carenza idrica sulle produzioni agricole e sull’ambiente in cui viviamo. Ciò anche in considerazione del ripetersi con frequenza sempre più ridotta di estati caratterizzate da alte temperature e un clima che nel complesso risulta particolarmente siccitoso. Come noto all’interno del comprensorio irriguo consortile (che ha una superficie complessiva di circa 120.000 ettari) la zona sottesa alla derivazione dal torrente Enza in località Cerezzola, Comune di Canossa, è quella ove lo squilibrio idrico ha assunto connotati di maggior gravità, a causa della portata particolarmente ridotta del torrente Enza. In quest’area la carenza idrica comporta un forte rischio di compromettere le colture servite dalla derivazione irrigua del Consorzio con gravi danni all’economia agricola locale e, in ultima analisi, anche all’ecosistema. Ed è in quest’ottica che i vertici dell’Emilia Centrale guidati dal Commissario Franco Zambelli, riuniti in seduta straordinaria, hanno inoltrato alla Regione Emilia Romagna la domanda di deroga al Deflusso Minimo Vitale (DMV) unitamente al Consorzio di Bonifica Parmense che condivide una parte di competenza sul bacino. Come secondo rilevante provvedimento il Consorzio (con effetto immediato fino a nuova comunicazione), limitatamente alla zona sottesa dal torrente Enza in località Cerezzola, dispone il divieto di attingimento dell’acqua per finalità diverse da quelle destinate alla produzione agricola, tra cui l’irrigazione dei campi sportivi, di orti e giardini, il lavaggio di automobili ed automezzi e pulizia dei piazzali. Di sicura evidenza anche l’avviamento di un sondaggio immediato per verificare la presenza e disponibilità dei pozzi da attivare celermente previo accordi specifici con i proprietari degli stessi.
Ma il summit di Via Garibaldi ha portato ad altri risultati di rilievo tra cui la richiesta alla Regione Emilia Romagna di aprire al più presto un tavolo tecnico con ENEL per analizzare nei dettagli la fattibilità tecnico-economica di un eventuale utilizzo degli invasi a scopi idroelettrici gestiti dalla stessa ENEL nei bacini dell’Enza e del Secchia; tra quelli indicati l’invaso del Paduli o del Lagastrello in Provincia di Massa Carrara, nel bacino dell’Enza, e quello di Gazzano – Fontanaluccia, tra le Provincie di Reggio Emilia e Modena, nel bacino del Secchia. Si tratta di due invasi aventi complessivamente una capacità di circa 6.000.000 di metri cubi d’acqua il cui, anche solamente parziale, utilizzo anche a scopi irrigui, comporterebbe un rilevante beneficio all’attività di gestione dell’irrigazione nelle zone di alta pianura sottese ai corsi d’acqua nelle Provincie di Parma, Reggio Emilia e Modena, particolarmente esposte al fenomeno della siccità. Inoltre, trattandosi di invasi a tutt’oggi esistenti, il loro eventuale utilizzo anche a scopi irrigui non dovrebbe, teoricamente, comportare i rilevanti costi di investimento dovuti alla realizzazione di un nuovo invaso, traducendosi unicamente in nuove modalità per la gestione degli invasi, improntate alla collaborazione tra i due soggetti gestori, che sono l’ENEL per la produzione di energia idroelettrica e il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale per l’irrigazione. In pratica l’eventuale utilizzo della risorsa idrica accumulata in tali invasi anche per l’irrigazione sarebbe sostanzialmente a “costo zero”. Così pure, l’impatto ambientale di una simile iniziativa sarebbe pressoché nullo.
“Voglio rassicurare la comunità che il Consorzio di bonifica – ha rimarcato il Commissario Straordinario Regionale Franco Zambelli – pur nei limiti che derivano dalla sua natura di mero ente gestore sta facendo, come del resto ha sempre fatto, tutto quanto rientra nelle sue concrete possibilità di intervento per mitigare lo stato di grave crisi idrica”.

Si rendono pubblici due interventi di sistemazione movimenti franosi in località Bellessere in comune di Castelnovo ne’ Monti.
Si tratta di due gabbionate in pietrame, una a valle con realizzazione di cassonetto stradale con posa di inerti (ghiaia naturale e misto granulometrico stabilizzato), e l’altra con realizzazione di gabbionata su due file di punta a sostegno del movimento franoso di monte.
Si inserire un terzo intervento del Consorzio di Bonifica con sistemazione di un ponticello sul Rio Maillo con esecuzione di cordoli perimetrali con sovrastante barriere di sicurezza a destra e a sinistra (guard-rail).

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programma iniziativa

Passa per la Val Dragone –nel comune di Montefiorino- il secondo appuntamento del festival disseminato di rigenerazione territoriale Dal Po a quota mille promosso dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale.
Parliamo di festival disseminato perché le acque “ritrovate” sono per ogni comunità locale simbolo festivo di vita, ed il valore aggiunto di CBEC è di arrivare con il suo personale tecnico e con gli interventi che svolge di manutenzione delle acque sino alle comunità territoriali più recondite.
La cura delle acque è una cosa buona, che ha a che fare con la bellezza. CBEC ha creato un Atelier del Paesaggio: la “maestria” delle acque, patrimonio tecnico di ingegneria idraulica e civile, viene intesa e valorizzata come patrimonio culturale. Canali, chiaviche, nodi idraulici, le stesse briglie sui torrenti d’Appennino sono parte integrante e significante del Paesaggio costruito negli ultimi due millenni in questa porzione di territorio che abitiamo. Di questo paesaggio, della sua bellezza e sostenibilità ambientale, CBEC possiede alcune chiavi interpretative di “rigenerazione territoriale” e intende farle partecipi della cittadinanza, nella bella stagione con questo festival, durante l’anno scolastico attraverso specifiche attività didattiche e formative.
Tra sabato 24 e domenica 25 giugno la “disseminazione” avrà luogo lungo la Val Dragone, nel comune di Montefiorino. Il punto di ritrovo, per ogni giornata, sarà in Via Provinciale 15 a Vitriola presso un’abitazione di epoca rinascimentale.
Nella giornata di sabato sono previsti tre diversi momenti di interpretazione di questa che è rimasta tra le valli più selvagge dell’Appennino emiliano. All’ora di pranzo ci si porterà sulle rive del Dragone con un “sacchetto” a base di piade cucinate con erbe raccolte sul posto. Alle 15, per chi ama camminare, muove una geoesplorazione dall’abitato di Medola (sede di una possente Rocca, al tempo della Badia di Frassinoro) fino al Monte Calvario, un sito di rara bellezza a strapiombo sul torrente Dragone. La particolarità geologica di questo ofiolite si riflette nella vita vegetale che lo abita e ne ha fatto un Sito di Interesse Comunitario: tre voci narranti ne illustreranno gli aspetti geostorici, idrogeologici, botanici. Alle 18.30 è previsto un vero evento letterario: la presentazione a Vitriola, luogo di nascita del narratore, dell’ultimo libro di Sandro Campani -Il giro del miele. Sarà presente per l’occasione il poeta Emilio Rentocchini.
Segue una cena a base di erbe spontanee (su prenotazione) e la raccolta di rito delle noci.
La domenica si riparte con il riconoscimento e la raccolta di due erbe collegate al giorno di S. Giovanni”: l’iperico e l’artemisia, di cui verranno illustrate le proprietà curative. E di erbe e cucina si continuerà a trattare, ma anche a gustare nel corso della giornata, con la presenza di esperti e studiosi. Alle 17 muoverà una geoesplorazione tra le belle ville storiche di Vitriola, sito noto alle cronache medievali per essere tra i principali granai dei Canossa, dove CBEC ha curato diversi interventi di manutenzione del territorio.

 

Anche per l’anno 2017 sono iniziati i campionamenti per la campagna di monitoraggio delle acque superficiali del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale destinate all’uso irriguo.
I Ragazzi dell’istituto d’istruzione Superiore Antonio Zanelli sono già al lavoro e con la sezione di Reggio Arpae forniranno i dati chimici fisici e biologici dei primi campioni di acqua prelevati.

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Servizio irriguo e monitoraggio rete idraulica, personale attivo tutti i giorni h24.
Prosegue l’attività di sorveglianza da parte del personale Consorziale impegnato per garantire il servizio irriguo, dalla sala telecontrollo con tecnici in costante verifica dei livelli dei canali e andamento degli impianti, fino al personale di campo, impiantisti addetti alla conduzione delle stazioni di pompaggio e personale di campagna per la distribuzione capillare all’utenza.
Servizi attivi giorno e notte con turni di lavoro programmati e personale in reperibilità per pronto intervento.

Nella tarda serata di mercoledì 14 giugno un forte temporale si è abbattuto sull’intera area di pianura del comprensorio del Consorzio che in un’ora e mezza circa ha fatto registrare precipitazioni mediamente di 30 – 35 millimetri, con punte di 50 millimetri nelle zone a nord e ad est del comprensorio.
La perturbazione ha certamente recato un notevole beneficio all’agricoltura, stante il fortissimo fabbisogno idrico delle coltivazioni – dovuto alla siccità e al caldo eccezionale – basti pensare che prima del temporale il Consorzio stava eseguendo quasi un migliaio di irrigazioni ed altrettante erano programmate nei giorni a venire.
L’intensità delle precipitazioni ha però comportato il riversarsi di grandi quantità d’acqua piovana, in gran parte proveniente dai centri urbani, nei canali abbondantemente invasati per l’irrigazione, con il rischio di causare notevoli esondazioni ai danni di terreni, fabbricati e strutture produttive. Per questa ragione per tutta la notte una quarantina di tecnici e operai del consorzio si è attivata per fermare gli impianti di sollevamento irrigui, per avviare l’idrovora del Torrione e per abbassare le migliaia di barricazioni e sostegni – necessari per i prelievi irrigui – consentendo in tal modo il regolare deflusso dell’acqua e lo scarico nei Fiumi principali (Enza, Crostolo, Po e Secchia).
Particolarmente impegnativa è stata la situazione immediatamente a nord di Reggio Emilia, per i grandi quantitativi d’acqua affluiti in poco tempo nel Rodano – Canalazzo Tassone.
In sostanza, nel giro di poche ore, il personale e i tecnici consortili hanno invertito il flusso di circa 20 milioni di metri cubi d’acqua – tanto è il volume di invaso della rete irrigua – per adeguare il reticolo di bonifica alle forti precipitazioni in atto.
In prima battuta non si registrano danni per fuoriuscite d’acqua dai canali, anche se si tratta di una verifica assolutamente preventiva perché nei giorni passati la canalizzazione ha fatto registrare un notevole numero di fontanazzi.
Nella mattinata di oggi è in corso il ripristino delle quote nei canali di irrigazione per poter consentire la ripresa del servizio irriguo.

Il 07 giugno 2017, a cinque anni di distanza dal sisma che ha provocato ingenti danni a tutto il nodo idraulico di Mondine, è stato attivato il nuovo impianto irriguo che da oggi in poi garantirà il servizio di irrigazione, sollevando l’acqua dal cavo Parmigiana Moglia al cavo Lama, al posto dell’impianto storico attivo fino al 2012 e dell’impianto provvisorio di emergenza attivato nel giugno del 2012 dopo soli 16gg dal sisma del 29 maggio che mise fuori servizio l’impianto di pompaggio.
Il nuovo impianto, realizzato nell’ambito dei progetti di rifunzionalizzazione del nodo idraulico di Mondine, è stato realizzato in parte utilizzando le strutture esisenti della Chiavica Sfioratore all’interno della quale sono collocati i quadri elettrici di comando e le paratoie di sezionamento del Cavo Parmigiana Moglia dal Cavo Lama, mentre in area limitrofa, all’aperto, sono posizionati i tubi contenitori e la condotta di scarico.
Il tutto progettato ed eseguito per limitare al massimo l’impatto ambientale e garantire l’inserimento di nuovi volumi, come la cabina di consegna energia ed il manufatto di aspirazione pompe, in modo armonico con il paesaggio circostante.
Composto da quattro pompe di tipo sommergibile a portata variabile azionate da inverter, l’impianto può erogare una portata massima di 12m3/sec di acqua ad una prevalenza di 1,2m e grazie all’impiego di logiche automatizzate di processo, associate a motori IE3, sarà possibile avere un funzionamento ottimale dell’impianto garantendo nel contempo un risparmio sui consumi energetici.

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Il 26 maggio 2017 si è svolta, presso l’Istituto Tecnico Agrario e Chimico Scarabelli di Imola, la cerimonia di premiazione dei vincitori regionali.

Questo concorso si rivolgeva alle scuole primarie e secondarie di primo grado, tra queste ben due scuole presentate dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale hanno vinto.

Nella categoria Scuole Primarie si sono classificati al secondo posto le classi prime A, B e C Scuola T. Righi di Brescello che ha presentato un progetto dal titolo “L’Orto dei Sensi”

Nella categoria Scuole Medie si è classificata al primo posto la classe 2° B della Scuola Secondaria di primo grado di Castelnovo Ne’ Monti col progetto dal titolo “Il giardino filosofico e le altre essenze: acqua da vedere, acqua per la vita”.

https://www.youtube.com/playlist?list=PL6l43_iAXmCExbMirnhIac1_nmZEd3j6C

 

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