Nel pomeriggio di lunedì 4 giugno un violento acquazzone si è abbattuto sulla zona di Pianura del comprensorio del Consorzio, scaricando, nel giro di poche ore, punte di 45 millimetri di pioggia a Reggio Emilia, 35 a Campegine ed oltre 30 millimetri di pioggia nella zona di Correggio.
L’eccezionale precipitazione ha immediatamente messo in allerta il personale consortile che si è attivato al più presto per invertire il flusso d’acqua nei canali, utilizzati in questo periodo dell’anno per l’irrigazione dei terreni agricoli. 
Particolare allarme ha provocato la pioggia a Reggio Emilia, dove le considerevoli dimensioni dell’area urbanizzata della città hanno comportato in poco tempo l’afflusso di grandi quantitativi d’acqua nel Canale Terzo, lungo Via Gramsci.
Complessivamente il Consorzio ha messo in campo una trentina di operai e tecnici che hanno dovuto compiere circa 40 manovre ai vari manufatti di regolazione del flusso dei canali.
Nel video, il Canale di Reggio, che costeggia Via Gramsci, all’altezza della Nave, all’incrocio tra Via Gramsci e Via del Chionso

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Nell’ambito delle iniziative de La Settimana della bonifica 2018 è stata presentata l’opera a servizio dei comprensori territoriali delle province di Reggio Emilia e di Modena

LA CENTRALE IN 8 PUNTI

Una Centrale idroelettrica di nuova generazione con bassissimo impatto ambientale, partecipazione nella gestione interamente pubblica e soprattutto in grado di garantire tra i 7 e i 10 milioni di Kwh annui ai territori delle province di Reggio Emilia e di Modena è stato presentata stamane su entrambe le sponde del Secchia, prima a Castellarano per la parte istituzionale e logistica e subito dopo – a Sassuolo – per la componente tecnologica-meccanica che garantirà la produzione di risorsa energetica pari al fabbisogno, nei dodici mesi, di circa 4000 nuclei famigliari. Grazie alla partnership virtuosa tra il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e il Gruppo IREN infatti è nata B.I. Energia, società, che ha avviato la progettazione di questa avanzata centrale e che al contempo riporta all’indietro nella storia di quasi un secolo le attività legate all’idroelettrico che, svolgevano ad inizio secolo i numerosi Consorzi di bonifica operanti su bacini in grado di consentire la produzione costante di energia pulita e a costi contenuti. “Una tradizione dunque che si rinnova, ma assolutamente nel segno della modernità che ci proiettata nel futuro – ha commentato il presidente di Bi Ebergia e DG del Consorzio Emilia Centrale Domenico Turazzaun modello che finalmente non è più solo sperimentale, ma è diventato in breve tempo un fatto concreto per tutto il comprensorio che sarà in grado di servire”. E proprio da questo esteso comprensorio, situato tra le province di Reggio Emilia e di Modena e particolarmente ricco d’insediamenti abitativi ed agro-industriali, che è arrivato un plauso convinto e soddisfatto – nel corso della manifestazione di presentazione – dai parte dei due sindaci di Sassuolo Claudio Pistoni e di Castellarano Giorgio Zanni – amministratori che per primi avevano creduto convintamente nell’opera e che ora celebrano il risultato per il lavoro fatto a sostegno delle loro comunità da Consorzio e IREN. Il Commissario Straordinario Regionale del Consorzio Franco Zambelli ha fatto notare come l’impianto abbia contribuito anche alla realizzazione di un invaso con possibile uso plurimo quindi anche irriguo, per i periodi emergenziali di siccità straordinaria. “Un invaso che sfiora il milione di metri cubi che concretamente significa una decina di giorni di fiato per il comparto agricolo in caso di scarsità idrica quasi totale – e questo è un valore aggiunto che si aggiunge ad un opera straordinaria tutta da vedere per apprezzarne le qualità e funzioni”. Tutta vedere, a dire il vero, non fino in fondo visto che turbine , impianti, sgrigliatori e tutto quanto riguardi il funzionamento tecnico, gestito anche da remoto, risulta essere interrato e quindi al di sotto del livello dell’alveo del Secchia. Le conclusioni della presentazione, curata dal giornalista Andrea Gavazzoli e organizzata da Marzia Bonicelli dell’Emilia Centrale, le ha tratte l’Assessore Regionale all’Agricoltura Simona Caselli che, oltre a ribadire : “ la validità e la lungimiranza del manufatto a beneficio diretto del territorio ha sottolineato come sia rilevante e non scontato il fatto che la società di gestione della nuova centrale idroelettrica sia a gestione pubblica. Una operazione virtuosa che rappresenta un altro dei tasselli che consentono alla nostra Regione, ancora una volta, di raggiungere valori economici e produttivi eccezionali”. L’intervento dell’ingegner Pietro Torri (CBEC) ha approfondito infine tutte le tematiche tecniche e tecnologiche della Centrale. All’incontro hanno partecipato anche una nutrita delegazione dei consorzi di bonifica vicini Consorzi Bonifica Parmense, Consorzio di Burana e Terre di Gonzaga. Successivamente, si è svolta la visita guidata all’impianto, grazie allo staff tecnico del Consorzio e di IREN.

LA CENTRALE IDROELETTRICA IN NUMERI

1)     La centrale è stata attivata dal mese di febbraio di quest’anno. Fino ad ora ha già prodotto 3,7 milioni di kilowattora;

2)     La producibilità attesa è di 6 – 7 milioni di kwh all’anno (dato che varia in proporzione al regime del fiume, tanta più acqua riusciamo a veicolare alle turbine tanto più produciamo energia), corrispondente al fabbisogno annuo  di 3.500 – 4.000 famiglie;

3)     L’impianto può essere azionato sia in loco che da remoto;

4)     Alla realizzazione hanno lavorato circa 50 persone per  18 mesi. Tutte le imprese che hanno operato sono italiane e con una prevalenza di ditte del territorio

5)    L’impianto è costato complessivamente 8,5 milioni di euro e il tempo di ritorno dell’investimento è di 12 anni. L’opera è stata finanziata al 25 % con fondi propri, messi a disposizione dei due soci (Consorzio di Bonifica Emilia Centrale e GRUPPO IREN) e al 75 % con un mutuo ventennale;

6)    L’impatto ambientale è basso in quanto l’opera, non essendo visibile, ma interrata non impatta negativamente sul paesaggio. Così pure non impatta sul regime del Fiume, dato che la risorsa idrica viene completamente reimmessa nell’alveo del Secchia a un centinaio di metri dalla presa.

7)    Per contro, una produzione media di 6,5 milioni di kwh l’anno corrisponde ad una minore immissione di CO2 nell’atmosfera pari a 3.600 tonnellate l’anno (calcolata applicando il rapporto di 554,6 grammi per ogni kwh di energia da fonti rinnovabili in sostituzione delle fonti fossili, indicato dall’ISPRA nello studio FATTORI DI EMISSIONE ATMOSFERICA DI CO2 E SVILUPPO DELLE FONTI RINNOVABILI NEL SETTORE ELETTRICO) .

8)    Si rinnova con questa centrale il legame storico tra le bonifiche dei primi anni del 900 e l’idroelettrico. La Centrale di Farneta, a una decina di km più a monte – una delle principali centrali idroelettriche del nostro Appennino – è stata realizzata al tempo dalla Bonificazione Parmigiana Moglia.

 

 

Ufficio Stampa

Consorzio di Bonifica Emilia Centrale

Cavo Parmigiana Moglia : sono in corso lavori URGENTI di ripresa perforazione arginale nel tratto tra Botte San Prospero e Botte Gerra , in dx idraulica , dove l’arginatura è interessata dalla pista ciclabile , che è stata chiusa con ordinanza del Comune di Moglia. Per iniziare il cantiere in sicurezza , si è reso indispensabile lo svaso parziale del canale , al fine di ridurre la pressione e quindi il rischio di crollo arginale. Con molta probabilità le perforazioni sono state causate da colonie di ” gamberi della Louisiana”. Si sta lavorando per ripristinare nel più breve tempo possibile , la sicurezza idraulica e i livelli irrigui nel principale canale di scolo e irriguo della zona. Ci scusiamo per il disservizio creato ai cittadini e agli utenti irrigui dei Consorzi di Bonifica interessati

Nei giorni scorsi sono stati ultimati due interventi su altrettanti importanti canali che dalle derivazioni collinari sul Fiume Secchia e sul Torrente Enza permettono di veicolare acqua verso valle per dare inizio all’invaso della rete consorziale in previsione dell’imminente stagione irrigua. Nel primo caso si è intervenuti sul Canale di Secchia in via Madonna della Tosse a Casalgrande per consolidare la scarpata che minacciava la stabilità della soprastante strada e le barriere stradali di protezione. Sono stati posati oltre 200 t di pietrame senza utilizzo di calcestruzzo od altri leganti. Nel secondo caso si è provveduto a ricalibrare e rinforzare la sezione idraulica del Canale D’Enza in centro a Montecchio Emilia, a lato di Strada per Villa Aiola, al fine di rendere il corso d’acqua ricettivo sia alle massime portate irrigue, sia per garantire il corretto deflusso delle acque scolanti in occasione di temporali o forti piogge. Pensiamo che i lavori, oltre che funzionali dal punto di vista idraulico, possano risultare graditi alla cittadinanza in funzione della scelta di avere operato con tecniche naturalistiche.

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Il Consorzio ha provveduto ad un importante intervento per Rio Saliceto.
Si sono costruiti due ponti sui Canali di Rio e sul Cavo Naviglietto che daranno continuità alla nuova pista ciclabile di prossima realizzazione a fianco di Via Griminella.
I lavori realizzati sono stati effettuati in compartecipazione con il Comune di Rio Saliceto.
Nelle foto si possono apprezzare le varie fasi lavorative, che vanno dallo stato di fatto dei luoghi, dagli sbancamenti preparatori del cantiere, alla posa degli scatolari in c.a. con le relative armature e casserature dei muri di testata, fino alla sistemazione finale delle arginature con la vista finale del canale riempito.

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Il fabbisogno irriguo del comprensorio servito dal Torrente Enza è stato quantificato, al campo, in 54 milioni di metri cubi d’acqua all’anno a cui corrisponderebbe un prelievo dall’Enza di oltre 100 milioni di metri cubi di acqua

Reggio Emilia – Lunedì 23 Aprile 2018 – Rilevante incontro tecnico nella sede del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale sul tema della carenza idrica in Val d’Enza e sulle opere da realizzare nel breve, medio e lungo termine per porre rimedio a tale situazione dai caratteri ormai diffusi e consolidati. Il tavolo – a cui hanno partecipato le Associazioni degli agricoltori della provincia di Reggio Emilia ed i rappresentanti dei Consorzi Irrigui della Val d’Enza – è stato presieduto e coordinato dal Commissario straordinario del Consorzio di Bonifica Franco Zambelli che ha posto l’accento sul fabbisogno idrico-irriguo del comprensorio servito dal Torrente Enza, quantificato, al campo, in 54 milioni di metri cubi d’acqua all’anno, a cui corrisponderebbe un prelievo dall’Enza di oltre 100 milioni di metri cubi, tenuto conto delle fisiologiche perdite della rete di distribuzione irrigua, costituita in massima parte da canali in terra. Si tratta di dati emersi sulla base dei fabbisogni idrici-irrigui indicati, coltura per coltura, dalla stessa Regione Emilia Romagna e a suo tempo comunicati al Tavolo Tecnico regionale. Questi dati, unitamente allo scenario di altri possibili interventi alternativi al prelievo dall’Enza – quali il prelievo dalla falda e l’utilizzo di acqua depurata o di quella derivata dal Po – preventivamente concordati con il Consorzio della Bonifica Parmense – sono stati condivisi con i rappresentanti degli agricoltori che hanno partecipato alla riunione e quindi nuovamente trasmessi alla presidenza del Tavolo Tecnico appositamente costituito presso la Regione. Sarà ovviamente compito del Tavolo Tecnico Regionale e degli Amministratori della Regione tradurre il contributo fornito dai Consorzi di Bonifica e dagli agricoltori nei provvedimenti di pianificazione degli interventi che saranno ritenuti più opportuni.

Reggio Emilia – 20 Aprile 2018 – Nella sede del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale il Commissario Straordinario Regionale dell’ente Franco Zambelli ha convocato le associazioni agricole ed extra-agricole del comprensorio consortile di Reggio Emilia e di Modena. Al centro dell’incontro, particolarmente partecipato, è stato il prossimo appuntamento elettorale che lo stesso Commissario Zambelli – preso atto del parere favorevole della Consulta in rappresentanza dei consorziati del territorio – ha indetto per il periodo da lunedì 24 a domenica 30 settembre 2018. (Delibera n°167/2018 consultabile dal sito istituzionale del Consorzio: www.emiliacentrale.it/le-delibere/ ).
Le elezioni consortili dell’Emilia Centrale sono la conseguenza diretta di un provvedimento che ha recepito le indicazioni che il TAR per l’Emilia-Romagna (Sezione di Parma) ha fornito recentemente con una Ordinanza nella quale i Giudici Amministrativi, rilevando una situazione di incertezza di durata indeterminata, hanno ravvisato la necessità di una sollecita fissazione della data delle nuove elezioni.
Durante l’incontro Zambelli ha illustrato in modo approfondito a tutte le categorie di consorziati le varie tappe del percorso statutario che porteranno alle elezioni.
Tutte le associazioni consortili sono state naturalmente invitate a partecipare all’ incontro informativo; quelle presenti sono state le seguenti : ASPI Reggio, CNA Reggio e Modena, CONFARTIGIANATO LAPAM Reggio e Modena, CONFCONSUMATORI Reggio, CONFESERCENTI Reegio, LEGACONSUMATORI Reggio, LEGACOOP Emilia Ovest ed Estense, CONFCOMMERCIO Reggio, CIA Reggio, COLDIRETTI Reggio, CONFAGRICOLTURA Modena, CONFAGRICOLTURA Reggio, UGC CISL Emilia, ASSOINDUSTRIA Reggio, CONFCOOPERATIVE , CIA Mo-Carpi, CIA MO-Mirandola.

 

Reggio Emilia – 6 Aprile 2018 – Con delibera del 4 aprile scorso il Commissario Straordinario del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale Franco Zambelli, preso atto del parere favorevole della Consulta in rappresentanza dei consorziati, ha indetto le elezioni consortili per il periodo da lunedì 24 a domenica 30 settembre 2018.

(Delibera n°167/2018  consultabile dal sito istituzionale del Consorzio:  www.emiliacentrale.it/le-delibere/ )

Il provvedimento recepisce le indicazioni che il TAR per l’Emilia-Romagna (Sezione di Parma) ha fornito con una recente Ordinanza nella quale i Giudici Amministrativi, rilevando una situazione di incertezza di durata indeterminata, hanno ravvisato la necessità di una sollecita fissazione della data delle nuove elezioni.

La data delle elezioni (come per altro già specificato negli avvisi di pagamento con indicazione del periodo autunnale) è stata determinata nel rispetto dei termini dei vari adempimenti previsti nel procedimento elettorale, che prevede, tra le altre cose, l’aggiornamento dell’elenco dei votanti mediante procedura di pubblicazione.

Nelle prossime settimane il Commissario straordinario regionale al Consorzio di Bonifica Emilia Centrale Franco Zambelli convocherà le associazioni rappresentative di tutte le categorie di consorziati per illustrare le varie tappe del percorso di avvicinamento alle elezioni.

Per ogni informazione gli interessati potranno consultare il sito del Consorzio www.emiliacentrale.it/elezioni-2018/ .

Nelle scorse settimane, attraverso l’operato del proprio personale e tramite alcune imprese del territorio, il Consorzio ha ultimato una serie di interventi lungo l’asta del Canale di Modena (o Canale Maestro) nel comune di Sassuolo, al fine di garantire il corretto deflusso delle acque di scolo, a tutela dell’incolumità pubblica e dei privati.

Lungo via Montanara si è provveduto a ricostruire un tratto di muro di sostegno (della lunghezza di circa 10 metri) improvvisamente collassato all’interno del canale, i cui detriti ostruivano il passaggio dell’acqua. Sempre lungo la medesima via, poco più a valle in direzione del centro, è stato ispezionato un lungo tratto di canale coperto di circa 160 metri (da via Giacobazzi sino a oltre via Leoncavallo), avvalendosi di una telecamera ad alta definizione installata su un carrello filoguidato, permettendo di verificare lo stato conservativo della condotta.

Altri due importanti interventi, uno in località Ponte Nuovo e l’altro a fianco della circonvallazione Sud-Ovest in via Palestro, consentiranno di meglio regimare le portate del canale verso la zona abitata di Sassuolo. I lavori sono consistiti nell’adeguamento delle quote di sfioro degli scaricatori laterali, i quali si attivano automaticamente quando i livelli d’acqua risultano prossimi alle sommità arginali di valle o alle sezioni esistenti di ponti, manufatti e tombamenti, riversando le portate in esubero nel Rio Salvarola/Canalazza e nella tubazione di Strade Muraglie, recapitati a loro volta nel Fiume Secchia.

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