Un lungo elenco di opere saranno realizzate entro l’anno per la manutenzione del territorio montano e collinare nelle aree di Reggio, Modena e Parma. Stimato anche il valore economico generato all’azione di manutenzione di oltre 9,3 milioni di euro a sostegno di una economia circolare in aree spesso penalizzate

REGGIO EMILIA – Venerdì 12 Aprile 2019 – Il fenomeno progressivo del dissesto idrogeologico che interessa le aree montane e pedecollinari rappresenta una delle principali criticità per la cura puntuale del nostro paese. Le comunità delle terre alte sono spesso penalizzate dagli effetti negativi conseguenti ai cambiamenti climatici su un territorio geomorfologicamente anche piuttosto fragile. La conseguenza diretta, spesso, diventa l’abbandono di queste aree o in ogni caso un incremento notevole delle difficoltà quotidiane negli spostamenti per avere raggiungere i servizi primari. In questo contesto assai complesso intervenire in prevenzione con puntuali opere di risistemazione, consolidamento e difesa dei versanti e reti viarie e d’acqua diventa non solo opportuno perché  strategico, ma assolutamente rilevante per creare le pre-condizioni per poter una economia , spesso di tipo agricolo, che non sia solo di prossimità. Così ogni anno il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale chiama tutti i sindaci dei territori interessati del comprensorio gestito per comunicare gli interventi che realizzerà entro l’anno in corso. L’individuazione delle zone su cui intervenire, frutto di attento monitoraggio dello staff tecnico dell’ente coordinato dall’ingegner Pietro Torri e di una fattiva collaborazione con le amministrazioni locali rappresenta un esempio modello di azione in tempi utili. Il rapporto tra la cura preventiva del territorio e quella successiva ad una emergenza è di circa 1 a 5 e questo la dice lunga anche sul risparmio sui costi di realizzazione generato dal fare le opere per tempo. Questo tipo di attività è consentita soprattutto dalla possibilità concreta che il Consorzio ha – a differenza di altri enti che necessitano di processi burocratici più lunghi – di poter immediatamente destinare fondi propri e avviare il cantiere.

Ecco l’azione concreta sul territorio montano in numeri:

Complessivamente l’Ufficio Tecnico è al lavoro su ben 78 progetti per un importo complessivo di € 8.350.000 di questi 45 progetti per € 4.333.000 hanno sono già finanziati con fondi consortili (€ 1.561.000) o pubblici, Comunitari e regionali (€ 2.772.000). Per altri 33 progetti, che ammontano complessivamente a € 4.017.000 il Consorzio ha presentato domande di sostegno sulla misura 4.03.01 del PSR. Inoltre il Consorzio sta lavorando su altri 7 progetti da realizzarsi per conto di Comuni situati sempre nel territorio montano e collinare che comporteranno un investimento complessivo di 1milione  di euro. Degli 85 progetti 47 sono collocati nella Provincia di Reggio Emilia per un valore di € 5.5200.000, 30 nella Provincia di Modena pari a € 3.026.000 ed infine 8 in quella di Parma per 593.000 euro.

Complessivamente – ha commentato il direttore generale Domenico Turazza – tradotto in proporzionale valore in termini economici l’impegno messo in campo dai tecnici del Consorzio ammonta a 9.350.000 ovvero superiore al triplo della contribuzione che annualmente il Consorzio chiede ai propri consorziati del comprensorio di montagna”. Così pure l’economia agricola, che costituisce un caposaldo del sistema economico della montagna, risulta essere diretta destinataria degli interventi finanziati, o da finanziarsi, con fondi del PSR (pari a € 4.363.000) e con fondi LIFE (€ 1.515.000) che sommano a quasi 6 milioni di euro.

Dichiarazione Presidente Matteo Catellani

“ Questi numeri costituiscono per certi versi la “punta dell’iceberg” dell’attività che il Consorzio Emilia Centrale svolge in montagna con i suoi 7 tecnici e 2 dirigenti – ha chiosato il presidente del Consorzio Matteo Catellani – perché non tengono conto dell’attività di sorveglianza e monitoraggio quotidiano del territorio e delle sue criticità, di assistenza ai Consorziati e ai Comuni che costituiscono la base su cui l’attività progettuale si fonda. L’indicatore statistico caratterizzato da questi dati è comunque assai significativo del ruolo che l’ente è in grado di svolgere a sostegno delle comunità locali e di una economia a vocazione agricola in un territorio particolarmente esposto al rischio idrogeologico ed allo spopolamento. Impegno – ha concluso Catellani – che la nuova amministrazione consortile si propone di proseguire e se possibile incrementare”.

Nuovo Progetto LIFE AgriCOlture

Particolare attenzione merita il progetto Life AgriCOlture promosso dal Consorzio Emilia Centrale in qualità di capofila di un gruppo di altri enti (Consorzio di Bonifica di Burana, Ente Parco dell’Appennino Tosco Emiliano, CRPA) che si propone di valorizzare il ruolo che l’agricoltura può avere in collina e montagna per prevenire il dissesto idrogeologico e per favorire la cattura di anidride carbonica. Si tratta di un progetto pilota a livello comunitario che potrebbe avviare un processo di pagamento dei servizi ecosistemici – PES – a sostegno dell’agricoltura montana.

 

 

 

ANBI ED I CONSORZI PER TERRITORIO DI BONIFICA SUPPORTANO LE INIZIATIVE DI FRIDAYSFORFUTURE E CLIMATESTRIKE
Il comitato del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e le associazioni di categoria hanno voluto aderire all’iniziativa del 15 marzo a sostegno della protesta per la sensibilizzazione sui gravi effetti del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici.

Il Canale Casalpò ha una funzione sia scolante, per il drenaggio di un bacino di circa 2.000 ha ricadente nei comuni di Campegine e Gattatico, che di distribuzione irrigua per terreni di circa 4.200 ha di superficie all’interno dei comuni di Castelnovo Sotto, Poviglio, Gattatico e Brescello.
Il tratto oggetto di intervento, di lunghezza pari a 600 ml, è situato a monte del sostegno San Sisto, nelle vicinanze della località omonima in comune di Poviglio.
Nel corso degli anni l’erosione dovuta all’invaso irriguo ha progressivamente ridotto le dimensioni del corpo arginale del canale. In particolare, durante stagione irrigua ed in corrispondenza dell’argine in sinistra idraulica, si sono registrati fenomeni di infiltrazione altrimenti detti fontanazzi. 
Oggetto dei lavori, il consolidamento dell’argine predetto avvenuto mediante la posa in verticale in mezzeria del rilevato di telo geo composito bentonitico di altezza 5,00 ml ancorato con appositi ferri e/o picchetti allo scavo in sezione obbligata.

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Il colmo di piena è transitato nella notte nella zona di alta pianura in corrispondenza delle prese di Cerezzola e Castellarano . In queste ore la piena sta transitando a Sorbolo sull’Enza e a livello della Via Emilia sul Secchia.
La piena è stata originata da piogge molto intense (dell’ordine di 250 mml) sul crinale, fortunatamente meno intense nella zona di media montagna e collina. 
Il Consorzio ha monitorato l’andamento della piena nella nottata con una quindicina di operai e tecnici. Il filmato mostra il passaggio della piena del Secchia a Castellarano.

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La settimana scorsa sono stati ultimati i lavori di urgenza per una prima messa in sicurezza della strada Case Guglio – Veneseto, minacciata di interruzione da un movimento franoso verificatosi in seguito agli intensi fenomeni meteorologici che avevano interessato la zona nella primavera 2018.
I lavori sono stati eseguiti grazie ad un finanziamento straordinario da parte del Consorzio, in aggiunta al finanziamento annuale destinato ordinariamente al Comune di Toano.
L’intervento di messa in sicurezza del versante che grava sulla strada sarà completato con i fondi di manutenzione che il Consorzio metterà a disposizione nel programma lavori del 2019.

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Il consumo di energia elettrica è un fattore altamente indicativo dell’attività svolta dai consorzi di bonifica oltre che elemento necessario per il funzionamento degli impianti irrigui e idrovori. Nel caso del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale per servire i 175 punti presa, tra impianti, manufatti di regolazione e centri operativi, la spesa per l’acquisto di energia elettrica è la seconda voce del bilancio economico.
Al termine di ogni anno viene pertanto redatto un bilancio energetico che restituisce la fotografia dei flussi energetici in entrata-uscita e permette di comprendere i costi complessivi sostenuti per l’approvvigionamento dell’energia necessaria a garantire i servizi di irrigazione e scolo delle acque per la difesa del territorio.Nessuna descrizione della foto disponibile.
Grazie agli impianti fotovoltaici ed idroelettrico per la produzione energia da fonti rinnovabili, attivati dal Consorzio a partire dall’anno 2007, una buona parte dell’energia consumata viene prodotta per autoconsumo o cessione con vendita sulla rete elettrica Nazionale.
In sintesi, nel corso dell’anno 2018, sono stati consumati complessivamente 8.537.000 kWh di energia elettrica e prodotti da fonti rinnovabili 2.518.000 kWh, fissando così al 29,5% il rapporto dell’energia verde prodotta sull’energia consumata.
Grazie ad una primavera-autunno poco piovosi e ad una estate non siccitosa il 2018 ha fatto registrare una flessione al ribasso dei consumi di energia elettrica rispetto alla media del periodo concentrando di fatto nei mesi di luglio e agosto i consumi elettrici per gli impianti irrigui e in un solo evento di piena verificatosi a marzo il picco di consumo per funzionanto degli impianti idrovori.

 

 

Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Servizio Difesa del Suolo, Servizio Area Affluenti Po, Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua della Regione Emilia Romagna, Comune di Quattro Castella, Comune di Bibbiano, Comune di Albinea, Comune di San Polo d’Enza, Provincia di Reggio Emilia e IRETI.

Mercoledì 19 dicembre 2018 si sono riuniti presso la sede del Consorzio il Gruppo Tecnico di Lavoro e Coordinamento Istituzionale del Patto dei RII. 
Il Consorzio di Bonifica ha presentato il riepilogo delle attività di riqualificazione idraulico ambientale e manutenzione dei rii svolte nell’anno 2018 nell’ambito dell’accordo stipulato con le istituzioni territoriali.
Oltre a una normale manutenzione dei corsi d’acqua, ottemperando a interventi sulle segnalazioni degli utenti; i principali interventi realizzati dal Consorzio di Bonifica nel corso del 2018 hanno interessato:
– il Torrente Rodano e il Rio Acquachiara nel Comune di Reggio Emilia;
– il Torrente Lavezza, il Torrente Lodola, Rio Groppo, Rio Arianna e Rio Lavocchiello nel Comune di Albinea;
– il Rio Soadino, nel Comune di Quattro Castella;
– il Rio Bottazzo e Rio Fontaneto nel Comune di San Polo;
– il Rio Enzola nel Comune di Quattro Castella e Bibbiano;
– il Rio Montefalcone nel Comune di Bibbiano e San Polo.
In considerazione dei fenomeni meteorologici eccezionali che si stanno verificando negli ultimi anni, sono state illustrate diverse ipotesi di intervento e possibili scelte progettuali per i prossimi interventi, mirati a garantire il regolare deflusso idrico onde evitare future esondazioni, che interesserebbero, in particolare, il Rio Monticelli, il Rio Bianello e il Rio Enzola nel Comune di Quattro Castella.
L’incontro ha confermato la collaborazione tra Consorzio e Comuni per raccogliere e impostare le necessità di intervento sui Rii oggetto del Patto per l’anno 2019.

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Gli interventi eseguiti hanno riguardato la pulizia degli alvei dei corsi d’acqua Fosso dell’Abbadia, Rio Rosso a Frassinoro, fosso delle Masnede a Riccovolto e la pulizia e sistemazione di fossi rivestiti in pietrame in località Piandelagotti . Questi interventi di pulizia ed eliminazione delle piante cadute in alveo sono stati realizzati per ridurre il rischio idraulico, poiché le piante cadute, in caso di piena dei corsi d’acqua, avrebbero potuto ostruire le luci dei ponti a valle e provocare pericolose esondazioni.
Sono inoltre stati eseguiti interventi di ripristino di un tratto viabile in via Casa Pazzaglia di Riccovolto e di un tratto viabile in via il Piano a Piandelagotti.

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Al fine di garantire un efficace funzionamento degli impianti irrigui e idrovori per la stagione 2019 il Consorzio ha attivato una serie di interventi di manutenzione straordinaria preventiva sulle apparecchiature elettromeccaniche, iniziati al termine della campagna irrigua 2018 ed effettuati interamente con personale interno in amministrazione diretta. 
Tra i più importanti:
Revisione pompa GR.2 impianto Nave, via del Chionso RE, rifacimento sbarramento Enzoletta in comune di Brescello RE, sostituzione quadri elettrici impianto irriguo Valle RE in comune di Campegine RE, sostituzione tubazioni di mandata impianti Magnavacca e Gargallo in comune di Carpi MO, sostituzione cabina elettrica impianto San Siro in comune di San Benedetto Po MN.
Sono in corso altri interventi minori ma altrettanto importanti per la distribuzione irrigua capillare all’utenza. 
Interventi che verranno tutti completati entro marzo 2019.

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Durante la stagione irrigua, ovvero nel periodo estivo, lungo un breve tratto del muro di sostegno che fiancheggia Via Leoncavallo da tempo si evidenziavano infiltrazioni di acqua che bagnano il paramento murario ed il sottostante marciapiede creando evidenti problemi di percorribilità per i pedoni.
In quel tratto il canale è coperto al di sotto delle abitazioni di via Leoncavallo ed i muri laterali del tombamento presentavano lesioni, cavillature e crepe.

L’intervento è consistito in primis nella rimozione dei materiali depositati sul fondo del manufatto di copertura e l’idrolavaggio ad alta pressione dei muri laterali del canale al fine di ottenere una superficie idonea alla posa dei materiali di riparazione.

Poi, lungo i muri laterali, sono state sigillate le lesioni, tamponate le venute d’acqua, ricostruite le porzioni di calcestruzzo mancante con malta strutturale e steso un trattamento impermeabilizzante di malta osmotica.

Per diminuire ulteriormente l’uscita dell’acqua dal tombamento verso l’esterno si è anche realizzata una soletta in calcestruzzo rinforzato armato ancorata con ferri di armatura alla base delle pareti.

 

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