Un bilancio che guadagna il plauso generale dei consiglieri anche se l’attenzione è rivolta anche ai danni strutturali che ha lasciato la piena dei giorni scorsi.

Il presidente Catellani: “Un bilancio che mostra grande vitalità e azione concreta dell’ente a beneficio del territorio”:

REGGIO EMILIA – (Martedì 3 Dicembre 2020) – Un bilancio virtuoso, approvato all’unanimità dai membri del consiglio di amministrazione dell’ente, traghetta il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale in un nuovo anno che si preannuncia all’insegna di opere strategiche, ordinarie e straordinarie, assolutamente necessarie per incrementare i livelli di sicurezza dei territori governati idraulicamente e messi costantemente in difficoltà dalle sempre più frequenti ripercussioni dei mutamenti climatici in atto.

Il documento economico-finanziario 2020 – presentato nel contesto della Programmazione Economica Triennale – ha guadagnato il plauso corale dei presenti dopo essere stato sottoposto all’approfondimento tematico dai numerosi consiglieri in rappresentanza dei consorziati, associazioni, enti dei comprensori governati idraulicamente nella vasta area tra Reggiano, Modenese, Parmense e Mantovano; consiglieri che hanno espresso parere favorevole su un innovativo piano di azione di lavori che consentirà al Consorzio di continuare le attività in corso, di inaugurarne di nuove e di proseguire al contempo le fasi progressiva  riorganizzazione interna volta a ridurre i costi di struttura mantenendo e ottimizzando l’efficienza e la presenza dell’ente nelle diverse zone presidiate.

Tra le altri voci infatti si segnala il calo dei costi di funzionamento della struttura che consentirà di investire ulteriori 625 mila euro, frutto di risparmi “in house”, in nuove iniziative concrete. Oltre a questi numeri positivi si evidenzia come voce assai rilevante la somma di 10,6 milioni di euro di provenienza comunitaria per ulteriori opere non derivanti dai contributi dei consorziati e ottenuti grazie a progetti ideati e realizzati dal Consorzio.

Interventi destinati a migliorare l’assetto idraulico del territorio di pianura, la difesa e il consolidamento del suolo in montagna e indirettamente a fornire un contributo evidente alla qualità ambientale dei luoghi in cui è presente una rete di bonifica lunga con una lunghezza complessiva di 3.600 km di canali.

Il Presidente del Consorzio, Matteo Catellani: nel ringraziare i Consiglieri ed i Revisori presenti, ha espresso la massima soddisfazione per il lavoro svolto in questo primo anno di amministrazione, sottolineando che il Bilancio Preventivo costituisce il preludio di un’annata che si prospetta estremamente impegnativa, ma altrettanto stimolante per il Consorzio, chiamato a far fronte a tante piccole e grandi emergenze a cui dare immediata risposta”.

Nel corso dei lavori il Consiglio si è soffermato con particolare attenzione sullo stato di piena dei canali consortili e del Fiume Po che il Consorzio di Bonifica ha puntualmente gestito con azioni di prevenzione full time h24 nella Bassa reggiana e modenese: “una piena non ancora del tutto smaltita – ha commentato il direttore generale Domenico Turazza – tutt’ora le idrovore sono in funzione, rilevando che il transito della gran massa d’acqua nei canali consortili, stimata nell’ordine di 40 milioni di metri cubi, ha purtroppo gravemente danneggiato le arginature dei canali. I tecnici stanno predisponendo una prima sommaria ricognizione che dovrà essere confermata al termine dello stato di emergenza e che per ora può stimarsi in milioni di euro”.

Somma che si preannuncia ingente e che nei prossimi giorni al termine delle doverose stime specifiche verrà comunicata.

Il passaggio della piena del Po a Boretto è previsto tra il pomeriggio di oggi (26 novembre) e la prima mattinata di domani (27 novembre). La costante crescita del livello del grande fiume impone la massima attenzione per gli operatori del Consorzio sui punti più esposti, tra cui la Chiavica Scutellara a Brescello – che regola l’uscita del Canalazzo di Brescello a Foce Enza – il nodo idraulico Torrione Botti Bentivoglio a Gualtieri e soprattutto la Chiavica sul Po a Boretto.
Anche il Secchia è interessato ad un’ulteriore piena, che sta transitando a valle della Via Emilia. Stante il livello del Secchia lo scolo delle acque piovane che cadono all’interno del comprensorio consortile deve necessariamente avvenire per sollevamento meccanico ed il Consorzio continua pertanto a tenere in funzione l’impianto di San Siro, a San Benedetto Po, attivo ininterrottamente dalla prima mattinata di domenica 17 novembre.
L’instabilità atmosferica e lo stato del terreno, che è totalmente imbibito, impongono la massima attenzione nella gestione e nella pulizia della rete scolante per garantire il regolare deflusso dei quantitativi d’acqua lungo la rete dei canali. Per questo motivo i mezzi del Consorzio in questi giorni sono impegnati nella pulizia dei canali in corrispondenza di ponti, griglie e sifoni.
Il monitoraggio dello stato della rete consortile richiede il prolungarsi dell’operatività H24 tanto nei punti di maggior criticità e operatività in campagna quanto presso la sede di Reggio Emilia, per il coordinamento delle varie attività.
Nelle foto, le operazioni di chiusura della Chiavica sull’Enza a Brescello e un escavatore impegnato nella pulizia del Ponte sul Cavo Fiuma a Moglia.

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La pioggia che da martedì pomeriggio ha iniziato a cadere sul nostro comprensorio ha ulteriormente sollecitato la rete scolante del Consorzio facendo nuovamente innalzare, anche se non ai livelli estremamente elevati registrati domenica, il livello dei canali recettori.
Nel pomeriggio di oggi la situazione è migliorata con un accenno in flessione del livello dei canali. Per poter smaltire l’acqua piovuta restano in funzione a pieno regime le 4 idrovore principali del Consorzio a Boretto, Gualtieri, Moglia e San Benedetto Po, sviluppando al momento una portata complessiva di circa 150 metri cubi al secondo. E’ stata inoltre nuovamente messa in funzione la cassa di espansione di Novellara sulla Parmigiana Moglia di cui vediamo un suggestivo filmato.
Restano altissimi l’operatività ed controllo dei 120 operatori del Consorzio impegnati h24 e nella gestione di questo eccezionale stato di piena.

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È stata approvata la graduatoria dei progetti finanziati dal Piano di Sviluppo Regionale: interventi nell’Appennino Reggiano, Modenese e Parmense

Reggio Emilia- Modena – 14 novembre 2019 – Un contributo essenziale per la lotta al dissesto idrogeologico nell’Appennino Reggiano, Modenese e Parmense, un riconoscimento importante che permetterà l’avvio di nuovi progetti – che si affiancheranno a quelli già esistenti – di prevenzione finalizzati a ridurre i danni provocati all’agricoltura. Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha ottenuto il finanziamento di 29 progetti con fondi del Psr, il Piano di Sviluppo Regionale,
per un totale di 3 milioni e 417 mila euro. Il 29 ottobre infatti è stata approvata la graduatoria dei progetti che verranno finanziati dal Psr nell’ambito dell’Operazione 5.1.01.
Tra i progetti ammessi – 29 dei 32 presentati dal Consorzio della Bonifica Centrale – ben 14 verranno realizzati in provincia di Reggio Emilia, per un totale di 1 milione e 881 mila euro. In particolare gli interventi interessano i comuni di Castelnovo né Monti, Vetto, Ventasso, Baiso, Casina, Toano e Villa Minozzo. In provincia di Modena invece verranno portati avanti 12 progetti, in particolare nei comuni di Serramazzoni, Lama Mocogno, Pavullo, Polinago, Frassinoro,
Sassuolo, Prignano e Palagano. Sono stati ammessi anche 3 progetti nella provincia di Parma: a Palanzano infatti verranno realizzati gli interventi per 444 mila euro.
“I lavori – come rimarcato dal presidente del Consorzio dell’Emilia Centrale Matteo Catellani – finalizzati al contrasto del dissesto idrogeologico e alla prevenzione dei danni causati all’agricoltura, garantiranno l’attività di 29 aziende agricole in territorio collinare e montano, preservando una settantina di fabbricati rurali e di circa 90 ettari di terreno esposti al rischio di smottamenti. Grazie ai nuovi finanziamenti del Psr il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale metterà in campo un impegno straordinario – che si affiancherà a quello annuale che prevede una sessantina di interventi all’anno per circa 2,5 milioni di euro – per tutelare un territorio estremamente fragile ed esposto al dissesto idrogeologico. L’importante finanziamento dei 29 interventi, le cui gare per l’appalto dei lavori verranno espletate entro il 2020, è un riconoscimento essenziale della capacità progettuale dei tecnici consortili e della funzione fondamentale esercitata dall’agricoltura in montagna”.
Il Consorzio della Bonifica dell’Emilia Centrale esprime il proprio apprezzamento della Regione Emilia-Romagna e Anbi Emilia-Romagna, l’Associazione che riunisce i Consorzi di Bonifica Emiliano Romagnoli. per aver proposto ed inserito per la prima volta l’azione nel Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020.

Elenco interventi

Il Consorzio sta operando, con carattere di Somma Urgenza, per ripristinare i danni occorsi alla Traversa sul Torrente Tresinaro a Rubiera, presso la presa del Canale consortile “Macina di Carpi”.
I lavori rientrano nel “Piano dei primi interventi urgenti di Protezione Civile – Primo stralcio” finanziati dalla Regione Emilia Romagna a seguito degli eccezionali eventi meteorici di Maggio 2019.
L’impresa Reggiani Srl. di Mantova, affidataria dei lavori, su progetto dello Scrivente consorzio, sta realizzando un nuovo scivolo in pietrame ciclopico a valle della gàveta della briglia fluviale, per consolidare il manufatto parzialmente crollato.

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La traversa di Castellarano e gli annessi manufatti di derivazione costituiscono un nodo idraulico fondamentale per le attività irrigue dei Consorzi di bonifica in sponda reggiana e modenese, che così possono assicurare l’irrigazione a circa 15.000 ha di coltivazioni agricole
A questo scopo il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha eseguito in tempi recenti un invaso in derivazione a monte della traversa, posto sul lato modenese del fiume, ricavando il canale di magra sul lato reggiano del fiume stesso.
A causa degli intensi fenomeni meteorologici del mese di dicembre 2017 si sono verificati danneggiamenti di una parte dell’argine di contenimento dell’invaso idrico . In particolare la piena aveva causato l’asportazione di parte del contro nucleo in ghiaia dell’argine, lo scivolamento dei materassi tipo reno verso valle, ed il crollo dei gabbioni posti a protezione, per un tratto di circa 150 m .
In seguito alle segnalazioni inoltrate alla Protezione Civile regionale, i lavori di messa in sicurezza dell’argine sono stati finanziati nell’ ambito del Piano degli interventi urgenti del 2019 .
I lavori di messa in sicurezza, che sono stati recentemente conclusi, sono consistiti nella realizzazione di due distinte opere di contenimento e protezione anti erosiva con impiego di pali in cemento armato, materassi tipo reno e massi ciclopici. In questo modo è stata assicurata l’ottimale protezione dell’argine di divisione tra il bacino di derivazione e il canale di magra e preservata l’importante funzione irrigua del nodo idraulico.

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Nell’ottica di efficientamento della rete idraulica, utilizzo razionale della risorsa idrica a fini irrigui e miglioramento gestionale, il Consorzio ha messo in opera una serie di interventi sulla rete che vedono l’impiego di paratoie e sbarramenti automatici, smart.
Grazie alla tecnologia disponibile sul mercato, lungo il canale irriguo San Michele a Correggio e sul canale Calvetro nel tratto compreso tra la località di Villa Curta (RE) e Fontana di Rubiera, sono state installate complessivamente quattro paratoie automatiche trasversali al canale funzionanti ad energia solare tramite pannello fotovoltaico e sistema di accumulo in batteria. Tutte e quattro sono paratoie tipo overshot, a passaggio da sopra, che oltre a trattenere l’acqua per consentire la distribuzione irrigua a monte, vengono utilizzate per misurare il livello dell’acqua a monte della paratoia, Il livello a valle della paratoia, l’apertura fissa della paratoia, la portata in transito e il volume d’acqua complessivo travasato a valle. Quest’ultimo valore è ottenuto da una relazione tra livelli dell’acqua misurati, dal grado di apertura della paratoia e da parametri configurati durante l’installazione.
Interfacciate con il sistema di telecontrollo Consorziale tutte e quattro le paratoie sono comandabili da remoto, direttamente dalla sala controllo oppure tramite smartphone grazie ad una app dedicata su cui è possibile programmare in tempo reale i parametri da garantire in relazione alle esigenze istantanee dalla rete irrigua, evitando transiti di portate superiori alle necessità quindi ottimizzando la risorsa idrica.
Entrambi gli interventi, sul Canale San Michele e Calvetro, sono stati realizzati con personale e risorse economiche Consorziali in amministrazione diretta la scorsa primavera e positivamente testati durante la recente stagione irrigua.

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Programma dello svaso dei canali in gestione al Consorzio per l’anno 2019

Svasi 2019

Sabato 14 e Domenica 15 settembre in occasione di “Viaggio a Gualtieri” è possibile visitare l’impianto idrovoro del Torrione
L’impianto del Torrione è un luogo straordinario. Punto di congiunzione dei sistemi di bonifica della bassa reggiana sin dai tempi dei Bentivoglio. Con la sua botte passante sotto le acque del Crostolo rappresenta un esempio storico di ingegneria idraulica di inestimabile valore e con i suoi potentissimi impianti di pompaggio si presenta come un complesso di archeologia industriale tuttora in funzione.
Inaugurato nel 1923 è il luogo di perfetta congiunzione di una storia di ingegneria idraulica illustre e del lavoro bracciantile organizzato in cooperazione.
L’impianto è tra i tesori nascosti che verranno aperti appositamente per questa edizione di Viaggio a Gualtieri.
Dove: Gualtieri, Via Giacomo Matteotti
Orari: 10,00-12,30 / 15,00-18,00

Domenica 15 settembre “Sul pelo dell’acqua alla bonifica” ore 10,00 / 11,00 / 12,00
Per la prima volta, in occasione di Viaggio a Gualtieri 2019, sarà possibile risalire il canale di bonifica più importante di tutta la Bassa Reggiana; frutto delle fatiche dei benedettini nel Medioevo, dei Bentivoglio nel Rinascimento e del lavoro di migliaia di scarriolanti all’inizio del secolo scorso.

 

 

Domenica 15 settembre il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale sarà presente alla fiera di Bibbiano con uno stand dedicato alla storia del Canale di Bibbiano in piazza F. Del Rio. Potrete visionare copie di documenti storici estremamente interessanti che ne hanno regolamentato l’uso delle acque, fino ad arrivare alla rappresentazione attuale del territorio legato al fiume Enza. Saremo a disposizione, con illustrazioni stampate, per fornire dati sull’irrigazione, sui progetti di fattibilità per la realizzazione di una o piu’ traverse lungo l’Enza, oltre a recepire eventuali Vostre segnalazioni.

 

Giunti ormai verso il termine della stagione irrigua si cominciano a tirare le prime somme dell’annata. 
Iniziata sotto i peggiori auspici (ricordate lo stato di siccità del bacino del Po in marzo ?) la stagione ha avuto un improvvisa virata nella tarda primavera facendo registrare il mese di maggio più piovoso degli ultimi 100 anni a cui hanno fatto seguito un giugno e soprattutto un lugli caratterizzati da importanti fenomeni piovosi.
I nostri indicatori ci dicono che quella che sta volgendo al termine è stata una stagione eccezionalmente piovosa, forse la più piovosa degli ultimi 10 anni assieme al 2014, con volumi derivati e distribuiti all’utenza inferiori, registrati al 15 agosto, ben inferiori a quelli degli ultimi 10 anni.
Non sono però mancati alcuni segnali preoccupanti: i costi sostenuti per la ripresa dei 1.016 fontanazzi sono state molto alti a causa di alcune importanti rotture arginali nel carpigiano. I corsi d’acqua appenninici, Enza e Secchia, pur avendo fornito un adeguato quantitativo d’acqua per buona parte della stagione hanno visto drasticamente ridotte le loro portate nel mese di agosto, con possibili ripercussioni negative sulle colture che hanno una maturazione tardiva, tra cui i vigneti.
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