… così Aronne Ruffini, dirigente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha lanciato una innovativa proposta green per il mondo rurale, presentata, nell’ambito del progetto Life AgriCOlture. Un progetto promosso dai Consorzi di Bonifica dell’Emilia Centrale, Burana, Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano e Centro Ricerche produzioni animali. “Nel concreto proponiamo – ha spiegato Ruffini – un patto fra agricoltori e istituzioni per una gestione sostenibile del suolo agricolo nell’Appennino tosco emiliano”. 

Comunicato stampa 12/03/2021

Per 200 studenti del “Cattaneo – Dall’Aglio” e del “Mandela” collegati online Consorzio di Bonifica Emilia Centrale e ANBI ER, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e tanti altri enti e associazioni del territorio, hanno proposto un focus su valori e progetti per la tutela e lo sviluppo del comprensorio montano. Interessante il gustoso menù proposto dallo chef Fabio Lusetti coi prodotti locali

Castelnovo ne’ Monti (RE), 9 Marzo 2021 – Una mattinata online dedicata ad una vera e propria full immersion territoriale tra tematiche e valori che informano e sensibilizzano le giovani generazioni verso i traguardi universali di sostenibilità ambientale e alimentare, alla ricerca di un equilibrio virtuoso fra impiego intelligente delle risorse disponibili in natura e filiere controllate fatte da prodotti sani e gustosi. Questo l’obiettivo del progetto innovativo “Acqua da Mangiare” ideato da ANBI Emilia-Romagna e realizzato in tutti i comprensori di bonifica della nostra regione grazie alla collaborazione fattiva dei Consorzi.

Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale per esempio, in questa specifica occasione, ha voluto interessare due istituti dell’Appennino in cui i contenuti del progetto sono presenti grazie alle attività svolte in classe e laboratori ogni giorno. Alla mattinata infatti, grazie all’impegno delle docenti, hanno partecipato ed interagito con i relatori circa 200 studenti delle classi 3e e 4e dell’Istituto CattaneoDall’Aglio e le 4e e 5e dell’Istituto Mandela ad indirizzo alberghiero. L’evento è stato aperto dall’intervento dell’Assessore all’Ambiente, Costa e Protezione Civile Irene Priolo che ha tracciato i contorni dello stato attuale della nostra regione dove purtroppo si fanno ancora conti salati con le criticità causate dagli inquinanti atmosferici, inquinanti al centro di tutte le attuali politiche regionali per l’abbattimento o limitazione degli stessi.

I Consorzi di Bonifica hanno subito dopo descritto il loro complesso ed indispensabile sistema di attività per la salvaguardia, tutela e lo sviluppo della loro area di azione con le presentazioni di Marzia Bonicelli (Emilia Centrale) e del direttore generale del Consorzio Domenico Turazza che si è soffermato proprio sulle peculiarità ambientali, idrologiche e geologiche del territorio dell’Emilia Centrale con focus mirato sulle zone montano Appenniniche.

È toccato poi all’architetto Luca Filippi il compito di approfondire le direttive del progetto LIFE comunitario AgrCOlture che vede il Consorzio Emilia Centrale e quello di Burana impegnati nella salvaguardia del suolo montano grazie a nuove tecniche e tecnologie applicate in 15 campi prova impiegati come modello replicabile di agricoltura conservativa, ma proiettata a migliorare l’ambiente mantenendo la produttività e limitando le emissioni in atmosfera; Filippi ha posto anche l’accento sui cambiamenti del paesaggio appenninico nel corso degli ultimi decenni con un approfondito excursus lungo un ampio arco temporale dalla seconda metà del Novecento sino ai giorni nostri. Il tecnico esperto di bonifica Marco Favali ha presentato successivamente la mission dell’Emilia Centrale nel territorio montano in costante e strenua lotta mediate sorveglianza, controllo e sistemazione preventiva del perdurante fenomeno di dissesto idrogeologico (difese spondali, consolidamento, sistemazione rete stradale di bonifica, ingegneria naturalistica, strade interpoderale per mantenere l’accesso nei terreni ecc.). Paesaggio, cultura, salubrità e considerazione per habitat e biodiversità sono stati evidenziati dal presidente del Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano MaB Unesco Fausto Giovannelli.

Nel mezzo della lezione particolarmente interessante e attrattivo si è dimostrato il sipario che ha visto protagonista lo chef Fabio Lusetti che, direttamente dalla cucina del Istituto Mandela, ha creato un menù a tema Appennino dando prova concreta di creatività, capacità di esecuzione e estrema considerazione per la materia prima locale. In conclusione Irene Lenci di Eikon Comunicazione, partner organizzativo di “Acqua da Mangiare”, ha spiegato le interazioni che gli studenti delle due scuole dovranno realizzare sui social network nelle prossime settimane sui temi trattati durante il workshop della mattinata.

 

 

Intervento di ricostruzione e consolidamento dell’argine per 120 mila euro a difesa e tutela della vasta area compresa tra Castelnovo Sotto, Poviglio, Gualtieri e Gattatico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Bassa Reggiana (RE), 5 Marzo 2021L’Emilia Centrale prosegue con gli interventi nella messa in sicurezza dei comprensori intervenendo su più fronti per la capillare operatività atta a garantire il corretto funzionamento dei numerosi impianti in vista dell’imminente avvio della stagione irrigua: via dunque ai lavori per la ricostruzione e il consolidamento delle arginature del Canale Risalita, che coinvolgono un territorio vasto oltre 12 mila ettari in provincia di Reggio Emilia – tra i Comuni di Castelnovo Sotto, Poviglio, Gualtieri e Gattatico – per un importo complessivo di 120 mila euro.

Il Canale Risalita – che ha origine dall’unione del Cavo Mezzanella e del Cavo Dugara Baiocca, a nord dell’impianto di sollevamento di Case Cervi, nel Comune di Castelnovo Sotto – si sviluppa in direzione nord verso il fiume Po e scarica nel Canale Derivatore in località Bellingambo, al confine tra i Comuni di Castelnovo Sotto, Poviglio e Gualtieri. Oltre alla funzione scolante, durante il periodo estivo – dal 15 aprile al 15 settembre – svolge anche un’importante funzione irrigua: l’acqua vi transita per garantire il funzionamento degli impianti principali di Case Cervi, Valle Re ed altri dieci impianti irrigui minori per una superficie totale irrigata di 12.530 ettari; mentre, durante le piene, le maggiori quote hanno raggiunto la quota arginale con franchi di soli 40-50 cm e portate in transito dell’ordine dei 10 mc/s in quanto il bacino sotteso è piuttosto ampio.

Colpite nel novembre 2019 da importanti eventi atmosferici le arginature del canale – piuttosto strette e ripide – hanno subito numerose erosioni nella parte interna dell’argine destro, in particolare su un tratto lungo quasi tre chilometri e compreso tra via Cornetole e via Cantone, nel Comune di Poviglio: un segmento arginale – lungo 700 metri – è stato reso maggiormente vulnerabile dagli effetti erosivi delle piene. L’intervento di ripristino e messa in sicurezza – avviato dall’Ufficio Canalizzazioni Pianura del Consorzio – si concentra proprio nel punto maggiormente compromesso e consiste nel consolidare il corpo dell’argine mediante il suo ampliamento.

I lavori si sviluppano seguendo diverse fasi operative: la fornitura di terreno; la costruzione di gradoni per immorsamento del nuovo corpo arginale su quello esistente; la realizzazione di un argine mediante costipamento per strati di terreno – con utilizzo sia del terreno in posto che di quello fornito in opera – e, infine, la realizzazione della difesa spondale interna con massi da scogliera a faccia piana. Al piede d’argine verrà realizzata una opera di sostegno e difesa in pietrame e la sponda verrà rivestita con massi antierosione.

Con un lungo e complesso intervento da 192 mila euro l’ente consortile pone in sicurezza l’intero sistema elettrico incrementando la funzionalità delle cabine

San Benedetto Po (MN), 26 febbraio 2021Oltre due anni di lavori per un lungo e complesso intervento da 192 mila euro che restituisce adesso un impianto migliorato sotto gli aspetti della funzionalità delle cabine elettriche di consegna e trasformazione energia: il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha terminato l’intervento di messa in sicurezza dell’impianto idrovoro di San Siro, nel Comune di San Benedetto Po, in provincia di Mantova dopo che, nel dicembre del 2017, un fulmine lo aveva pesantemente danneggiato – provocando un cortocircuito ed un principio di incendio –mettendo fuori uso l’intero sistema di energia.

L’impegno e gli sforzi della Squadra Elettricisti dell’Emilia Centrale si sono concentrati su un piano di lavoro suddiviso in quattro fasi operative: questo per poter garantire il costante funzionamento dell’impianto; progettazione, installazione e direzione lavori curate dal personale tecnico e operativo dell’ente supportato – nella fase di realizzazione e di posa in opera del quadro sinottico – dalla ditta Vela Impianti di Novellara (RE).

Con la sua portata scolante di 80 mc/sec l’impianto idrovoro di San Siro – uno dei più grandi impianti idrovori in Italia è il più importante tra quelli con funzionalità scolante dell’Emilia Centrale, poiché sottende la sicurezza idraulica e la difesa di un territorio vasto tra il reggiano, il modenese e il mantovano: costruito nel Comune di San Benedetto Po (MN) nella prima metà degli anni ’20 del secolo scorso consente, in caso di piena, di scaricare direttamente in Secchia le acque di scolo provenienti dalla rete acque basse reggiane e modenesi, oltre alla possibilità di ricevere portate consistenti –  mediante travasi nella rete acque basse – dal Cavo Lama e dalla Parmigiana Moglia.

Costituito da otto gruppi di pompaggio sincroni di tipo centrifugo ad asse verticale, complete di tubazione e installate all’interno di un edificio realizzato a contenimento delle apparecchiature caratterizzato da ampie vetrate è stato colpito, nel dicembre 2017, da un fulmine che ne ha danneggiato le cabine elettriche: una sovratensione diretta sulla linea e-Distribuzione, infatti, si è propagata sulle apparecchiature dell’impianto producendo un guasto sul sezionatore di ingresso linea generale della sezione ricevente, innescando un cortocircuito verso terra della linea da 15kV. In seguito al cortocircuito si è verificato un principio di incendio, che ha messo fuori uso l’impianto.

Il giorno dopo il team tecnico dell’Emilia Centrale ha ripristinato la cabina elettrica e predisposto un progetto di manutenzione straordinaria preventiva di tutte le apparecchiature. Nel corso dell’intervento di messa in sicurezza delle cabine è stato realizzato anche un ammodernamento complessivo e la sostituzione di tutte le apparecchiature di cabina: è stato così possibile creare una doppia sorgente di alimentazione in media tensione, dalla cabina ricevente alla cabina interna all’impianto, per migliorare la funzionalità elettrica sotto i profili della sicurezza operativa e del coordinamento delle protezioni. Grazie a questi interventi è stato introdotto un sensibile rafforzamento delle vulnerabilità sismiche utilizzando tecniche costruttive che consentono una migliore continuità del servizio – ad esempio, limitando i fuori-servizio dell’impianto in caso di eventuali guasti.

Gli interventi hanno riguardato: la cabina ricevente esterna, il locale utente sul punto di consegna con il distributore locale, la cabina di trasformazione da 15kV e la cabina di trasformazione lato 6kV, dove sono state sostituite tutte le apparecchiature di media tensione. Il quadro elettrico sinottico a completamento dei lavori è stato inserito allo scopo di centralizzare comando e controllo di tutte le apparecchiature.  Tramite una linea in fibra ottica è stata inoltre realizzata l’interfaccia con il sistema di telecontrollo: l’operatore, utilizzando un pannello operativo, può controllare allarmi e segnali della cabina migliorando l’operatività in caso di eventuali interventi emergenziali.

Nelle foto: Un elettricista della squadra consortile durante le fasi di lavoro all’interno di una delle cabine e una immagine del gruppo di nuove cabine dell’impianto

Intervento da 60 mila euro sulla Cervarezza-Talada a Busana per il mantenimento della sicurezza sulla carreggiata

 

Ventasso (RE), 22 Febbraio 2021 – Miglioramento della regimazione delle acque e del loro corretto deflusso, efficientamento dei manufatti di smaltimento e un attento monitoraggio dei comprensori per la conservazione della sicurezza della viabilità sulle strade di riferimento: sono le tre azioni necessarie all’incremento della prevenzione nella lotta alle criticità idrogeologiche che il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, in accordo con le amministrazioni locali, sta eseguendo sulle aree sottese per il buon funzionamento dei rii minori e della rete di scoli superficiali, come nel Comune di Ventasso (RE) dove sono in fase di esecuzione i lavori di manutenzione sulla strada pubblica Cervarezza-Talada, in località Busana.

Escavatore consortile durante lavori sulla strada Cervarezza-Talada

L’importante intervento per il mantenimento delle condizioni di sicurezza, dall’importo di 60 mila euro, vede le squadre consortili del Settore Montagna impegnate sul territorio del comune più grande per superficie della provincia di Reggio Emilia con l’esecuzione della rimessa in pristino dei manufatti idraulici e la pulizia dei fossi che attraversano la carreggiata.

La vecchia struttura in mattoni ora completamente ricostruita in cemento armato, scongiurate eventuali criticità per la circolazione stradale

Poviglio (RE), 2 Febbraio 2021 – L’attività di tutela e salvaguardia del territorio da parte del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale prosegue nei comprensori di riferimento gestiti con l’importante intervento che ha visto la messa in sicurezza del Collettore Impero, condotto di terra dalla capillare funzione di scolo per le acque consortili, sito all’interno di un’area demaniale nel Comune di Poviglio (RE).

I lavori hanno riguardato il muro di contenimento, in corrispondenza dell’attuale botte sottopassante via Arginelli. La struttura esistente – costruita in mattoni, larga 50 centimetri, lunga 7 metri e alta 2 metri – presentava un cedimento nella parte centrale. Il crollo aveva causato profonde fessurazioni che rischiavano di comprometterne la tenuta statica provocando una pericolosa inclinazione a monte della botte.

L’intervento – effettuato con fondi del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – si è reso dunque necessario anche per scongiurare eventuali ulteriori cedimenti potenzialmente pericolosi per la circolazione stradale.

La nuova struttura, completamente ricostruita in cemento e dalle medesime dimensioni della precedente (fatta eccezione per la larghezza, che ora è di 30 centimetri) è stata già correttamente armata e ancorata a platea di fondazione.

Con un intervento da 52 mila euro l’ente consortile ha effettuato la ricostruzione di una sponda di raccordo del Cavo Lama e la ripresa della frana allo scarico del fiume Secchia

Moglia (MN), 26 gennaio 2021 – Con un duplice intervento dall’importo complessivo di 52 mila euro – che ha visto la ricostruzione di una sponda di raccordo tra la Passerella sul Cavo Lama e la Chiavica Sfioratore e la ripresa della frana allo scarico nel fiume Secchia a valle della Chiavica Emissaria – il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha posto ulteriormente in sicurezza il nodo idraulico di Mondine, nel Comune di Moglia (MN), che costituisce un punto di fondamentale importanza per l’assetto dell’intero reticolo idraulico in gestione al Consorzio.

Nel nodo idraulico di Mondine – ove confluiscono i principali collettori del sistema delle Acque Alte consortili (Cavo Lama e Cavo Parmigiana Moglia) – era stato realizzato, subito dopo il terremoto del 2012, un impianto irriguo provvisorio, ora in gran parte smantellato a seguito della costruzione del nuovo impianto di sollevamento irriguo. In quel tratto, di raccordo tra la Passarella sul Cavo Lama e la Chiavica Sfioratore, si sono verificate importanti frane.

Così pure, allo sbocco in Secchia delle acque attraverso la Chiavica Emissaria si era verificata una grossa frana a causa delle piene che hanno interessato il corso d’acqua quando ancora i nuovi profili arginali (realizzati in seguito alla costruzione della nuova chiavica), non erano completamente assestati: per tali ragioni l’intervento ha visto anche la ricostruzione delle sponde allo sbocco della Chiavica stessa.

Nello specifico, entrambe le criticità sono state risolte utilizzando le palancole a suo tempo provvisoriamente posate per la realizzazione dell’impianto irriguo di emergenza. Le palancole sono state sezionate in due parti da 6 metri ognuna consentendo la ricostruzione sia della sponda del Cavo lama tra la Passerella e la Chiavica Sfioratore, sia delle sponde allo sbocco della Chiavica Emissaria in Secchia. Successivamente si è proceduto alla risagomatura delle scarpate. I lavori sono stati infine completati con la realizzazione delle difese spondali grazie alla posa in opera di massi.

Questi interventi hanno consentito al tempo stesso di mettere in sicurezza non solamente il Nodo Idraulico di Mondine, ma anche il territorio circostante, maggiormente presidiato per effetto di una migliore regimazione del Cavo Lama e del Fiume Secchia, rafforzando la funzione di difesa idraulica propria delle opere di Bonifica.    

Un intervento congiunto da 34 mila euro da parte dei due enti consente ora il corretto deflusso del canale e il ripristino della banchina della carreggiata adiacente

Novi di Modena (MO), 15 gennaio 2021 – Un intervento complesso ed urgente per ripristinare le condizioni di sicurezza stradale di una importante via di comunicazione all’interno del comprensorio modenese e assicurare il corretto deflusso delle acque all’interno di uno dei canali che compongono l’estesa rete del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale.

L’Ente consortile ha infatti portato a termine, in modo coordinato e condiviso con il Comune di Novi di Modena – grazie alla sottoscrizione di una specifica convenzione – i lavori per la messa in sicurezza della banchina stradale di via Cavetto Lame e del canale Cavetto Lame, adiacente la carreggiata e di competenza dell’Emilia Centrale.

L’intervento, necessario in seguito al recente cedimento di alcune parti della banchina stradale, è stato effettuato dai due Enti per un importo pari a 34 mila euro e con un preciso coordinamento sulle attività da svolgere. La convenzione è stata sottoscritta dal presidente del Consorzio Matteo Catellani e dal sindaco del Comune di Novi di Modena Enrico Diacci.

Nel dettaglio il team Settore Rete Idraulica Pianura, guidato dalla Responsabile Monica Vecchi, ha progettato e portato a termine i lavori per la sistemazione della scarpata prevedendo un primo intervento di sistemazione di alcuni tratti di sponda maggiormente danneggiati – per una lunghezza complessiva di 70 metri – con un’azione di consolidamento al piede attraverso un’opera di sostegno realizzata con casseri prefabbricati in cemento armato.

Intervento da 130 mila euro realizzato in collaborazione con la Provincia di Modena: ripristinata la percorribilità completa della strada dopo il cedimento del maggio 2019
Carpi (MO), 8 gennaio 2021 – Un complesso intervento a protezione del territorio del Comune di Carpi, dall’importo complessivo di 130 mila euro, per il ripristino della viabilità e il consolidamento delle scarpate di un canale adiacente la strada – tutelato dalla Soprintendenza per i beni culturali ed il paesaggio – danneggiato nel 2019 da un movimento franoso: Bonifica dell’Emilia Centrale e Provincia di Modena hanno completato la messa in sicurezza della Strada provinciale 413 di Carpi e la stabilizzazione della Fossetta di Mezzo, interessata da un movimento franoso il cui culmine, con il collasso a fine maggio 2019, rendeva la strada percorribile solo in senso unico alternato.
L’intervento, che si è sviluppato attraverso due stralci di lavori da 65 mila euro l’uno, ha visto il progetto realizzato dalle maestranze consortili in collaborazione con i tecnici della Provincia di Modena – ente gestore della strada – e si è sviluppato seguendo un programma definito dai due Enti.
Nello specifico sono stati effettuati: lo scavo di sbancamento per la realizzazione del piano di posa della Fossetta di Mezzo con la costruzione di una soletta di magrone armata con rete elettrosaldata; la posa di elementi prefabbricati in cemento armato; la stuccatura dei giunti; la ricostruzione della scarpata tra la fossetta e la Strada provinciale con la successiva sistemazione di strati di terreno adeguatamente costipati.

Proficua convenzione tra i due enti che intervengono su oltre 1000 metri di canali con lavori per 200mila euro, effettuando il ripristino del cavo Traiolo e del condotto Fellini

Correggio (RE), 29 Dicembre 2020 – Il comprensorio di Correggio, nel reggiano, è più sicuro grazie alla collaborazione tra il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e il Comune di Correggio che ha consentito il funzionale ripristino del cavo Traiolo e del condotto Fellini: due lavori di natura complessa che, con la coordinata sinergia fra i due enti, garantiranno anche la percorribilità dei due relativi tratti stradali, via dell’Impiccato e via Ronchi – danneggiate in seguito agli eccezionali eventi atmosferici di ottobre 2018 – oltre alla messa in sicurezza delle sponde dei canali adiacenti, per un intervento dal valore complessivo di oltre 200 mila euro.

Nel dettaglio, è stato effettuato il tombamento del condotto Fellini con l’obiettivo di consolidare la banchina di via Fossa Ronchi e migliorare il regime idraulico del condotto stesso; mentre sul cavo Traiolo è stato realizzato un muro di contenimento a difesa della scarpata adiacente via dell’Impiccato. 

I lavori, realizzati con mezzi e operatori del Consorzio, hanno complessivamente posto in sicurezza oltre 1000 metri di canali.

IL Cavo Traiolo al termine dei lavori

Un particolare del Condotto Fellini durante l’intervento

 

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