Ragazze e ragazzi da Austria, Germania, Paesi Bassi e Finlandia per scoprire le funzionalità del nodo idraulico ed approfondire il tema della gestione delle acque. Con loro anche gli studenti dell’Istituto Formiggini di Sassuolo

18 Aprile 2024Duecento studenti, tra cui alcuni provenienti da Austria, Germania, Paesi Bassi e Finlandia, insieme alle classi quarte dell’Istituto “Angelo Fortunato Formiggini” di Sassuolo, hanno visitato l’invaso di Castellarano Grande nell’ambito del progetto Erasmus Water Management e delle iniziative per la Giornata della Terra del prossimo 22 Aprile. L’incontro è stato organizzato dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale: gli studenti del liceo hanno approfondito i temi relativi alla gestione delle acque, insieme alle scuole dei loro Paesi partner, grazie alle lezioni dei tecnici dell’Ente.

I ragazzi hanno partecipato a cinque laboratori gestiti dai tecnici del Consorzio: Mauro Bigliardi ha parlato della gestione delle acque di superficie; Stefano Denti ha tenuto un approfondimento sul fiume Secchia e la gestione della Traversa in piena; Antonio Canovi, geostorico e collaboratore dell’ente consortile, ha accompagnato i ragazzi alla stretta del Pescale; Ada Francesconi ha mostrato il progetto di costruzione della Centrale e Steven Benassi ha invece illustrato il funzionamento dell’impianto.

“È importante che un Consorzio come il nostro – sottolinea Domenico Turazza, Direttore Generale del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, che ha accolto e salutato i giovani con un intervento in lingua inglese – si interfacci con la sfera scolastica, anche internazionale, con ragazzi provenienti, come in questo caso, anche da paesi come Germania e Finlandia, per spiegare la corretta gestione dell’acqua. Il nodo di Castellarano costituisce un caso-studio interessante: l’impianto ha finalità irrigue, industriali e idroelettriche; una pluralità di usi che rappresenta un plusvalore. L’attività didattica rientra anche nell’ambito della Giornata della Terra del 22 aprile per responsabilizzare i ragazzi e le ragazze in merito ai temi del rispetto della biosfera”.

“Il nodo idraulico di Castellarano – sottolinea Marzia Bonicelli, dell’Ufficio Comunicazione del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha permesso ai ragazzi e agli insegnanti di conoscere un importante comparto per la gestione delle acque svolta dai Consorzi di Bonifica e visitare una centrale idroelettrica dall’interno per essere partecipi di un processo di produzione di energia rinnovabile. Ringraziamo il Comune di Castellarano che è stato molto presente e collaborativo e siamo orgogliosi di aver contributo ad un tassello nel loro bagaglio di conoscenze”.

[Nella foto allegata: la collettiva della giornata che ritrae insieme i ragazzi Erasmus, gli studenti del Liceo Formiggini, i rispettivi insegnanti e i membri dell’Emilia Centra

Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, insieme all’Unione Montana dell’Appennino Reggiano, al Consorzio Volontario Forestale Terre Medio Appennino Reggiano e all’Associazione Amici del Castagneto Matildico di Marola – ODV sono lieti di invitarVi all’evento

“CURARE IL BOSCO, RIGENERARE L’APPENNINO”
kick-off Meeting del Progetto “Promozione e diffusione di nuove forme di associazionismo fondiario per la gestione integrata del patrimonio forestale” nell’ambito del Programma Operativo Green Community “La Montagna del Latte” – intervento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del NEXT GENERATION EU attraverso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

All’evento, che si svolgerà nella giornata di
Venerdì 19 Aprile, dalle ore 9:30 alle ore 17:30 presso il Salone dell’Albergo Ristornate Marola
Viale Bismantova, 2 Marola – Comune di Carpineti RE
le coordinate dell’esatta posizione per raggiungere il luogo dell’evento sono visualizzabili al seguente link Google Maps: https://maps.app.goo.gl/hBjsfvxNz5NbYSu67 )

interverranno:

MASSIMILIANO GIBERTINI – Presidente del Consorzio Volontario Terre Medio Appennino Reggiano
LORENZO CATELLANI – Presidente del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale
ELIO ILVO SASSI – Presidente della Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano
TIZIANO BORGHI – Sindaco di Carpineti
ILARIA DALL’ASTA – Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano
DOMENICO TURAZZA – Direttore Consorzio di Bonifica Emilia Centrale
CLEMENTINA SANTI – Associazione Amici del Castagneto Matildico
ALESSANDRA STEFANI – Direttore Generale delle Foreste e della Economia Montana del Ministero per l’Agricoltura, la Sovranità Alimentare e le Foreste
MARCO MARCHETTI – Università del Molise, Presidente Fondazione Alberi Italia
FAUSTO GIOVANELLI – Presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano
VALERIO FIORAVANTI – Direttore Ente Parchi Emilia Centrale
BARBARA LORI – Assessora alla Programmazione territoriale, Edilizia, Politiche abitative, Parchi e forestazione, Pari opportunità, Cooperazione internazionale allo sviluppo della Regione Emilia-RomagnaMARCO BUSSONE – Presidente Unione Comuni, Comunità ed Enti Montani

Introduce e modera i lavori della mattina: GIAMPIERO LUPATELLI – CAIRE Consorzio.
ELVIO ROSTAGNO – Presidente del Consorzio delle Associazioni Fondiarie Piemontesi
TONINO BERNABÈ – Presidente di Romagna Acque Società delle Fonti
MARCO ALLOCCO – Presidente Seacoop
ARONNE RUFFINI – Assessore alla forestazione dell’Unione Montana Appennino Reggiano
ANTONIO BRUNORI – Segretario Generale di PEFC Italia
DAVIDE PETTENELLA – Università di Padova, Presidente del Cluster Nazionale Italia Foreste Legno

Introduce e modera i lavori della mattina: ENRICO BUSSI – Consorzio TEMAR.

La piena del Po, di media entità, ha raggiunto il massimo nella serata di ieri (mercoledì, n.d.a.) a Boretto (RE). Squadre impegnate anche per il monitoraggio dei livelli di Enza e Secchia. Impianto di San Siro attivo a San Benedetto Po

3 Aprile 2024 – Tecnici del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale attivi già da alcuni giorni a Boretto (RE), presso l’impianto consortile sul fiume Po e per gestire le paratoie sul Canale Derivatore, creando i livelli di controspinta per la sicurezza dei manufatti nella zona.

Il Personale operativo monitora i livelli dalla Sala del Telecontrollo della sede consortile di Reggio Emilia per regolare l’immissione delle acque e controbilanciare la spinta idrostatica del Grande Fiume in caso di necessità, come avvenuto nella serata di martedì.

Nel territorio di San Benedetto Po (MN) è stato attivato l’idrovoro San Siro per via dell’incremento dei livelli dei corsi d’acqua nel Mantovano; nella giornata di Pasquetta sono stati chiusi gli scarichi a gravità e da ieri (mercoledì, n.d.a.) l’impianto è in funzione per agevolare il deflusso dei livelli del canale Emissario. 

Situazione sotto osservazione anche tra il Modenese e il Reggiano dove l’ente consortile ha fatto fronte alle piene del fiume Secchia, che ha visto il colmo a Bondanello nel primo pomeriggio di ieri (mercoledì, n.d.a.) e del torrente Enza (ormai in discesa verso valle): piene che hanno costretto il Consorzio a chiudere gli scaricatori alla Scutellara, sul canalazzo di Brescello per l’Enza; e a Bondanello, scarico gravità, per il Secchia, che è stato così separato dalla rete interna consortile ponendola in sicurezza.

L’Emilia Centrale, con grande impegno, sta inoltre riuscendo a trattenere una parte della risorsa idrica, contando di adoperarla per le richieste irrigue, mantenendo i livelli grazie agli invasi dei canali principali dei giorni scorsi e fino ad esaurimento della piena, così da poter riaprire gli scarichi a gravità di San Siro una volta in sicurezza la rete delle acque alte.

[Foto allegata: un’immagine dell’impianto consortile a Boretto (RE) durante la piena del Po nel primo pomeriggio di mercoledì 3 aprile]

Via agli incontri 2024 sul territorio per la community di Acqua Campus CER-ANBI finanziata dalla Regione ER e che raggruppa tutti gli attori dell’intera filiera dell’acqua in agricoltura: mondo della bonifica, associazioni agricole, portatori d’interesse, Parmigiano Reggiano e OI Pomodoro in una tavola rotonda insieme a tre istituti tecnici delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia

8 Marzo 2023 – Partirà da Parma martedì prossimo 12 marzo, il calendario degli incontri sul territorio 2024 di Focus ACQUA, il forum permanente che raggruppa l’intera filiera dell’acqua in agricoltura nato da un progetto (finanziato grazie al bando della Regione Emilia-Romagna PSR 2014-2020) di Acqua Campus, il polo tecnico scientifico del CER-Canale Emiliano Romagnolo e ANBI: l’evento si terrà alla Casa dell’Acqua (sede della Bonifica Parmense) dalle ore 10:30.

Alla tavola rotonda, che sarà coordinata dal giornalista Andrea Gavazzoli, interverranno: Luca Cotti (presidente di Coldiretti Parma e della sezione Parmigiano Reggiano DOP Parma); Giovanna Parmigiani (componente della Giunta di Confagricoltura); Riccardo Evangelisti (Responsabile Territorio Ambiente CIA Emilia-Romagna); e Gabriele Canali (docente Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e consulente OI Pomodoro da Industria Nord Italia); e, in collegamento dalle rispettive scuole, i ragazzi degli Istituti tecnici “Raineri-Marcora” (Piacenza), “Fabio Bocchialini” (Parma), “Nelson Mandela (Castelnovo ne’ Monti, RE).

La giornata, che sarà introdotta da Francesca Mantelli e Nicola Dalmonte – al vertice, rispettivamente, della Bonifica Parmense e del Canale Emiliano Romagnolo – vedrà dapprima gli interventi tecnici dei Consorzi associati ad ANBI Emilia-Romagna (Parmense, Piacenza, Emilia Centrale, CER) con una breve panoramica su alcuni tra i maggiori e strategici lavori sui territori inerenti l’efficientamento irriguo, il risparmio idrico e le soluzioni tecnologiche avanzate per l’adattamento alla crisi climatica. Le conclusioni saranno affidate a Francesco Vincenzi, presidente di ANBI e ANBI Emilia Romagna.

Saranno presenti, fisicamente o in collegamento streaming, i membri della community di Focus Acqua, il Comitato Tecnico Scientifico costituito dai rappresentanti delle organizzazioni agricole regionali Coldiretti, Confagricoltura e CIA; dalle Organizzazioni di Produttori, Cooperative ed industrie nella filiera agroalimentare: Apofruit, Apo Conerpo, CAVIRO, Co.Pro. B., Orogel, Jingold, Consorzio Tutela del Riso del Delta Po IGP; e dai nove Consorzi di bonifica regionali, coordinati da ANBI Emilia-Romagna

[foto:un’immagine di uno degli incontri “sul campo” organizzato ad Acqua Campus per studenti provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo]

A Moglia (MN) personale consortile e mezzi escavatori impegnati nella pulizia dello sgrigliatore dalle “ramaglie” pervenute dalle acque

29 Febbraio 2024 – L’Emilia Centrale prosegue l’attività operativa nel comprensorio gestito: una situazione non critica, ma da monitorare h24, specie nella Bassa, tra il Mantovano e il Modenese, dove si registrano incrementi nei livelli dei canali di bonifica (pur senza tracimazioni); infatti, le acque che dai terreni affluiscono all’interno della rete scolante consortile vi giungono più lentamente, a causa dell’odierno intensificarsi delle precipitazioni. Per agevolare al meglio il loro deflusso è stato dunque attivato l’impianto di sollevamento di Mondine (Comune di Moglia) già dalla tarda serata di mercoledì; il Consorzio di Bonifica, con personale e mezzi d’opera, è impegnato nella pulizia dello sgrigliatore dalle “ramaglie” portate dalle acque all’impianto.

 

[nelle foto allegate: una veduta odierna dello sgrigliatore a Mondine, nel territorio del Comune di Moglia (MN) con, visibili, le “ramaglie” e, sullo sfondo, l’impianto di sollevamento acque; e un mezzo escavatore operativo, sempre a Mondine, nella serata di giovedì per la rimozione delle stesse]

 

 

 Avviato precauzionalmente anche l’impianto di San Siro a San Benedetto Po (MN), ripristinata la sicurezza sul Canale Ducale d’Enza a Canossa (RE)

28 Febbraio 2024 – Momentanea tregua da parte di Louis, la tempesta atlantica che sta sferzando il nostro paese: dalle prime ore di questa mattina le precipitazioni hanno subito una consistente attenuazione che ha consentito al personale di bonifica dell’Emilia Centrale di poter intervenire anche lungo il Canale Ducale d’Enza, nel Comune di Canossa (RE), dove si era verificato uno smottamento di 30 metri con crollo della sponda e del relativo parapetto. Appena successivamente ai primi sopralluoghi è stato così effettuato l’intervento di ripristino. Inoltre, in via precauzionale, oltre all’impianto del Torrione (già attivo dalla giornata di ieri) è stato avviato anche il più grosso manufatto dell’ente consortile, quello di San Siro, nel Comune di San Benedetto Po.

[Nelle foto allegate: due momenti dell’intervento delle squadre dell’Emilia Centrale sul Canale Ducale d’Enza a Canossa, RE]

AVANTI CON L’ITER PER L’INVASO IN VAL D’ENZA – Nominata la Commissione tecnica giudicatrice

22 Febbraio 2024 – Torna tra le priorità all’ordine del giorno del Consiglio di amministrazione del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale l’iter procedurale che porterà alla redazione del cosiddetto DOC.F.A.P. (Documento di fattibilità delle alternative progettuali richiesto dal nuovo codice degli appalti) prodromico alla successiva stesura del progetto in grado di compensare il deficit idrico in Val d’Enza con conseguente individuazione di un invaso idoneo a compensare le carenze stimate. La governance dell’ente, con interventi del presidente Lorenzo Catellani, del direttore Domenico Turazza e del dirigente Pietro Torri, riunita oggi con tutti i consiglieri presso un agriturismo in località Sesso (Re), ha approfondito tappe e tabella di marcia del progetto stesso che il Consorzio di bonifica sta portando avanti in sinergia con il Consorzio della Bonifica Parmense.

Di particolare evidenza la comunicazione dei soggetti che prenderanno parte alla Commissione tecnica di valutazione delle offerte pervenute e che vedrà, oltre a due componenti dei due enti consortili, anche dipartimenti universitari che hanno maturato nel tempo massima autorevolezza e indiscussa competenza professionale e di ricerca nel panorama nazionale degli esperti della materia idraulica: Università di Padova, Politecnico di Torino e Università di Bologna. E proprio, nell’ottica della massima trasparenza ed autonomia decisionale, i consorzi hanno scelto di allargare al massimo possibile il ventaglio dei membri qualificati della stessa commissione (la legge ne prevede infatti un numero minimo di 3 fino a 5 componenti) affinché entro il mese di marzo possano procedere alla valutazione tecnica della qualità e pertinenza delle offerte pervenute.
Al termine della decisione e successiva assegnazione di gara il soggetto che si sarà aggiudicato il progetto avrà dieci mesi di tempo per redigerlo prima della seconda fase (PFTE).

[Nelle foto: due momenti dell’odierno CdA dell’Emilia Centrale, con il presidente Lorenzo Catellani durante un intervento; e una veduta della platea presente]

Il risultato su scala regionale, presentato da ANBI Emilia Romagna a Faenza, è frutto di un’analisi quinquennale e mostra chiaramente l’impatto delle opere dei Consorzi in tema di prevenzione e ripristino e costante supporto alle amministrazioni locali nelle terre alte

19 Febbraio 2024 – Se gli eventi alluvionali del maggio scorso avevano giocoforza rinviato ogni possibile statistica aggiornata sugli interventi realizzati nelle aree montane da parte dei Consorzi di Bonifica in Emilia Romagna oggi, il bilancio presentato da ANBI Emilia Romagna a Faenza, nella sede del Consorzio Romagna Occidentale (uno dei consorzi che in fase di piena emergenza ha presidiato l’area più colpita dai fenomeni), risulta del tutto positivo offrendo così ulteriori margini di tutela dei fragili comprensori montani.
L’analisi analitica di sistema sul monitoraggio delle attività svolte nelle terre alte viene comunicata a cadenza annuale dai Consorzi – su iniziativa della Regione Emilia-Romagna, ANBI ER e Uncem in ottemperanza al protocollo di intesa siglato nel 2013. In quest’occasione specifica però, il ritardo fisiologico della presentazione dei dati sui dodici mesi a causa, come detto, della concomitanza con la tragica alluvione della scorsa primavera, ha consentito agli uffici tecnici di ANBI di elaborare un ulteriore aggiornato piano statistico sui 5 anni precedenti. E ciò che emerge è un insieme di risultati di assoluto rilievo in costante crescita di certificata evidenza.

I NUMERI
In Emilia Romagna 80.000 frane censite, il 20% del territorio regionale è classificato come area di pericolosità di frana; sistemazioni idraulico-forestali, manutenzione delle opere esistenti e progettazione di nuovi interventi sono le attività svolte dai Consorzi per contrastare il dissesto idrogeologico con l’obiettivo di favorire la fruibilità e la vivibilità in montagna. 

Negli ultimi 5 anni:

–        850 numero MEDIO di interventi effettuati ALL’ANNO;
–        27 mln è la media degli investimenti in lavori e manutenzioni gestite dai consorzi e cofinanziati con la contribuenza e con i fondi di altri Enti; 1 euro di contribuenza equivale a 1.37 euro di investimento complessivo in prevenzione e contrasto al dissesto idrogeologico;

–        IN 5 ANNI i Consorzi dell’Emilia-Romagna hanno investito sul territorio montano complessivamente 135,2 milioni di euro comprensivi di finanziamenti di terzi;
–        IN 5 ANNI i Consorzi dell’Emilia-Romagna hanno investito in montagna 78,3 mln di euro di risorse proprie;
–       80% è la percentuale media annuale dei fondi relativi alla contribuenza investiti sul territorio; ed è aumentata di 9 punti, passando dal 72%, nel 2018, all’81%, nel 2022;
–        IN 5 ANNI le spese generali e di funzionamento, invece, sono diminuite di circa l’8%.

Nel 2022 (ULTIMO ANNO):

1.009 numero interventi grandi e piccoli (8 interventi ogni 100km2) e la tipologia che è cresciuta di più è rappresentata dai lavori stradali74 lavori effettuati in aree protette, applicando le tecniche più sostenibili a tutela della biodiversità;

32,3 mln euro sono gli investimenti complessivi gestiti dai consorzi, hanno attratto sul territorio 15,5 mln di euro di fondi di europei, nazionali e locali per investimenti che si aggiungono ai 16,7 mln di risorse proprie in opere, lavori e manutenzioni, per 1 euro DI CONTRIBUENZA i consorzi hanno riversato sul territorio 1.55 euro;

gli investimenti del Consorzio in lavori e manutenzioni sono pari a 16,7 mln di euro (81% della contribuenza).

“L’attività che i Consorzi di bonifica realizzano in montagna – sia in fase di monitoraggio preventivo che in fase d’interventi mirati necessari è diventato un fattore imprescindibile di difesa e salvaguardia di quei territori e di quelle comunità nella costante lotta per arginare il progressivo dissesto idrogeologico – ha sottolineato il presidente di ANBI e ANBI ER Francesco Vincenzi. Per ogni euro investito in manutenzioni ed opere da parte dei cittadini della montagna i consorzi ne restituiscono 1,55 ai territori e questo per noi è un risultato di cui andare fieri che cercheremo di migliorare ulteriormente anno dopo anno col massimo impegno possibile”.

Nell’ambito della Conferenza odierna, introdotta dalla coordinatrice di ANBI ER Raffaella Zucaro e a cui hanno preso parte istituzioni e funzionari di Regione Emilia-Romagna – la vicepresidente e assessore a Transizione ecologica, contrasto al cambiamento climatico, ambiente, difesa del suolo e della costa, protezione civile Irene Priolo; e l’assessore Agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca Alessio Mammi – e rappresentanti di UNCEM – il presidente Giovanni Battista Pasini e i sindaci Federica Malavolti, Comune di Riolo Terme (RA); Giorgio Sagrini, Comune di Casola Valsenio (RA); e Giancarlo “Jader” Dardi, Comune di Modigliana (FC) – sono state presentate alcune tra le case histories più significative del mondo consortile grazie ai contributi di: Antonio Vincenzi, presidente Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale; Valentina Borghi, presidente Consorzio della Bonifica Renana; e Stefano Francia, presidente Consorzio di Bonifica della Romagna.

– le foto ritraggono un escavatore consortile e una squadra di tecnici di bonifica a lavoro sui territori montani;
scheda_tecnica che riassume i dati illustrati durante l’odierna conferenza
– link Wetransfer https://we.tl/t-MWNPg0HTnt contenente una clip video (1’40”) per Tv, webTv e portali d’informazione con alcune immagini e i dati più rilevanti]

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Relazioni Esterne – Ufficio Stampa  
ANBI Emilia-Romagna
Andrea Gavazzoli: 339 8837706; gavazzoli.tv@gmail.com
Web: anbiemiliaromagna.it
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Con 27,5 milioni di euro complessivi il Consorzio incrementa le opportunità di intervento per l’anno 2024 su un territorio gestito di 300 mila ettari

11 Gennaio 2023È di 27,5 milioni di euro la somma degli interventi che il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale prevede di realizzare sull’intero comprensorio gestito (300 mila ettari) per l’anno 2024. Un budget predisposto sulla prospettiva di un esercizio in espansione, che guarda al futuro e alle importanti opportunità da cogliere in favore del territorio e delle comunità che lo abitano, positivo esito del Bilancio di Previsione (strumento su cui si fonda la programmazione e la gestione economica e finanziaria dell’esercizio in corso) predisposto ed approvato dalla nuova governance consortile nell’arco di un mese esatto dal suo insediamento, avvenuto lo scorso 11 dicembre.

L’esercizio è caratterizzato da importanti incrementi nella realizzazione di nuove opere di bonifica – finanziate da Unione Europea, Governo nazionale e Regione – che toccano i 17 milioni di euro, con un aumento di quasi 7,5 milioni di euro (per effetto di alcuni importanti interventi in corso sul PNRR), a cui fanno inoltre riscontro ulteriori impegni, da parte dell’ente, per gli interventi sul territorio con fondi consortili pari a 10.689.818 euro, 451 mila euro in più rispetto al 2023. Ulteriori notizie positive giungono inoltre dalle voci inerenti i costi tecnici e amministrativi che, se pur in lieve crescita, saranno quasi interamente compensati dalla prevista riduzione dei costi energetici i quali, dopo i picchi toccati nelle precedenti annate, dovrebbero finalmente attestarsi su livelli più contenuti.

“Gli obiettivi da raggiungere in termini di progettazioni, realizzazioni, manutenzioni e servizi sono ambiziosi – ha sottolineato il presidente Lorenzo Catellani, presidente dell’Emilia Centrale – e l’ente ha capacità di progettare opere resilienti in grado di incrementare i livelli di sicurezza idraulica e il risparmio idrico”.

Ufficio Comunicazione & Relazioni Esterne

Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale

Mercoledì 24 gennaio 2024
ore 9,00-13,00
Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale
Corso G.Garibaldi n. 42 – Reggio Emilia

Conferenza finale del progetto LIFE agriCOlture

programma iniziativa
L’evento è aperto al pubblico previa registrazione, data la capienza limitata della sala

 

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