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Bonifica: Emilia Centrale rete irrigua attiva per il sostegno alle produzioni tipiche

Nelle medie del periodo è già operativa da giorni l’imponente derivazione dal Po ora si attivano anche le derivazioni secondarie dai fiumi Appenninici. La prolungata mancanza di piogge , criticità ormai endemica degli ultimi anni, potrebbe creare disagi nel lungo periodo.

Reggio Emilia -16-3-2017 – Le sollecitazioni che arrivano al Consorzio di bonifica dal composito universo agricolo rappresentano periodicamente, nei fatti, un ponte che unisce nel quotidiano diverse realtà che hanno l’obiettivo di mettere a profitto gli importanti valori territoriali del nostro comprensorio. Pertanto ogni segnalazione viene sempre considerata e valutata con la massima attenzione perlopiù in una fase di straordinaria gestione commissariale come quella che sta temporaneamente interessando l’ente consortile. Oggi più di ieri le criticità climatiche, palesi e tangibili, conseguenze dirette e non preventivabili degli stravolgimenti metereologici che interessano tutto il pianeta, obbligano il Consorzio di bonifica ad interpretare diversi ruoli attivi, per essere pronto a qualsiasi tipologia di necessità incombente; ad essere flessibile, ad operare con celerità per risolvere le problematiche che si manifestano e soprattutto per agire preventivamente per la salvaguardia diffusa del territorio in cui opera ed in particolar modo per il sostegno essenziale delle produzione tipiche che stanno alla base del nostro agroalimentare. Nei giorni scorsi abbiamo iniziato, in via anticipata, a rilasciare acqua invasando la nostra capillare ed estesa rete irrigua dapprima attivando l’imponente derivazione dal fiume Po a Boretto, mentre le altre derivazioni sono tutt’ora in via di attivazione. Ad oggi sono stati già immessi nei nostri canali irrigui 115.000 metri cubi d’acqua e con questa modalità contiamo di soddisfare con certezza le 36 richieste irrigue attualmente pervenute finora al nostro Centro Operativo, per un totale di circa 176 ettari, di cui 26 in Provincia di Reggio Emilia e 10 nel modenese, per alcune delle quali attualmente è iniziato il prelievo irriguo. Come detto la rete irrigua consortile (che ha pure funzioni scolanti) ha dimensioni davvero imponenti – comprendendo circa 2.500 km di canali e 70 impianti di sollevamento – con un volume di invaso di circa 15 milioni di metri cubi d’acqua. Tra le altre cose segnaliamo che in questo periodo sono in corso anche alcuni importanti lavori di pubblica utilità sulla stessa rete dell’ordine di circa 20 milioni di euro la cui anticipata sospensione esporrebbe il Consorzio alla minaccia di danni economici per i vincoli contrattuali con le imprese ma in ogni caso questi interventi, che comunque interessano in sistema irriguo, non avranno un particolare impatto sulla continuità delle forniture di acqua. Complessivamente il Consorzio sta facendo il possibile per far fronte , in modo puntuale e regolare, alle esigenze di approvvigionamento irriguo dei propri consorziati agricoltori delle provincie di Reggio Emilia, Modena e Mantova, così come avvenuto in altre campagne irrigue di anni precedenti particolarmente siccitosi.