Intervento dell’importo complessivo di oltre 320 mila euro frutto della consolidata sinergia tra i due enti e Aimag. L’opera avrà ricadute positive anche a nord della città

Carpi (MO), 26 Ottobre 2021 Una stretta e proficua sinergia tra la Bonifica dell’Emilia Centrale e l’Amministrazione comunale della Città di Carpi, insieme anche ad Aimag, ha consentito di portare a termine il collettore di scolo Burra Levata, opera idraulica atta a garantire la sicurezza e il corretto smaltimento delle acque meteoriche nell’area insediativa di nuova costruzione a sud di Carpi (Mo) denominata ‘Via dei Mulini’, vasta 20 ettari e compresa tra Via Morbidina, Via Burra Levata, la tangenziale Bruno Losi e la Sp 413: un articolato intervento dall’importo complessivo di oltre 320 mila euro, finanziato per 100 mila euro con fondi del Consorzio e per 159 mila euro con fondi del Comune di Carpi (il rimanente in parte da Aimag e in parte lottizzante).

Ideazione, progettazione e realizzazione dell’opera sono state portate avanti in piena collaborazione tra l’Emilia Centrale, il Comune di Carpi e Aimag grazie alla stipula di un protocollo di collaborazione tra i tre Enti per delineare le varie fasi dell’operatività e le tempistiche delle azioni da portare a termine: in particolare sono stati realizzati dei collettori di scolo mediante la posa di scatolari in cemento armato, alcuni coperti ed alcuni a cielo aperto; un ponticello e un tombamento – sempre con la posa di scatolari in cemento armato; alcune tubazioni e un sifone sotto il nuovo Scolo Burra Levata per garantire la presa irrigua al circolo comunale. E un manufatto di scarico e di ripartizione delle acque irrigue, oltre ad un cavallotto sul tubo serbatoio gas in acciaio. Questo intervento offrirà anche un ulteriore beneficio indiretto: convogliando le acque nel nuovo collettore che va verso Est si alleggeriranno infatti anche gli scarichi fognari già presenti a Nord.

“Credo sia necessario sottolineare rileva Marcello Bonvicini, presidente dell’Emilia Centrale – la stretta sinergia dietro questo risultato: il Comune di Carpi, il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e Aimag, con la quale portiamo avanti una collaborazione ultradecennale. Da un lato la politica che adegua le proprie strutture alle modifiche del territorio, dall’altro gli Enti che collaborano per garantire la sicurezza nelle aree di nuova costruzione, come quella oggetto dell’intervento: un’intesa assolutamente fondamentale per una corretta gestione del territorio”.

“Collaborazione tra enti del territorio e condivisione delle professionalità per garantire una gestione integrata ed efficace – dichiara Alberto Bellelli, sindaco della Città di Carpi – questo il modo con cui siamo abituati a lavorare insieme all’Emilia Centrale ed Aimag che ci ha visto, negli ultimi anni, impegnati a realizzare importanti interventi di miglioramento delle reti di smaltimento acque e rinaturalizzazione dei canali, come il progetto Life Rinasce e, da ultimo, l’intervento sul collettore di Burra Levata”.

“Quest’opera garantirà una maggior resilienza del nostro territorio, migliorando la risposta in caso di eventi atmosferici straordinari e di gestione ordinaria delle acque – evidenzia Riccardo Righi, assessore all’Urbanistica della Città di Carpi – interventi, questi, che dovranno essere sempre più attenzionati e promossi in un più complessivo piano di contrasto ai cambiamenti climatici”.

“La progettazione e la realizzazione di un intervento di questo tipo – sottolinea Domenico Turazza, Direttore Generale dell’Emilia Centrale – effettuato in un’area con insediamenti abitativi, dimostra la grande capacità del Consorzio di intervenire in tempi stretti e in situazioni non facilissime. In questo caso, infatti, il team tecnico, che ha progettato l’intervento realizzandolo con propri mezzi e addetti, ha operato in un contesto urbanizzato e non in un territorio isolato di campagna.

Foto in allegato: una delle fasi dell’intervento sul collettore di scolo Burra Levata, nel territorio della Città di Carpi (Mo), con la posa degli scatolari da parte delle squadre dell’Emilia Centrale

La necessaria operazione di contenimento di una delle maggiori frane d’Europa finanziata dalla Regione ER ed Emilia Centrale, impegnata anche nella progettazione, direzione ed esecuzione lavori

Tizzano Val Parma (PR), 7 Ottobre 2021 – Uno smottamento di dimensioni imponenti riattivatosi nel 2013 e che l’allora Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, non esitò a definire come “la frana più grande d’Europa”, con una superficie di oltre 100 mila ettari. Ma ora, con gli ultimi lavori di messa in sicurezza, che comprendono la segnaletica e la posa delle barriere stradali, l’intervento per arginare e contenere il movimento franoso di Capriglio, nel territorio del Comune di Tizzano Val Parma, è giunto alle battute finali grazie alla sinergia tra Regione Emilia-Romagna (che lo ha finanziato con un importo pari a 400 mila euro), Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale (che ha messo a disposizione ulteriori 40 mila euro occupandosi, inoltre, della progettazione, direzione ed esecuzione dei lavori) ed Amministrazione comunale di Tizzano (con l’importante apporto dell’Ufficio tecnico locale al monitoraggio costante dell’evento).

Positivo l’esito del sopralluogo effettuato lungo l’intera area coinvolta dall’intervento dai rappresentanti dell’ente consortile – il presidente Marcello Bonvicini, il direttore generale Domenico Turazza, il dirigente Area Lavori Pubblici Pietro Torri e il responsabile Area Ambiente Aronne Ruffini – insieme al sindaco di Tizzano Amilcare Bodria e ai tecnici dell’Ufficio comunale: completata infatti la pista di emergenza Capriglio-Pratolungo, larga 6 metri e ultima di una lunga serie di opere che il Consorzio ha realizzato in collaborazione con il Comune di Tizzano a seguito dell’iniziale evento che aveva

interrotto i collegamenti viari tra le varie frazioni e che, purtroppo, non è stato l’unico.Come riportato dall’Archivio Storico delle Frane della Regione Emilia-Romagna il movimento franoso di Capriglio, nel territorio di Tizzano Val Parma (PR), si è attivato una prima volta a valle nell’Aprile 2013 a causa delle abbondanti precipitazioni e della relativa fusione con il manto nevoso, per poi smuovere un secondo corpo franoso per scorrimento tra Capriglio e Pianestola: l’unione delle due frane è proseguita piuttosto velocemente nelle settimane successive avanzando nell’alveo del Torrente Bardea e danneggiando inoltre la rete scolante. Una nuova riattivazione del movimento si è poi avuta nel novembre 2016 quando, sempre a seguito delle intense precipitazioni, il sistema di monitoraggio topografico automatizzato ha rilevato spostamenti di circa 4 cm in corrispondenza di un prisma posto appena a valle della viabilità comunale del tratto di strada della Val Bardea (strada per La Latta), oltre all’ampliamento delle fessure presenti sulla stessa sede stradale. Tutti i dati sono documentati e disponibili presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli regionale.

“Si è trattato di un evento dalla portata imponente – evidenzia Marcello Bonvicini, Presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – la cui eccezionalità ha comportato un impegno particolare da parte del Consorzio sia sul piano tecnico-operativo che su quello economico e sempre in costante sinergia tra i vari enti. Un approccio che ha condotto ad una reazione adeguata alle criticità dotando così il territorio delle infrastrutture necessarie”.

In allegato: la foto del sopralluogo con gli esponenti dell’Emilia Centrale e dell’Amministrazione Comunale di Tizzano; la mappa della frana di Capriglio (il cui identificativo è il cod. 221424) redatta dal Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli della Regione Emilia-Romagna

Domenica 3 ottobre Impianti aperti
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Sabato 2 ottobre 2021
“Quant’è verde la mia valle”
esplorazioni ambientali nella Val d’Enza dei canali irrigui

programma iniziativa

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