La ginestra dei carbonai

La Ginestra dei carbonai (Cytisus scoparius) è un arbusto tipico dei suoli silicei presenti nei castagneti. In tarda primavera la ricca fioritura colora di giallo brillante la pianta.
Il nome specifico scoparium deriva dall’uso dei rami, difficilmente infiammabili, per la realizzazione di scope per la pulizia dei forni per il pane. I rami, posti sulla cima delle cataste di legna a formare le carbonaie, grazie alla loro scarsa infiammabilità, consentivano una combustione lenta, ottenendo così una migliore qualità del carbone. Sempre i carbonai usavano i suoi rami per costruire nei boschi il tetto delle capanne dove in estate lavoravano. Da questi usi e dal fatto che cresce abbondante attorno alle carbonaie, deriva il nome volgare Ginestra dei carbonai.

Il percorso botanico tra fitoalimurgia e farmacopea popolare

Da sempre l’uomo ha imparato a riconoscere ed utilizzare le piante spontanee per curarsi ed alimentarsi.
Per secoli ogni civiltà ha scelto le specie da utilizzare, le parti da raccogliere e i loro usi, tramandando oralmente queste conoscenze.
La scienza che studia i rapporti tra specie vegetali e l’uomo si chiama etnobotanica. Nella collina e nella montagna reggiana, fino al dopoguerra, erano riconosciute da 100 a 160 specie spontanee usate a scopo alimentare.
Anche a livello locale erano numerosissime quelle impiegate per scopi alimentari e medicinali, ma anche quelle alle quali venivano attribuiti poteri magici e divinatori.
Lungo il percorso sono state evidenziate, mediante apposita tabella, alcune tra le specie maggiormente conosciute ed utilizzate.