Castellarano, 27 ottobre 2016 Durante il sopralluogo tecnico per il completamento della nuova centrale idroelettrica di Castellarano gestita da Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale e il Gruppo IREN si è potuto vedere il complesso sistema idraulico che regolerà la produzione di energia pulita grazie alla caduta dei flussi del Secchia, sistema interrato che sarà completamente sommerso dalle acque.
Quella di stamane sarà con ogni probabilità una delle ultimissime volte in cui il maxi-cantiere per la realizzazione della centrale idroelettrica di Castellarano aprirà le sue porte al pubblico prima della sua ultimazione – prevista per l’inizio del 2017 – e soprattutto, essendo quasi totalmente sottoterra, prima che l’acqua lo ricopra in tutta la sua sua complessità infrastrutturale. Oggi il ritmo dei lavori è ancora altissimo, numerose gru visibili sia dal versante reggiano che da quello modenese fanno capolino da lontano e sotto la loro ombra una decina di escavatori e una cinquantina di tecnici e operai lavorano senza sosta per finire al più presto le condotte dove saranno inserite per ultimo le turbine utili alla produzione di energia idroelettrica. Energia pulita per un’opera idraulica che vuole essere del tutto sostenibile e che produrrà circa 6 milioni di KWh, un quantitativo rilevante che potrà coprire un fabbisogno complessivo per oltre 3500 famiglie.
La realizzazione della nuova centrale, frutto di una partnership fattiva tra il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale (52,5%) e il Gruppo Iren (Iren Rinnovabili) (47,5%),  va a completare e soprattutto ad ottimizzare il rilevante valore della caduta delle acque del Secchia, (affluente con la maggiore portata di flussi di acqua appenninica verso il Po) proprio in corrispondenza della storica Traversa; il progetto infatti prevede una utilità che avrà positivo influsso sia per il territorio della provincia di Reggio che per quello di Modena. In particolare in località San Michele dei Mucchietti (Modena) si concretizzerà la fase di presa delle acque e della cosiddetta Centrale di produzione, sull’opposto versante in sponda reggiana, nel Comune di Castellarano, si insedierà la Cabina di trasformazione ed lo snodo tecnico per l’immissione energetica sulla rete di collegamento nazionale.
“Valorizziamo – con questa collaborazione tra Iren e Emilia Centrale risorse – già presenti in natura utili per diverse comunità da fonti rinnovabili e con una massima attenzione alla sostenibilità ambientale “ – ha commentato il presidente di IREN Rinnovabili Carlo Pasini. E in questa scommessa di sostenibilità di stampo socio-economico-ambientale che guarda strategicamente al domani un ruolo fondamentale lo gioca il Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale che attraverso quest’ opera c- he completa ed arricchisce un’area fondamentale dal punto di vista idraulico – torna come mission al passato quando i Consorzi di bonifica erano tra i principali attori nel paese per la produzione di energie pulite ottenute dalla cadute dell’acqua “ I Consorzi di bonifica – rileva il Commissario Regionale al Consorzio dell’Emilia Centrale Franco Zambelli possiedono nel loro dna la vocazione alla produzione di energia e questa collaborazione va proprio in questa direzione, ma all’insegna della modernità, dell’innovazione tecnologica e al minor impatto ambientale possibile”. Il direttore generale del Consorzio Domenico Turazza sarà il presidente operativo della società mista B.I. Energia che gestirà l’impianto “Stiamo realizzando un’opera davvero importante perché rappresenta un importante e possibile modello replicabile laddove le condizioni ambientali consentano di farlo: stiamo lavorando alacremente e contiamo di concludere i lavori entro marzo 2017”.
All’incontro hanno preso parte numerosi tecnici e amministratori locali tra cui il Sindaco di Castellarano Giorgio Zanni e gli Assessori all’Ambiente e allo Sviluppo Economico del Comune di Sassuolo, Sonia Pistoni e Gregorio Schenetti.

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