Il giorno 18 aprile 2015 dalle ore 9:00 alle ore 13:00

presso la Sala Prampolini del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale in Corso Garibaldi 42 Reggio Emilia, si terrà la Sessione Plenaria di apertura del Processo Partecipato del progetto LIFE13 ENV/IT/000169 “LIFE RINASCE – RIqualificazione NAturalistica per la Sistemazione integrata idraulico-ambientale dei Canali Emiliani”.
Il carattere sostanzialmente innovativo del progetto LIFE RINASCE è dato non solo dalle tipologie d’intervento ipotizzate per risolvere i problemi idraulici e ambientali specifici, ma soprattutto dall’intero percorso di progettazione, che vedrà coinvolti gli attori locali nella definizione degli interventi attraverso un “Processo partecipato”: questo permetterà di raccogliere le idee e  i contributi degli attori locali (cittadini, imprese, associazioni, ecc.) al fine di indirizzare al meglio la progettazione degli interventi.
Il Processo partecipato prevede diversi momenti di coinvolgimento degli attori locali:
– un evento di apertura del processo (sessione plenaria) il 18 aprile 2015 a Reggio Emilia, in cui sarà illustrato in termini generali il progetto LIFE RINASCE;
– 6 incontri di confronto (workshop partecipativi) sul territorio, comprendenti visite guidate alle aree di intervento fra i mesi di maggio e giugno 2015, al fine di discutere dei problemi dei canali e dei possibili interventi da realizzare;
– un evento di chiusura del processo partecipato (sessione plenaria) nel mese di settembre 2015.
È possibile reperire ulteriori informazioni sul progetto LIFE RINASCE nel sito web http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/life-rinasce.
A breve saranno comunicati il programma definitivo e le modalità di iscrizione.
Per ulteriori informazioni sull’evento è possibile contattare gli indirizzi LifeRinasce@emiliacentrale.it e SMO-LifeRinasce@emiliacentrale.net

Programma

OLYMPUS DIGITAL CAMERAA Busana le opere hanno riguardato il Rio Rondino e la regimazione idraulica dei fossi presenti a valle dell’abitato di Cervarezza. A Collagna, il Rio Canalina ed il fiume Secchia a Cerreto Alpi, oltre alle strade di Cerreto Laghi e Valbona

1 aprile 2015 – Preservata la viabilità di Valbona di Collagna, paese agricolo nel quale si effettua l’ultimo pascolo d’Appennino, e Cerreto Alpi e regimazione idraulica nel Rio Canalina e nel fiume Secchia in località Cerreto Alpi.
A Busana regimazione del Rio Rondino a Nismozza e vecchia galleria drenate a Cervarezza.
“Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – dichiara Paolo Bargiacchi, sindaco di Collagna – è un presidio basilare nelle comunità dove la ruralità è importante. In particolare, a Valbona, i lavori dell’ente si sono rivelati fondamentali per poter mantenere fruibile una viabilità a 1121 metri sul livello del mare con il resto del territorio”.
“Nel comune di Collagna – spiega il direttore dell’ente consortile, Domenico Turazza – la regimazione idraulica ha interessato il fiume Secchia a Cerreto Alpi e il Rio Canalina nel capoluogo. Si è anche provveduto alla manutenzione delle strade pubbliche a Cerreto Laghi e Valbona. In particolare i lavori hanno riguardato, la riapertura e il modellamento dei fossi, il taglio delle piante, le regimazioni idrauliche delle acque stradali, la sistemazione del piano viabile, di scarpate e banchine”.
“Esprimo viva soddisfazione per le opere realizzate in comune di Busana dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, nell’ambito del programma di manutenzione straordinaria del territorio – commenta Daniela Pedrini, sindaco di Busana –. La sistemazione idraulica del Rio Rondino a Nismozza, l’intervento sui fossi di scolo della rete drenante dell’abitato di Cervarezza e le altre manutenzioni realizzate sono azioni fondamentali per la riduzione del rischio idrogeologico che assilla purtroppo il nostro territorio e l’intera montagna. Fondamentale sarà garantire anche in futuro una cura costante mettendo in campo tutti gli interventi necessari alla mitigazione di rischi futuri. Auspico che nel prossimo periodo si possa intervenire anche su altre aree del territorio comunale”.
“Per il comune di Busana è stata effettuata la regimazione idraulica del Rio Rondino in località di Nismozza ed il ripristino e la manutenzione idraulica dei fossi di scolo della rete drenante posta a salvaguardia dell’abitato di Cervarezza”, aggiunge il direttore Turazza.OLYMPUS DIGITAL CAMERA
“Nei territori di Busana e Collagna, in zona di tutela paesaggistica – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale –, le opere di manutenzione straordinaria effettuate dal Consorzio non hanno alterato lo stato dei luoghi ma sono servite per il mantenimento in efficienza di importanti strade pubbliche e per impedire tracimazioni d’acqua lungo i rii naturali”.
L’importo totale dei lavori ammonta a 66.000 euro, finanziati con fondi consortili.

Il consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale comunica di non essere soggetto alla normativa sulla fatturazione elettronica, non essendo compreso nel conto economico consolidato delle pubbliche amministrazioni.
Pur essendo soggetto obbligato ad applicare lo split payment, non è tenuto alla fattura elettronica, per ora riservata alla PA.

Dal 1/1/2019 il Consorzio rientrerà nella fatturazione elettronica obbligatoria per tutti i privati.

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27 marzo – ore 17,00
Saluto, Marino Zani, Presidente Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale
Introduce,  Antonio Canovi, Geostorico, Atelier Paesaggio della Bonifica
Alessandro Pattaro, ingegnere idraulico, coordinatore tecnico del Contratto di Fiume Meolo Vallio Musestre – Metodologia e storia dei Contratti di Fiume
Mario Tonello, storiAmestre – Fare ricerca su un piccolo fiume, il Marzenego
Carlo Bendoricchio, Direttore del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive – L’esperienza del Contratto di Fiume Marzenego
Interventi
Conclusione, Domenico Turazza, Direttore Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale

A seguire inaugurazione esposizione Documentare il Marzenego oggi a cura di Mario Tonello, Giorgio Sarto

28 marzo – ore 10,00
Rritrovo presso il Nodo Idraulico di Boretto, Via Argine Cisa n. 65
Visita del museo multimediale della Bonifica, visita del museo del Po e della navigazione interna, Via Argine Cisa n. 11 sul Po e della Sala consiliare di Boretto realizzata dal designer Marcello Nizzoli, Possibilità di navigazione sul Po con la motonave Padus (ticket individuale).
Accompagnano Zelindo Catellani, tecnico Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e Antonio Canovi, geostorico, Atelier del Paesaggio della Bonifica

Per informazioni e prenotazioni: antonio.geostorico@gmail.com; 339 3399916

Fabrizio FrignaniDopo il successo degli appuntamenti di febbraio, proseguono i laboratori organizzati dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale nel suo Atelier del paesaggio della Bonifica, in Corso Garibaldi, 42, a Reggio Emilia.
Il laboratorio “La mappa non è il territorio” riflette sul rapporto tra realtà e rappresentazione, alla base della comprensione geografica del mondo, mettendo in campo specifici saperi cartografici. Si articola nel mese di marzo in due incontri d’aula presso l’Atelier del Paesaggio della Bonifica.
“Cartografare il mondo: carte moderne, carte contemporanee” è in calendario per venerdì 20 marzo, dalle ore 17.30 alle 19,00. Dopo l’introduzione di Antonio Canovi, il pomeriggio sarà condotto da Fabrizio Frignani, geostorico e Riccardo Catellani, geografo.
Il materiale documentario utilizzato nel corso degli incontri sarà posto a disposizione per usi didattici. Il corso è sostenuto dall’ente consortile e non prevede alcuna quota di iscrizione.
Si ricorda che il mercoledì pomeriggio è possibile parcheggiare gratuitamente nei controviali della città.

Fruibilità migliorata con aggiornamento e incremento della segnaletica turistica e la messa in sicurezza del percorso attraverso la sistemazione dei manufatti esistenti nei territori che furono della Grancontessa

APPENNINO REGGIANO (13 marzo 2015) – Grazie al Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale è stata migliorata la fruibilità del “Sentiero Matilde”, che fa parte dei percorsi turistico culturali valorizzati dal progetto di cooperazione “Cammini d’Europa”, rete culturale di storia, cultura e turismo.

Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, in convenzione con il Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano, ha progettato e realizzato interventi di messa in sicurezza e sistemazione di questo importante percorso in terra reggiana, utilizzando risorse dell’Asse 4 del Piano Regionale di Sviluppo Rurale.

“Un sentiero che attraversa la provincia reggiana da Nord a Sud nei territori che furono della Contessa Matilde, – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – percorso che coniuga le ricchezze ambientali e le testimonianze storiche”.

“Stiamo parlando di un vero ‘Cammino d’Europa’ – dichiara Luciano Correggi, presidente del Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano – perché il Sentiero Matilde segue in territorio reggiano l’antico percorso alto medievale, che dallo sbocco dell’Enza, portava nel cuore del dominio dei Canossa, ai castelli di Rossena, Canossa, Sarzano, Carpineti, fino a Toano e si dirigeva verso il crinale al Passo di San Pellegrino in Alpe, attraverso la turrita ‘via delle Scalelle’, per poi scendere verso i possedimenti toscani, verso la via del Volto Santo, verso Lucca e poi a Roma. L’itinerario permette di scoprire sia l’antico sistema di comunicazione, che quello difensivo, basato su castelli e case torri (Cavandola, Monchio, Sorchio e Riana sono tutte inserite nel percorso), ma anche le suggestioni di un territorio limitrofo (e collegato dalla sentieristica Cai) ancora integro, come le antiche sorgenti solforose di Quara, il ponte a schiena d’asino di Cadignano e i gessi del Secchia”.

“La messa in sicurezza e il miglioramento dell’antico ‘Sentiero Matilde’ che la bonifica ha realizzato con imprenditoria locale – aggiunge Zani – ha consentito al sentiero di entrare a far parte di ‘Cammini d’Europa’, il circuito internazionale di valorizzazione turistica integrata di itinerari culturali e di pellegrinaggio”.

“Gli interventi – spiega Angela Tincani, direttore dei lavori per il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – hanno riguardato l’aggiornamento e l’incremento della segnaletica turistica attraverso la sostituzione delle tabelle informative lungo il percorso. Si è proceduto quindi alla tabellazione di nuovi percorsi che si integrano al ‘Sentiero Matilde’, come, ad esempio la variante di Marola. È stata inoltre assicurata la messa in sicurezza e il miglioramento del percorso attraverso la sistemazione di manufatti esistenti. Sono state quindi riaperte le parti di sentiero abbandonate grazie alle opere di miglioramento della percorribilità dello stesso”.

“Per conseguire gli obiettivi di sicurezza – prosegue la Tincani – sono stati adottati accorgimenti tecnici che vanno dall’allargamento del sentiero in punti particolarmente pericolosi come nei pressi della Torre dell’Amorotto a Civago, alla realizzazione di scalinate in legno in tratti molto ripidi e scivolosi come a Cavola e Castel Pizigolo, sino alla dotazione di dispositivi antiscivolamento nelle passerelle lungo il Torrente Tresinaro. Le opere, svolte in aree disagiate e molto distanti tra loro, hanno contribuito al miglioramento della fruibilità dell’intero percorso”.

I lavori sono terminati nel 2014 e sono stati finanziati utilizzando risorse comunitarie dell’Asse 4 del Piano Regionale di Sviluppo Rurale. La realizzazione del progetto è stata possibile anche grazie alla collaborazione con il Settore Turismo della Provincia di Reggio Emilia e i comuni interessati.

 

 

Atelier del Paesaggio foto G. Arlotti (6)Proseguono i laboratori organizzati dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale nel suo Atelier del Paesaggio della Bonifica, in Corso Garibaldi, 42, a Reggio Emilia.
Venerdì 13 marzo, dalle ore 17.30 alle 19 si terrà l’incontro “La cartografia digitale”, introduce Giovanna Iori, geostorica, conduce Tommaso Barbieri, geografo.
Il materiale documentario utilizzato nel corso degli incontri sarà posto a disposizione per usi didattici. Il corso è sostenuto dall’ente consortile e non prevede alcuna quota di iscrizione.
Si ricorda che il mercoledì pomeriggio è possibile parcheggiare gratuitamente nei controviali della città.

APPUNTAMENTO A MERCOLEDI’ 11 MARZO
Tutti i dati della stagione irrigua 2014
In collaborazione con l’istituto Zanelli, Arpa e Urber, saranno resi noti i dati del progetto “Monitoraggio della qualità delle acque irrigue”

REGGIO EMILIA (9 marzo 2015) – Stagione irrigua 2014: si presentano i dati da parte del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale. Appuntamento a mercoledì 11 marzo alle ore 10.30 presso la sede del Consorzio, Corso Garibaldi, 42, a Reggio Emilia.
L’evento è organizzato in collaborazione con l’Istituto di istruzione superiore Antonio Zanelli, Arpa (Agenzia regionale prevenzione e ambiente regione Emilia Romagna) e Urber (Unione regionale delle bonifiche Emilia Romagna).
“Dal 2010  – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale svolge, in convenzione con l’Istituto Zanelli di Reggio Emilia e Arpa Emilia Romagna-sezione di Reggio Emilia, un’intensa attività di monitoraggio della qualità delle acque irrigue”.
“Il progetto di monitoraggio – specifica Aronne Ruffini, dirigente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – prevede l’esecuzione di campionamenti mensili, svolti durante l’intera stagione irrigua, su di un elevato numero di canali. L’attività di prelievo e sorveglianza si svolge su ventuno stazioni distribuite nei tre distretti irrigui, dall’alta alla bassa pianura reggiana e modenese”.
“Le acque irrigue prelevate – prosegue il dirigente – sono sottoposte ad analisi fisiche, chimico-fisiche, chimiche e microbiologiche. Questa attività permette al Consorzio di ottenere informazioni dettagliate, relative alle acque irrigue transitanti all’interno del reticolo idrografico artificiale di pianura, indispensabili per valutare e classificare le stesse sotto il profilo qualitativo, sia agronomico sia ambientale, al fine di tutelare e valorizzare le risorse idriche e le produzioni agricole. Consente, inoltre, di fornire gratuitamente i dati relativi alla qualità delle acque, con finalità certificatorie, alle aziende agricole richiedenti”.
Dopo i saluti di Rossella Crisafi, dirigente dell’Istituto Zanelli, di Fabrizia Capuano, dirigente responsabile della sezione provinciale Arpa di Reggio Emilia, Antonio Sangiorgi, coordinatore Urber, inizierà il convegno.
Ad aprirlo Domenico Turazza, direttore del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, con “La convenzione tra Consorzio, Arpa e Zanelli”.
Seguirà quindi l’intervento di Aronne Ruffini, dirigente Ufficio ambiente agroforestale del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, inerente il sistema irriguo del Consorzio.
Verranno quindi illustrati i risultati del progetto “Monitoraggio della qualità delle acque irrigue – dati stagione 2014”, da Daniele Galli, docente dello Zanelli, Silvia Franceschini, referente regionale monitoraggio stato ambientale acque superficiali, Arpa Emilia Romagna, Alex Magnanini e Greta Catellani, studenti dello Zanelli.
I lavori si chiuderanno con gli interventi di Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e di Raffaella Curioni, assessore educazione e conoscenza, Comune di Reggio Emilia.
Seguirà, alle ore 12, un rinfresco per tutti i partecipanti.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina Facebook “emiliacentrale”, oppure inviare una mail all’indirizzo ufficiocomunicazione@emiliacentrale.it.

 

Palanzano3PALANZANO (Parma, 10 marzo 2015) – Frane consolidate, isola ecologica salvaguardata e strade ripristinate. Accade a Palanzano (Parma) grazie all’intervento del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale.

“A Palanzano – dichiara Lino Franzini, primo cittadino – possiamo dire: meno male che abbiamo il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale: un ente che opera con impegno e serietà sui territori dell’Appennino Parmense e Reggiano”.

“Sul nostro suolo – prosegue il sindaco – sono stati effettuati alcuni interventi di notevole importanza per il comprensorio montano. Interventi che hanno portato apprezzabili benefici ai pendii interessati, alla viabilità locale e al mantenimento del valore del patrimonio immobiliare su cui si è intervenuti”.

“I movimenti franosi e le successive infiltrazioni di acque segnalatici – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – hanno consentito di attivare la convenzione già in essere con il Comune di Palanzano e, quindi, di impegnare i nostri tecnici per il progetto attuato nel palanzanese”.

“L’isola ecologica di Palanzano – dichiara Pietro Torri, dirigente Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – è posizionata su una sommità adiacente la strada provinciale. A valle vi sono prati che presentavano avvallamenti causati dalla presenza di acque profonde che emergevano in superficie e che provocavano ristagni d’acqua nelle parti più pianeggianti. Considerata le pendenza del terreno si è reso necessario realizzare opere di consolidamento del movimento franoso per bonificare il dissesto in corso. I drenaggi eseguiti lungo il pendio, mirati alla regimentazione delle acque presenti in superficie e in profondità e la sistemazione generale del versante hanno messo in sicurezza l’intera area e conseguentemente anche la viabilità intorno all’isola ecologica”.

“A Pratopiano – prosegue il dirigente –, a monte e a valle della strada comunale era presente un movimento franoso causato dall’infiltrazione di acque superficiali. Sono quindi stati consolidati i versanti attraverso la costruzione di fosse drenanti, la regimazione delle acque superficiali e la sistemazione morfologica superficiale del terreno”.

L’importo totale dei lavori ammonta a 39.000 euro, finanziati con fondi consortili.

OPERE DEL CONSORZIO DI BONIFICA DELL’EMILIA CENTRALE

Strade e fossi più sicuri a Polinago e Serramazzoni

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MODENA (3 marzo 2015) – Strade pubbliche ripristinate, fossi che attraversano paesi messi in sicurezza, scarpate consolidate. Un esempio dell’attività di bonifica nell’Appennino modenese con interventi puntuali del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale.
“Sia a Polinago che a Serramazzoni – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – abbiamo provveduto alla sistemazione di strade e fossi resesi inagibili a causa delle abbondanti precipitazioni atmosferiche e della mancata manutenzione. Un fatto resosi possibile grazie alla collaborazione e alle convenzioni in essere con i Comuni del comprensorio”.
“Ogni anno – aggiunge Pietro Torri, dirigente dell’ente consortile – il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale svolge interventi di bonifica montana che,OLYMPUS DIGITAL CAMERA nel rispetto dell’ambiente, cercano di offrire soluzioni compatibili alla permanenza dell’uomo sul territorio, a fronte di pendii idrogeologicamente instabili. A disposizione mettiamo le nostre competenze tecniche e un lavoro di squadra anche con i singoli Comuni che quotidianamente lavorano con noi”.
“Un lavoro svolto a regola d’arte che ha consentito il recupero di un muro in sasso – afferma il sindaco di Polinago, Gian Domenico Tomei –: è quello di via del Veneziano nel nostro comune, a monte della strada, che consideriamo come un primo stralcio. Così come in via Cuccorosso la Bonifica è intervenuta per il completamento di una strada bianca, concludendo quanto già avviato negli anni passati”.
“Segnalo – prosegue il primo cittadino –, in particolare, l’intervento realizzato per la pulizia del fosso d’Erbaia, a monte e a valle dell’abitato di Talbignano che, appunto, è attraversato dallo stesso corso d’acqua. In sintesi, si rischiava l’esondazione all’interno dell’abitato in caso di piena: un lavoro strategico nella sua semplicità. Ha un valore enorme per la comunità che, in caso di allagamento, avrebbe comportato gravi danni agli edifici”.
“Questi interventi – aggiunge il primo cittadino Tomei – sono sempre più strategici per il territorio e richiederebbero ulteriori impegni finanziari”.
A Serramazzoni, invece, alcuni chilometri dopo il capoluogo in direzione località Pompeano in via Roncovecchio era presente un evidente cedimento di parte della banchina stradale dovuto ad uno smottamento verso valle del terreno. Un fatto dovuto alle intense precipitazioni invernali “che – ricorda l’assessore all’ambiente Simone G. Gianaroli – aggravarono le situazioni critiche già esistenti sul territorio, peggiorando il quadro complessivo ed esponendo a rischi anche i mezzi circolanti lungo la via interessata dalla frana”.

“Solo grazie al tempestivo intervento del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – aggiunge l’assessore Gianaroli – , e l’esecuzione tramite i mezzi e le imprese affidatarie, si è potuto superare l’emergenza, mediante interventi sul versante idonei a ripristinare lo stato dei luoghi antecedente la frana. La nostra amministrazione ringrazia formalmente  tutti i tecnici del Consorzio nonché gli operatori e le imprese affidatarie incaricate per eliminare le criticità”.

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