Ultimati i lavori di messa in sicurezza della strada comunale La Ferrara – Cento Croci in comune di Palagano (Mo).
Questo tronco stradale risulta di vitale importanza per la frazione di Boccassuolo visto che è l’unico collegamento con il capoluogo; permette inoltre il rapido raggiungimento delle vicine località poste nei comuni di Riolunato e Pievepelago, offrendo agli utenti una valida alternativa di percorrenza per gli spostamenti intercomunali. Il perdurare delle condizioni meteo avverse del periodo febbraio – marzo 2016 aveva attivato una forte erosione della scarpata di monte, causando il crollo di numerosi massi e colate di fango sulla sede stradale e creando problematiche di sicurezza per la circolazione stradale. I lavori di messa in sicurezza sono consistiti nel disgaggio dei massi pericolanti, nel modellamento superficiale del versante con asportazione del materiale incoerente e nella messa in opera di reti paramassi sovrapposte a georeti. Hanno completato l’opera la realizzazione di un drenaggio lungo il versante per la raccolta delle acque in profondità e l’impermeabilizzazione della cunetta stradale.
(Finanziamento di €. 40.000 del comune di Palagano con fondi regionali di Protezione Civile. Progettazione e Direzione Lavori Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale)

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Il versante prima dei lavori

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Fase di realizzazione della barriera paramassi

Terminata la distribuzione irrigua, il personale del Consorzio, realizza opere di manutenzione della rete consorziale .
E’ stato consolidato l’alveo del cavo Argine in Comune di Correggio, mediante la posa di manufatti in cemento armato ad U . Lavoro realizzato con escavatori e personale consorziale .

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Castellarano, 27 ottobre 2016 Durante il sopralluogo tecnico per il completamento della nuova centrale idroelettrica di Castellarano gestita da Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale e il Gruppo IREN si è potuto vedere il complesso sistema idraulico che regolerà la produzione di energia pulita grazie alla caduta dei flussi del Secchia, sistema interrato che sarà completamente sommerso dalle acque.
Quella di stamane sarà con ogni probabilità una delle ultimissime volte in cui il maxi-cantiere per la realizzazione della centrale idroelettrica di Castellarano aprirà le sue porte al pubblico prima della sua ultimazione – prevista per l’inizio del 2017 – e soprattutto, essendo quasi totalmente sottoterra, prima che l’acqua lo ricopra in tutta la sua sua complessità infrastrutturale. Oggi il ritmo dei lavori è ancora altissimo, numerose gru visibili sia dal versante reggiano che da quello modenese fanno capolino da lontano e sotto la loro ombra una decina di escavatori e una cinquantina di tecnici e operai lavorano senza sosta per finire al più presto le condotte dove saranno inserite per ultimo le turbine utili alla produzione di energia idroelettrica. Energia pulita per un’opera idraulica che vuole essere del tutto sostenibile e che produrrà circa 6 milioni di KWh, un quantitativo rilevante che potrà coprire un fabbisogno complessivo per oltre 3500 famiglie.
La realizzazione della nuova centrale, frutto di una partnership fattiva tra il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale (52,5%) e il Gruppo Iren (Iren Rinnovabili) (47,5%),  va a completare e soprattutto ad ottimizzare il rilevante valore della caduta delle acque del Secchia, (affluente con la maggiore portata di flussi di acqua appenninica verso il Po) proprio in corrispondenza della storica Traversa; il progetto infatti prevede una utilità che avrà positivo influsso sia per il territorio della provincia di Reggio che per quello di Modena. In particolare in località San Michele dei Mucchietti (Modena) si concretizzerà la fase di presa delle acque e della cosiddetta Centrale di produzione, sull’opposto versante in sponda reggiana, nel Comune di Castellarano, si insedierà la Cabina di trasformazione ed lo snodo tecnico per l’immissione energetica sulla rete di collegamento nazionale.
“Valorizziamo – con questa collaborazione tra Iren e Emilia Centrale risorse – già presenti in natura utili per diverse comunità da fonti rinnovabili e con una massima attenzione alla sostenibilità ambientale “ – ha commentato il presidente di IREN Rinnovabili Carlo Pasini. E in questa scommessa di sostenibilità di stampo socio-economico-ambientale che guarda strategicamente al domani un ruolo fondamentale lo gioca il Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale che attraverso quest’ opera c- he completa ed arricchisce un’area fondamentale dal punto di vista idraulico – torna come mission al passato quando i Consorzi di bonifica erano tra i principali attori nel paese per la produzione di energie pulite ottenute dalla cadute dell’acqua “ I Consorzi di bonifica – rileva il Commissario Regionale al Consorzio dell’Emilia Centrale Franco Zambelli possiedono nel loro dna la vocazione alla produzione di energia e questa collaborazione va proprio in questa direzione, ma all’insegna della modernità, dell’innovazione tecnologica e al minor impatto ambientale possibile”. Il direttore generale del Consorzio Domenico Turazza sarà il presidente operativo della società mista B.I. Energia che gestirà l’impianto “Stiamo realizzando un’opera davvero importante perché rappresenta un importante e possibile modello replicabile laddove le condizioni ambientali consentano di farlo: stiamo lavorando alacremente e contiamo di concludere i lavori entro marzo 2017”.
All’incontro hanno preso parte numerosi tecnici e amministratori locali tra cui il Sindaco di Castellarano Giorgio Zanni e gli Assessori all’Ambiente e allo Sviluppo Economico del Comune di Sassuolo, Sonia Pistoni e Gregorio Schenetti.

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Il 14 ottobre 2016 ing. Marco Monaci del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale ha tenuto una lezione sul tema della Riqualificazione Fluviale nell’ambito di un workshop di approfondimento e aggiornamento per insegnanti ed educatori ambientali organizzato dal CIRF (www.cirf.org) in collaborazione con Labter-Crea Rete di Scuole, Parco del Mincio e Parco Oglio Sud http://www.cirf.org/italian/menu1/attivita/news/WSCirfEdAmb.html
L’evento, tenutosi presso la sede del Parco del Mincio (MN), ha visto la partecipazione come docente dell’Ing. Marco Monaci del Consorzio di bonifica, il quale ha illustrato come la riqualificazione fluviale viene applicata dall’Ente nell’ambito dei progetti europei LIFE RINASCE (LIFE13/ENV/IT/000169 – http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/life-rinasce e LIFE RII (LIFE 11/ENV/IT/000243 – http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/life-rii/temi/progetto-life-rii/life-rii.
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Biciclettata adatta a tutti per conoscere la storia delle bonifiche e del secolare legame tra acqua e terra che ha segnato il paesaggio delle nostre pianure e per visitare il cantiere che porterà, entro aprile 2017, al completo rinnovo del nodo idraulico di Mondine, gravemente danneggiato dal sisma del maggio 2012
Programma
Ritrovo: Moglia ore 10.00, Ecomuseo delle Bonifiche
Durata percorso: 2 ore
Tipologia percorso: Biciclettata paesaggistica e storico-naturalistica attraverso la ciclabile del Fiume Secchia e la
campagna mantovana, tra l’Ecomuseo delle bonifiche di Moglia, il Chiavicone di Bondanello e l’impianto idrovoro di
Mondine.
Difficoltà e dislivello: facile, adatta a tutti
Iniziativa gratuita e aperta a tutti.
Al termine del percorso sarà offerto un risotto ai partecipanti.
Il Comune di Moglia metterà a disposizione gratuitamente le biciclette su richiesta: caschetto obbligatorio per i
ragazzi, consigliato per gli adulti. Conclusione intorno alle 12.30
Consigliata… la macchina fotografica e la voglia di pedalare perdendosi negli orizzonti infiniti di questo tratto di pianura!
La prenotazione è obbligatoria
E-mail info@geniusloci-escursioni.it mob. 334-3799202

 

pastedgraphic-1In seguito ai sismi del 20 e 29 maggio 2012, numerose opere di bonifica hanno subiti rilevanti danni, in particolare ai nodi idraulici di Mondine e San Siro, in Provincia di Mantova, ove confluiscono le acque della pianura reggiana e modenese per complessivi 85.000 Ha.
I danni determinati dal sisma hanno messo completamente fuori servizio gli impianti idrovori di Mondine e di San Siro, i manufatti di regolazione quali le chiaviche emissarie, nonché altre chiuse di regolazione e la botte San Prospero, oltre ai fabbricati funzionali all’attività quali i magazzini e le case di guardia.
A seguito del terremoto, il nodo idraulico di Mondine, uno dei luoghi simbolo del sisma, è stato interessato ad una complessa serie di interventi progettati ed eseguiti dal Consorzio.
I manufatti storici (Idrovora, chiavica emissaria e chiavica sfioratore) sono stati fatti inizialmente oggetto di interventi di messa in sicurezza e di ripristino, finalizzati al parziale recupero del loro funzionamento, per complessivi € 781.300. Successivamente sono stati eseguiti i lavori di riparazione per complessivi € 1.400.000.
pastedgraphic-2Tali interventi non sono però risultati sufficienti a garantire la piena sicurezza idraulica di un comprensorio così esteso e popolato, stante la loro vetustà e la gravità dei danni subiti a causa del terremoto, per cui i tecnici del Consorzio hanno avviato ben presto la fattibilità e la progettazione dei nuovi impianti, ed in particolare:
– la realizzazione di un nuovo impianto idrovoro per lo scolo meccanico delle acque per euro 12.000.000,
– un nuovo impianto irriguo per euro 3.000.000
– di una nuova chiavica emissaria importo 3.000.000.
La progettazione delle nuove opere si è dimostrata particolarmente complessa, trattandosi di interventi da eseguirsi in zona soggetta a numerosi vincoli, di natura paesaggistica, ambientale e architettonica, nonché per il ritrovamento di alcuni reperti archeologici.
direttore-mondineGli interventi sono stati finanziati dalla Regione Emilia Romagna, in un primo momento limitatamente al primo stralcio del nuovo impianto idrovoro, e successivamente per il completamento dell’intero nodo.
I lavori sono attualmente in corso. Entro il corrente anno dovrebbe essere completato il nuovo impianto idrovoro e nella prima metà del 2017 verranno completate le altre opere.
Sono stati infine anche effettuati interventi di messa in sicurezza, riparazione e ripristino della Casa di Guardia e del Magazzino annessi al nodo idraulico per complessivi di euro 520.000
Complessivamente al nodo idraulico di Mondine sono state investite risorse per 20,70 milioni di euro, in gran parte finanziate dalla Regione Emilia-Romagna. Ciò nonostante il fatto che il nodo sia collocato in Lombardia, in quanto serve il territorio emiliano.
zambelli-mondinePer effetto di questi lavori uno dei più importanti nodi idraulici di bonifica della pianura padana verrà a breve completamente rinnovato, con la realizzazione di moderni impianti di bonifica che andranno ad affiancarsi ai manufatti storici di pregio, risalenti a quasi un secolo fa e ormai non più adeguati a garantire la piena sicurezza idraulica del territorio.
Motivo di particolare orgoglio è infine che la tecnologia dei nuovi impianti è in gran parte italiana.
Il nodo idraulico di San Siro, e segnatamente l’impianto idrovoro, la chiavica emissaria, il magazzino e la casa di guardia, è stato interessato da lavori di messa in sicurezza, riparazione e ripristino per euro 3.234.000.
E’ opportuno segnalare che anche per tale impianto è necessaria la sua futura delocalizzazione non essendo possibile adeguare la struttura dal punto di vista sismico per l’uso a cui è funzionale, pertanto è stato avviato un percorso per valutare la fattibilità di realizzazione di un nuovo impianto.
Per poter gestire i vari scenari di rischio nel periodo intercorrente tra i danni e la riparazione delle opere il Consorzio ha inoltre promosso, assieme agli altri Consorzi di Bonifica coinvolti dal sisma (Terre dei Gonzaga in destra Po, Consorzio di Burana, e Consorzio di Ferrara) la redazione di un piano di emergenza per la gestione del Rischio Idraulico .
In collaborazione con tutti gli altri enti interessati  (Autorità di bacino del Fiume Po, Regione Emilia Romagna, Regione Lombardia, Aipo, Autorità di Bacino del Reno, Servizio Tecnico di bacino degli affluenti Po, Servizio Tecnico di Bacino Po di Volano  della Costa, Servizio tecnico di Bacino Reno, Arpa SIMC Emilia Romagna)  è stato redatto dalla Regione Emilia Romagna d’intesa con la Regione Lombardia e con parere positivo del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile il “Piano interregionale di emergenza per la riduzione del rischio idraulico del territorio interessato dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012” approvato con Decreto n. 151 del 16 novembre 2012 dal Presidente della Regione Emilia Romagna in qualità di Commissario delegato ai sensi dell’art. 1 comma 2 del DL 74/2012 convertito con modificazioni dalla L. 122/2012; aggiornato poi successivamente nel 2013.

A Mondine di Moglia (MN) continuano i lavori per la realizzazione delle opere di ripristino della funzionalità del nodo idraulico: la nuova chiavica emissaria, il nuovo impianto di sollevamento ed il nuovo impianto irriguo

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I lavori per la realizzazione del nuovo Impianto Idrovoro “Bresciana” a servizio del Cavo ” Diversivo Bresciana” sono finanziati dal Ministero per le Politiche Agricole e Forestali all’interno del Piano Irriguo Nazionale. Il “Diversivo Bresciana” è un cavo secondario della rete “Acque Alte” consorziale che viene utilizzato nel periodo estivo sia ai fini irrigui che scolanti di territori in comune di Cadelbosco Sopra. Il nuovo impianto svolgerà servizio di presidio di piena per i territori di Villa Argine e per il centro abitato di Cadelbosco Sopra, in seguito alle modificazioni del servizio irriguo con aumento complessivo di 6.500.000 delle portate estive rese disponibili grazie al progetto europeo “Life ReQpro” di riuso a fini irrigui dei reflui del depuratore di Mancasale. Il nuovo impianto è stato progettato per sollevare fino a 4 mc/sec di portate di piena dal “Diversivo Bresciana” ed immetterle nell’alveo del Canalazzo Tassone. I lavori di costruzione dell’impianto termineranno entro l’anno 2016.

In sella alle due ruote lungo il suggestivo corso del fiume Secchia alla scoperta della flora e della fauna più caratteristiche dei paesaggi emiliani e dei reticoli idraulici di alta pianura in cui spiccano i manufatti del Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale, impianti e opere che garantiscono sicurezza ai territori e sviluppo produttivo alle campagne portando la risorsa idrica a tutto il comparto agricolo della zona.
L’iniziativa si chiama “In bici sul Secchia” e si terrà domenica prossima, 16 Ottobre 2016, con finalità ricreative, ma al contempo particolarmente educative per chi si interessa di salvaguardia del paesaggio e delle complesse dinamiche legate alla biodiversità. Il ritrovo è fissato per le ore 9 presso gli Orti sul Secchia in via dei Moli a Sassuolo poi si procederà verso la Traversa di derivazione irrigua di San Michele dei Mucchietti nei pressi di Castellarano dove si terrà una visita guidata all’ampio cantiere di quella che a breve diventerà una centrale idroelettrica tra le più rilevanti in regione in grado di produrre energia sostenibile a beneficio del comprensorio in cui è inserita. Centrale idroelettrica che vede la partnership fattiva proprio del Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale insieme alla multiutility IREN. Alle 11 si rientrerà percorrendo la sponda reggiana del Secchia per giungere alle 12,30 alla Peschiera Ducale in prossimità del Palazzo Ducale di Sassuolo.
La visita guidata sarà curata da un tecnico esperto dell’Emilia Centrale e alle 10  – presso la Traversa San Michele – sarà aperta anche al pubblico che non parteciperà a cavallo delle due ruote ma intenzionato a saperne di più sull’innovativo progetto energetico. “ La biciclettata – ha commentato l’Assessore Politiche del Territorio e dell’Ambiente del Comune di Sassuolo Sonia Pistoni darà la possibilità a tutti di scoprire luoghi che spesso nascondono bellezze inaspettate che sono a portata di mano e soprattutto fornirà ai sassolesi l’opportunità di comprendere al meglio il ruolo assai determinante che giocherà questa nuova centrale idroelettrica a beneficio del territorio. In più la ricaduta diretta sarà di rilievo per il Comune stesso che attraverso le opere di compensazione potrà riqualificare un ampio tratto del Secchia: proprio per questo In bici sul Secchia credo sia un’occasione da cogliere per tutta la cittadinanza per saperne di più in modo esaustivo e corretto”. Per l’iscrizione è necessario scrivere entro venerdi 14 Ottobre 2016 alla mail info@lalumaca.org o telefonare al numero 059 8860012.

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Imbocco scatolare “Giracanale”

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Scatolare scolmatore “Giracanale”

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Strada ripristinata sullo scatolare “Giracanale”

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Rifacimento ponte sul “Giracanale”

 

 

 

 

 

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Imbocco scolmatore Polo Scolastico

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Posa tubazione Polo Scolastico

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Nuova briglia a San Michele dei Mucchietti

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Nuovo invaso traversa a usi plurimi

 

 

 

 

 

 

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Il cantiere

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Il cantiere

La sicurezza, è l’obiettivo primario del Consorzio e oggi la massiccia presenza e crescita senza controllo delle nutrie nei nostri canali di bonifica ci crea forti problemi nella gestione dei rilevati arginali. Le nutrie scavano tane che sono vere e proprie voragini negli argini dei canali di bonifica e già diverse volte si sono verificati crolli dei corpi arginali che separano in diversi tratti le enormi masse d’acqua trasportate dal Consorzio dalla campagna e dai centri urbani circostanti, soggiacenti per alcuni metri rispetto al livello di scorrimento dell’acqua, con conseguenti allagamenti di vaste aree a fianco dei canali.

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