Potatura Tigli centenari Parco impianto Mondine in Comune di Moglia.
Importante intervento di messa in sicurezza dei tigli nel parco Modine che presentano problemi strutturali importanti, con interventi di potatura mirati e di alleggerimento della chioma previa indagine Fitoiatrica corredata da valutazioni strumentali.
Popolamento è costituito da esemplari quasi centenari di alto valore storico e paesaggistico.

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Negli anni venti all’epoca dell’esecuzione delle grandi opere di bonifica ,per facilitare le comunicazioni tra Reggio Emilia e San Siro – San Benedetto Po , fu isituita una linea telefonica lungo il tracciato dei lavori più importanti . Detta linea composta da oltre 4000 pali , con l’avvento dei mezzi di comunicazione pubblici venne piano piano dismessa . Ad oggi .risultano ancora da “smantellare ” circa n° 1825 pali ,che in prevalenza si trovano a ridosso di strade Provinciali /Comunali , lungo argini di canali o in prossimità dei centri urbani .In gran parte sono pali di cemento di 7/8 metri di altezza , infissi per 1,5 metri ,del peso ciascuno di circa 3 ql. Nel 2016 il Consorzio ha acquistato un’apposita attrezzatura da applicare agli escavatori per rimuovere in sicurezza detti pali inutilizzati , che poi verranno trasportati in appositi centri per la demolizione.

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Nell’ambito del Bando relativo al Programma Nazionale di Sviluppo Rurale 2014-2020 (PSRN) – Sottomisura 4.3 – Tipologia 4.3.1 Investimento in infrastrutture irrigue, finanziato con fondi europei (Reg UE 1305/2013), il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha presentato una domanda di sostegno, lo scorso 29 giugno, con allegati cinque progetti funzionali, predisposti dalle strutture tecniche del consorzio, dell’importo complessivo di 19,9 milioni di euro.
I suddetti stralci funzionali sono finalizzati al risparmio della risorsa idrica ad uso irriguo e consistono nella sostituzione di alcune importanti strutture irrigue a cielo aperto (canali in terra arginati e canalette) con tubazioni circolari interrate in bassa pressione, con diametri variabili in funzione delle portate da distribuire, dai 400 mm fino ai 1800 mm, per una lunghezza totale di circa 30 km.
Gli interventi previsti riguardano il Distributore di Godezza e l’irrigatorio Molinara 2° entrambi in comune di Poviglio (6.700 metri), il Canale di Sesso in comune di Reggio Emilia (4.290 metri), il Canale Santa Maria nei comuni di Novellara e Cadelbosco Sopra (2.350 metri), il Canale Fornacelle e sue diramazioni in comune di Correggio (9.990 metri), Il Canale Soliera Basso nei comuni di Soliera e Carpi (5.800 metri).
La realizzazione delle opere contenute nei cinque progetti esecutivi costituenti l’operazione “Adeguamento della rete di distribuzione consortile e dei relativi sistemi irrigui” comporterà un risparmio idrico potenziale annuo di 4.194.090 metri cubi d’acqua, pari ad una percentuale del 33,2%.
Tale risparmio idrico si tradurrà per il 50%, pari a 2.097.045 metri cubi, in minori prelievi alla fonte, cioè alla presa irrigua di Boretto sul Fiume Po, mentre il rimanente 50%, pari a 2.097.045 metri cubi, potrà essere utilizzato per l’irrigazione dei terreni dove nel tempo si sono sviluppate importanti filiere agro-alimentari e fra queste quella del Parmigiano-Reggiano D.O.P., oltre a produzioni viti-vinicole D.O.C. e frutticole/orticole I.G.P.
Assieme ai suddetti effetti, le opere previste consentiranno un risparmio energetico potenziale di oltre 260.000 KWh, calcolati in riferimento alla stagione irrigua media, oltre ad un significativo risparmio economico dei costi di manutenzione ordinaria e straordinaria sostenuti annualmente dal Consorzio, mentre dal punto di vista strettamente agricolo le nuove opere consentiranno l’eliminazione delle barriere rappresentate da queste infrastrutture, minori difficoltà operative e miglior appoderamento aziendale in funzione degli indirizzi colturali e della meccanizzazione.
Sono stati rispettati nella domanda i criteri, i requisiti e le tempistiche previste dal Bando citato, la cui scadenza era prevista inizialmente al 30 giugno, da poco prorogata al prossimo 31 agosto.
Non resta quindi che attendere il termine del Bando e la successiva fase di controllo di tutti progetti che saranno presentati in tempo utile dai consorzi di bonifica a livello nazionale, fase che porterà alla formazione della graduatoria delle domande meritevoli di finanziamento e che ci auguriamo possa comprendere in parte o totalmente i nostri progetti esecutivi, in continuità con le opere irrigue realizzate ed in corso di realizzazione con il Piano Irriguo Nazionale promosso e finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

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1300 interventi ,tra Modena Reggio e Mantova , su canali di irrigazione e di scolo ( per la sicurezza idraulica) , per la ripresa di fontanazzi , dall’inizio di gennaio ad oggi.Quella della manutenzione è una funzione fondamentale a presidio della sicurezza del territorio . E’ proprio in questo periodo che in concomitanza con il massimo invaso nella rete consortile ,le arginature sono sottoposte a notevole sollecitazione . Le arginature costruite nel secolo passato , con terre del luogo e carriola , possono presentare localmente punti critici ,in cui l’acqua col tempo inizia a incunearsi e a trascinare con sè particelle di terreno sino a realizzare perforazioni vere e proprie. Ancor più pericolosa , la presenza di tane e gallerie scavate dalle nutrie , che amplificano drasticamente questo fenomeno .Occorre pertanto un monitoraggio costante sul’intera rete consortile . Obiettivo , cogliere i primi segnali di infiltrazione e , comunque intervenire con opere di difesa spondale ( massi ciclopici ) e risagomatura delle arginature , prima degli allagamenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A Cerezzola divieti rigorosi di attingimento per usi non agricoli, richiesta la deroga al DMV per il torrente Enza e avviata la ricerca di pozzi disponibili in accordo con i privati. Il Commissario Zambelli rincara: “ Abbiamo chiesto alla Regione di aprire un tavolo con ENEL per l’eventuale utilizzo degli invasi nei bacini dell’Enza e del Secchia che porterebbero 6 milioni di metri cubi di acqua in più e darebbero grande sollievo al comparto”.

Reggio Emilia – 30-6-2017 – Se le precipitazioni degli ultimi giorni, cadute per lo più in modo disomogeneo sul territorio, hanno solo marginalmente regalato un timido ma insufficiente sollievo all’agricoltura il grave stato di siccità che sta interessando – ormai da parecchi mesi – la nostra regione ed in particolare il comprensorio del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale impone di valutare ogni possibile modo per mitigare anche nelle annate a venire l’impatto della carenza idrica sulle produzioni agricole e sull’ambiente in cui viviamo. Ciò anche in considerazione del ripetersi con frequenza sempre più ridotta di estati caratterizzate da alte temperature e un clima che nel complesso risulta particolarmente siccitoso. Come noto all’interno del comprensorio irriguo consortile (che ha una superficie complessiva di circa 120.000 ettari) la zona sottesa alla derivazione dal torrente Enza in località Cerezzola, Comune di Canossa, è quella ove lo squilibrio idrico ha assunto connotati di maggior gravità, a causa della portata particolarmente ridotta del torrente Enza. In quest’area la carenza idrica comporta un forte rischio di compromettere le colture servite dalla derivazione irrigua del Consorzio con gravi danni all’economia agricola locale e, in ultima analisi, anche all’ecosistema. Ed è in quest’ottica che i vertici dell’Emilia Centrale guidati dal Commissario Franco Zambelli, riuniti in seduta straordinaria, hanno inoltrato alla Regione Emilia Romagna la domanda di deroga al Deflusso Minimo Vitale (DMV) unitamente al Consorzio di Bonifica Parmense che condivide una parte di competenza sul bacino. Come secondo rilevante provvedimento il Consorzio (con effetto immediato fino a nuova comunicazione), limitatamente alla zona sottesa dal torrente Enza in località Cerezzola, dispone il divieto di attingimento dell’acqua per finalità diverse da quelle destinate alla produzione agricola, tra cui l’irrigazione dei campi sportivi, di orti e giardini, il lavaggio di automobili ed automezzi e pulizia dei piazzali. Di sicura evidenza anche l’avviamento di un sondaggio immediato per verificare la presenza e disponibilità dei pozzi da attivare celermente previo accordi specifici con i proprietari degli stessi.
Ma il summit di Via Garibaldi ha portato ad altri risultati di rilievo tra cui la richiesta alla Regione Emilia Romagna di aprire al più presto un tavolo tecnico con ENEL per analizzare nei dettagli la fattibilità tecnico-economica di un eventuale utilizzo degli invasi a scopi idroelettrici gestiti dalla stessa ENEL nei bacini dell’Enza e del Secchia; tra quelli indicati l’invaso del Paduli o del Lagastrello in Provincia di Massa Carrara, nel bacino dell’Enza, e quello di Gazzano – Fontanaluccia, tra le Provincie di Reggio Emilia e Modena, nel bacino del Secchia. Si tratta di due invasi aventi complessivamente una capacità di circa 6.000.000 di metri cubi d’acqua il cui, anche solamente parziale, utilizzo anche a scopi irrigui, comporterebbe un rilevante beneficio all’attività di gestione dell’irrigazione nelle zone di alta pianura sottese ai corsi d’acqua nelle Provincie di Parma, Reggio Emilia e Modena, particolarmente esposte al fenomeno della siccità. Inoltre, trattandosi di invasi a tutt’oggi esistenti, il loro eventuale utilizzo anche a scopi irrigui non dovrebbe, teoricamente, comportare i rilevanti costi di investimento dovuti alla realizzazione di un nuovo invaso, traducendosi unicamente in nuove modalità per la gestione degli invasi, improntate alla collaborazione tra i due soggetti gestori, che sono l’ENEL per la produzione di energia idroelettrica e il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale per l’irrigazione. In pratica l’eventuale utilizzo della risorsa idrica accumulata in tali invasi anche per l’irrigazione sarebbe sostanzialmente a “costo zero”. Così pure, l’impatto ambientale di una simile iniziativa sarebbe pressoché nullo.
“Voglio rassicurare la comunità che il Consorzio di bonifica – ha rimarcato il Commissario Straordinario Regionale Franco Zambelli – pur nei limiti che derivano dalla sua natura di mero ente gestore sta facendo, come del resto ha sempre fatto, tutto quanto rientra nelle sue concrete possibilità di intervento per mitigare lo stato di grave crisi idrica”.

Si rendono pubblici due interventi di sistemazione movimenti franosi in località Bellessere in comune di Castelnovo ne’ Monti.
Si tratta di due gabbionate in pietrame, una a valle con realizzazione di cassonetto stradale con posa di inerti (ghiaia naturale e misto granulometrico stabilizzato), e l’altra con realizzazione di gabbionata su due file di punta a sostegno del movimento franoso di monte.
Si inserire un terzo intervento del Consorzio di Bonifica con sistemazione di un ponticello sul Rio Maillo con esecuzione di cordoli perimetrali con sovrastante barriere di sicurezza a destra e a sinistra (guard-rail).

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Anche per l’anno 2017 sono iniziati i campionamenti per la campagna di monitoraggio delle acque superficiali del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale destinate all’uso irriguo.
I Ragazzi dell’istituto d’istruzione Superiore Antonio Zanelli sono già al lavoro e con la sezione di Reggio Arpae forniranno i dati chimici fisici e biologici dei primi campioni di acqua prelevati.

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Servizio irriguo e monitoraggio rete idraulica, personale attivo tutti i giorni h24.
Prosegue l’attività di sorveglianza da parte del personale Consorziale impegnato per garantire il servizio irriguo, dalla sala telecontrollo con tecnici in costante verifica dei livelli dei canali e andamento degli impianti, fino al personale di campo, impiantisti addetti alla conduzione delle stazioni di pompaggio e personale di campagna per la distribuzione capillare all’utenza.
Servizi attivi giorno e notte con turni di lavoro programmati e personale in reperibilità per pronto intervento.

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