Da giugno è in funzione l’impianto irriguo lungo la Cavata Orientale in via Cavata in comune di Carpi.
Nel tratto a monte del termine del tombamento, la Cavata Orientale garantisce il deflusso delle portate idrologiche generate dalle superfici poste ad Est dell’abitato di Carpi, di cui circa 40 Ha a destinazione urbana, ed esplica anche una funzione irrigua grazie alla presenza di una barricazione che mantiene un livello d’acqua costante.
La presenza di un volume d’acqua durante il periodo che va da maggio a settembre, costituisce un evidente impedimento al deflusso della portata di piena generata in occasione di eventi meteorici che insistono sul bacino urbano sopra citato.
Il nuovo impianto irriguo consente a partire dalla presente stagione irrigua di dimezzare la quota d’acqua all’interno del tombamento di Via Cavata; il calo del livello idrico aumenta così il grado di sicurezza idraulica dell’area residenziale ad Est di Carpi e del territorio extra-urbano limitrofo.
Il progetto è stato interamente finanziato dal comune di Carpi; la progettazione e la direzione lavori è stata svolta dagli uffici consorziali.

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Sono iniziati gli interventi di regimazione idraulica in Comune di Villa Minozzo. Anche quest’anno gli interventi concordati con l’Amministrazione Comunale riguardano la risoluzione di piccoli ma numerosi problemi di gestione delle acque di superficie, soprattutto dove costituiscono interferenza con la viabilità pubblica o i centri abitati. In particolare, oggetto di particolare attenzione, è la regimazione delle acque di superficie nel vasto movimento franoso in località La Pioppa. Altri interventi in programma sono situati in località Lusignana, Governara, Sonareto, Novellano, Bedogno, Roncopianigi, Rescadore, Deusi e corsi d’acqua rio Fontanella e rio di Secchio. L’importo del progetto è di €. 45.000,00.

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Alla presenza delle autorità venerdì mattina alle 9 si terrà a Moglia l’inaugurazione dell’impianto gestito dall’Emilia Centrale danneggiato dal terremoto del 2012. Un’opera che servirà 90 mila ettari, 400 mila persone costato 20 milioni di euro. Ingente impegno della Regione Emilia Romagna che presenzierà col presidente Stefano Bonaccini

 Reggio EmiliaMercoledì 20 Giugno 2018 – I lavori di messa in sicurezza dell’impianto idrovoro storico (risalente al 1925) e di realizzazione dei tre principali manufatti che costituiscono il nuovo nodo idraulico di Mondine (Idrovora, Chiavica emissaria sul Fiume Secchia e Impianto irriguo) sono finalmente una realtà a beneficio della comunità e di un territorio molto esteso e produttivo, ricco di aziende agricole, opifici industriali, zone naturali con alti valori di biodiversità. L’opera idraulica ha subito un importante ammodernamento e una ricostruzione mirata dopo che il sisma del 2012 l’aveva pesantemente danneggiata compromettendone la totale funzionalità. Il complesso dei lavori realizzati sono particolarmente ingenti e ammontano a circa 20 milioni di euro, in massima parte finanziati dalla Regione Emilia-Romagna.
Il nodo idraulico strategico, collocato al confine tra le Regioni Emilia- Romagna e Lombardia, ma ricadente per poche centinaia di metri nel territorio lombardo, serve un’ ampia area del comprensorio emiliano ed è gestito tecnicamente dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale. La Regione Lombardia ha cofinanziato i lavori di consolidamento del fabbricato dell’idrovora storica.
L’avanzata infrastruttura ha un ruolo indispensabile per il comprensorio sotteso e mette in sicurezza idraulica un bacino di oltre 90.000 ettari in cui sono presenti importanti centri urbani (Reggio Emilia, Carpi, Correggio, ecc.) che contano oltre 400.000 abitanti e, come detto, insediamenti manifatturieri di primaria importanza ed una produzione agricola di pregio.
Oggi il l’innovativo impianto idrovoro di ultima generazione, perfettamente inserito nel paesaggio circostante e con un impatto ambientale quasi impercettibile essendo in gran parte sottoterra, è capace di sollevare fino a 50.000 litri al secondo per immetterli direttamente nel Secchia e nella nuova chiavica emissaria sul Secchia che protegge il territorio dalle piene del fiume .
Inoltre il nuovo impianto di sollevamento irriguo garantisce la risorsa idrica per un’agricoltura di pregio in un’area di circa 30.000 ettari nella pianura modenese in sinistra Secchia che produce ed esporta pere, lambrusco e Parmigiano Reggiano. I lavori eseguiti nel corso di questi anni sono stati molteplici e di diversa natura e si sono resi necessari , nel doveroso rispetto del patrimonio artistico rappresentato dallo stesso manufatto,  dopo gli effetti nefasti causati dal terremoto del maggio 2012 in particolare all’indomani del sisma del 29 maggio che aveva fortemente danneggiato l’idrovora storica con il crollo di uno spigolo della torretta ed altre lesioni molto gravi al fabbricato.
L’intervento è stato complessivamente ultimato in 6 anni esatti dal terremoto con il collaudo dell’idrovora avvenuto lo scorso 4 giugno.
La progettazione dell’impianto di Mondine è stata interamente ideata dai tecnici consortili e sono stati realizzati in massima parte da qualificate imprese locali. Gli apparati elettromeccanici utilizzano tecnologia nazionale.
Particolare attenzione come anticipato è stata riservata all’esigenza di conservare e salvaguardare il valore paesaggistico ed architettonico del sito, mitigando, per quanto possibile, l’impatto dei nuovi manufatti e comunque cercando di mantenere un’armonia tra la parte nuova e quella storica.
Da questo punto di vista il sito rappresenta un modello-esempio, forse unico a livello nazionale, di un nodo idraulico al servizio delle tre funzioni storiche della bonifica : scolo, irrigazione e difesa idraulica ; in cui gli impianti storici, della prima metà del ‘900, sono affiancati da opere di ultima generazione.

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Le intense precipitazioni che hanno interessato il territorio di Villa Minozzo dal 7 all’ 8 giugno hanno provocato innumerevoli danni causati dall’esondazione di corsi d’acqua e fossi di scolo. Il Consorzio di Bonifica si è subitamente attivato per dare aiuto all’Amministrazione Comunale con i primi speditivi interventi di riapertura fossi e cunette stradali ostruite lungo la strada che collega Villa Minozzo all’abitato di Mulino Bruciato. E’ stato inoltre finanziato un intervento urgente per la regimazione dei fossi in località Rola, area pesantemente colpita da due intensi fenomeni temporaleschi che si sono verificati a distanza di appena un mese l’uno dall’altro.

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Con i violenti nubifragi della nottata tra il 7 e l’8 giugno si sta chiudendo una settimana caratterizzata da piogge di intensità eccezionale su tutto il comprensorio del Consorzio.
Epicentro di questa eccezionale ondata di maltempo è stata Reggio Emilia dove l’idrometro del Consorzio ha registrato in soli 5 giorni ben 110 millimetri di pioggia, vale a dire il doppio delle precipitazioni che mediamente si registrano nell’intero mese di giugno.
In montagna e collina il Consorzio è dovuto intervenire per mettere in sicurezza l’abitato di Casale di Bismantova a Castelnovo Monti, parzialmente allagato, e Quattro Castella, dove il Rio Bianello è esondato. A breve verranno eseguiti sopralluoghi a Baiso, Viano e a Rola di Villa Minozzo dove pure si sono registrate esondazioni dei corsi d’acqua minori.
In pianura la situazione più grave si è registrata nella serata di lunedì 4 giugno sul Rio Lavezza – Acqua Chiara che è esondato ad Albinea e soprattutto nella zona di Buco del Signore a Reggio Emilia, dove gli interventi preventivi eseguiti qualche tempo fa dal Consorzio e la presenza di un escavatore consortile in corrispondenza di un ponte hanno garantito, per quanto possibile, il massimo deflusso dell’acqua limitando i danni.
Infine, nella scorsa nottata, una trentina di tecnici del Consorzio hanno dovuto gestire l’improvvisa piena dei canali causata dell’ennesima precipitazione, intensa quanto improvvisa, mettendo in atto una serie manovre idrauliche tra cui l’azionamento dell’idrovora del Torrione e l’apertura delle principali chiaviche di scolo (Scutellara, Bondanello, ecc.) .
Colpiscono l’intensità delle precipitazioni e il loro ripetersi nel giro di pochi giorni su più punti del comprensorio, tutti indicatori di un cambiamento climatico in atto.
Nel filmato, l’acqua che ha allagato le strade di Casale di Bismantova lo scorso lunedì.

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Nel pomeriggio di lunedì 4 giugno un violento acquazzone si è abbattuto sulla zona di Pianura del comprensorio del Consorzio, scaricando, nel giro di poche ore, punte di 45 millimetri di pioggia a Reggio Emilia, 35 a Campegine ed oltre 30 millimetri di pioggia nella zona di Correggio.
L’eccezionale precipitazione ha immediatamente messo in allerta il personale consortile che si è attivato al più presto per invertire il flusso d’acqua nei canali, utilizzati in questo periodo dell’anno per l’irrigazione dei terreni agricoli. 
Particolare allarme ha provocato la pioggia a Reggio Emilia, dove le considerevoli dimensioni dell’area urbanizzata della città hanno comportato in poco tempo l’afflusso di grandi quantitativi d’acqua nel Canale Terzo, lungo Via Gramsci.
Complessivamente il Consorzio ha messo in campo una trentina di operai e tecnici che hanno dovuto compiere circa 40 manovre ai vari manufatti di regolazione del flusso dei canali.
Nel video, il Canale di Reggio, che costeggia Via Gramsci, all’altezza della Nave, all’incrocio tra Via Gramsci e Via del Chionso

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Cavo Parmigiana Moglia : sono in corso lavori URGENTI di ripresa perforazione arginale nel tratto tra Botte San Prospero e Botte Gerra , in dx idraulica , dove l’arginatura è interessata dalla pista ciclabile , che è stata chiusa con ordinanza del Comune di Moglia. Per iniziare il cantiere in sicurezza , si è reso indispensabile lo svaso parziale del canale , al fine di ridurre la pressione e quindi il rischio di crollo arginale. Con molta probabilità le perforazioni sono state causate da colonie di ” gamberi della Louisiana”. Si sta lavorando per ripristinare nel più breve tempo possibile , la sicurezza idraulica e i livelli irrigui nel principale canale di scolo e irriguo della zona. Ci scusiamo per il disservizio creato ai cittadini e agli utenti irrigui dei Consorzi di Bonifica interessati

Nei giorni scorsi sono stati ultimati due interventi su altrettanti importanti canali che dalle derivazioni collinari sul Fiume Secchia e sul Torrente Enza permettono di veicolare acqua verso valle per dare inizio all’invaso della rete consorziale in previsione dell’imminente stagione irrigua. Nel primo caso si è intervenuti sul Canale di Secchia in via Madonna della Tosse a Casalgrande per consolidare la scarpata che minacciava la stabilità della soprastante strada e le barriere stradali di protezione. Sono stati posati oltre 200 t di pietrame senza utilizzo di calcestruzzo od altri leganti. Nel secondo caso si è provveduto a ricalibrare e rinforzare la sezione idraulica del Canale D’Enza in centro a Montecchio Emilia, a lato di Strada per Villa Aiola, al fine di rendere il corso d’acqua ricettivo sia alle massime portate irrigue, sia per garantire il corretto deflusso delle acque scolanti in occasione di temporali o forti piogge. Pensiamo che i lavori, oltre che funzionali dal punto di vista idraulico, possano risultare graditi alla cittadinanza in funzione della scelta di avere operato con tecniche naturalistiche.

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