Catellani (Presidente Emilia Centrale): “Azione forte e congiunta degli enti per agire in tempi utili per l’avvio della stagione irrigua a servizio delle imprese agricole del territorio”

Boretto (RE) – Se è vero che questo inverno si conferma tra i più siccitosi con temperature superiori di oltre 1,6 gradi rispetto alle medie del periodo e assenza di precipitazioni nei primi due mesi dell’anno, a conferma di una siccità spinta – come spesso accaduto nell’ultimo lustro – dall’altra l’auspicio più immediato è che la primavera possa riequilibrare progressivamente il contesto non agevole grazie alle piogge provvidenziali come nel 2019. In questa fase però la comprensibile preoccupazione sugli effetti più tangibili del clima che cambia rapidamente genera insicurezze al comparto agricolo alle prese con le prime semine stagionali, comparto che naturalmente scongiura il possibile prosieguo della stagione siccitosa anche per i mesi estivi.

In questo scenario piuttosto complesso il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha avviato tutte le azioni virtuose e preventive volte a favorire il migliore accesso possibile alla pratica irrigua non senza criticità da risolvere.  In particolare, l’impianto di Boretto, fondamentale per le colture e l’agroalimentare delle province di Reggio Emilia, Modena e Mantova – circa 220 mila ettari ciascuna e seconda presa di risorsa idrica della Regione dopo il Canale Emiliano Romagnolo (CER) – ha visto attivare dallo staff tecnico consortile e le imprese coinvolte le operazioni in alveo con uomini, mezzi, imbarcazioni per “dragare” e per sgomberare l’ingente quantità di sabbia accumulatasi durante l’autunno e l’inverno, maggiore rispetto agli altri anni a causa delle due piene del Po che si sono succedute alla fine del 2019 (il 17 novembre e il 17 dicembre scorsi). Una quantità di materiali imponente che il corso del Grande Fiume, proprio per la sua conformazione porta via via alla base delle arginature creando ostruzione ai possibili prelievi di acqua.

Vista la situazione non comune che si è generata in poco tempo il presidente dell’Emilia Centrale Matteo Catellani insieme – al direttore generale Domenico Turazza e all’ingegner Paola Zanetti e congiuntamente alla governance del Consorzio Terre di Gonzaga di sponda mantovana – hanno immediatamente fatto richiesta all’Autorità Distrettuale del Fiume Po di allertare AIPo (competente per le operazioni più articolate di movimentazione di sabbie materiali in alveo) presentando nel corso del summit idraulico svoltosi a Parma la situazione che potrebbe anche prevedere una emergenza e sottolineando la necessità di intervenire in tempi utili per l’avvio della stagione irrigua.

Intanto, mentre si attendono interventi risolutivi sui materiali presso l’impianto di Boretto, lavori efficaci sono cominciati ad opera del Consorzio proprio in questi giorni.
“L’auspicio – ha rimarcato il presidente del Consorzio Matteo Catellani – è che l’azione congiunta degli enti evidenziata ad AIPO  già alla fine del 2019 e durante l’incontro possa dare soluzione adeguata e in tempi utili per l’avvio della stagione irrigua, il Consorzio dal canto suo sta mettendo in campo tutto quanto possibile”.

un momento del vertice congiunto tra gli enti presso la sede dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po a Parma

C’è anche Life agriCOlture all’interno dei 70 i progetti messi in campo dalla Riserva di Biosfera del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano che riguarda 34 comuni tra il Comune di Reggio Emilia, la Città di Parma, Comune di Modena, Comune di Lucca e Comune di Massa.
Il progetto europeo, che sperimenta tecniche innovative per lo stoccaggio dell’anidride carbonica con buone pratiche agronomiche, coordinato nel ruolo di capofila dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e che coinvolgerà fattivamente il Consorzio della Bonifica Burana, il Centro Ricerche Produzioni Animali (CRPA) e il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.
“Con Life agriCOlture, in collaborazione con Parco nazionale e Riserva di Biosfera, abbiamo candidato con successo (e coordiniamo da capofila) un progetto strategico e di grande attualità per contrastare il cambiamento climatico”, ha aggiunto Domenico Turazza, direttore del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale.

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Il Canale Casalpò ha una lunghezza totale di metri 7.860 e attraversa parte dei comuni di Castelnovo Sotto, Gattatico e Poviglio.

Il canale ha una duplice funzione cioè raccoglie sia le acque di un bacino di circa 2.000 Ha ricadente nei comuni di Campegine e Gattatico e funge da vettore irriguo per i terreni di parte dei comuni di Castelnovo Sotto, Poviglio, Gattatico e Brescello per un’estensione di circa 4.200 Ha.

Il transito delle portate di piena generate in particolare dall’evento alluvionale accorso nel mese di novembre 2019, hanno causato una notevole erosione della scarpata arginale del canale compromettendo la stabilità arginale e la resistenza all’erosione interna e di contrasto al sifonamento.

Tale condizione rende l’argine prossimo al collasso e quindi causa di grave pericolo di allagamento delle aree circostanti, soprattutto in considerazione del prossimo avvio del periodo irriguo con conseguente invaso del canale.

Il 20/01/2020 sono iniziati, con origine in Via Zappellazzo, i lavori per il consolidamento dell’argine che consistono 1) nello scavo in proprietà privata parallelo al canale per la posa del terreno di espurgo proveniente dall’alveo del canale e la quantità di terra occorrente per la ricostruzione dello stesso, 2) la rifacimento del corpo arginale in destra idraulica con il terreno proveniente dallo stesso argine e dalla cava di prestito nella predetta proprietà privata ed infine 3) la protezione della scarpata interna, con posa di pietrame da scogliera di idonea pezzatura e spessore pari a circa 40-50 cm immorsata in una berma di appoggio posta al piede dell’argine.

La lunghezza presunta complessiva di intervento è di circa 440 m. ovvero fino a Via Mezzanella.

 

Il nostro presidente Matteo Catellani stila un bilancio dell’anno da poco concluso, che ha visto il Consorzio conseguire significativi risultati nell’operatività quotidiana ed emergenziale. Ai microfoni di ANBI – Emilia Romagna Catellani delinea le prospettive future della BonificaEmiliaCentrale: interventi irrigui e contro il dissesto idrogeologico, casse di laminazione e laghetti multifunzione.

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Un capillare intervento di messa in sicurezza in località Veggia, Casalgrande, è in fase di ultimazione.
I lavori, concordati con il Comune di Casalgrande (in provincia del Comune di Reggio Emilia) per arginare il rischio di caduta massi – hanno visto il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale compiere una difficoltosa operazione di “disgaggio” dei massi pericolanti posti lungo la scarpata confinante con la strada pubblica.
La formazione geologica del versante comporta, infatti, una nutrita presenza di massi ciclopici immersi in una matrice argillosa; il susseguirsi degli eventi atmosferici ha provocato una disgregazione delle argille e il conseguente aumento dell’instabilità rocciosa. Il “disgaggio” è una tecnica utilizzata per la messa in sicurezza in tempi brevi, normalmente effettuata utilizzando lunghe leve, metalliche o in legno con punte metalliche, che permettono di agire su eventuali fenditure della roccia mantenendo una distanza di sicurezza.

Immagini intervento

Dal giorno 22 gennaio al giorno 24 gennaio compreso, in accordo con il Comune di  Casalgrande, sarà eseguito un intervento di messa in sicurezza della scarpata  confinante con Via Radici in località Veggia.
Per esigenze di sicurezza  la strada dovrà rimanere chiusa al transito con orari dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 13.30 alle 17.00.
Nei giorni precedenti l’intervento sara’ apposta segnaletica di reindirizzamento della circolazione stradale. Ci scusiamo per il disagio.

Localizzazione intervento

Il concorso social da oggi coinvolgerà gli Istituti Superiori della regione tra piatti tipici e like su Facebook: il presidente di ANBI Emilia-Romagna Massimilinao Pederzoli sottolinea l’importanza della divulgazione social delle conoscenze sull’utilizzo e gestione delle risorse naturali esauribili come l’acqua

Bologna, 13 Gennaio 2020 – Rivisitare i piatti tipici della tradizione regionale, con uno sguardo alle nonne e uno rivolto al futuro, tra sostenibilità alimentare e comunicazione, nel rispetto della stagionalità e di metodi di produzione meno invasivi e maggiormente sostenibili e soprattutto con un’attenzione particolare all’utilizzo razionale della risorsa acqua. ANBI Emilia-Romagna sostiene, anche quest’anno, il Web social contest SFIDE ideato da Eikon Communication e giunto  alla sua VI edizione – che coinvolgerà numerosi gli Istituti Superiori dell’Emilia-Romagna.

Il focus caratterizzante del progetto – che riguarderà una ventina di scuole superiori di tutta la regione Emilia Romagna, dagli Appennini di Castelnovo Né Monti e Serramazzoni, passando per la pianura di Bologna, Ferrara e Parma fino ad arrivare al mare di Cervia e Riccione – sarà proprio la lotta contro gli sprechi, la conoscenza sull’acqua ed il rispetto della sostenibilità ambientale.

Nell’ottica di sensibilizzare le giovani generazionisottolinea Massimiliano Pederzoli, presidente di ANBI Emilia-Romagna – che saranno protagoniste nell’utilizzo e nella gestione delle risorse naturali – l’ANBI, in un’ottica di coinvolgimento attivo e dinamico, sposa convintamente le finalità del web social contest SFIDE proprio per raggiungere il maggior numero di persone possibile da sensibilizzare ed informare in modo ludico in questa fascia di età. Oggi più che mai il valore dell’acqua ed il suo impiego rappresentano una priorità assoluta per chi si avvicina con interesse a queste tematiche essenziali nella vita quotidiana di ognuno di noi e per l’ambiente in cui viviamo”.

Gli studenti coinvolti del progetto partiranno dalla propria regione per approfondirne le tradizioni e le eccellenze, come l’Aceto Balsamico di Modena IGP, viaggiando poi tra i sapori dell’Italia per conoscere i prodotti di qualità che da sempre rappresentano il fiore all’occhiello del nostro Paese, dal Radicchio Rosso di Treviso IGP, passando per il Pecorino Romano DOP fino ad arrivare in Sicilia con l’Arancia Rossa IGP. Protagoniste anche le tradizioni culinarie dei propri compagni di classe provenienti da tutto il mondo, magari in formato finger food, come proposto da SIRIO SpA.

I ragazzi, che scenderanno in campo indossando il cappello da chef, mentre genitori ed insegnanti li sosterranno a colpi di like – proporranno una vera e propria strategia comunicativa, utilizzando i video e le stories di Facebook ed Instagram, per far conoscere il proprio piatto. Le loro creazioni verranno pubblicate sulla pagina Facebook e sul profilo Instagram di SFIDE il 26 febbraio, dando il via alla sfida social che si concluderà l’11 marzo.

SFIDE è un progetto di Eikon Communication realizzato in partnership con il Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP, il Consorzio Radicchio Rosso di Treviso IGP, il Consorzio Aceto Balsamico di Modena IGP, il Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano DOP, Sirio SpA e ANBI Emilia-Romagna, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale e della Regione Emilia-Romagna, in compartecipazione con l’associazione Per Gli Altri di Ravenna e con il contributo di Fondazione del Monte.

Non è stato facile condensare in 10 minuti i primi 10 anni di vita del nostro Consorzio. Ci abbiamo provato, rappresentando le tante cose importanti che il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale è riuscito a portare a termine in un decennio eccezionalmente ricco di emergenze ma anche di nuove sfide che, tutti assieme, abbiamo voluto affrontare.

Sono stati dieci anni molto impegnativi, ma anche molto ricchi di soddisfazioni. Nel prossimo decennio abbiamo la responsabilità di mantenere, e possibilmente, aumentare, l’impegno profuso perché il nostro territorio, stretto tra tante emergenze dal crinale appenninico al Grande Fiume, deve continuare a credere nelle sue potenzialità, che sono enormi.

Il video è stato fatto interamente dal personale consortile utilizzando il materiale d’archivio, il più delle volte realizzato dai nostri colleghi a cui va il nostro ringraziamento.

Buon compleanno Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale !!

TG Reggio è entrato nel Centro Telecontrollo del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale che si trova a Reggio Emilia nel Palazzo delle Bonifiche dove si controllano 3.500 km di canali e fiumi. Ecco come avviene il monitoraggio.

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Un bilancio che guadagna il plauso generale dei consiglieri anche se l’attenzione è rivolta anche ai danni strutturali che ha lasciato la piena dei giorni scorsi.

Il presidente Catellani: “Un bilancio che mostra grande vitalità e azione concreta dell’ente a beneficio del territorio”:

REGGIO EMILIA – (Martedì 3 Dicembre 2020) – Un bilancio virtuoso, approvato all’unanimità dai membri del consiglio di amministrazione dell’ente, traghetta il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale in un nuovo anno che si preannuncia all’insegna di opere strategiche, ordinarie e straordinarie, assolutamente necessarie per incrementare i livelli di sicurezza dei territori governati idraulicamente e messi costantemente in difficoltà dalle sempre più frequenti ripercussioni dei mutamenti climatici in atto.

Il documento economico-finanziario 2020 – presentato nel contesto della Programmazione Economica Triennale – ha guadagnato il plauso corale dei presenti dopo essere stato sottoposto all’approfondimento tematico dai numerosi consiglieri in rappresentanza dei consorziati, associazioni, enti dei comprensori governati idraulicamente nella vasta area tra Reggiano, Modenese, Parmense e Mantovano; consiglieri che hanno espresso parere favorevole su un innovativo piano di azione di lavori che consentirà al Consorzio di continuare le attività in corso, di inaugurarne di nuove e di proseguire al contempo le fasi progressiva  riorganizzazione interna volta a ridurre i costi di struttura mantenendo e ottimizzando l’efficienza e la presenza dell’ente nelle diverse zone presidiate.

Tra le altri voci infatti si segnala il calo dei costi di funzionamento della struttura che consentirà di investire ulteriori 625 mila euro, frutto di risparmi “in house”, in nuove iniziative concrete. Oltre a questi numeri positivi si evidenzia come voce assai rilevante la somma di 10,6 milioni di euro di provenienza comunitaria per ulteriori opere non derivanti dai contributi dei consorziati e ottenuti grazie a progetti ideati e realizzati dal Consorzio.

Interventi destinati a migliorare l’assetto idraulico del territorio di pianura, la difesa e il consolidamento del suolo in montagna e indirettamente a fornire un contributo evidente alla qualità ambientale dei luoghi in cui è presente una rete di bonifica lunga con una lunghezza complessiva di 3.600 km di canali.

Il Presidente del Consorzio, Matteo Catellani: nel ringraziare i Consiglieri ed i Revisori presenti, ha espresso la massima soddisfazione per il lavoro svolto in questo primo anno di amministrazione, sottolineando che il Bilancio Preventivo costituisce il preludio di un’annata che si prospetta estremamente impegnativa, ma altrettanto stimolante per il Consorzio, chiamato a far fronte a tante piccole e grandi emergenze a cui dare immediata risposta”.

Nel corso dei lavori il Consiglio si è soffermato con particolare attenzione sullo stato di piena dei canali consortili e del Fiume Po che il Consorzio di Bonifica ha puntualmente gestito con azioni di prevenzione full time h24 nella Bassa reggiana e modenese: “una piena non ancora del tutto smaltita – ha commentato il direttore generale Domenico Turazza – tutt’ora le idrovore sono in funzione, rilevando che il transito della gran massa d’acqua nei canali consortili, stimata nell’ordine di 40 milioni di metri cubi, ha purtroppo gravemente danneggiato le arginature dei canali. I tecnici stanno predisponendo una prima sommaria ricognizione che dovrà essere confermata al termine dello stato di emergenza e che per ora può stimarsi in milioni di euro”.

Somma che si preannuncia ingente e che nei prossimi giorni al termine delle doverose stime specifiche verrà comunicata.

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