Con un intervento da 180 mila euro la Bonifica dell’Emilia Centrale rinforza il principale collettore della rete delle acque alte consortili dalla duplice funzione di scolmatore e canale irriguo

22 gennaio 2021Le arginature del Cavo Parmigiana Moglia, il principale collettore di raccolta della rete delle acque alte dell’Emilia Centrale, sono maggiormente in sicurezza grazie ad un intervento dell’ente consortile a tutela e difesa di un bacino di scolo complessivo di oltre 50 mila ettari e un bacino irriguo di oltre 60 mila ettari tra i territori delle province di Reggio Emilia, Modena e Mantova.

Il Consorzio ha infatti portato a termine i lavori che hanno visto la completa ricostruzione delle arginature del cavo, erose e franate in alveo in seguito alle piene eccezionali che hanno colpito l’Emilia-Romagna nel novembre 2019. L’intervento degli uomini della bonifica – sviluppatosi su una lunghezza complessiva di 200 metri lineari – consentirà una migliore resistenza contro eventuali allagamenti e tracimazioni.

L’importo complessivo dei lavori – pari a 180 mila euro – è inserito nel Piano degli interventi urgenti approvato con Decreto del Presidente della Regione Emilia Romagna n. 135 del 2 luglio 2020.

Il cavo Parmigiana Moglia ha origine in corrispondenza della Botte Bentivoglio sottopassante il Torrente Crostolo tra i Comuni di Gualtieri (RE) e Guastalla (RE) e termina nel Fiume Secchia alla chiavica del Bondanello, Comune di Moglia (MN). Tra Crostolo e Secchia il cavo raccoglie le acque del cavo Bondeno, del cavo Linarola, del cavo Naviglio, del cavo Tresinaro e – nella sezione terminale – si congiunge al Cavo Lama.

La Parmigiana Moglia non svolge solo attività di scolo, ma possiede anche una importante funzione irrigua: dalla Botte Bentivoglio riceve infatti le acque che dal Fiume Po a Boretto (RE) sono prelevate attraverso ingenti impianti e immesse nel canale Derivatore proprio per l’irrigazione di tutta la pianura reggiana e modenese tra Crostolo e Secchia, nonché per tutto il territorio mantovano in destra Po (di competenza del Consorzio Terre dei Gonzaga).

Due in particolare i punti specifici interessati dai lavori: in località Rocchetta, al confine tra i Comuni di Rolo (RE) e Novi di Modena (MO) con il Comune di Moglia (MN); e in località Gerra, alla confluenza del Cavo Scaricatore, sempre nel territorio di Moglia. In questi due punti sussistevano le erosioni più importanti, causa della forte riduzione dello spessore delle arginature che – oltre a minare l’adeguata sopportazione ad eventuali eventi di piena – erano potenzialmente pericolosi per la viabilità comunale.

Nello specifico il team tecnico del Consorzio della Bonifica dell’Emilia Centrale ha realizzato lo scavo di sbancamento per il recupero del materiale scivolato in alveo; successivamente ha effettuato la gradonatura della porzione di argine rimasta per immorsare adeguatamente il ringrosso e la ricostruzione dell’argine, grazie prevalentemente all’utilizzo di materiale scavato e al terreno approvvigionato in cantiere. È stata poi portata a termine la costipazione del terreno per strati successivi – dello spessore di 20-30 centimetri – la riprofilatura delle sponde e la difesa al piede con massi di pezzatura di 1000-3000 chili: in questo modo è stata costruita una berma in pietrame di 2 metri di larghezza e 2 metri di altezza al piede dell’argine, dalla forma trapezoidale, con base minore di un metro, base maggiore di mezzo metro e altezza di un metro. Al termine dei lavori è stata creata una difesa antierosione con massi a faccia piana di pezzature di 500-1000 chili, al di sopra della difesa al piede di larghezza di mezzo metro e lunghezza di 3 metri.

Regimazione idraulica operata dall’ente grazie 110 mila euro della Protezione Civile. Poste in sicurezza anche le strade Vaestano-Ponte Enza e Valditacca-Passo Colla

Val Cedra (PR), 18 gennaio 2021 – Lavori di regimazione idraulica, ripristino del corretto deflusso delle acque superficiali e operazioni di messa in sicurezza di due importanti arterie stradali nel territorio della Val Cedra, in provincia di Parma: l’Emilia Centrale ha portato a termine due capillari interventi a protezione dei territori dei Comuni di Monchio delle Corti e Palanzano.

I lavori, finanziati con fondi della Protezione Civile Regione Emilia-Romagna per un importo pari a 110 mila euro, hanno visto il Settore Lavori Pubblici Montagna del Consorzio, coordinato da Angela Tincani, impegnato nell’esecuzione delle operazioni di regimazione acque superficiali nel Comune di Monchio delle Corti, in cui è stato anche posto in sicurezza il piano viabile della strada di bonifica Valditacca-Passo Colla; e nella regimazione idraulica lungo il fosso delle Pianelle – in località Coloreto, nel Comune di Palanzano – a protezione della strada pubblica Vaestano-Ponte Enza.

 

Un intervento congiunto da 34 mila euro da parte dei due enti consente ora il corretto deflusso del canale e il ripristino della banchina della carreggiata adiacente

Novi di Modena (MO), 15 gennaio 2021 – Un intervento complesso ed urgente per ripristinare le condizioni di sicurezza stradale di una importante via di comunicazione all’interno del comprensorio modenese e assicurare il corretto deflusso delle acque all’interno di uno dei canali che compongono l’estesa rete del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale.

L’Ente consortile ha infatti portato a termine, in modo coordinato e condiviso con il Comune di Novi di Modena – grazie alla sottoscrizione di una specifica convenzione – i lavori per la messa in sicurezza della banchina stradale di via Cavetto Lame e del canale Cavetto Lame, adiacente la carreggiata e di competenza dell’Emilia Centrale.

L’intervento, necessario in seguito al recente cedimento di alcune parti della banchina stradale, è stato effettuato dai due Enti per un importo pari a 34 mila euro e con un preciso coordinamento sulle attività da svolgere. La convenzione è stata sottoscritta dal presidente del Consorzio Matteo Catellani e dal sindaco del Comune di Novi di Modena Enrico Diacci.

Nel dettaglio il team Settore Rete Idraulica Pianura, guidato dalla Responsabile Monica Vecchi, ha progettato e portato a termine i lavori per la sistemazione della scarpata prevedendo un primo intervento di sistemazione di alcuni tratti di sponda maggiormente danneggiati – per una lunghezza complessiva di 70 metri – con un’azione di consolidamento al piede attraverso un’opera di sostegno realizzata con casseri prefabbricati in cemento armato.

L'immagine può contenere: pianta, spazio all'aperto e naturaAdeguamento idraulico della sezione e la realizzazione dei tombamenti – in sostituzione dei vecchi, ormai collassati e che impedivano il regolare deflusso del canale nella frazione di Arceto in Comune di Scandiano. L’importo dei lavori, realizzati con fondi consortili, è di 61mila euro.

 

Intervento da 130 mila euro realizzato in collaborazione con la Provincia di Modena: ripristinata la percorribilità completa della strada dopo il cedimento del maggio 2019
Carpi (MO), 8 gennaio 2021 – Un complesso intervento a protezione del territorio del Comune di Carpi, dall’importo complessivo di 130 mila euro, per il ripristino della viabilità e il consolidamento delle scarpate di un canale adiacente la strada – tutelato dalla Soprintendenza per i beni culturali ed il paesaggio – danneggiato nel 2019 da un movimento franoso: Bonifica dell’Emilia Centrale e Provincia di Modena hanno completato la messa in sicurezza della Strada provinciale 413 di Carpi e la stabilizzazione della Fossetta di Mezzo, interessata da un movimento franoso il cui culmine, con il collasso a fine maggio 2019, rendeva la strada percorribile solo in senso unico alternato.
L’intervento, che si è sviluppato attraverso due stralci di lavori da 65 mila euro l’uno, ha visto il progetto realizzato dalle maestranze consortili in collaborazione con i tecnici della Provincia di Modena – ente gestore della strada – e si è sviluppato seguendo un programma definito dai due Enti.
Nello specifico sono stati effettuati: lo scavo di sbancamento per la realizzazione del piano di posa della Fossetta di Mezzo con la costruzione di una soletta di magrone armata con rete elettrosaldata; la posa di elementi prefabbricati in cemento armato; la stuccatura dei giunti; la ricostruzione della scarpata tra la fossetta e la Strada provinciale con la successiva sistemazione di strati di terreno adeguatamente costipati.

Con riferimento al D.L, n. 172/2020 del 18/12/2020

nel periodo dal 24 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 gli uffici saranno chiusi al pubblico

Nelle giornate del 24 e 31 dicembre 2020 i nn° verdi 800235320 e 80050199 non saranno attivi

Proficua convenzione tra i due enti che intervengono su oltre 1000 metri di canali con lavori per 200mila euro, effettuando il ripristino del cavo Traiolo e del condotto Fellini

Correggio (RE), 29 Dicembre 2020 – Il comprensorio di Correggio, nel reggiano, è più sicuro grazie alla collaborazione tra il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e il Comune di Correggio che ha consentito il funzionale ripristino del cavo Traiolo e del condotto Fellini: due lavori di natura complessa che, con la coordinata sinergia fra i due enti, garantiranno anche la percorribilità dei due relativi tratti stradali, via dell’Impiccato e via Ronchi – danneggiate in seguito agli eccezionali eventi atmosferici di ottobre 2018 – oltre alla messa in sicurezza delle sponde dei canali adiacenti, per un intervento dal valore complessivo di oltre 200 mila euro.

Nel dettaglio, è stato effettuato il tombamento del condotto Fellini con l’obiettivo di consolidare la banchina di via Fossa Ronchi e migliorare il regime idraulico del condotto stesso; mentre sul cavo Traiolo è stato realizzato un muro di contenimento a difesa della scarpata adiacente via dell’Impiccato. 

I lavori, realizzati con mezzi e operatori del Consorzio, hanno complessivamente posto in sicurezza oltre 1000 metri di canali.

IL Cavo Traiolo al termine dei lavori

Un particolare del Condotto Fellini durante l’intervento

 

“Una perturbazione atlantica estremamente lunga e pesante, con 200 milioni di metri cubi d’acqua che si sono abbattuti sull’intero territorio controllato dal consorzio. Ma grazie al nostro personale, che ha lavorato giorno e notte 5 giorni di fila per gestire gli impianti e al quale faccio un plauso, la nostra rete ha retto”.

Seconda ondata della perturbazione, ma le piogge sono cadute in maniera inferiore alle attese: 20-30 mml in media che sono state smaltite senza criticità per i comprensori”: nel comunicare gli esiti odierni dell’operatività consortile il direttore generale Domenico Turazza ricorda che la situazione permane monitorata h24 dal personale dell’ente.

comunicazione direttore consorzio di bonifica dell’emilia centrale 8/12/2020

Messo in salvo a tempo di record il cantiere alla Traversa di Castellarano prima dei tre picchi di piena del fiume Secchia

6 Dicembre 2020 – Le abbondanti e violente precipitazioni cadute in questi due giorni (60-65 mml solo ieri e oltre 100 mml sui rilievi) in tutto il comprensorio territoriale gestito idraulicamente dal Consorzio dell’Emilia Centrale (che si estende sulle pianure di Reggio Emilia, Modena e Mantova, fino all’Appennino Parmense) hanno giocoforza obbligato ad un impegno full-time straordinario tutta la struttura consortile.

Per arginare l’impeto dei flussi con manovre idrauliche immediate i team tecnici che presidiano le varie aree, in collegamento diretto con la sala operativa di telecontrollo nella sede reggiana, hanno operato interventi mirati che, in molteplici zone maggiormente a rischio esondazione, hanno evitato criticità e pericoli. Il sistema di canalizzazione molto articolato ha generalmente retto la forza dei flussi, nonostante la quantità eccezionale di acque cadute e quella in parte ricevuta dai corsi d’acqua naturali, in taluni tratti, abbiano costretto il personale dell’ente a ripetuti interventi concomitanti.

Si temeva particolarmente per il cantiere ancora aperto sul fiume Secchia, in prossimità della Traversa di Castellarano, dove il cratere lasciato in eredità dalle piene precedenti poteva minare la stabilità dell’opera; in questo caso il Consorzio è intervenuto già alla vigilia delle prime precipitazioni ed in tempo-record è riuscito, in collaborazione con le imprese coinvolte, a spostare tutti i mezzi e mettere al sicuro quanto già realizzato.

“Il nostro sistema di monitoraggio e telecontrollo, la reperibilità di tutto il personale e i presidi sul territorio hanno consentito ai livelli nella rete di mantenersi entro valori di sicurezza, pur se con alcune criticità dovute all’ondata di piogge intense – ha sottolineato Paola Zanetti, dirigente tecnico responsabile della gestione eventi di piena per l’Emilia Centrale – . Ad ogni modo l’attivazione tempestiva degli impianti di sollevamento acque (Torrione a Gualtieri, Bresciana e Rodanello a Reggio Emilia, Boretto sul fiume Po), dello “Scaricatore Cà Rossa” a Novi di Modena e dei “Sifoni alla Botte San Prospero” a Moglia (Mantova) con l’avviamento dell’Impianto idrovoro di Mondine, hanno limitato notevolmente ogni ulteriore situazione di difficoltà. L’attività è ancora in pieno svolgimento, con l’ulteriore avvio dell’impianto di San Siro a San Benedetto Po”.

Il Consorzio è intervenuto anche in montagna, in particolare a Castelnovo ne’ Monti, sul Rio Merlo; e nel Comune di Toano.

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