Sullo schermo record lo spettacolo è multimediale
La pianura come non la si aveva mai vista, tra terra, cielo, acque. Il Museo Multimediale della Bonifica è il punto di partenza del progetto del consorzio e della Fondazione Telecom Italia “Percorrere il paesaggio della Bonifica”

CONSORZIO DI BONIFICA DELL’EMILIA CENTRALE (1 luglio 2015) – Calpestare i luoghi della Bassa in modo nuovo, iniziando con una novità… multimediale. E’ il Museo Multimediale della Bonifica a Boretto (in via Argine Cisa, 5) che è punto di partenza del progetto del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e della Fondazione Telecom Italia “Percorrere il paesaggio della Bonifica”.
“È una iniziativa – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – (museo e percorsi ciclabili) per leggere i beni invisibili della pianura e della bonifica, assieme ai paesaggi agricoli e ai protagonisti della Bassa in destra Po”.
“Si può partire dal museo – afferma Domenico Turazza, direttore – per il primo itinerario lungo le Chiaviche di Boretto sul fiume Po, ma anche percorrere (con app dedicate e sentieristica identificata da cartelli) l’itinerario della grande Botte Bentivoglio e l’impianto idrovoro di Gualtieri, le Casse d’espansione di Novellara diventate Valli naturalistiche, le estese Risaie dell’area carpigiana, gli imponenti Nodi idrovori di Mondine a Moglia e di San Siro a San Benedetto Po nel Mantovano”.
Il Museo Multimediale della Bonifica a Boretto – che sorge presso un importante nodo idraulico ed è illustrato dal personale consortile presente – è sicuramente una delle iniziative di maggior impatto: su un maxischermo di 32 metri di larghezza per 11 di altezza occorrono 10 kw di potenza per una proiezione interattiva (durata di 20 minuti) fatta di immagini, ricostruzioni, suoni, fumi…
Il museo multimediale è aperto al pubblico ogni domenica e festivi, da maggio a settembre, dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30. Per ulteriori informazioni o prenotazioni per gruppi è possibile contattare il 3484040551.
Info su: www.ilpaesaggiodellabonifica.it, o scrivendo a info@ilpaesaggiodellabonifica.it.

Canyon, guadi, biodiversità: la Montagna è InCantata in Val Tassobbio
Il secondo evento del festival disseminato di rigenerazione territoriale, promosso dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, si svolgerà tra canyon e guadi lungo il rio Maillo il venerdì e tra Cortogno e Pianzo il sabato

CONSORZIO DI BONIFICA DELL’EMILIA CENTRALE (23 giugno 2015) – Dopo il successo del primo evento, Montagna InCantata prosegue nella Val Tassobbio con due appuntamenti: sabato 27 e domenica 28 giugno. Il festival disseminato di rigenerazione territoriale, promosso dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, dal titolo “Le vie attraversano, i ponti legano” e si svolge nel comprensorio consortile.
Sabato 27 giugno Montagna InCantata prende il nome “La chiesa di Santo Stefano di Pineto: giù alla grande radura della ‘Casa rossa’ tra canyon e guadi lungo il rio Maillo”.
Il ritrovo è previsto alle ore 9.30 presso la chiesa di Santo Stefano di Pineto (Vetto, Reggio Emilia) per la visita al sito. Successivamente inizierà l’escursione camminata con direzione “Casa rossa”, dove, alle 13.30, è previsto il pranzo conviviale offerto da Mauro Incerti che illustrerà la storia “romita” di questa casa tra i boschi e del suo costruttore (nel 1938). Dalle 15 si svolgeranno le osservazioni camminate lungo il rio Maillo: i canyon che via ha scavato, le radure che vi si aprono, i guadi che lo transitano. Per le ore 17 è previsto il rientro con mezzi a cura degli accompagnatori.
“Tra Cortogno e Pianzo, dove le vie fragili incrociano la biodivesità” è il titolo dell’evento in calendario per domenica 28 giugno.
Alle ore 9.30 è previsto il ritrovo al bar di Cortogno (Casina, Reggio Emilia), con visita alla latteria sociale. Dalle 10.30 al mulino di Cortogno inizia l’escursione camminata lungo il Tassobbio, si procederà in direzione Ariolo, il paleoalveo (sito protetto, vi abita una rara salamandra), il monte Venera (sito archeologico primario dell’età del bronzo), la suggestiva pieve millenaria di Pianzo, che sarà aperta per l’occasione. Si potrà quindi pranzare al sacco e vistare la mostra “Terra costruita” allestita dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale. Alle ore 15 si terrà il dibattito “Val Tassobbio: un progetto di rigenerazione territoriale”, con Luca Filippi. Alle 16 la partenza per il ritorno con rientro previsto per le ore 18.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il sito web del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale (www.emiliacentrale.it) oppure la pagina Facebook La-Montagna-InCantata, o Antonio Canovi al numero 3393399916.

Calendario

GIUGNO
Sabato 27: Nel paesaggio del Tassobbio: la Chiesa di Santo Stefano di Pineto, giù alla grande radura della “Casa rossa”, tra canyon e guadi lungo il rio Maillo. Ritrovo a Santo Stefano di Pineto (Vetto).
Domenica 28: Nel paesaggio del Tassobbio: tra Cortogno e Pianzo, dove le vie fragili incrociano la biodiversità. Ritrovo a Cortogno (Casina).

LUGLIO
Sabato 4: Contadini di scienza: fare agricoltura tra i calanchi e il rio delle Viole. Ritrovo a S. Cassiano e S. Romano (Baiso).
Sabato 11 e domenica 12: Enza, valle di ponti che legano; ritrovo 11 luglio a Isola (Palanzano), ritrovo 12 luglio al ponte di Pietra di Lugagnano (Monchio delle Corti).
Sabato 25: Valbona, una economia che resiste per ripartire. Ritrovo a Valbona (Collagna).

AGOSTO
Domenica 2: Fontane ribelli: quando le donne “salvarono” le acque. Ritrovo a Montecagno (Ligonchio)
Sabato 29 e domenica 30: Tra il Dragone e il Dolo, lungo la Bibulca dove potevano transitare due paia di buoi appaiati *Le vie del pellegrinaggio e della memoria. Ritrovo 29 agosto Parco S. Giulia (Palagano), ritrovo 30 agosto Madonna di Pietravolta (Frassinoro).

SETTEMBRE
Sabato 26: Nel paesaggio del Tresinaro, Tresinara: storia al maschile e al femminile di una valle. Ritrovo a Carpineti centro.

OTTOBRE
Domenica 11: “Sologno, e poi Parigi”: un paese d’incontri sulla via del sale. ritrovo a Sologno (Villa Minozzo).

Un nuovo modo di vivere in Appennino: è la proposta della Montagna InCantata
Da domenica 21 giugno parte il festival disseminato di rigenerazione territoriale “Le vie attraversano, i ponti legano”. Il calendario di tutti gli eventi che danno il proprio contributo a vivere un territorio unico come dimostra il prestigioso riconoscimento MAB – UNESCO

CONSORZIO DI BONIFICA DELL’EMILIA CENTRALE (18 giugno 2015) – Prende il via domenica 21 giugno a Civago (Villa Minozzo, Reggio Emilia) Montagna InCantata 2015. Il festival disseminato di rigenerazione territoriale, promosso dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, prende il nome “Le vie attraversano, i ponti legano” e si svolge nel comprensorio consortile.
“Per quest’anno – spiega Marino Zani, presiedente Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – la Montagna InCantata intende dare il proprio contribuito a vivere il territorio montano a discapito delle difficoltà orografiche ed economiche. Ma soprattutto – aggiunge Zani – la quarta edizione della Montagna inCantata si congiunge, non solo idealmente, nel solco del prestigioso riconoscimento al nostro Appennino da parte dell’Unesco con l’ammissione al programma Man and Biosphere. La nostra attività in montagna si pone in una linea di assoluta continuità rispetto al Programma MAB Unesco a cui abbiamo aderito fin da subito e con cui collaboreremo”.
“In questo contesto – aggiunge Domenico Turazza, direttore Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – daremo quest’anno rilievo a due temi fondamentali per la nostra montagna. Per primo, andremo a vedere casi salienti di agricoltori custodi del territorio, perché l’agricoltura non è solamente attività economica ma anche cura e tutela del territorio. Il secondo punto sarà incentrato sullo strumento della sistemazione fondiaria nelle singole valli come possibile modalità per creare nuovi ponti e nuove vie per uno sviluppo sostenibile”.
“Il programma – afferma Antonio Canovi, geostorico – si incentra sulle vie e i ponti, che l’uomo ha tracciato per legarsi alla montagna, a volte per fuggirne. Si collega idealmente con la prima edizione del 2012, dedicata alla costruzione in alto Appennino della rete viaria su gomma. Verranno inoltre ripresi e consolidati i due temi portanti delle edizioni 2013: biodiversità e servizi ecosistemici e 2014: usi civici e beni comuni”. Si conferma anche l’utilizzo delle modalità narrative già utilizzate per interpretare il paesaggio della Montagna InCantata: le esplorazioni geocamminate sulle tracce delle opere della bonifica, le maestrie e i saperi, i linguaggi espressivi”.
“Per domenica 21 giugno – spiega Canovi – il ritrovo è previsto alle ore 9.30 a Civago (Villa Minozzo, Reggio Emilia) per salire al Monte Prando passando per il rifugio La Segheria, passo di Lama Lite e Monte Cipolla. Durante il percorso, la guida escursionistica Villiam Morelli racconterà la vita segreta delle piante e con fogli e pastelli a cera sarà possibile ricalcare le cortecce degli alberi e delle foglie”.
“Sabato 27 e domenica 28 giugno – prosegue – la Montagna InCantata si snoda nel paesaggio del Tassobbio. Sabato ci si recherà alla chiesa di Santo Stefano di Pineto, giù dalla grande radura della ‘Casa rossa’, tra canyon e guadi lungo il Rio Maillo. Domenica l’escursione avrà luogo tra Cortogno e Pianzo, dove le vie fragili incrociano le biodiversità”.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il sito web del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale (www.emiliacentrale.it) oppure la pagina Facebook La-Montagna-InCantata, o Antonio Canovi al numero 3393399916.

Calendario

GIUGNO
Domenica 21: ritrovo a Civago (Villa Minozzo) L’estate comincia sul Prado: una geoesplorazione floreale *Le vie della biodiversità* con Proloco di Civago e Villa Cultura, accompagna Incia – Necessario supporto tecnico consorzio x lavoro di promozione e accompagnamento
Sabato 27 e Domenica 28
Sabato 27: ritrovo sul Rio Maillo (Vetto). Nel paesaggio del Tassobbio: la Chiesa di Santo Stefano di Pineto, giù alla grande radura della “Casa rossa”, tra canyon e guadi lungo il rio Maillo *Le vie fragili* con la Curia e Mauro Incerti, accompagna Orizzonti in cammino – supporto tecnico Consorzio auspicabile.
Domenica 28, ritrovo a Cortogno (Casina). Nel paesaggio del Tassobbio: tra Cortogno e Pianzo, dove le vie fragili incrociano la biodiversità *Le vie fragili – Le vie della biodiversità* con la Proloco di Cortogno e Luca Filippi, accompagna Orizzonti in cammino – supporto tecnico Consorzio auspicabile.

LUGLIO
Sabato 4: ritrovo a S. Cassiano e S. Romano (Baiso). Contadini di scienza: fare agricoltura tra i calanchi e il rio delle Viole *Le vie della biodiversità*con Daniele Valcavi e Giavelli – supporto tecnico Consorzio auspicabile.
Sabato 11 e domenica 12: ritrovo al ponte di pietra di Lugagnano (Palanzano), Lagrimone (Tizzano Val Parma), Monchio delle Corti  Enza, valle di ponti che legano/* Le vie fragili – Le vie del pellegrinaggio e della memoria **con Servizio Tecnico di Bacino, Enel, Istituto storico di Parma, collezionista Garimberti, accompagnamento per la domenica da identificare* necessario supporto tecnico consorzio per il lavoro di preparazione, di promozione e di accompagnamento.
Sabato 25: ritrovo a Valbona (Villa Minozzo). Valbona, una economia che resiste per ripartire *Le vie della transumanza* con Comune e Luca Filippi necessario supporto tecnico consorzio per il lavoro di promozione e accompagnamento.

AGOSTO
Domenica 2: ritrovo a Montecagno (Ligonchio) Fontane ribelli: quando le donne “salvarono” le acque *Le vie del pellegrinaggio e della memoria*con Giorgioni, Esterina Fioroni, Bar 25, accompagna Orizzonti in cammino – supporto tecnico Consorzio auspicabile.
Sabato 29 e domenica 30: ritrovo al monte S. Giulia (Palagano), Vitriola (Montefiorino), Mulino di Fontanaluccia (Frassinoro). Tra il Dragone e il Dolo, lungo la Bibulca dove potevano transitare due paia di buoi appaiati *Le vie del pellegrinaggio e della memoria *Proloco di Monchio, Istituto storico di Modena, associazione Trame, usi civici di Fontanaluccia, accompagnano Gep e Gem – necessario supporto tecnico consorzio per il lavoro di preparazione, di promozione e di accompagnamento.

SETTEMBRE
Sabato 26: alla riapertura della scuola, ritrovo a Carpineti. Nel paesaggio del Tresinaro, Tresinara: storia al maschile e al femminile di una valle *Le vie della biodiversità **Istituto comprensivo di Carpineti, accompagna professor Ermanio Beretti – supporto tecnico Consorzio auspicabile.

OTTOBRE
Domenica 11: ritrovo a Sologno (Villa Minozzo). “Sologno, e poi Parigi”: un paese d’incontri sulla via del sale *Le vie economiche*Proloco di Sologno, Acquedotto rurale di Sologno – supporto tecnico Consorzio auspicabile.

Si terrà da venerdì 22 maggio la prima edizione reggiana. Zani: “L’obiettivo è costruire una consapevolezza del posto in cui si abita. L’intervento che si propone è svolto in sinergia con associazioni ed enti che ruotano attorno alla prerogativa di gestione, valorizzazione e tutela delle acque”

(21 maggio 2015) – Anche il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale partecipa alla prima edizione reggiana del Festival del Turismo Responsabile – Itaca migranti e viaggiatori, al via da venerdì 22 maggio a Reggio Emilia.
“Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – spiega il presidente Marino Zani – tutti i giorni dell’anno si occupa della cura del territorio e del paesaggio, cui ha dedicato anche un apposito ‘Atelier del Paesaggio’ e un progetto di valenza Europea, ‘Il Paesaggio della Bonifica’. Quindi intrattiene un dialogo con gli abitanti e le piccole comunità delle province. Per questo ha ritenuto di aderire al Festival del Turismo Responsabile – Itaca migranti e viaggiatori nella sua prima edizione reggiana. L’obiettivo è costruire una consapevolezza del posto in cui si abita. L’intervento che si propone è svolto in sinergia con associazioni ed enti che ruotano attorno alla prerogativa di gestione, valorizzazione e tutela delle acque”.
Il turismo responsabile è una delle soluzioni individuate dalle Nazioni Unite per raggiungere gli Obiettivi del Millennio. Si tratta di un turismo attuato secondo i principi di giustizia sociale ed economica, nel rispetto dell’ambiente e delle culture.

PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE PROMOSSE DAL CONSORZIO
Venerdì 22 maggio, alle ore 15.00 è previsto il ritrovo alla chiesa di Quattro Castella, per la geosplorazione (3 ore, dalle 15 alle 18.00) a cura dell’Atelier del Paesaggio della Bonifica, lungo il Rio Bianello, oggetto di un intervento di rigenerazione territoriale Life Rii. È possibile prenotare allo 0522443211.
Sabato 23 maggio, nell’ambito della Settimana della Bonifica, all’impianto idrovoro di Boretto, si terrà “Vivi la Bonifica”. Presso la presa di Boretto avranno luogo gare di canoe e sarà possibile di avvicinarsi al mondo canoistico. Domenica sarà possibile partecipare a una passeggiata in canoa dall’impianto di Boretto sino all’impianto del Torrione a Gualtieri. Per ulteriori informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 3357817763.
Domenica 24 maggio, il Paesaggio della Bonifica e nell’ambito della Settimana della Bonifica, avrà luogo l’apertura dei siti museali a Boretto, dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30. Si tratta de I Musei dell’Acqua a Boretto: Museo del Po e della navigazione fluviale, in via Argine Cisa, 11, Museo dei Pontieri, in via Argine Cisa, 3, Museo Multimediale della Bonifica, in via Argine Cisa, 5). Per ulteriori informazioni è possibile contattare il 3484040551.
Venerdì 29 maggio, al Palazzo della Bonifica, in Corso Garibaldi, 42, Reggio Emilia, alle ore 17.00, si terrà “Paesaggi pedalati”, il seminario sul paesaggio delle ciclovie, in collaborazione con la Fiab e la Bicicrostolata. Aperta a tutti.
Sabato 30 maggio, alle ore 9.30, presso l’Ostello della Ghiara, in via Guasco, avrà luogo la “Geosplorazione pedalata lungo il Crostolo”, in collaborazione con la Fiab e Tuttinbici. Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale accompagnerà lungo la rete idraulica compresa tra la Vasca di Corbelli e il ponte del Crostolo.
Domenica 31 maggio, alle ore 9.30, al Mauriziano, si terrà “Il Mauriziano di Nuovo”, la giornata di rigenerazione del sito Mauriziano (geoesplorazone camminata tra il Rodano e le Acque Chiare). Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale aprirà l’impianto di sollevamento delle acque irrigue Ariosto. Nel pomeriggio attività espressive per interpretare il sito (fotografia, arte, danza, canto) a cura delle associazioni Eutopia e 5 minuti. Per info: 339.339.99.16 – 347.441.68.33

Collettore acque basse reggianeImponente attività di scolo a metà maggio
Emilia Centrale, bomba d’acqua nella notte: idrovore accese
10 centimetri d’acqua caduti in una sola ora e mezza tra Novellara, Guastalla e Campagnola Emilia. La rete principale ha retto, i canali minori non hanno raccolto regolarmente l’eccesso d’acqua. 20 persone impegnate

16 maggio 2015 – Immaginare calare un velo di 10 centimetri d’acqua in una sola ora e mezza su una fetta molto grande di comprensorio. Acqua che, improvvisamente, si ritrova a correre verso i canali. E’ quanto accaduto nella notte appena trascorsa soprattutto nella zona di Novellara, Guastalla e Campagnola Emilia.
Di fatto, la quantità di acqua piovuta in così poco tempo è stata superiore alla capacità di smaltimento della rete drenante consortile e privata, causando diffusi fenomeni di ristagno d’acqua. A reggere l’eccezionale ondata d’acqua, fortunatamente, è stata complessivamente la rete scolante principale, senza esondazioni, mentre i canali minori non sono stati in grado di smaltire regolarmente l’eccesso idrico caduto dal cielo.
Il Consorzio, messo in guardia dalle segnalazioni di allerta meteo emanate dalla protezione civile, aveva messo in sicurezza la propria rete fin dalla mattinata di venerdì 15 maggio.
Nel corso della notte sono stati attivati gli impianti idrovori del Torrione a Gualtieri e di Gargallo Inferiore a Carpi oltre agli scarichi a gravità della Scutellara (Brescello), di Boretto, del Bondanello e di Mondine (Moglia) e di San Siro (San Benedetto Po).
Complessivamente hanno prestato servizio una ventina circa di dipendenti consortili, tra operai addetti ai canali e agli impianti, e tecnici reperibili che hanno diretto e coordinato le varie manovre idrauliche sulla rete consortile.

Pezzola su Baldo (2) (Large)

 

Saranno inaugurate venerdì 15 maggio alle 17 “Belvedere. Paesaggi a noi contemporanei”, di Fausto Mazzoni e Fabrizio Frignani, a cura di Antonio Canovi e, “Terra costruita”, dei gruppi fotografici Bottega photographica Boretto e Color’s light Colorno, a cura di Paolo Barbaro

 

 

REGGIO EMILIA (12 maggio 2015) – “Belvedere. Paesaggi a noi contemporanei” e “Terra costruita” sono le mostre di fotografia che verranno inaugurate venerdì 15 maggio alle ore 17 presso la Sala Prampolini del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, in Corso Garibaldi, 42, a Reggio Emilia. Entrambe sono promosse dall’ente consortile nell’ambito del Circuito Off di Fotografia Europea 2015.

“Belvedere. Paesaggi a noi contemporanei”, di Fausto Mazzoni e Fabrizio Frignani, a cura di Antonio Canovi, Atelier del Paesaggio della Bonifica, Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, restituisce, in una sorta di dissolvenza incrociata che si presenta senza continuità, due paesaggi che potrebbero altrimenti risultare tra loro alieni. Da un lato il Giappone fotografato da Fausto Mazzoni, uno spazio emblematico della postmodernità, funzionalmente costruito per ‘ordinare’ la natura tra le cose (e i sogni) degli uomini. Dall’altro il monte Pézzola nei pressi di San Polo d’Enza, una collina dove la natura si va riprendendo lo spazio (e la terra, le acque, il cielo) che fu degli uomini e che Fabrizio Frignani rappresenta in forma di ‘bel paesaggio’ italiano.

“Terra costruita”, dei gruppi fotografici Bottega photographica Boretto e Color’s light Colorno, a cura di Paolo Barbaro, si fonda sulla bonifica dei terreni, la pulizia di canali e torrenti, l’ingabbiamento di frane, e tutte le opere che il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale svolge a salvaguardia dell’ambiente.

Le mostre sono aperte al pubblico dal 15 al 29 maggio, il 16 e 17 maggio dalle ore 10.00 alle 22.00; dal 18 al 29 maggio dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 12.30; sono visitabili anche di pomeriggio e nel fine settimana, previa prenotazione (ufficio comunicazione emiliacentrale.it, 0522.443251).

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.emiliacentrale.it

 

 

 

Chi è Fausto Mazzoni

 

Ingegnere informatico, nasce nel 1970 a Reggio Emilia, vive a Barco di Bibbiano. Fotografa e realizza video dal 2006. La sperimentazione e i temi di ricerca si concentrano prevalentemente sulle mutazioni intercorse in rapporto alla creazione fotografica e cinematografica dopo l’avvento delle tecnologie digitali. Ha esposto i suoi lavori in mostre collettive e personali in Italia e all’estero, in particolare ad Arles.

 

Chi è Fabrizio Frignani

 

Geografo, nasce a Milano nel 1963, attualmente vive a San Polo d’Enza (Reggio Emilia). La passione per la fotografia è andata di pari passo con quella per la montagna, per tramutarsi negli ultimi anni in esercizio comparato di osservazione del paesaggio tout court (con una preferenza per la collina). Ha esposto suoi lavori nell’ambito della Summer School organizzata presso l’Archivio Biblioteca “Emilio Sereni” di Gattatico e nel circuito Off di Fotografia Europea (edizione 2013, sempre presso il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale).

 

 

 

 

REGGIO EMILIA (7 maggio 2015) – Due giorni a scuola di acque e bonifiche con il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e il suo Atelier del Paesaggio della Bonifica.

Si comincia venerdì 8 maggio alle ore 17.30 con la rilettura in chiave didattica degli studi idraulici di Ludovico Bolognini, che progettò anche la Sala del Tricolore di Reggio Emilia. Per l’occasione verrà organizzata una visita alla mostra “Contratto di fiume: il Marzenego”, presso il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, in Corso Garibaldi, 42, a Reggio Emilia.

Sabato 9 maggio si riprende alle 15.30 con una geoesplorazione sui ‘luoghi d’acque’ della città del ‘700, nel suo fulgore di ‘piccola Venezia’, a Reggio Emilia.

Le iniziative rientrano nell’ambito della “Settimana della Didattica in Archivio”.

OLYMPUS DIGITAL CAMERAA Busana le opere hanno riguardato il Rio Rondino e la regimazione idraulica dei fossi presenti a valle dell’abitato di Cervarezza. A Collagna, il Rio Canalina ed il fiume Secchia a Cerreto Alpi, oltre alle strade di Cerreto Laghi e Valbona

1 aprile 2015 – Preservata la viabilità di Valbona di Collagna, paese agricolo nel quale si effettua l’ultimo pascolo d’Appennino, e Cerreto Alpi e regimazione idraulica nel Rio Canalina e nel fiume Secchia in località Cerreto Alpi.
A Busana regimazione del Rio Rondino a Nismozza e vecchia galleria drenate a Cervarezza.
“Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – dichiara Paolo Bargiacchi, sindaco di Collagna – è un presidio basilare nelle comunità dove la ruralità è importante. In particolare, a Valbona, i lavori dell’ente si sono rivelati fondamentali per poter mantenere fruibile una viabilità a 1121 metri sul livello del mare con il resto del territorio”.
“Nel comune di Collagna – spiega il direttore dell’ente consortile, Domenico Turazza – la regimazione idraulica ha interessato il fiume Secchia a Cerreto Alpi e il Rio Canalina nel capoluogo. Si è anche provveduto alla manutenzione delle strade pubbliche a Cerreto Laghi e Valbona. In particolare i lavori hanno riguardato, la riapertura e il modellamento dei fossi, il taglio delle piante, le regimazioni idrauliche delle acque stradali, la sistemazione del piano viabile, di scarpate e banchine”.
“Esprimo viva soddisfazione per le opere realizzate in comune di Busana dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, nell’ambito del programma di manutenzione straordinaria del territorio – commenta Daniela Pedrini, sindaco di Busana –. La sistemazione idraulica del Rio Rondino a Nismozza, l’intervento sui fossi di scolo della rete drenante dell’abitato di Cervarezza e le altre manutenzioni realizzate sono azioni fondamentali per la riduzione del rischio idrogeologico che assilla purtroppo il nostro territorio e l’intera montagna. Fondamentale sarà garantire anche in futuro una cura costante mettendo in campo tutti gli interventi necessari alla mitigazione di rischi futuri. Auspico che nel prossimo periodo si possa intervenire anche su altre aree del territorio comunale”.
“Per il comune di Busana è stata effettuata la regimazione idraulica del Rio Rondino in località di Nismozza ed il ripristino e la manutenzione idraulica dei fossi di scolo della rete drenante posta a salvaguardia dell’abitato di Cervarezza”, aggiunge il direttore Turazza.OLYMPUS DIGITAL CAMERA
“Nei territori di Busana e Collagna, in zona di tutela paesaggistica – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale –, le opere di manutenzione straordinaria effettuate dal Consorzio non hanno alterato lo stato dei luoghi ma sono servite per il mantenimento in efficienza di importanti strade pubbliche e per impedire tracimazioni d’acqua lungo i rii naturali”.
L’importo totale dei lavori ammonta a 66.000 euro, finanziati con fondi consortili.

Foto G. Arlotti (1) (Large)Life rinasce con la Bonifica dell’Emilia Centrale un progetto “partecipato” con le persone per la sistemazione dei canali
Realizzare la riqualificazione idraulico – ambientale di alcuni canali di bonifica emiliani, in collaborazione con tutti gli enti e in maniera partecipata. Accade tra Reggio e Modena. Sullo sfondo la presentazione il convegno internazionale dell’8 aprile a Bologna
(31 marzo 2015) – Riqualificare in modo innovativo e condiviso i canali di Cavata Orientale (Carpi), Diversivo Fossa Nuova Cavata (Carpi), Collettore Acque Basse Modenesi (Carpi e Novi di Modena), Collettore Alfiere (Gualtieri). Creando golene e aumentando la sezione idraulica degli stessi, in maniera condivisa tra le popolazioni. Obiettivi miglioramento della sicurezza idraulica e la qualità ambientale.
Life Rinasce è un progetto del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e che coinvolge i rispettivi Comuni e che ha come partener la Regione Emilia-Romagna. Un progetto avviato da luglio 2014 e che si concluderà a dicembre 2018, prevede un importo totale di oltre 2.000.000 di euro, finanziati dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Regione Emilia Romagna e cofinanziato dall’Unione Europea.
Di recente a Reggio Emilia si è svolto l’incontro del Gruppo tecnico di lavoro relativo al progetto medesimo, a loro il compito di definire le migliori scelte: è composto dai tecnici del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Servizio difesa del Suolo, della Costa e Bonifica e il Servizio tutela e risanamento della risorsa idrica, Servizio beni architettonici e ambientali, Servizio comunicazione, educazione alla sostenibilità e strumenti di partecipazione della Regione Emilia-Romagna, delle Provincie di Reggio Emilia e Modena, del Servizio Tecnico di Bacino degli affluenti del Po, dei Comuni di Gualtieri, Carpi, Novi di Modena, dall’Ente di gestione dei Parchi e della biodiversità dell’Emilia Centrale.
“Life Rinasce è un progetto approvato dalla Commissione Europea nel luglio del 2014, si propone di realizzare a scopo dimostrativo la riqualificazione idraulico-ambientale di alcuni canali di bonifica emiliani – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale –. A Bologna con un convegno internazionale di apertura del progetto in calendario per l’8 aprile, presso la sede della Regione Emilia Romagna, sarà presentato alla comunità scientifica e al pubblico questa innovativa forma di progettazione partecipata che, appunto, coinvolge le persone in maniera forte: ci rivolgiamo sia agli enti che hai privati”.
Foto G. Arlotti (3) (Large)“Il progetto – aggiunge Aronne Ruffini, dirigente del Consorzio di Bonifica con sede a Reggio Emilia e project manager dello stesso -, scaturisce in applicazione di due importanti direttive europee, la Direttiva Alluvioni 2007/60/CE e la Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE, con l’obiettivo di dimostrare che i concetti di diminuire il rischio di inondazioni migliorando contemporaneamente lo stato ecologico dei corsi d’acqua, possono essere applicati anche sul reticolo idrico artificiale”.
Spiega Aronne Ruffini: “Nel dettaglio sui canali citati verranno sperimentate tipologie d’intervento adeguate alla condizione dei canali prescelti che soffrono di problematiche idrauliche e ambientali –,andamento rettilineo e sezione geometrica trapezoidale, non sono dotati di aree inondabili connesse e le portate in eccesso, determinate dall’intenso incremento delle aree urbanizzate, possono essere smaltite solamente tramite impianti idrovori: una situazione a elevato rischio di esondazione. A questo si aggiunge il problema degli scarichi di depuratori e scolmatori fognari di piena che riversano grandi quantità di sostanze inquinanti, peggiorando la qualità dell’acqua”.
“Gli interventi – prosegue il project manager – prevedono la riqualificazione di sette chilometri di canali con la creazione di tre ettari di golene naturalistiche allagabili lungo i canali (spazio al fiume), la forestazione di due chilometri di sponde e la creazione di una cassa di espansione destinata a diventare una zona umida naturalistica per l’accumulo delle piene e la fitodepurazione delle acque, per un’estensione di circa tre ettari”.
“Il progetto si propone, inoltre – spiega Ruffini –, di mettere a punto e applicare modalità di gestione ‘gentile’ della vegetazione acquatica e riparia dei canali, confrontando diverse modalità di taglio in relazione agli effetti ecologici, idraulici ed economici”.
“Il carattere innovativo del progetto – prosegue – è dato non solo dalle tipologie d’intervento ideate per risolvere problemi idraulici e ambientali, ma anche dall’intero percorso di progettazione che vede interessati un gruppo tecnico di lavoro multidisciplinare e gli attori locali coinvolti attraverso un ‘processo partecipato’. Particolare attenzione verrà prestata alla possibilità di diffondere le tecniche testate con il progetto. Si prevede quindi l’organizzazione di corsi di formazione per tecnici e giornate dimostrative nei siti oggetto d’intervento”.

 

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Realizzare la riqualificazione idraulico – ambientale di alcuni canali di bonifica emiliani, in collaborazione con tutti gli enti e in maniera partecipata. Accade tra Reggio e Modena. Sullo sfondo la presentazione il convegno internazionale dell’8 aprile a Bologna

 

 

CONSORZIO DI BONIFICA DELL’EMILIA CENTRALE (31 marzo 2015) – Riqualificare in modo innovativo e condiviso i canali di Cavata Orientale (Carpi), Diversivo Fossa Nuova Cavata (Carpi), Collettore Acque Basse Modenesi (Carpi e Novi di Modena), Collettore Alfiere (Gualtieri). Creando golene e aumentando la sezione idraulica degli stessi, in maniera condivisa tra le popolazioni. Obiettivi miglioramento della sicurezza idraulica e la qualità ambientale.

Life Rinasce è un progetto del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e che coinvolge i rispettivi Comuni e che ha come partener la Regione Emilia-Romagna. Un progetto avviato da luglio 2014 e che si concluderà a dicembre 2018, prevede un importo totale di oltre 2.000.000 di euro, finanziati dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Regione Emilia Romagna e cofinanziato dall’Unione Europea.

Di recente a Reggio Emilia si è svolto l’incontro del Gruppo tecnico di lavoro relativo al progetto medesimo, a loro il compito di definire le migliori scelte: è composto dai tecnici del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Servizio difesa del Suolo, della Costa e Bonifica e il Servizio tutela e risanamento della risorsa idrica, Servizio beni architettonici e ambientali, Servizio comunicazione, educazione alla sostenibilità e strumenti di partecipazione della Regione Emilia-Romagna, delle Provincie di Reggio Emilia e Modena, del Servizio Tecnico di Bacino degli affluenti del Po, dei Comuni di Gualtieri, Carpi, Novi di Modena, dall’Ente di gestione dei Parchi e della biodiversità dell’Emilia Centrale.

“Life Rinasce è un progetto approvato dalla Commissione Europea nel luglio del 2014, si propone di realizzare a scopo dimostrativo la riqualificazione idraulico-ambientale di alcuni canali di bonifica emiliani – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale –. A Bologna con un convegno internazionale di apertura del progetto in calendario per l’8 aprile, presso la sede della Regione Emilia Romagna, sarà presentato alla comunità scientifica e al pubblico questa innovativa forma di progettazione partecipata che, appunto, coinvolge le persone in maniera forte: ci rivolgiamo sia agli enti che hai privati”.

“Il progetto – aggiunge Aronne Ruffini, dirigente del Consorzio di Bonifica con sede a Reggio Emilia e project manager dello stesso -, scaturisce in applicazione di due importanti direttive europee, la Direttiva Alluvioni 2007/60/CE e la Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE, con l’obiettivo di dimostrare che i concetti di diminuire il rischio di inondazioni migliorando contemporaneamente lo stato ecologico dei corsi d’acqua, possono essere applicati anche sul reticolo idrico artificiale”.

Spiega Aronne Ruffini: “Nel dettaglio sui canali citati verranno sperimentate tipologie d’intervento adeguate alla condizione dei canali prescelti che soffrono di problematiche idrauliche e ambientali –,andamento rettilineo e sezione geometrica trapezoidale, non sono dotati di aree inondabili connesse e le portate in eccesso, determinate dall’intenso incremento delle aree urbanizzate, possono essere smaltite solamente tramite impianti idrovori: una situazione a elevato rischio di esondazione. A questo si aggiunge il problema degli scarichi di depuratori e scolmatori fognari di piena che riversano grandi quantità di sostanze inquinanti, peggiorando la qualità dell’acqua”.

“Gli interventi – prosegue il project manager – prevedono la riqualificazione di sette chilometri di canali con la creazione di tre ettari di golene naturalistiche allagabili lungo i canali (spazio al fiume), la forestazione di due chilometri di sponde e la creazione di una cassa di espansione destinata a diventare una zona umida naturalistica per l’accumulo delle piene e la fitodepurazione delle acque, per un’estensione di circa tre ettari”.

“Il progetto si propone, inoltre – spiega Ruffini –, di mettere a punto e applicare modalità di gestione ‘gentile’ della vegetazione acquatica e riparia dei canali, confrontando diverse modalità di taglio in relazione agli effetti ecologici, idraulici ed economici”.

“Il carattere innovativo del progetto – prosegue – è dato non solo dalle tipologie d’intervento ideate per risolvere problemi idraulici e ambientali, ma anche dall’intero percorso di progettazione che vede interessati un gruppo tecnico di lavoro multidisciplinare e gli attori locali coinvolti attraverso un ‘processo partecipato’. Particolare attenzione verrà prestata alla possibilità di diffondere le tecniche testate con il progetto. Si prevede quindi l’organizzazione di corsi di formazione per tecnici e giornate dimostrative nei siti oggetto d’intervento”.

 

 

 

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