Il risultato su scala regionale, presentato da ANBI Emilia Romagna a Faenza, è frutto di un’analisi quinquennale e mostra chiaramente l’impatto delle opere dei Consorzi in tema di prevenzione e ripristino e costante supporto alle amministrazioni locali nelle terre alte

19 Febbraio 2024 – Se gli eventi alluvionali del maggio scorso avevano giocoforza rinviato ogni possibile statistica aggiornata sugli interventi realizzati nelle aree montane da parte dei Consorzi di Bonifica in Emilia Romagna oggi, il bilancio presentato da ANBI Emilia Romagna a Faenza, nella sede del Consorzio Romagna Occidentale (uno dei consorzi che in fase di piena emergenza ha presidiato l’area più colpita dai fenomeni), risulta del tutto positivo offrendo così ulteriori margini di tutela dei fragili comprensori montani.
L’analisi analitica di sistema sul monitoraggio delle attività svolte nelle terre alte viene comunicata a cadenza annuale dai Consorzi – su iniziativa della Regione Emilia-Romagna, ANBI ER e Uncem in ottemperanza al protocollo di intesa siglato nel 2013. In quest’occasione specifica però, il ritardo fisiologico della presentazione dei dati sui dodici mesi a causa, come detto, della concomitanza con la tragica alluvione della scorsa primavera, ha consentito agli uffici tecnici di ANBI di elaborare un ulteriore aggiornato piano statistico sui 5 anni precedenti. E ciò che emerge è un insieme di risultati di assoluto rilievo in costante crescita di certificata evidenza.

I NUMERI
In Emilia Romagna 80.000 frane censite, il 20% del territorio regionale è classificato come area di pericolosità di frana; sistemazioni idraulico-forestali, manutenzione delle opere esistenti e progettazione di nuovi interventi sono le attività svolte dai Consorzi per contrastare il dissesto idrogeologico con l’obiettivo di favorire la fruibilità e la vivibilità in montagna. 

Negli ultimi 5 anni:

–        850 numero MEDIO di interventi effettuati ALL’ANNO;
–        27 mln è la media degli investimenti in lavori e manutenzioni gestite dai consorzi e cofinanziati con la contribuenza e con i fondi di altri Enti; 1 euro di contribuenza equivale a 1.37 euro di investimento complessivo in prevenzione e contrasto al dissesto idrogeologico;

–        IN 5 ANNI i Consorzi dell’Emilia-Romagna hanno investito sul territorio montano complessivamente 135,2 milioni di euro comprensivi di finanziamenti di terzi;
–        IN 5 ANNI i Consorzi dell’Emilia-Romagna hanno investito in montagna 78,3 mln di euro di risorse proprie;
–       80% è la percentuale media annuale dei fondi relativi alla contribuenza investiti sul territorio; ed è aumentata di 9 punti, passando dal 72%, nel 2018, all’81%, nel 2022;
–        IN 5 ANNI le spese generali e di funzionamento, invece, sono diminuite di circa l’8%.

Nel 2022 (ULTIMO ANNO):

1.009 numero interventi grandi e piccoli (8 interventi ogni 100km2) e la tipologia che è cresciuta di più è rappresentata dai lavori stradali74 lavori effettuati in aree protette, applicando le tecniche più sostenibili a tutela della biodiversità;

32,3 mln euro sono gli investimenti complessivi gestiti dai consorzi, hanno attratto sul territorio 15,5 mln di euro di fondi di europei, nazionali e locali per investimenti che si aggiungono ai 16,7 mln di risorse proprie in opere, lavori e manutenzioni, per 1 euro DI CONTRIBUENZA i consorzi hanno riversato sul territorio 1.55 euro;

gli investimenti del Consorzio in lavori e manutenzioni sono pari a 16,7 mln di euro (81% della contribuenza).

“L’attività che i Consorzi di bonifica realizzano in montagna – sia in fase di monitoraggio preventivo che in fase d’interventi mirati necessari è diventato un fattore imprescindibile di difesa e salvaguardia di quei territori e di quelle comunità nella costante lotta per arginare il progressivo dissesto idrogeologico – ha sottolineato il presidente di ANBI e ANBI ER Francesco Vincenzi. Per ogni euro investito in manutenzioni ed opere da parte dei cittadini della montagna i consorzi ne restituiscono 1,55 ai territori e questo per noi è un risultato di cui andare fieri che cercheremo di migliorare ulteriormente anno dopo anno col massimo impegno possibile”.

Nell’ambito della Conferenza odierna, introdotta dalla coordinatrice di ANBI ER Raffaella Zucaro e a cui hanno preso parte istituzioni e funzionari di Regione Emilia-Romagna – la vicepresidente e assessore a Transizione ecologica, contrasto al cambiamento climatico, ambiente, difesa del suolo e della costa, protezione civile Irene Priolo; e l’assessore Agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca Alessio Mammi – e rappresentanti di UNCEM – il presidente Giovanni Battista Pasini e i sindaci Federica Malavolti, Comune di Riolo Terme (RA); Giorgio Sagrini, Comune di Casola Valsenio (RA); e Giancarlo “Jader” Dardi, Comune di Modigliana (FC) – sono state presentate alcune tra le case histories più significative del mondo consortile grazie ai contributi di: Antonio Vincenzi, presidente Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale; Valentina Borghi, presidente Consorzio della Bonifica Renana; e Stefano Francia, presidente Consorzio di Bonifica della Romagna.

– le foto ritraggono un escavatore consortile e una squadra di tecnici di bonifica a lavoro sui territori montani;
scheda_tecnica che riassume i dati illustrati durante l’odierna conferenza
– link Wetransfer https://we.tl/t-MWNPg0HTnt contenente una clip video (1’40”) per Tv, webTv e portali d’informazione con alcune immagini e i dati più rilevanti]

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Relazioni Esterne – Ufficio Stampa  
ANBI Emilia-Romagna
Andrea Gavazzoli: 339 8837706; gavazzoli.tv@gmail.com
Web: anbiemiliaromagna.it
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Con 27,5 milioni di euro complessivi il Consorzio incrementa le opportunità di intervento per l’anno 2024 su un territorio gestito di 300 mila ettari

11 Gennaio 2023È di 27,5 milioni di euro la somma degli interventi che il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale prevede di realizzare sull’intero comprensorio gestito (300 mila ettari) per l’anno 2024. Un budget predisposto sulla prospettiva di un esercizio in espansione, che guarda al futuro e alle importanti opportunità da cogliere in favore del territorio e delle comunità che lo abitano, positivo esito del Bilancio di Previsione (strumento su cui si fonda la programmazione e la gestione economica e finanziaria dell’esercizio in corso) predisposto ed approvato dalla nuova governance consortile nell’arco di un mese esatto dal suo insediamento, avvenuto lo scorso 11 dicembre.

L’esercizio è caratterizzato da importanti incrementi nella realizzazione di nuove opere di bonifica – finanziate da Unione Europea, Governo nazionale e Regione – che toccano i 17 milioni di euro, con un aumento di quasi 7,5 milioni di euro (per effetto di alcuni importanti interventi in corso sul PNRR), a cui fanno inoltre riscontro ulteriori impegni, da parte dell’ente, per gli interventi sul territorio con fondi consortili pari a 10.689.818 euro, 451 mila euro in più rispetto al 2023. Ulteriori notizie positive giungono inoltre dalle voci inerenti i costi tecnici e amministrativi che, se pur in lieve crescita, saranno quasi interamente compensati dalla prevista riduzione dei costi energetici i quali, dopo i picchi toccati nelle precedenti annate, dovrebbero finalmente attestarsi su livelli più contenuti.

“Gli obiettivi da raggiungere in termini di progettazioni, realizzazioni, manutenzioni e servizi sono ambiziosi – ha sottolineato il presidente Lorenzo Catellani, presidente dell’Emilia Centrale – e l’ente ha capacità di progettare opere resilienti in grado di incrementare i livelli di sicurezza idraulica e il risparmio idrico”.

Ufficio Comunicazione & Relazioni Esterne

Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale

Mercoledì 24 gennaio 2024
ore 9,00-13,00
Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale
Corso G.Garibaldi n. 42 – Reggio Emilia

Conferenza finale del progetto LIFE agriCOlture

programma iniziativa
L’evento è aperto al pubblico previa registrazione, data la capienza limitata della sala

 

3 Gennaio 2024 – In merito al bando di gara GU 5a Serie Speciale – Contratti Pubblici n.143 del 13-12-2023 avente come oggetto la redazione del Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DOCFAP) relativo al progetto di “Realizzazione di un invaso a scopi plurimi in ambito montano e altre azioni sinergiche per il soddisfacimento dei fabbisogni idrici della Val D’Enza nelle province di Reggio Emilia e Parma” il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, in virtù della comunicazione inoltratagli dall’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, prende atto che la tempistica relativa all’iter procedurale per la redazione del suddetto DOCFAP è stata allineata all’iter procedurale per la stesura dei progetti di “Realizzazione di azioni sinergiche per il soddisfacimento dei fabbisogni idrici della Valle di Lanzo e della città metropolitana di Torino, tra cui la realizzazione di un invaso a scopi plurimi in Valle di Lanzo” che terminerà il prossimo 31 gennaio; questa decisione, ora ufficializzata e dunque comunicata e che consentirà di poter contare su un più ampio margine temporale, avviene nel pieno rispetto della tabella di marcia prevista dal procedimento garantendone ulteriormente l’efficacia.

La procedura di gara in corso per l’affidamento del DOCFAP è regolata da un disciplinare predisposto dagli Uffici consortili, naturalmente a seguito di un approfondito confronto con i tecnici di Regione Emilia-Romagna, Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, ATERSIR e Consorzio della Bonifica Parmense e con il contributo di studi legali esterni di provata esperienza e capacità. Si tratta di un iter articolato che prevede il rispetto di prescrizioni di legge chiare, oltre che di termini e condizioni previste dal Decreto che ha disposto il finanziamento stesso. Un percorso volto a tutelare ogni tentativo di ingerenza in un’attività che spetta, per legge, alle istituzioni pubbliche demandate.

REGGIO EMILIA (23 Dicembre 2023) – In merito al bando di gara emanato di recente dalla Bonifica dell’Emilia Centrale circa “la realizzazione di un invaso a scopi plurimi in ambito montano e altre azioni sinergiche per il soddisfacimento dei fabbisogni idrici della Val d’Enza nelle province di Reggio Emilia e Parma” si puntualizza che: il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, in collaborazione con il Consorzio della Bonifica Parmense, agisce in qualità di soggetto attuatore, in virtù dell’accordo a monte che vede la partnership tra l’ente competente in materia di pianificazione nell’area del distretto del Po l’ Autorità di Bacino del Fiume Po (soggetto beneficiario del finanziamento ministeriale) in accordo con Regione Emilia Romagna , Consorzi di bonifica coinvolti (Emilia Centrale e Parmense) e ATERSIR. Si evidenzia che la recente modifica sostanziale delle regole del codice degli appalti, di recente approvazione ed entrato in vigore in estate, ha cambiato in corsa l’iter legislativo in atto introducendo l’obbligo di redigere un propedeutico “documento di fattibilità (doc fap) “ volto a svolgere, in anticipo e secondo canoni previsti per legge, analisi e potenziali condizioni generali di fattibilità delle opere; dunque è un documento preliminare, da realizzare rapidamente nei tempi richiesti e nel pieno rispetto della road map indicata dal decreto e per non incorrere in palesi violazioni che potrebbero mettere a repentaglio il finanziamento stesso. Si ribadisce inoltre che, l’obiettivo primario del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale è agire convintamente per la realizzazione dell’opera, secondo le nuove normative e nei tempi previsti dalla legge con la massima trasparenza possibile. E spiace leggere gravi illazioni, a pochi giorni dall’insediamento della nuova governance sul proprio operato nel momento in cui l’impegno profuso è quotidianamente il massimo possibile e volto a raggiungere gli obiettivi che il territorio richiede.

 

In occasione della prima seduta il CdA ha eletto i suoi membri e rinnovato il Comitato Amministrativo del Consorzio che opera su un territorio compreso tra le province di Reggio Emilia, Modena Parma e Mantova

11 Dicembre 2023 – A due mesi di distanza dalle consultazioni per il rinnovo delle cariche amministrative che hanno visto il successo elettorale della lista “La Bonifica del Fare” (espressione di Coldiretti Reggio e Modena, Cia-Agricoltori Italiani Reggio e Modena, Lapam Confartigianato Reggio e Modena, Legacoop Emilia Ovest e Legacoop Estense), oggi si è tenuta la prima assemblea del nuovo Consiglio d’Amministrazione, riunito in seduta presso Palazzo Prampolini, sede storica del Consorzio a Reggio Emilia. Al termine della plenaria la governance incaricata degli indirizzi gestionali per i prossimi cinque anni nel mandato 2023-2028 vedrà Lorenzo Catellani nuovo presidente dell’Emilia Centrale insieme al Comitato Amministrativo dell’ente consortile composto da due vice presidenti, di cui Ugo Franceschini in qualità di vice presidente vicario e da Alberto Notari; e dai due componenti membri Mauro Bolondi e Mario Bottura.

“Ringrazio sentitamente l’assemblea per la fiducia nella mia persona – ha commentato Lorenzo Catellani – e naturalmente tutti i consorziati e i cittadini che ci hanno manifestato la loro fiducia in virtù di un programma chiaro, condiviso tra i proponenti e fondato su linee d’azione molto concrete volte a fornire risposte utili e adeguate proporzionali alle attuali necessità dei territori e delle comunità insediate. In ringraziamento va inoltre al personale del Consorzio per la gestione della fase elettorale e per l’alta qualità professionale sempre dimostrata. Il cambiamento climatico impone un’inversione di rotta: occorre realizzare invasi che trattengano la risorsa, con la priorità della Val d’Enza; e potenziare l’attività d’irrigazione per le colture di eccellenza del comprensorio. Implementare gli interventi di difesa idraulica al fine di valorizzare sempre di più il territorio del nostro Appennino. Inoltre intendiamo proseguire nello sviluppo costante di progetti di ricerca e di quelle soluzioni tecnologiche sperimentali che, in questi anni, sono diventate modello a livello nazionale ed europeo”.

IL NUOVO CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE
Il nuovo CdA, composto da 30 membri, è così suddiviso:
23 eletti durante le consultazioni dello scorso ottobre: Marco Lamberti, Matteo Vezzani, Andrea Zaldini, Andrea Corradini, Carlo Bronzoni, Matteo Catellani, Alberto Notari, Giovanni Salvarani, Fabrizio Cagni, Paolo Crotti, Enrico Bruno Mori, Daniele Elefanti, Lorenzo Catellani, Andrea Aldrovandi, Valeria Villani, Mario Bottura, Alberto Lugli, Filippo Gazza, Ugo Franceschini, Mauro Bertoni, Mauro Bolondi, Marcello Bonvicini, Luciano Catellani.

3 esponenti della Pubblica Amministrazione in rappresentanza dei territori: Renzo Bergamini, Sindaco di Gualtieri (RE); Enrico Bini, Sindaco di Castelnovo nè Monti (RE), che ha anche aperto la seduta odierna; Paola Guerzoni, Sindaca di Campogalliano (MO).

3 rappresentanti del personale dipendenti indicati dai Sindacati e con funzioni consultive: Domenico Alberini, Andrea Autunni, Gianni Rovatti.

il Direttore generale, Domenico Turazza, sempre con funzioni consultive

Nominati anche i nuovi revisori: si tratta di Valerio Fantini e Mauro Menozzi, su proposta della maggioranza e di Guido Prati e Ivan Cattani su proposta della minoranza. Come presidente è stato rinnovato, in via provvisoria, Corrado Baldini.

IL PROFILO DEL NUOVO PRESIDENTE
Nato a Reggio Emilia nel 1967, Lorenzo Catellani è imprenditore agricolo nel settore vitivinicolo. Già presidente del Consorzio Fitosanitario Provinciale di Reggio Emilia nel decennio 2012-2022, non è nuovo al mondo della Bonifica: nella Parmigiana Moglia-Secchia prima e nell’Emilia Centrale poi è stato consigliere dal 2006 al 2010 (in quell’ultimo anno aveva rivestito, per alcuni mesi, anche la carica di vice presidente). Dal Febbraio 2022 è presidente di CIA-Confederazione Italiana Agricoltori Reggio Emilia.

I NUMERI DEL CONSORZIO
Ente di diritto pubblico nato nell’ottobre del 2009 dalla fusione dei Consorzi di Bonifica Parmigiana Moglia-Secchia e Bentivoglio-Enza, il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ispira il proprio operato ai principi dello sviluppo sostenibile, alla tutela dell’assetto dell’ambiente naturale e all’importanza fondamentale nel processo di sviluppo economico e sociale del territorio. In montagna, comprensorio che si estende per 178.000 ettari e interessa 3 province (Reggio Emilia, Modena, Parma) e 30 comuni, il Consorzio esegue interventi contro il dissesto idrogeologico (consolidamento movimenti franosi e regimazione rii naturali) e sulla viabilità minore per il mantenimento in efficienza delle infrastrutture; in pianura la Bonifica assicura la corretta gestione e distribuzione delle acque superficiali per la tutela e lo sviluppo del territorio e, attraverso la rete consortile – costituita da circa 4.000 chilometri tra canali artificiali e alcuni corsi d’acqua naturali (Reggio Emilia, Modena, Mantova) – fornisce risorsa idrica a fini irrigui ed ambientali, nel periodo estivo, ad un territorio di oltre 120.000 ettari agricoli sui quali sono presenti colture di pregio e una rinomata filiera zootecnica che culmina in prodotti d’eccellenza dell’enogastronomia italiana, quali il Parmigiano-Reggiano.

[Foto allegate: un momento dell’odierna assemblea dell’Emilia Centrale con il neo-presidente Lorenzo Catellani che parla al CdA e un’immagine dei cinque componenti del nuovo Comitato Amministrativo consortile, da sinistra: il consigliere Mauro Bolondi, il vice presidente vicario Ugo Franceschini, il nuovo presidente Lorenzo Catellani, il vice presidente Alberto Notari e il consigliere Mario Bottura]

 

Saranno illustrati a Dubai gli importanti risultati del progetto europeo promosso e coordinato dall’Emilia Centrale per rispondere alla sfida del cambiamento climatico in Appennino grazie ad un nuovo patto tra agricoltori e Consorzi di Bonifica

5 Dicembre 2023 – Rispondere alle sfide del cambiamento climatico in Appennino attraverso un nuovo patto tra agricoltori della montagna reggiana, modenese e parmense e i Consorzi di Bonifica: grazie al conseguimento di questo importante obiettivo ci sarà anche LIFE agriCOlture tra le positive esperienze che verranno raccontate e analizzate alla COP28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in corso di svolgimento in questi giorni a Dubai.

L’intervento, dal titolo “La zootecnia per contrastare gli effetti del cambiamento climatico dovuto al degrado del suolo nell’Appennino emiliano”, sarà effettuato da Luca Filippi – project manager del progetto e architetto del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – sabato prossimo, 9 Dicembre 2023, nell’ambito dell’evento “Il contributo del Programma LIFE all’azione per il clima: l’esperienza dei progetti italiani”, dedicato al ruolo dei progetti LIFE alla “climate action” e che si terrà presso il padiglione italiano del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, presso la COP28 a Dubai. Insieme a LIFE agriCOlture, che conferma la capacità del nostro territorio di collaborazione tra enti, verranno presentati altri due progetti di successo: LIFE METRO ADAPT, coordinato dalla Città metropolitana di Milano; e LIFE COASE, dell’European University Institute di Fiesole. L’evento sarà trasmesso in streaming sul canale YouTube del MASE.

Cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma LIFE CCM 2018, il progetto LIFE agriCOlture – promosso e coordinato dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale in partenariato con Consorzio della Bonifica Burana, Parco Nazione dell’Appennino Tosco-Emiliano e Centro Ricerche Produzioni Animali (CRPA) – interroga il ruolo che l’allevamento animale può svolgere nei territori montani ai fini della protezione del suolo e del contributo alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. Grazie al MASE, che punta a valorizzare le esperienze e buone pratiche dei tanti stakeholder e dei diversi attori del nostro Paese impegnati nel contrasto al cambiamento climatico, proposte progettuali come LIFE agriCOlture affrontano, partendo da azioni concrete ed esperienze sul campo, le principali sfide sistemiche del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile anche grazie al confronto e all’approfondimento.

[la foto collettiva dei partner del progetto; il PDF ufficiale del MASE con il programma dell’evento di sabato 9 dicembre a Dubai]

Accompagnato dall’Amministrazione comunale locale Monsignor Busca, in visita all’impianto di Moglia, è stato accolto da una delegazione consortile che lo ha condotto alla scoperta dell’infrastruttura, strategica per un territorio di 90 mila ettari

10 Novembre 2023Monsignor Marco Busca, Vescovo della Diocesi di Mantova, è stato ospite dell’Emilia Centrale per una visita al nodo idraulico di Mondine, nel Comune di Moglia (MN).

Insieme ad una delegazione – composta dal parroco di Moglia, Don Marco Cerutti; dal sindaco di Moglia, Claudio Bavutti; e dalla vice sindaca Daniela Baraldi – Monsignor Busca, accolto dal Capo Settore Impianti consortili Mauro Bigliardi, dal tecnico Steven Benassi e dalla responsabile Comunicazione Marzia Bonicelli, è stato accompagnato dai membri della Squadra consortile addetta all’impianto (Sandro Bellintani, Marco Giova, Remo Luppi, Matteo Mambrini, Mario Sala) alla scoperta delle funzionalità di Mondine, infrastruttura fondamentale sia sotto il profilo della difesa idraulica, sia per quanto riguarda l’irrigazione del comprensorio, restando piacevolmente sorpreso e affascinato dalla sua maestosità. Sua Eccellenza ha poi concesso la propria benedizione all’impianto in quello che, dopo le ultime settimane di allerta a causa delle code di piena “morbide” sul territorio, è stato un momento particolarmente sentito e significativo per tutta la comunità.

L’infrastruttura di Mondine, nel territorio del Comune di Moglia (MN) pone in sicurezza idraulica un bacino di oltre 90 mila ettari e che conta oltre 400 mila abitanti. Le sue 5 pompe idrovore possono sollevare fino a 50 mila litri al secondo in caso di criticità per immetterli direttamente nel Secchia e nella chiavica emissaria che protegge il territorio dalle piene del fiume; l’impianto garantisce inoltre la risorsa idrica all’agricoltura della pianura modenese, vasta circa 30 mila ettari, dalle produzioni agricole di pregio e in cui sono ubicati anche insediamenti manifatturieri di primaria importanza. Il nodo idraulico, gravemente danneggiato dal terremoto di maggio 2012, è stato radicalmente rinnovato dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale nell’arco di pochi anni con la realizzazione di moderni impianti di sollevamento e di difesa idraulica in un contesto storico e architettonico di pregio.

Nativo di Edolo (Valcamonica, BS) Monsignor Busca, che compirà 58 anni il prossimo 30 novembre, è Vescovo della Diocesi di Mantova dal 2016.

[Foto allegate: una fase della visita di Monsignor Busca all’interno dell’impianto di Mondine; e il momento della benedizione dell’infrastruttura, con il Vescovo assistito da Don Cerutti]

Ventitré i nuovi componenti, cui s’aggiungeranno 3 rappresentanti delle amministrazioni comunali del territorio, 3 membri del personale dipendente e il direttore generale

7 Novembre 2023 – Nel pomeriggio di lunedì 6 novembre il Comitato Amministrativo del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha provveduto alla proclamazione dei Consiglieri eletti dopo le consultazioni per il rinnovo delle cariche svoltesi dal 2 all’8 ottobre scorsi.

Questi i nominativi dei componenti il nuovo Consiglio d’Amministrazione: Lamberti Marco; Vezzani Matteo; Zaldini Andrea; Corradini Andrea; Bronzoni Carlo; Catellani Matteo; Notari Alberto; Salvarani Giovanni; Cagni Fabrizio; Crotti Paolo; Mori Enrico Bruno; Elefanti Daniele; Catellani Lorenzo; Aldrovandi Andrea; Villani Valeria; Bottura Mario; Lugli Alberto; Gazza Filippo; Franceschini Ugo; Bertoni Mauro; Bolondi Mauro; Bonvicini Marcello; Catellani Luciano. I 23 candidati proclamati eletti saranno chiamati, a stretto giro di posta, ad accettare la carica.

Il Consiglio verrà integrato da 3 Sindaci o Assessori delegati (di cui 1 della montagna) in rappresentanza dei Comuni; nonché dai 3 rappresentanti del personale dipendente indicati dai Sindacati, con voto consultivo; e il Direttore generale, sempre con funzioni consultive.

 

Venti unità del personale consortile impegnate h24 resteranno in allerta sui territori delle province di Reggio Emilia, Modena e Mantova sino alla giornata di lunedì

3 Novembre 2023Superlavoro per l’Emilia Centrale dopo le intense e cospicue precipitazioni abbattutesi sull’intero comprensorio gestito dall’ente di bonifica: sono 20 le unità del personale consortile impegnate h24 e che permarranno in allerta sui territori delle province di Reggio Emilia, Modena e Mantova sino alla giornata di lunedì.

La piena dell’Enza è transitata da Cerezzola, a Canossa (RE) senza causare criticità, come evidenziato dai monitoraggi effettuati da ARPAE che mostrano come, dopo il colmo a Sorbolo Mezzani (PR), il fiume stia smaltendo l’onda di piena. Diversa è la situazione del Secchia, che ha subìto una piena notturna piuttosto importante a Castellarano (RE) e vede il livello ancora in crescita a Ponte Alto (MO): qui il Consorzio, in previsione di un possibile avvicinamento alla soglia rossa e trattandosi di una piena piuttosto lunga, è già pronto alla chiusura degli scarichi degli impianti di Bondanello, a Moglia (MN) e San Siro, a San Benedetto Po (MN), con l’idrovora di quest’ultimo predisposta alle operazioni di azionamento da parte del personale di bonifica.

 

In merito infine al quadro del fiume Po, i cui livelli sono in costante crescita, l’Emilia Centrale ha effettuato la chiusura delle paratoie sia sul Grande Fiume che sul Secchia, principali recapiti della rete scolante consortile, avviandosi a predisporre le idrovore del Torrione, a Gualtieri (RE).

[Foto allegate: il personale di bonifica nella sala del telecontrollo di Reggio Emilia mentre monitora i livelli dei corsi d’acqua; e un’immagine delle porte vinciane della chiavica emissaria di San Siro che tengono la spinta del Secchia, giunto a quota 14.70 metri s.l.m, con il canale emissario in arrivo a San Siro a 13.20 metri s.l.m. e le paratie dell’impianto chiuse]

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