Fotonotizia
Le città di Lorquì (Spagna) e Drama (Grecia) in visita alle infrastrutture di bonifica dell’Emilia Centrale
Catellani: “Momento di scambio culturale per indagare soluzioni sostenibili e resilienti sulla gestione della risorsa acqua”

13 Febbraio 2025Il Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale ha ospitato i rappresentanti delle città di Lorquí (comunità autonoma di Murcia, Spagna) e di Drama (unità periferica di Drama, Grecia), giunti per comprendere al meglio le funzioni del governo della risorsa idrica presso strutture fondamentali per il territorio gestito sia per le fasi di scolo che di irrigazione delle acque e per indagare il rapporto tra equilibrio ambientale e uso antropico in questa fase di profondi mutamenti climatici.
Guidate dai rispettivi sindaci, l’alcalde Joaquín Hernández Gomariz e il primo cittadino Georgios Papadopoulos, le delegazioni istituzionali sono state accompagnate dai tecnici del Consorzio Luca Filippi e Valentina Preti (settore Agro-ambientale), oltre a Italo Iotti (settore Idraulica, pianura), che hanno loro illustrato le funzioni e il ruolo dei Consorzi di Bonifica sui territori; la gestione delle acque irrigue e di scolo grazie alle visite sul Cavo Naviglio e all’impianto di Correggio (con la collaborazione del guardiano idraulico di zona Giuseppe Pignagnoli); le modalità attuate per la gestione degli eventi di piena con un sopralluogo sulla cava Naviglio / Lanterna; il risparmio e il riuso dell’acqua, attraverso un confronto con le loro attuali gestioni  per un reciproco e vicendevole scambio di “know-how” atto a rafforzare le rispettive modalità di governance della risorsa idrica.
“Una visita molto gradita, che ha offerto non solo proficue opportunità di apprendimento, ma anche l’occasione di uno scambio culturale – ha sottolineato Lorenzo Catellani, presidente dell’Emilia Centrale – con l’obiettivo di indagare soluzioni sostenibili e resilienti per la gestione della risorsa acqua e rafforzare il legame tra i territori europei”.
[Nella foto allegata: il tecnico dell’Emilia Centrale Luca Filippi illustra alle delegazioni delle città di Lorquí (Spagna) e Drama (Grecia) l’attività consortile sul comprensorio gestito]

Comunicato stampa – Un paese d’acqua. Da gestire
I massimi esperti italiani della risorsa idrica per una full immersion sul valore dell’acqua e le necessità del territorio

Al tavolo di un gremito Centro Malaguzzi (RE) i nomi di spicco del panorama accademico italiano Boccaletti, Toscano e Brath oltre ai rappresentanti del governo della risorsa idrica Catellani, Bratti, Vincenzi e Mammi e un video collegamento con il presidente della Regione de Pascale. Più di 250 i presenti tra cui numerosi sindaci e amministratori, autorità civili e militari, ordini professionali (geologi, agronomi, ingegneri), associazioni agricole e 60 studenti dell’istituto reggiano Zanelli. Approfondimento organizzato da Bonifica Emilia Centrale e ANBI

11 Febbraio 2025 – Sono stati oltre 250 i partecipanti all’incontro sul tema della gestione dell’acqua al Centro internazionale “Loris Malaguzzi” di Reggio Emilia, dove il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e ANBI hanno organizzato “Un paese d’acqua. Da gestire”, evento patrocinato da Ordine Geologi Regione Emilia-Romagna, Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Reggio Emilia e Ordine Ingegneri di Reggio Emilia, che ha visto una massiccia quanto interessata partecipazione di istituzioni, sindaci del reggiano, associazioni agricole e professionali, autorità civili e militari e una folta rappresentanza di 60 studenti dell’istituto Zanelli di Reggio Emilia per assistere ad un approfondimento a 360 gradi sulla risorsa idrica, sul suo ruolo centrale e sempre più  imprescindibile per la vita ed ogni attività umana in un territorio a forte vocazione agroalimentare.
Già il sottotitolo dell’evento “L’acqua si muove, vietato stare fermi” ha consentito ai relatori che si sono alternati al microfono, moderati dal giornalista Andrea Gavazzoli, di poter approfondire le rispettive tematiche presentando interventi con casistiche e dati tecnico-scientifici estremamente aggiornati e funzionali alla descrizione di un settore in cui ogni decisione risulta assai complessa ma che, oggi più di ieri, alla luce del cambiamento climatico, ha bisogno di dinamicità decisionale per rispondere alle molteplici esigenze del comprensorio intero.
Il presidente dell’Emilia Centrale Lorenzo Catellani ha introdotto il focus con una panoramica capillare dell’azione concreta svolta dal consorzio: un’azione molto operativa in grado di rispondere con know-how maturato nel tempo e con nuove tecnologie, sia alle fasi di emergenza, sia alla grande sfida delle crisi idriche e di una infrastrutturazione del territorio più adeguata per essere più resilienti e performanti. Da qui l’introduzione al tema della creazione di un invaso idoneo a soddisfare le esigenze in Val d’Enza, tema sempre di attualità su cui tutti i relatori sono intervenuti con conferme in tal senso frutto però di studi approfonditi di cui oggi si ha la massima necessità.
La sessione tecnico-scientifica si è aperta con Giulio Boccaletti, direttore scientifico di CMCC Foundation, il Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, noto scrittore e docente alla Oxford University, con un excursus globale e locale sull’acqua in relazione al mutamento climatico, sul cambiamento del rapporto uomo/risorsa, sulla soddisfazione contestuale di più utilizzi e sull’importanza del governo delle istituzioni sulla risorsa; Attilio Toscano, professore di Idraulica agraria e sistemazioni idraulico-forestali presso l’Università di Bologna, ha tracciato un quadro delle migliori pratiche sostenibili di gestione dell’acqua, delle opportunità di risparmio della stessa, del rapporto tra gli usi irrigazione /idroelettrico e valore ambientale fitodepurante, le coltivazioni migliori e il mantenimento della tipicità e degli standard produttivi agricoli alla luce del mutamento del clima e infine sul riuso delle acque depurate; Armando Brath, professore di Ingegneria Civile all’Università di Bologna, ha descritto le potenziali ed integrate soluzioni attuabili alla luce degli ultimi fenomeni estremi, parlando anche del valore economico, sociale e ambientale portato dalla diga di Ridracoli in Romagna; Alessandro Bratti, Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po, ha illustrato un approfondimento sul ruolo e i progetti dell’ente da lui guidato, che pianifica le necessità dei territori nella gestione dell’acqua, con un particolare accento sui progetti riguardanti il comprensorio regionale in generale e quello reggiano nel dettaglio. Inoltre ha elencato la cronologia delle fasi che hanno portato all’individuazione dell’invaso in Val d’Enza come priorità nell’intero distretto del Po.
Il presidente nazionale di ANBI, Francesco Vincenzi ha presentato un quadro molto chiaro del ruolo delle bonifiche e della loro capacità di intercettare, progettare ed investire 1,2 miliardi di euro solo in Emilia-Romagna nei prossimi due anni; una sfida che mette a dura prova la rete dei consorzi ma che dimostra palesemente la loro efficacia. E sempre da Vincenzi è arrivata la proposta di una più solida collaborazione con la Regione sulla gestione dei territori montani.
Le conclusioni sono state affidate all’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, che ha confermato l’ottimo lavoro che i consorzi stanno facendo grazie ad interventi straordinari sia in emergenza che nel medio-lungo periodo a garanzia di sicurezza e benessere.
Videocollegato il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale ha sancito la collaborazione fattiva e strategica con i consorzi sia per le progettazioni utili che sull’interazione per la difesa montana, anche in questo caso confermando l’utilità di realizzare un invaso in Val d’Enza al fine di stoccare la quantità di risorsa necessaria per i diversi impieghi.

[Foto allegate: la collettiva dei relatori intervenuti all’evento; e un’immagine della sala durante il convegno]

 

Ricerca di un Operatore addetto alla sala di Telecontrollo


FOTONOTIZIA

Pedemontana reggiana, la Bonifica dell’Emilia Centrale pone in sicurezza i versanti

Fase finale per il duplice intervento di manutenzione straordinaria a Quattro Castella e San Polo d’Enza, finanziato dal Consorzio per 91 mila euro

18 Febbraio 2025 – Stanno per concludersi i lavori di consolidamento della scarpata di valle e di regimazione idraulica in via Conti, a San Polo d’Enza (Re) e di consolidamento di un movimento franoso sulla strada pubblica di via Fosse Ardeatine, nel territorio di Quattro Castella (Re), duplice intervento di manutenzione straordinaria finanziato dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale per 91 mila euro e resosi necessario a seguito della persistente presenza di movimenti di versante (che hanno causato cedimenti della sede stradale) aggravati dagli eventi alluvionali che si sono abbattuti sul comprensorio tra il 2023 e il 2024.

Nel dettaglio, a San Polo d’Enza è stato effettuato il consolidamento della scarpata stradale in via Conti anche attraverso la realizzazione di una gabbionata per porre in sicurezza il versante; mentre a Quattro Castella è stato consolidato un movimento franoso che aveva colpito la scarpata di valle sulla strada pubblica via Fosse Ardeatine: anche qui si è optato per la realizzazione di una gabbionata per mettere in sicurezza il versante coinvolto.

“Il monitoraggio costante sul territorio e la reciproca sinergia tra gli enti ci ha consentito, ancora una volta, di intervenire a beneficio del territorio e delle sue comunità – ha sottolineato Lorenzo Catellani, presidente dell’Emilia Centrale – attraverso il ripristino di due capillari arterie comunali, necessarie al collegamento di piccoli borghi con la viabilità maggiore”.

[Nella foto allegate: due immagini dell’intervento di consolidamento del versante a Quattro Castella, RE]

11 febbraio 2025 -ore 9,45 Centro Internazionale “Loris Malaguzzi” (RE)
Un paese d’acqua da gestire – L’acqua si muove, vietato stare fermi
programma iniziativa

Appuntamento al centro Malaguzzi di Reggio Emilia l’11 febbraio prossimo con la full immersion organizzata dalla bonifica Emilia Centrale sul tema dell’acqua e delle possibili strategie da intraprendere per non mancare l’appuntamento con la storia e le necessità del nostro territorio a forte vocazione agricola

 24 Gennaio 2025 – La gestione della risorsa idrica è un elemento inseparabile dalla nostra storia e sempre di più, alla luce dei mutamenti del clima, rappresenta una sfida fondamentale per le comunità. Oggi più di ieri anche il nostro territorio ha chiaramente compreso – soprattutto dopo le frequenti stagioni siccitose culminate con la grande secca del 2022 e i ripetuti fenomeni alluvionali che hanno colpito indistintamente nell’ultimo decennio tutte le province dell’Emilia-Romagna – quanto sia essenziale e non più rinviabile il governo sistematico dell’acqua con maggiori sforzi rispetto al passato.

E alla luce di questi eventi, talvolta drammatici, che ci coinvolgono è rilevante comprendere grazie alle nuove conoscenze, sempre più approfondite, come dovrebbe cambiare il rapporto tra comunità e risorsa idrica per minimizzare i rischi futuri consentendo, al contempo, di mantenere lo sviluppo acquisito soprattutto in un settore trainante per l’economia come quello agricolo e agroalimentare e i valori naturali e paesaggistici tipici del territorio.

Per queste ragioni e per mettere al centro del dibattito il tema della gestione dell’acqua che il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e ANBI organizzeranno il prossimo 11 febbraio, al Centro internazionale “Loris Malaguzzi” di Reggio Emilia, a partire dalle ore 9:45, “Un paese d’acqua. Da gestire”, incontro che vedrà la partecipazione di istituzioni e massimi esperti del settore e patrocinato da Ordine Geologi Regione Emilia-Romagna, Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Reggio Emilia e Ordine Ingegneri di Reggio Emilia.

Con l’emblematico sottotitolo “L’acqua si muove, vietato stare fermi” saranno introdotti dai vertici del Consorzio di bonifica – il presidente Lorenzo Catellani e il vice presidente Ugo Franceschini – alternandosi sul palco: Giulio Boccaletti, direttore scientifico di CMCC Foundation, il Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, noto scrittore e docente alla Oxford University; Attilio Toscano, ingegnere idraulico, dottore di ricerca e professore ordinario di Idraulica agraria e sistemazioni idraulico-forestali presso l’Università di Bologna; Armando Brath, professore ordinario al Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali dell’Università di Bologna; Alessio Mammi, assessore all’Agricoltura e agroalimentare, Caccia e Pesca, Rapporti con la Ue; Alessandro Bratti, Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po. Le conclusioni saranno affidate al presidente nazionale di ANBI, Francesco Vincenzi e al presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale. A moderare l’incontro sarà il giornalista Andrea Gavazzoli.

[Foto: intervento di ripristino e messa in sicurezza da parte della bonifica Emilia Centrale sul Canale Ducale d’Enza (Canossa, RE), dove gli effetti della tempesta artica Louis avevano causato uno smottamento lungo 30 metri con crollo della sponda e del relativo parapetto.]

 

Grazie ad un nuovo progetto formativo in sinergia con il CPIA il Consorzio ha ospitato 28 studenti di diverse età provenienti da differenti paesi illustrando le attività svolte

14 Gennaio 2025 – Nell’ambito delle lezioni didattico-formative rivolte agli studenti, che vedono impegnati tutti i Consorzi di bonifica del territorio – e sono svolte, per le scuole di ogni ordine e grado di tutta la regione, in stretta collaborazione con ANBI Emilia-Romagna – il Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale ha ulteriormente ampliato lo spettro delle attività educative per il 2024/2025 con un progetto che, dopo la fase-pilota dello scorso anno, è stato confermato con risultati più che positivi: raccontare l’operatività consortile anche agli studenti del CPIA-Centro Provinciale Istruzione Adulti.

Grazie alla responsabile Comunicazione del Consorzio, Marzia Bonicelli, ben 28 studenti di diverse età (dai 18 ai 56 anni) e provenienti da differenti Paesi (Albania, Repubblica del Kosovo, Ucraina, Tunisia, Marocco, Senegal, Ghana, Cina), accompagnati dalle relative docenti Annalisa Panisi (responsabile) e Vanessa Landi Degl’Innocenti, sono stati accolti al Palazzo delle Bonifiche di Reggio Emilia, introdotti dal geostorico Antonio Canovi, per visitare la sede. Qui il responsabile Impianti Mauro Bigliardi ha illustrato loro le principali attività che l’Emilia Centrale svolge a difesa del territorio e a vantaggio dell’agricoltura, attraverso la proiezione delle immagini video in sala Prampolini riguardanti anche l’operatività durante l’ultima alluvione; successivamente il tecnico Steven Benassi ha condotto gli studenti nella Sala di Telecontrollo alla scoperta delle funzioni di monitoraggio del territorio.

“Un progetto felice che, dopo il positivo avvio dello scorso anno, si conferma tra i più apprezzati e performanti nel novero delle attività educative svolte dalla Bonifica – ha sottolineato Lorenzo Catellani, presidente dell’Emilia Centrale – e i cui validi risultati ci portano ad alzare ulteriormente l’asticella della formazione per incrementare la divulgazione del nostro operato a tutti i cittadini”.

[Nella foto allegata: un momento della visita degli studenti del CPIA al Palazzo delle Bonifiche di Reggio Emilia, presso la sala del Telecontrollo, con il tecnico Steven Benassi che illustra l’attività di monitoraggio del territorio]

CONSORZIO DI BONIFICA EMILIA ATTIVITA’ MOLTO INTENSA PER GESTIRE LA PIENA NOTTURNA: ATTIVATA LA GRAN PARTE DEGLI IMPIANTI 

Reggio Emilia (Lunedì 9 Dicembre 2024) – Nell’intera giornata di domenica 8 Dicembre il comprensorio di bonifica dell’Emilia Centrale, in particolare la fascia pedecollinare, è stata interessato da forti precipitazioni che hanno messo a dura prove il reticolo scolante consortile, già reduce dalla recente alluvione del 20 Ottobre scorso. Mediamente, nella zona immediatamente a monte della via Emilia sono caduti in poco più di 24 ore un centinaio di millimetri di pioggia, in alcuni casi mista a neve, che si sono interamente riversati nei corsi d’acqua consortili, a causa delle condizioni del terreno già saturo d’acqua. Per fronteggiare questa situazione, fin dal primo pomeriggio di domenica, il personale tecnico e operativo ha adottato le misure necessarie a gestire i grandi quantitativi d’acqua da scolare, attivando le idrovore del Torrione a Gualtieri, quella del Rodanello a Bagnolo in Piano e quella del Diversivo Bresciana a Cadelbosco di Sopra. In serata è stato necessario attivare entrambi gli impianti di Mondine a Moglia, sia quello storico che quello nuovo. Sono state inoltre invasate le casse di espansione dei Cavi Tresinaro, Naviglio e Parmigiana Moglia. Infine, i livelli insolitamente bassi dei Fiumi Po, Enza e Secchia hanno consentito lo scarico a gravità di ingenti quantitativi d’acqua. Solamente a Boretto la bonifica ha potuto scaricare quasi 50.000 litri / secondo nel PoUna quarantina di operatori, tecnici ed operai, del Consorzio, sono stati impegnati nell’intera nottata tra domenica e lunedì per monitorare l’andamento della piena e gestire le tante emergenze che il funzionamento di un reticolo così complesso inevitabilmente comporta in situazioni di emergenza. Complessivamente, il sistema di bonifica ha retto anche l’ennesima ondata di piena di quest’anno – che passerà agli annali come uno dei più piovosi degli ultimi decenni – senza particolari disservizi, se non in zone molto circoscritte in ambito di campagna.

 

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Nella foto, un escavatore consortile al lavoro per liberare l’area di deflusso di un canale in un sottopasso. Nel filato le operazioni in corrispondenza del manufatto di invaso del Bacino dei Bruciati, sul Cavo Parmigiana Moglia.  

Andrea Gavazzoli
Ufficio Stampa – Relazioni Esterne
Alberto Maieli
Ufficio Stampa Web Social

L’assemblea ha approvato il bilancio preventivo 2025, con un incremento dei lavori finanziati con fondi pubblici (UE, Stato, Regione) che supera complessivamente la soglia dei 18 milioni di euro per interventi in montagna e pianura

27 Novembre 2024 – Il Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale ha approvato, in occasione dell’ultima seduta, il Bilancio Preventivo 2025, dove si evidenziano un incremento dei lavori finanziati con fondi pubblici (UE, Stato, Regione) che superano complessivamente la soglia dei 18 milioni di euro per interventi in montagna e pianura e dei costi complessivi, comprendenti anche i lavori finanziati con fondi pubblici, che toccano la soglia di 49 milioni di euro. Nella relazione di bilancio, illustrata dalla dirigente amministrativa Federica Rinaldi affiancata dal direttore generale Domenico Turazza, si evidenzia che un gettito sarà destinato a finanziare l’aumento dei costi tecnici, pari a 340 mila euro, per la gestione delle opere di bonifica e per la realizzazione di nuove opere con fondi consortili; si provvederà inoltre a coprire i maggiori costi per il personale, stimati in 318 mila euro e dovuti al rinnovo del CCNL, il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. I costi della gestione corrente (manutenzione ordinaria, personale, spese di energia, ecc.) superano complessivamente i 31 milioni di euro.

Durante l’assemblea si è discusso inoltre della recente alluvione dovuta alla rottura delle arginature di corsi d’acqua naturali (Crostolo, Canalazzo Tassone e Cavo Cava: corsi d’acqua in gestione ad AIPo) che ha colpito, in particolare, i Comuni di Cadelbosco di Sopra e Gualtieri: Paola Zanetti, dirigente Area Ambiente e Gestione Reti del Consorzio, ha presentato in merito una dettagliata relazione tecnica  e mostrato un filmato, predisposto dal Consorzio, che illustra le attività messe in campo ed i danni accertati al reticolo di bonifica per lo smottamento delle arginature dei canali consortili che hanno subito questa eccezionale ondata di piena.

“La convocazione del nostro Cda presso il Centro Operativo delle Rotte, a Bagnolo in Piano, non è una scelta casuale – ha sottolineato Lorenzo Catellani, presidente dell’Emilia Centrale –: il nodo idraulico delle Rotte è inserito nell’area che ha maggiormente risentito dell’alluvione dello scorso 20 ottobre finendo in buona parte allagata. Pertanto abbiamo voluto, insieme ai nostri Consiglieri, effettuare un sopralluogo per verificare lo stato delle infrastrutture di bonifica ed irrigazione, i cui danni subiti sono significativi, ma fortunatamente non irreparabili”.

[Nelle foto allegate due momenti del Cda dell’Emilia Centrale che ha visto l’approvazione del bilancio preventivo 2025: l’intervento del presidente del Consorzio Lorenzo Catellani; e la dirigente Paola Zanetti durante l’esposizione della relazione tecnica sull’ultimo evento alluvionale]

 

 

Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale
Ufficio Comunicazione e Relazioni Esterne

EMILIA CENTRALE, NOTTE DI SUPERLAVORO PER POSIZIONARE IL MAXI-IMPIANTO IDROVORO MOBILE A REGGIOLO

 

Anche nel territorio di Novellara il personale del Consorzio, alle 10 pompe già installate alla Sirona, sta integrando altre motopompe per agevolare il deflusso delle acque

25 Ottobre 2024 – Prosegue incessante l’impegno del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale per fronteggiare l’emergenza che ha colpito i territori del Reggiano. Nell’intera giornata di giovedì tecnici ed operai dell’ente consortile sono stati impegnati in località Ponte Testa, nel Comune di Reggiolo, per effettuare le operazioni d’allestimento di un impianto idrovoro mobile necessario a far defluire le acque in maggiore quantità e più rapidamente dai territori alluvionati: si tratta di un sistema con due motopompe, provenienti dalla Protezione Civile del Trentino, alimentate dalla rete elettrica. Un intervento estremamente complesso, reso ancor più complicato dalle particolari condizioni meteo e dagli spazi piuttosto stretti per operare e realizzato in collaborazione con la Protezione Civile e il supporto del sistema dei Consorzi di Bonifica e di ANBI, che ha fornito una parte del materiale necessario al funzionamento dell’impianto.

Dopo innumerevoli tentativi gli operatori consortili sono riusciti, alle 2 del mattino di venerdì, ad avviare il funzionamento di entrambe le pompe che, al momento, sono in grado di sollevare 3 metri cubi al secondo di acqua dal sistema delle Acque Basse di Bonifica (in grave sofferenza per l’eccesso di risorsa idrica da smaltire) per farli defluire nel Cavo Parmigiana Moglia, principale collettore del sistema della Acque Alte consortili.

Nel territorio di Novellara invece il personale del Consorzio, alle 10 pompe di minore portata già installate presso il Centro operativo della Sirona, sta integrando altre motopompe di portata minore. Nel complesso, ad oggi, le idrovore mobili messe in funzione dal Consorzio sono in grado di sollevare 6 mila litri al secondo, alleviando significativamente il sistema delle Acque Basse.

Emerge ancora preoccupazione per le condizioni meteo del weekend, in quanto la pioggia prevista fino a domenica potrebbe aggravare ulteriormente il carico del reticolo di bonifica. Il sistema delle idrovore di bonifica continua a funzionare a pieno regime, con gli impianti consortili di San Siro (San Benedetto Po), Mondine (Moglia) e Torrione (Gualtieri) che stanno scaricando complessivamente quasi 90 metri cubi d’acqua al secondo nel fiume Secchia e nel torrente Crostolo.

“Gli sforzi di tutto il personale nel fronteggiare questa situazione emergenziale sono notevoli e continui – sottolinea Lorenzo Catellani, presidente dell’Emilia Centrale, che ha seguito “sul campo” le fasi d’installazione delle pompe mobili sia a Novellara che a Reggiolo –. Proseguiamo nelle operazioni di deflusso delle acque e seguitiamo nel monitoraggio dell’intero comprensorio gestito e dei livelli dei canali anche con l’ausilio del nostro sistema di telecontrollo”.

[Nelle foto allegate: la squadra di operatori in attività a Ponte Testa, nel territorio di Reggiolo, RE; e le pompe in funzione alla Sirona, nell’area di Novellara, RE]

Le piogge cadute per l’intera giornata di oggi e che stanno continuando a cadere sul territorio non agevolano le operazioni di prosciugamento condotte dall’Emilia Centrale sulle aree colpite afferenti al comprensorio gestito dall’ente consortile.

A seguito dell’allerta meteo diramata per la giornata di oggi unità del personale e mezzi del Consorzio hanno lavorato per tutta la scorsa notte con l’obiettivo di velocizzare il deflusso delle acque dalle zone critiche, come nel territoriodel Comune di Novellara dove è stata predisposta una batteria di pompe idrovore mobili per il sollevamento delle acque dalla rete Acque Basse (particolarmente piena) per reimmetterla nella rete Acque Alte (dove, al momento, non si rilevano criticità), grazie all’ausilio di 10 pompe fornite dall’ Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e di altre 2 pompe alimentate ad energia provenienti dal Trentino Alto Adige. Le 10 pompe sono funzionanti presso la sede operativa della Sirona a Novellara. Le 2 pompe provenienti dal trentino, più performanti, verranno installate a Reggiolo, località Ponte Testa.

“Gli sforzi profusi da tutto il nostro personale per liberare i territori dalle acque, come avvenuto ieri notte a Novellara, sono costanti – ha sottolineato il presidente dell’Emilia Centrale Lorenzo Catellani -. A seguito della nuova allerta diramata oggi stiamo monitorando l’intero comprensorio con la massima attenzione, in particolare in quelle zone in cui si sono verificate criticità, come sul torrente Crostolo, il cavo Cava e il canale Tassone in cui AIPo è intervenuto in emergenza per tamponare le falle arginali causate dalle ultime precipitazioni”.

[Nelle foto:  l’attività operativa dell’Emilia Centrale nella notte a Novellara, con l’installazione della batteria di pompe presso la Casa di Guardia della Sirona e la squadra operativa all’opera a Ponte Testa – Reggiolo]

L’ente consortile sta operando a pieno regime sull’intero territorio con uomini, mezzi, impianti e l’aiuto del Consorzio di Bonifica Terre di Gonzaga in Destra Po
Per far defluire gli eccezionali quantitativi di acqua dal comprensorio gestito i tecnici del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, nella serata di domenica, hanno azionato anche l’idrovora consortile di Boretto (in grado di sollevare fino a 25 m.c./s. nel fiume Po) eseguendo alcune manovre speciali per poter attivare il funzionamento dell’impianto: quando il livello del Grande Fiume raggiunge quote analoghe a quelle di questi giorni infatti non sarebbe possibile l’utilizzo delle pompe per il sollevamento delle acque. Ciò nonostante la Bonifica, per poter fronteggiare una situazione emergenziale particolarmente difficile, è riuscita nelle operazioni di accensione delle pompe operando poi l’unica scelta possibile per far defluire le acque in sicurezza: quella di una “tracimazione controllata” all’interno del piazzale e del capannone posti tra chiavica e controchiavica dell’impianto consortile stesso. Un sacrificio necessario che ha avuto esito positivo, riuscendo sensibilmente a ridurre il livello del Canale Derivatore e l’apporto di acqua nella Parmigiana Moglia da scaricare nel fiume Secchia a Mondine, nel Mantovano.

Questa manovre di natura eccezionale, favorite dal fatto che anche le condizioni meteorologiche stanno agevolando il deflusso della piena nel comprensorio, stanno contribuendo all’abbassamento dei livelli dei principali collettori di scolo del sistema delle Acque Alte (Canalazzo di Brescello, Canale di Risalita, Canale di Castelnuovo, Cavo Bondeno, Cavo Tresinaro, Cavo Naviglio e Cavo Lama), ora sensibilmente calati.

Rimane invece sotto pressione il sistema delle Acque Basse con i collettori principali (Alfiere e Acque Basse Reggiane) in gran difficoltà per lo smaltimento dell’acqua che continua e fuoriuscire dalle rotte arginali di Crostolo, Cavo Cava e Canalazzo Tassone, corsi d’acqua la cui gestione è in capo ad AIPo, l’Agenzia Interregionale per il Fiume Po.

Per gestire questa eccezionale quantità d’acqua e cercare di limitare i danni derivanti i membri del personale consortile stanno incontrando gli amministratori e i relativi uffici tecnici dei Comuni interessati (Castelnovo Sotto, Poviglio, Gualtieri, Cadelbosco di Sopra e Novellara) allo scopo di concordare le azioni di protezione civile da adottare e, al contempo, stanno progettando le azioni da mettere in campo per smaltire in tempi rapidi l’acqua scaricata nel sistema consortile dai corsi d’acqua principali.

L’ente di Bonifica continua a lavorare al massimo delle proprie potenzialità, con le principali idrovore del Consorzio (San Siro, Mondine, Torrione e Boretto) che seguitano ad operare a pieno regime sollevando, complessivamente, oltre 150 metri cubi al secondo di risorsa idrica nei corsi d’acqua esterni alla rete consortile; oltre a ciò, uomini e mezzi del Consorzio proseguono celermente nelle operazioni di ripristino di quelle rotture arginali avvenute nel proprio reticolo per porre il sistema scolante in condizioni di sicurezza al più presto.
“Il nostro impegno prosegue senza sosta nei territori gestiti del Reggiano, del Modenese e del Mantovano – sottolinea il presidente dell’Emilia Centrale Lorenzo Catellani. Desidero ringraziare il Consorzio di Bonifica Terre di Gonzaga in Destra Po per l’aiuto e la collaborazione che sta offrendoci nel ricevere parte delle acque che stiamo facendo defluire alleggerendo, in tal modo, la pressione sulle nostre Acque Basse: un contributo fondamentale nella gestione di questa complessa piena”.

[Foto allegata: le pompe idrovore dell’impianto idrovoro consortile di Boretto (Re) in azione durante il sollevamento delle acque di piena]

Ufficio Comunicazione e Relazioni Esterne  

Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale

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