Il Consorzio di bonifica ha dato il via agli interventi urgenti finanziati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per 120 mila euro e strategici per la viabilità della Val d’Enza

30 Maggio 2024La Bonifica dell’Emilia Centrale ha dato il via agli interventi urgenti di messa in sicurezza delle scarpate di monte e di valle lungo la strada di bonifica “Spigone-Pineto”, nel territorio di Vetto (RE), finanziati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per 120 mila euro con fondi per la ricostruzione dei territori colpiti dall’alluvione verificatasi dal 1° Maggio 2023 e che vedranno il Consorzio impegnato nella direzione dei lavori di ripristino dell’importante via di collegamento per tutta la Val d’Enza.

Nello specifico, la messa in sicurezza prevista riguarderà il consolidamento delle scarpate stradali di valle grazie all’utilizzo di pali in acciaio sormontati da travi in cemento; la posa di barriere di sicurezza; e il ripristino del piano viario.

“Un intervento rilevante per la viabilità della Val d’Enza, data l’importanza del collegamento stradale per la mobilità che si sviluppa sull’intero territorio – ha commentato Lorenzo Catellani, presidente dell’Emilia Centrale – e che andrà a risolvere quelle criticità generate dagli eventi estremi della scorsa primavera, causati dalla crisi climatica in atto”.

“La serie di precipitazioni del maggio 2023, dalla forte intensità temporalesca, ha causato significativi danni ai versanti e alla viabilità di bonifica nel territorio di Vetto – ha sottolineato Domenico Turazza, direttore generale dell’Emilia Centrale –; in particolare la strada di bonifica ‘Spigone-Pineto’, lunga oltre tre chilometri, ha subito, in ben due tratti, dei significativi cedimenti al piano viabile e proprio in corrispondenza della scarpata di valle. Ma ora le situazioni di criticità stanno per essere risolte grazie all’avvio dei lavori”.

[Nella foto allegata: i primi interventi di consolidamento delle scarpate stradali sulla “Spigone-Pineto”, nel territorio del Comune di Vetto d’Enza, RE]

Le infrastrutture consortili di Torrione, Boretto, Castellarano, San Siro e Mondine fanno registrare il pieno di presenze durante la domenica della Settimana della bonifica e dell’irrigazione di ANBI

21 Maggio 2024 – Ancora una volta le “Cattedrali dell’Acqua” hanno letteralmente “stregato” cittadini, amanti della natura e amici della bicicletta: dalla pianura reggiana al basso mantovano la domenica degli Impianti aperti organizzata dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, grazie alla Responsabile Comunicazione Marzia Bonicelli nell’ambito della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione di ANBI, è stata un vero successo, con la visita di oltre 600 persone suddivise tra gli impianti di Torrione (Comune di Gualtieri, Re), che ha visto la conclusione del progetto VOLT con una performance del Teatro Sociale di Gualtieri, un laboratorio di pittura per i più piccini e dove la dirigente consortile Paola Zanetti ha illustrato il ruolo svolto dalla Bonifica nell’ambito della difesa idraulica; Boretto (Re), lungo il fiume Po, quest’anno ricco di acqua per l’ecosistema e l’agricoltura; Castellarano, sul Fiume Secchia, nella zona pedecollinare dell’Appennino Settentrionale ubicata tra le Province di Modena e Reggio Emilia, in cui sorge l’opera idraulica della Traversa, per l’occasione presidiata dal Capo Settore Impianti Mauro Bigliardi e dal tecnico Ada Francesconi; San Siro, nel Comune di San Benedetto Po (Mn), con l’attività di orienteering e la visita all’Orto Botanico svolte grazie al tecnico Sandro Bellintani; e Mondine, nodo idraulico nel Comune di Moglia (Mn), dove si è svolta una biciclettata ambientale per appassionati e visitatori.

“« L’acqua ci nutre e dà la vita » è il tema portante di questa Settimana della Bonifica 2024 – ha sottolineato il presidente del Consorzio dell’Emilia Centrale Lorenzo Catellanie proprio perché l’acqua risulta essenziale in ogni suo impiego questi appuntamenti molto partecipati, che abbiamo organizzato grazie al nostro staff in collaborazione con ANBI, sono assai rilevanti anche per spiegare come il Consorzio opera nel quotidiano sul territorio gestito, cosa fa per salvaguardare al meglio la risorsa e come governarla quando minaccia aree abitate e coltivate. Le visite sono quindi momenti ricreativi, ma particolarmente utili per approfondire e conoscere equilibri e dinamiche dell’ambiente in cui viviamo”.

 

[Nelle foto allegate: alcuni momenti della domenica di Impianti aperti organizzata dall’Emilia Centrale nell’ambito della Settimana della Bonifica e dell’Irrigazione di ANBI: lo spettacolo teatrale al Torrione; la visita guidata a Castellarano; la biciclettata a Mondine]

 

 

 

15 Maggio 2024 – Con la seduta pubblica che si è tenuta nel pomeriggio di lunedì scorso, 13 Maggio, la Commissione Giudicatrice nominata dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, soggetto attuatore del progetto per la realizzazione di un invaso a scopi plurimi in ambito montano ed altre azioni sinergiche per il soddisfacimento dei fabbisogni idrici della Val d’Enza, ha concluso i suoi lavori nell’ambito della procedura per l’affidamento del servizio di predisposizione del DOCFAP – Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali. La Commissione Giudicatrice era composta da 5 membri, di cui 3 accademici (Prof. Pierluigi Claps, Ordinario di Costruzioni Idrauliche all’Università di Torino; Prof. Paolo Salandin, Ordinario di Costruzioni Idrauliche e Marittime e Idrologia all’Università di Padova; e Prof. Guido Gottardi, Ordinario di Geotecnica Fondamenti e di Consolidamento dei terreni all’Università di Bologna), oltre che dall’Ingegner Fabrizio Useri, Direttore del Consorzio della Bonifica Parmense; e dall’ingegner Pietro Torri, dirigente del Consorzio dell’Emilia Centrale (RUP) e Presidente della Commissione. La Commissione ha valutato l’ammissibilità ed il merito tecnico delle offerte pervenute, compiendo un’analisi puntuale e approfondita delle stesse. Dopo aver ritenuto tutte le proposte idonee a soddisfare il servizio richiesto per la predisposizione dello Studio di Fattibilità delle Alternative Progettuali, che dovrà fornire le indicazioni essenziali su cui basare la progettazione del tanto atteso invaso in Val d’Enza – la Commissione ha attribuito un punteggio per ciascuno dei criteri previsti dal disciplinare di gara. Ora, come da procedura di legge, saranno effettuate le ulteriori verifiche dei requisiti e al termine verrà comunicato ufficialmente il soggetto che realizzerà lo studio di fattibilità.

 

 

Gli avvisi di pagamento anno 2024 sono in consegna in questi giorni.

In caso di ritardata consegna rispetto alla scadenza del pagamento del 15 maggio,
è possibile eseguire il versamento entro 15 giorni dalla data di ricevimento.
Non verranno applicate sanzioni o more

Versione con elementi grafici