Mercoledì 24 gennaio 2024
ore 9,00-13,00
Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale
Corso G.Garibaldi n. 42 – Reggio Emilia

Conferenza finale del progetto LIFE agriCOlture

programma iniziativa
L’evento è aperto al pubblico previa registrazione, data la capienza limitata della sala

Con 27,5 milioni di euro complessivi il Consorzio incrementa le opportunità di intervento per l’anno 2024 su un territorio gestito di 300 mila ettari

11 Gennaio 2023È di 27,5 milioni di euro la somma degli interventi che il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale prevede di realizzare sull’intero comprensorio gestito (300 mila ettari) per l’anno 2024. Un budget predisposto sulla prospettiva di un esercizio in espansione, che guarda al futuro e alle importanti opportunità da cogliere in favore del territorio e delle comunità che lo abitano, positivo esito del Bilancio di Previsione (strumento su cui si fonda la programmazione e la gestione economica e finanziaria dell’esercizio in corso) predisposto ed approvato dalla nuova governance consortile nell’arco di un mese esatto dal suo insediamento, avvenuto lo scorso 11 dicembre.

L’esercizio è caratterizzato da importanti incrementi nella realizzazione di nuove opere di bonifica – finanziate da Unione Europea, Governo nazionale e Regione – che toccano i 17 milioni di euro, con un aumento di quasi 7,5 milioni di euro (per effetto di alcuni importanti interventi in corso sul PNRR), a cui fanno inoltre riscontro ulteriori impegni, da parte dell’ente, per gli interventi sul territorio con fondi consortili pari a 10.689.818 euro, 451 mila euro in più rispetto al 2023. Ulteriori notizie positive giungono inoltre dalle voci inerenti i costi tecnici e amministrativi che, se pur in lieve crescita, saranno quasi interamente compensati dalla prevista riduzione dei costi energetici i quali, dopo i picchi toccati nelle precedenti annate, dovrebbero finalmente attestarsi su livelli più contenuti.

“Gli obiettivi da raggiungere in termini di progettazioni, realizzazioni, manutenzioni e servizi sono ambiziosi – ha sottolineato il presidente Lorenzo Catellani, presidente dell’Emilia Centrale – e l’ente ha capacità di progettare opere resilienti in grado di incrementare i livelli di sicurezza idraulica e il risparmio idrico”.

Ufficio Comunicazione & Relazioni Esterne

Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale

Mercoledì 24 gennaio 2024
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3 Gennaio 2024 – In merito al bando di gara GU 5a Serie Speciale – Contratti Pubblici n.143 del 13-12-2023 avente come oggetto la redazione del Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DOCFAP) relativo al progetto di “Realizzazione di un invaso a scopi plurimi in ambito montano e altre azioni sinergiche per il soddisfacimento dei fabbisogni idrici della Val D’Enza nelle province di Reggio Emilia e Parma” il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, in virtù della comunicazione inoltratagli dall’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, prende atto che la tempistica relativa all’iter procedurale per la redazione del suddetto DOCFAP è stata allineata all’iter procedurale per la stesura dei progetti di “Realizzazione di azioni sinergiche per il soddisfacimento dei fabbisogni idrici della Valle di Lanzo e della città metropolitana di Torino, tra cui la realizzazione di un invaso a scopi plurimi in Valle di Lanzo” che terminerà il prossimo 31 gennaio; questa decisione, ora ufficializzata e dunque comunicata e che consentirà di poter contare su un più ampio margine temporale, avviene nel pieno rispetto della tabella di marcia prevista dal procedimento garantendone ulteriormente l’efficacia.

La procedura di gara in corso per l’affidamento del DOCFAP è regolata da un disciplinare predisposto dagli Uffici consortili, naturalmente a seguito di un approfondito confronto con i tecnici di Regione Emilia-Romagna, Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, ATERSIR e Consorzio della Bonifica Parmense e con il contributo di studi legali esterni di provata esperienza e capacità. Si tratta di un iter articolato che prevede il rispetto di prescrizioni di legge chiare, oltre che di termini e condizioni previste dal Decreto che ha disposto il finanziamento stesso. Un percorso volto a tutelare ogni tentativo di ingerenza in un’attività che spetta, per legge, alle istituzioni pubbliche demandate.

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