Una stagione irrigua mai iniziata con così tanto anticipo. Bonvicini: “Per ora riusciamo a soddisfare il fabbisogno, ma se la siccità perdurasse potrebbero esserci criticità”

21 Marzo 2022Sono già 200 le domande pervenute al Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale nei primissimi giorni d’avvio della stagione irrigua: un numero che, se paragonato alle complessive 20 mila richieste che l’ente consortile soddisfa annualmente, appare piuttosto basso. Eppure, non era mai accaduto che l’irrigazione partisse così presto nei comprensori gestiti: un territorio di 120 mila ettari nel quale scorre una rete di canali lunga 3500 km e dove non si registrano significative precipitazioni dalla fine di novembre, con le uniche piogge degne di nota risalenti allo scorso febbraio, quando si sono registrate due limitate perturbazioni dai quantitativi pluviometrici dell’ordine di 10 mml e che, per questa ragione, non hanno inciso significativamente.

Fortunatamente le temperature notturne continuano ad essere piuttosto rigide e questo limita il fabbisogno irriguo delle colture; fabbisogno che però sta progressivamente aumentando, tant’è che nel giro di pochi giorni l’Emilia Centrale ha raggiunto, come detto, 200 richieste di irrigazione su tutto il comprensorio, a fronte delle iniziali 80 da cui si era partiti.

“Per ora, lo stato dei fiumi da cui noi deriviamo la risorsa idrica (Po, Enza e Secchia) ci consente di poter soddisfare il limitato fabbisogno irriguo, nonostante i quantitativi di acqua eccezionalmente bassi per questa stagionerileva il presidente dell’Emilia Centrale, Marcello Bonvicinima se dovessero perdurare l’assenza di piogge ed il corrispondente calo delle portate dei fiumi, a causa del naturale rialzo delle temperature, nel giro di qualche settimana, potremmo trovarci nella necessità di non riuscire a soddisfare il fabbisogno irriguo di tutte le colture, soprattutto nelle zone di alta pianura, servite dai torrenti appenninici che sono maggiormente in crisi idrica”.

Le richieste irrigue possono essere effettuate tramite: web, call center, numero verde gratuito 800501999 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14. Info e regolamento irriguo sulla pagina web dedicata del sito dell’ente: https://www.emiliacentrale.it/cosa-facciamo/statuto/.

Foto in allegato: le pompe idrovore dell’impianto consortile di Boretto (RE) in azione

 

Note oltre i Confini
Affetti, sentimenti e stati d’animo dalla tradizione vocale a quella strumentale

Venerdì 19 marzo 2022 ore 18,30
Palazzo delle bonifiche – Reggio Emilia, Corso Garibaldi n. 42
La musica dell’illuminismo, puntata registrata dal 9 all’11 luglio 2021

locandina e libretto febbraio-aprile

Oltre alla mancanza di precipitazioni, all’aridità dei suoli e al deficit di portata dei fiumi arrivano anche le gelate a complicare un contesto meteoclimatico sempre meno agevole per le imprese agricole 

Quella che stiamo vivendo è una situazione meteo climatica particolarmente complessa; lo stato di perdurante stress idrico, caratterizzato dalla diffusa siccità in tutto il nord del paese a livelli record a causa delle mancate piogge nei mesi invernali (fino a -70%), rende assai poco agevole l’inizio dell’irrigazione proprio in fase di avvio della stagione agricola. E se nel centro sud italiano imperversano condizioni di esteso maltempo, con copiosa caduta di pioggia e neve, al nord è anche l’alternarsi dell’improvviso sbalzo termico a creare notevoli complicazioni alle prime fioriture stagionali. E’ soprattutto il settore dell’ortofrutta di qualità a temere il peggio dalle ormai “consuete” quanto distruttive gelate alle porte della primavera, fenomeni che portano ad una escursione giornaliera che passa dal – 3 gradi a 16-18 gradi durante il giorno. Ed è proprio il verificarsi di questa variazione che penalizza notevolmente i coltivatori che cercano in modalità resiliente di difendersi dalle avverse condizioni, sempre più frequenti, causate dai mutamenti degli equilibri climatici che la tecnologica più avanzata può limitare l’aggravarsi del danno. In questo contesto è da definirsi provvidenziale la decisione di numerosi Consorzi di bonifica dell’Emilia Romagna, associati ad ANBI regionale, di mantenere un minimo di canalizzazioni irrigue appositamente invasate al fine di attivare le adeguate pratiche irrigue antibrina. La brina infatti è la situazione metereologica nella quale la temperatura dell’aria scende sotto lo zero in periodi in cui la coltura è particolarmente suscettibile alle basse temperature. Così, potendo contare sulla quantità minima di risorsa idrica messa a disposizione dei Consorzi, gli imprenditori agricoli che si sono preventivamente dotati di queste tecniche, hanno messo al riparo dalle gelate (già per altro verificatesi in modo grave negli anni scorsi) la prima fioritura stagionale. L’irrigazione antibrina consiste nel mantenimento a cavallo dello zero termico la temperatura degli organi vegetali, ricoprendoli (come da immagini allegate) con uno strato di ghiaccio “protettivo” fino alla conclusione della “gelata”. Questa tecnica “ad hoc” si fonda sulla distribuzione costante di risorsa utile alla formazione del ghiaccio. 

Andrea Gavazzoli Ufficio Stampa/Relazioni Esterne ANBI ER

In allegato immagini di azioni contro le gelate di Marzo : attivazione di impianti antibrina in alberi di albicocco grazie all’impiego di risorsa idrica emergenziale messa a disposizione dai Consorzi di bonifica regionali (ANBI) in Emilia Romagna

 

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