Con riferimento al D.L, n. 172/2020 del 18/12/2020

nel periodo dal 24 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 gli uffici saranno chiusi al pubblico

Nelle giornate del 24 e 31 dicembre 2020 i nn° verdi 800235320 e 80050199 non saranno attivi

Proficua convenzione tra i due enti che intervengono su oltre 1000 metri di canali con lavori per 200mila euro, effettuando il ripristino del cavo Traiolo e del condotto Fellini

Correggio (RE), 29 Dicembre 2020 – Il comprensorio di Correggio, nel reggiano, è più sicuro grazie alla collaborazione tra il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e il Comune di Correggio che ha consentito il funzionale ripristino del cavo Traiolo e del condotto Fellini: due lavori di natura complessa che, con la coordinata sinergia fra i due enti, garantiranno anche la percorribilità dei due relativi tratti stradali, via dell’Impiccato e via Ronchi – danneggiate in seguito agli eccezionali eventi atmosferici di ottobre 2018 – oltre alla messa in sicurezza delle sponde dei canali adiacenti, per un intervento dal valore complessivo di oltre 200 mila euro.

Nel dettaglio, è stato effettuato il tombamento del condotto Fellini con l’obiettivo di consolidare la banchina di via Fossa Ronchi e migliorare il regime idraulico del condotto stesso; mentre sul cavo Traiolo è stato realizzato un muro di contenimento a difesa della scarpata adiacente via dell’Impiccato. 

I lavori, realizzati con mezzi e operatori del Consorzio, hanno complessivamente posto in sicurezza oltre 1000 metri di canali.

IL Cavo Traiolo al termine dei lavori

Un particolare del Condotto Fellini durante l’intervento

 

“Una perturbazione atlantica estremamente lunga e pesante, con 200 milioni di metri cubi d’acqua che si sono abbattuti sull’intero territorio controllato dal consorzio. Ma grazie al nostro personale, che ha lavorato giorno e notte 5 giorni di fila per gestire gli impianti e al quale faccio un plauso, la nostra rete ha retto”.

Seconda ondata della perturbazione, ma le piogge sono cadute in maniera inferiore alle attese: 20-30 mml in media che sono state smaltite senza criticità per i comprensori”: nel comunicare gli esiti odierni dell’operatività consortile il direttore generale Domenico Turazza ricorda che la situazione permane monitorata h24 dal personale dell’ente.

comunicazione direttore consorzio di bonifica dell’emilia centrale 8/12/2020

Messo in salvo a tempo di record il cantiere alla Traversa di Castellarano prima dei tre picchi di piena del fiume Secchia

6 Dicembre 2020 – Le abbondanti e violente precipitazioni cadute in questi due giorni (60-65 mml solo ieri e oltre 100 mml sui rilievi) in tutto il comprensorio territoriale gestito idraulicamente dal Consorzio dell’Emilia Centrale (che si estende sulle pianure di Reggio Emilia, Modena e Mantova, fino all’Appennino Parmense) hanno giocoforza obbligato ad un impegno full-time straordinario tutta la struttura consortile.

Per arginare l’impeto dei flussi con manovre idrauliche immediate i team tecnici che presidiano le varie aree, in collegamento diretto con la sala operativa di telecontrollo nella sede reggiana, hanno operato interventi mirati che, in molteplici zone maggiormente a rischio esondazione, hanno evitato criticità e pericoli. Il sistema di canalizzazione molto articolato ha generalmente retto la forza dei flussi, nonostante la quantità eccezionale di acque cadute e quella in parte ricevuta dai corsi d’acqua naturali, in taluni tratti, abbiano costretto il personale dell’ente a ripetuti interventi concomitanti.

Si temeva particolarmente per il cantiere ancora aperto sul fiume Secchia, in prossimità della Traversa di Castellarano, dove il cratere lasciato in eredità dalle piene precedenti poteva minare la stabilità dell’opera; in questo caso il Consorzio è intervenuto già alla vigilia delle prime precipitazioni ed in tempo-record è riuscito, in collaborazione con le imprese coinvolte, a spostare tutti i mezzi e mettere al sicuro quanto già realizzato.

“Il nostro sistema di monitoraggio e telecontrollo, la reperibilità di tutto il personale e i presidi sul territorio hanno consentito ai livelli nella rete di mantenersi entro valori di sicurezza, pur se con alcune criticità dovute all’ondata di piogge intense – ha sottolineato Paola Zanetti, dirigente tecnico responsabile della gestione eventi di piena per l’Emilia Centrale – . Ad ogni modo l’attivazione tempestiva degli impianti di sollevamento acque (Torrione a Gualtieri, Bresciana e Rodanello a Reggio Emilia, Boretto sul fiume Po), dello “Scaricatore Cà Rossa” a Novi di Modena e dei “Sifoni alla Botte San Prospero” a Moglia (Mantova) con l’avviamento dell’Impianto idrovoro di Mondine, hanno limitato notevolmente ogni ulteriore situazione di difficoltà. L’attività è ancora in pieno svolgimento, con l’ulteriore avvio dell’impianto di San Siro a San Benedetto Po”.

Il Consorzio è intervenuto anche in montagna, in particolare a Castelnovo ne’ Monti, sul Rio Merlo; e nel Comune di Toano.

Un profondo cratere creato dai flussi impetuosi delle ultime piene mette a repentaglio la stabilità dell’opera idraulica che segna il confine tra le province di Reggio Emilia e Modena con conseguenti ripercussioni anche sulla solidità dell’argine vicino. Corsa contro il tempo del cantiere prima delle piogge previste per i prossimi giorni

Traversa di Castellarano-Sassuolo (RE-MO), 27 novembre 2020 – Una vera e propria corsa contro il tempo per mettere in sicurezza l’area, consolidare gli argini e rendere stabile la Traversa San Michele – in prossimità della centrale idroelettrica interrata – che segna il confine tra le province di Reggio Emilia e Modena.

Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, che gestisce l’opera sul fiume Secchia, aveva infatti operato migliorie strutturali all’indomani delle ultime piene e il monitoraggio aveva consegnato allo staff tecnico dell’ente, coordinato dagli ingegneri Paola Zanetti e Pietro Torri, un esito inaspettato che, a causa di un imponente cratere creato dall’erosione dei flussi d’acqua, palesava la necessità di intervenire al più presto per mettere in sicurezza l’importante l’infrastruttura.

Il sollecito è stato immediatamente colto dalla Protezione Civile regionale e, grazie allo stazionamento erogato di fondi per 400 mila euro, il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha progettato un intervento mirato volto a proteggere la Traversa e al contempo a consolidare l’argine che separa l’alveo principale del fiume dalla cassa limitrofa.

Dirigenti tecnici responsabili e imprese hanno effettuato un sopralluogo per verificare lo stato già avanzato dei lavori e l’insieme delle migliorie che interesseranno tutta l’area. Al termine della visita pareri soddisfatti sia di Rita Nicolini, direttore responsabile della Protezione Civile Emilia-Romagna, dei vertici del Consorzio Emilia Centrale, presenti con il presidente Matteo Catellani e il direttore Domenico Turazza insieme ai tecnici consortili sopracitati, di Ermanno Mantovani, funzionario del Consorzio di Bonifica Burana e delle imprese esecutrici Parenti Costruzioni (per il consolidamento dell’argine) e CEAG (che si occupa della sistemazione dello scivolo di fondo della Traversa), entrambe di Villa Minozzo (RE).

“Stiamo intervenendo per ultimare la ricostruzione della trave frontale, dello scivolo e della vasca. Al momento gli uomini del Consorzio – hanno commentato il presidente Catellani e il direttore Turazza – hanno terminato la parte anteriore, la paratoia di fondo e si apprestano ad intervenire a valle con la ripresa dello scivolo e del fondo vasca grazie all’uso di massi e porfido. Inoltre sulla Traversa viene realizzata una paratia in cemento armato con sovrastante soletta di collegamento per il contenimento dell’argine stesso, su cui saranno riposti dei materassini tipo “Reno” (una struttura di contenimento costituita da una rete metallica a doppia torsione a maglia esagonale, n.d.a.) a controllo dell’eventuale erosione dell’invaso limitrofo incrementandone il complessivo consolidamento”.

“La Protezione Civileha commentato la responsabile Rita Nicolini – ha aperti circa 300 cantieri su tutto il comprensorio regionale e lo staff tecnico è itinerante per monitorarne l’andamento: questo è uno di quelli la cui importanza strategica è di rilievo per la sicurezza dell’area e per le opere presenti”.

L’ultimazione dei lavori richiederà ancora qualche giorno e l’auspicio condiviso da tutti è quello di poterli realizzare senza criticità ambientali dovute alle abbondanti precipitazioni; precipitazioni che, per quest’anno, hanno inaspettatamente risparmiato il mese di novembre, solitamente molto più piovoso, ma che potrebbero cadere in egual misura rispetto alle medie passate anche nelle prossime settimane.

Veduta frontale traversa

Rappresentanti degli Enti che hanno effettuato il sopralluogo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La magra straordinaria che ha colpito il Po sfiora in alcuni tratti il 50% in meno di portata: se da un lato è vero che il comparto agricolo nell’area di medio e basso Po non ha imminenti necessità, dall’altro la scarsità di risorsa in periodi solitamente destinati alle piene preoccupa ugualmente non poco chi l’acqua la deve utilizzare per le proprie colture e chi deve fornirla prelevandola da Po, come i consorzi di bonifica.
Per questo il presidente dell’Emilia Centrale Matteo Catellani ha raggiunto domenica 21 novembre il Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del fiume Po Meuccio Berselli a Boretto (RE) per un sopralluogo, risalendo fino alla foce del torrente Enza e passando al di sotto del ponte di Viadana (MN), con sosta all’impianto di prelievo idrico-irriguo consortile.
I due rappresentanti delle rispettive governance sono stati accompagnati da Massimo Mignanelli, giornalista RAI che, con la sua troupe, ha raccontato lo stato di eccezionale magra in cui riversa il Grande Fiume (servizio del TG1)
Proseguiamo nell’efficientamento delle condotte irrigue e il contrasto alla dispersione di risorsa idrica. Il personale del Settore preposto alla gestione della canalizzazione consortile ha portato a termine il tombamento del Canale Modolena Alta, mettendo in tubazione un condotto che distribuisce le acque irrigue nel Comune di Cadelbosco di Sopra (RE).
Il progetto, dall’importo complessivo di 80 mila euro, finanziato ed eseguito dall’Ente con personale e mezzi propri, ha comportato la realizzazione di una nuova tubazione in Pvc – lunga 318 metri e posta a sostituzione della vecchia condotta irrigua ormai deteriorata – per garantire un notevole risparmio di risorsa senza più perdite e infiltrazioni; oltre ad un netto miglioramento nelle fasi di deflusso delle acque irrigue.
Il Canale Modolena Alta è un condotto idrico lungo quasi sei chilometri che ha origine dalla presa sul Canale Argine e termina a scarico nel Cavo Modolena Alto, nel Comune di Cadelbosco di Sopra.
Ci sarà anche il nostro direttore Domenico Turazza tra i relatori che interverranno a “La montagna dei saperi”– Le scienze della Vita per lo Sviluppo Locale, giornata di approfondimenti sul capitale umano, la formazione e la ricerca nelle aree interne del Paese.
Il webinar, che si terrà sabato 14 novembre a partire dalle ore 9:30, vedrà confrontarsi rappresentanti del panorama locale, regionale e nazionale su temi quali l’istruzione e la ricerca, l’economia e l’imprenditorialità dell’area dell’Appennino Emiliano.
Stop alle dispersioni di acqua durante la stagione irrigua grazie ad un intervento da 30 mila euro – che abbiamo progettato, finanziato ed eseguito – da oggi la condotta dell’Irrigatorio Baiocca, nella Città di Castelnovo di Sotto
(Provincia di Reggio Emilia) opererà senza perdite né infiltrazioni, garantendo la massima efficienza al comprensorio reggiano di pianura anche nella fase di deflusso.
Ringraziamo la nostra squadra manutenzioni per l’energia e l’impegno profusi.

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