Nella giornata di domenica le piogge hanno toccato il livello record di 100 millimetri nella zona di Scandiano, attestandosi, in alta pianura, su di una media di 80 millimetri, mentre nella bassa pianura i pluviometri del Consorzio hanno registrato precipitazioni medie di circa 50 millimetri.
Complessivamente, le piogge sono state regolarmente gestite dalla rete scolante del Consorzio. Sono state segnalate circoscritte situazioni di ristagno di acqua piovana dovute a difficoltà di funzionamento della rete scolate privata.
Particolare attenzione ha richiesto la gestione della piena al nodo delle Rotte, tra Reggio Emilia e Bagnolo, dove le forti portate del Torrente Rodano hanno necessitato l’avvio dell’idrovora del Rodanello. Inoltre, i livelli del Cavo Pistarina hanno causato l’invaso della relativa Cassa di espansione. E’ infine probabile l’attivazione dell’idrovora del Diversivo Bresciana nel Canalazzo Tassone nella mattinata di oggi.
E’ stato attivata l’idrovora del Torriore a Gualtieri, mentre gli scarichi nel Po a Boretto e nel Secchia a Mondine e al Bondanello (Comune di Moglia) e a San Siro (Comune di San Benedetto Po) sono avvenuti per gravità, visto che il livello dei fiumi recettori era più basso rispetto a quello dei canali di bonifica.
Complessivamente, il monitoraggio e la gestione dell’evento di piena ha tenuto impegnato nell’arco dell’intera giornata una ventina tra tecnici, operai ed escavatoristi del Consorzio.
Nelle foto il passaggio della piena dell’Enza a Cerezzola mentre nevica ed il parziale invaso della Cassa di espansione del Cavo Cavata Orientale a Carpi, da poco realizzata dal Consorzio. Il video riprende il passaggio della piena lungo il Rodano in corrispondenza del ponte sulla Via Emilia.

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Convenzione CBEC-IRETI – Ultimati i lavori sul Cavo Pistarina a valle del depuratore di Mancasale
Abbiamo sistemato 150 metri che saranno a servizio della di citta di Reggio Emilia

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Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale con il contributo economico del Comune di Novellara , ha realizzato un ponte sul Cavo Linarola per consentire lo sbocco della ciclabile su Via Cartoccio

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Importante realizzazione di tre manufatti di barricazione dotati di nuove paratoie di regolarizzazione, automazione e telecontrollabili sul Canale Calvetro.

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Un lungo elenco di opere saranno realizzate entro l’anno per la manutenzione del territorio montano e collinare nelle aree di Reggio, Modena e Parma. Stimato anche il valore economico generato all’azione di manutenzione di oltre 9,3 milioni di euro a sostegno di una economia circolare in aree spesso penalizzate

REGGIO EMILIA – Venerdì 12 Aprile 2019 – Il fenomeno progressivo del dissesto idrogeologico che interessa le aree montane e pedecollinari rappresenta una delle principali criticità per la cura puntuale del nostro paese. Le comunità delle terre alte sono spesso penalizzate dagli effetti negativi conseguenti ai cambiamenti climatici su un territorio geomorfologicamente anche piuttosto fragile. La conseguenza diretta, spesso, diventa l’abbandono di queste aree o in ogni caso un incremento notevole delle difficoltà quotidiane negli spostamenti per avere raggiungere i servizi primari. In questo contesto assai complesso intervenire in prevenzione con puntuali opere di risistemazione, consolidamento e difesa dei versanti e reti viarie e d’acqua diventa non solo opportuno perché  strategico, ma assolutamente rilevante per creare le pre-condizioni per poter una economia , spesso di tipo agricolo, che non sia solo di prossimità. Così ogni anno il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale chiama tutti i sindaci dei territori interessati del comprensorio gestito per comunicare gli interventi che realizzerà entro l’anno in corso. L’individuazione delle zone su cui intervenire, frutto di attento monitoraggio dello staff tecnico dell’ente coordinato dall’ingegner Pietro Torri e di una fattiva collaborazione con le amministrazioni locali rappresenta un esempio modello di azione in tempi utili. Il rapporto tra la cura preventiva del territorio e quella successiva ad una emergenza è di circa 1 a 5 e questo la dice lunga anche sul risparmio sui costi di realizzazione generato dal fare le opere per tempo. Questo tipo di attività è consentita soprattutto dalla possibilità concreta che il Consorzio ha – a differenza di altri enti che necessitano di processi burocratici più lunghi – di poter immediatamente destinare fondi propri e avviare il cantiere.

Ecco l’azione concreta sul territorio montano in numeri:

Complessivamente l’Ufficio Tecnico è al lavoro su ben 78 progetti per un importo complessivo di € 8.350.000 di questi 45 progetti per € 4.333.000 hanno sono già finanziati con fondi consortili (€ 1.561.000) o pubblici, Comunitari e regionali (€ 2.772.000). Per altri 33 progetti, che ammontano complessivamente a € 4.017.000 il Consorzio ha presentato domande di sostegno sulla misura 4.03.01 del PSR. Inoltre il Consorzio sta lavorando su altri 7 progetti da realizzarsi per conto di Comuni situati sempre nel territorio montano e collinare che comporteranno un investimento complessivo di 1milione  di euro. Degli 85 progetti 47 sono collocati nella Provincia di Reggio Emilia per un valore di € 5.5200.000, 30 nella Provincia di Modena pari a € 3.026.000 ed infine 8 in quella di Parma per 593.000 euro.

Complessivamente – ha commentato il direttore generale Domenico Turazza – tradotto in proporzionale valore in termini economici l’impegno messo in campo dai tecnici del Consorzio ammonta a 9.350.000 ovvero superiore al triplo della contribuzione che annualmente il Consorzio chiede ai propri consorziati del comprensorio di montagna”. Così pure l’economia agricola, che costituisce un caposaldo del sistema economico della montagna, risulta essere diretta destinataria degli interventi finanziati, o da finanziarsi, con fondi del PSR (pari a € 4.363.000) e con fondi LIFE (€ 1.515.000) che sommano a quasi 6 milioni di euro.

Dichiarazione Presidente Matteo Catellani

“ Questi numeri costituiscono per certi versi la “punta dell’iceberg” dell’attività che il Consorzio Emilia Centrale svolge in montagna con i suoi 7 tecnici e 2 dirigenti – ha chiosato il presidente del Consorzio Matteo Catellani – perché non tengono conto dell’attività di sorveglianza e monitoraggio quotidiano del territorio e delle sue criticità, di assistenza ai Consorziati e ai Comuni che costituiscono la base su cui l’attività progettuale si fonda. L’indicatore statistico caratterizzato da questi dati è comunque assai significativo del ruolo che l’ente è in grado di svolgere a sostegno delle comunità locali e di una economia a vocazione agricola in un territorio particolarmente esposto al rischio idrogeologico ed allo spopolamento. Impegno – ha concluso Catellani – che la nuova amministrazione consortile si propone di proseguire e se possibile incrementare”.

Nuovo Progetto LIFE AgriCOlture

Particolare attenzione merita il progetto Life AgriCOlture promosso dal Consorzio Emilia Centrale in qualità di capofila di un gruppo di altri enti (Consorzio di Bonifica di Burana, Ente Parco dell’Appennino Tosco Emiliano, CRPA) che si propone di valorizzare il ruolo che l’agricoltura può avere in collina e montagna per prevenire il dissesto idrogeologico e per favorire la cattura di anidride carbonica. Si tratta di un progetto pilota a livello comunitario che potrebbe avviare un processo di pagamento dei servizi ecosistemici – PES – a sostegno dell’agricoltura montana.

 

 

 

Sabato 6 aprile 2019 ore 15,00

Nel Paesaggio della Bassa
L’Enza a Lentigione, il Canalazzo di Brescello e la Cassa di Espansione delle Valline
geoesplorazione e osservazione del sito idraulico

programma iniziativa

 

Sabato 30 marzo 2019 – ore 14,30

Inaugurazione Orto dei Frati – Pietra di Bismantova

programma iniziativa

Progetto Acqua

Percorso di sensibilizzazione sul consumo consapevole e contro lo spreco delle risorse idriche

Sabato 23 marzo 2019 ore 15,00

programma iniziativa

 

ANBI ED I CONSORZI PER TERRITORIO DI BONIFICA SUPPORTANO LE INIZIATIVE DI FRIDAYSFORFUTURE E CLIMATESTRIKE
Il comitato del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e le associazioni di categoria hanno voluto aderire all’iniziativa del 15 marzo a sostegno della protesta per la sensibilizzazione sui gravi effetti del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici.

Il Canale Casalpò ha una funzione sia scolante, per il drenaggio di un bacino di circa 2.000 ha ricadente nei comuni di Campegine e Gattatico, che di distribuzione irrigua per terreni di circa 4.200 ha di superficie all’interno dei comuni di Castelnovo Sotto, Poviglio, Gattatico e Brescello.
Il tratto oggetto di intervento, di lunghezza pari a 600 ml, è situato a monte del sostegno San Sisto, nelle vicinanze della località omonima in comune di Poviglio.
Nel corso degli anni l’erosione dovuta all’invaso irriguo ha progressivamente ridotto le dimensioni del corpo arginale del canale. In particolare, durante stagione irrigua ed in corrispondenza dell’argine in sinistra idraulica, si sono registrati fenomeni di infiltrazione altrimenti detti fontanazzi. 
Oggetto dei lavori, il consolidamento dell’argine predetto avvenuto mediante la posa in verticale in mezzeria del rilevato di telo geo composito bentonitico di altezza 5,00 ml ancorato con appositi ferri e/o picchetti allo scavo in sezione obbligata.

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