Si sono recentemente conclusi i lavori di consolidamento dei movimenti franosi che avevano causato l’interruzione dell’unica strada di accesso alla borgata di Prato Vignale in località Saltino, comune di Prignano sulla Secchia.
Il tempestivo intervento, che è consistito nella realizzazione di drenaggi, fossi a cielo aperto e sistemazioni morfologiche, ha consentito di riaprire la strada in tempi molto rapidi e togliere dall’ isolamento la borgata.

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Massimiliano Pederzoli: ANBI “Ben vengano gli interventi del Piano invasi nazionale e del PSR regionale ma occorre superare la psicosi dell’effetto Vajont e puntare sulle dighe in grado di accumulare l’acqua quando c’è”. Matteo Catellani (Emilia Centrale): “la raccolta delle acque è bassissima rispetto alla piovosità essenziale intervenire con celerità per il bene della valle e la sua gente”. Delle stesso avviso tutte le associazioni agricole.

REGGIO EMILIAVenerdì 19 Luglio 2019 –  In occasione dell’affollato incontro “ Più Acqua per l’Agricoltura “ che si è tenuto nei giorni scorsi nella sala Poggioli della Regione Emilia Romagna a Bologna che ha richiamato, in una sorta di riunione degli stati generali dei gestori della risorsa idrica/irrigua, anche la gran parte dei molteplici portatori d’interesse legati alla programmazione e al governo dei flussi è emersa, molto chiaramente, la criticità che pesa come un macigno sulla Val d’Enza. La perdurante e progressiva carenza di acqua  in questa fetta produttiva di territorio Reggiano ha assunto ormai un carattere endemico nella panorama regionale insieme ad alcune valli Piacentine e le ripercussioni più gravi, effetto anche dei mutamenti climatici, ne aggravano periodicamente l’incidenza sulle produzioni tipiche come Parmigiano Reggiano, pomodori, mais ecc. Nel corso dell’incontro – che è servito al contempo per porre l’attenzione adeguata su quanto è stato fatto in questi anni di pianificazione e sull’avvio degli interventi che porteranno in Emilia Romagna, grazie ai progetti dei consorzi di  bonifica sostenuti dalla Regione, ben 204 milioni di euro per 42 interventi fondamentali – si è rimarcata in modo forte la necessità di intervenire in Val d’Enza. Intervenire in modo proporzionale al fabbisogno dando riposte a chi le attende da tempo. A tal proposito, oltre alla sottolineatura del presidente regionale Stefano Bonaccini e dell’Assessore all’Agricoltura Simona Caselli e dei dati tecnico-scientifici rilevati da ARPAE, è stato forte il richiamo fatto dal presidente dell’ANBI Francesco Vincenzi e del presidente regionale Massimiliano Pederzoli; quest’ultimo ha dichiarato “occorre superare al più presto i timori e le paure che in Italia, dopo il Vajont, hanno pervaso negli ultimi decenni chi doveva fare programmazione di lavori in grado di rispondere alle attese”. Nel nostro paese, gli ha fatto eco il presidente del Consorzio dell’Emilia Centrale Matteo Catellani, “ la conservazione della risorsa, quando disponibile, è a livelli molto bassi rispetto all’indice di piovosità e questa realtà va capovolta in tempi celeri per dare risposte al territorio. Il risparmio di risorsa incide ma se l’acqua non c’è non si può fare alcun risparmio della stessa”. Catellani ha aggiunto: “il dato evidenziato sui nuovi cantieri dei progetti di bonifica genera quasi 7mila nuovi posti di lavoro nel suo complesso e un invaso moderno e con un piacevole e innovativo impatto ambientale e soprattutto di dimensioni adeguate al problema in Val d’Enza, oltre a dare certezze alle imprese e alla comunità in generale, incrementerebbe il valore attrattivo di questo suggestivo territorio”. Ed in questo contesto è importante anche il ruolo che il flusso di acqua assicurerebbe alla vita del torrente Enza nel corso di una stagione prolungata. Concordi sulla necessità impellente anche tutte le associazioni agricole regionali intervenute per bocca dei loro presidenti di fronte ad una sala esaurita con più di 300 presenti. All’incontro, moderato dal giornalista Andrea Gavazzoli, sono intervenuti: Stefano Bonaccini RER, Simona Caselli RER, Vittorio Marletto ARPAE , Paolo Ferrecchi RER, Massimiliano Pederzoli, Alessandro Ghetti ANBI ER, Francesco Vincenzi ANBI, Meuccio Berselli Autorità Distretto Fiume Po, Nicola Bertinelli Coldiretti, Cristiano Fini CIA, Eugenia Bergamaschi Confagricoltura, Paolo Mannini Canale Emiliano Romagnolo.

 

 

Sono iniziati i lavori di tombamento dello Scolo Amman ,importante cavo di scolo che raccoglie anche le acque scolmate dalla fognatura in caso di eventi piovosi significativi . L’opera migliorerà il deflusso delle acque di scolo , con conseguente aumento della sicurezza idraulica del centro abitato di Campegine . Il progetto prevede la posa di ml. 100 di elementi scatolari prefabbricati delle dimensioni interne 1600 mm. ( larghezza) x 1000 mm. di altezza . Il tutto sarà realizzato in economia con la squadra muratori consorziale e un escavatore a noleggio , idoneo al sollevamento di manufatti di cemento che pesano circa 41 ql.

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A inizio Maggio è stato emesso dal Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo il decreto di concessione del contributo pubblico di finanziamento al Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale. Il finanziamento è relativo al Programma di Sviluppo Rurale Nazionale 2014-2020 ed è di importo pari a € 19.999.312,00 suddiviso in 5 stralci.
Grazie al predetto finanziamento, verranno coperti, mediante tubazioni in PVC e PRFV, importanti canali irrigui al fine di migliorare l’efficienza della rete di distribuzione. La lunghezza totale di rete che verrà tombata è pari a 28,90 Km e sarà possibile risparmiare circa 4.200.000 mc di risorsa.
I canali interessati sono 1) il Distributore di Godezza e Irrigatorio Molinara in comune di Poviglio, 2) il Canale di Sesso in comune di Reggio Emilia, 3) il Canale di S.Maria nei comuni di Novellara e Cadelbosco Sopra, 4) Il Condotto Fornacelle in Comune di Correggio e 5) il Canale di Soliera Basso nei comuni di Soliera e Carpi.

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PROCEDURA APERTA PER L’APPALTO DEL SERVIZIO DI BROKERAGGIO ASSICURATIVO – CIG 7967257477 scadenza presentazione offerte ore 12 del 31.07.2019

Con determina a contrarre n. 280 del 07.06.2019 e 320 del 02.07.2019, Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale con sede in Reggio Emilia, corso G. Garibaldi n. 42 c.f. 91149320359 ha deliberato di affidare il servizio di brokeraggio per la durata di 5 anni con possibilità di rinnovo di ulteriori 2 anni.
L’affidamento avverrà mediante procedura aperta e con applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata, ai sensi degli artt. 60 e 95 del d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 – Codice dei contratti pubblici (in seguito: Codice).
Il luogo di svolgimento del servizio è Reggio Emilia
CIG 7967257477
Il Responsabile del procedimento, ai sensi dell’art. 31 del Codice, è avv. Domenico Turazza.
Estratto di bando di gara è stato pubblicato sulla GURI N. 79 in data 08.07.2019

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comunicazione di avvenuta publbicazione

Ottimi gli indicatori generali e i risultati dei singoli settori d’intervento per difesa e sviluppo del territorio. Risparmi virtuosi su energia e costi del personale

Reggio Emilia25 Giugno 2019 – Il bilancio del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale supera brillantemente l’esame del passaggio sotto la lente di approvazione del nuovo Consiglio di Amministrazione eletto nell’autunno scorso. L’unanimità di giudizio positivo ha promosso gli indicatori economico-finanziari generali, tutti in miglioramento, e i risultati analitici dei singoli settori di azione per difesa e sviluppo del territorio. Il Comitato direttivo dell’ente ha scelto per la comunicazione annuale ai soci del consuntivo del 2018 e delle prime buone analisi per i primi mesi del 2019 il polo logistico-operativo della Traversa di Castellarano – San Michele, a cavallo tra le Provincie di Reggio Emilia e Modena, dove il Consorzio ha realizzato un importante invaso a scopi irrigui capace di contenere fino a 800.000 m.c. d’acqua irrigua, oltre alla neonata centrale idroelettrica gestita dalla società controllata BI Energia insieme al Gruppo IREN, vero e proprio gioiello di tecnologia tutta nazionale.

Avendo come mission operativa e funzionale l’investimento costante dei fondi provenienti dai contributi dei consorziati per la sicurezza idraulica, la lotta al dissesto idrogeologico, il miglioramento ambientale e l’essenziale pratica irrigua per la crescita delle colture tipiche, il Consorzio ha comunque ottenuto un risultato utile di esercizio 2018 di 258.588 euro in relazione soprattutto ai significativi risparmi nei consumi energetici e nella ottimizzazione della gestione del personale. I mesi appena trascorsi poi sono stati fondamentali per la conferma della validità strategica dei progetti consortili nell’intero comprensorio, una progettualità rigorosamente effettuata “in house” dallo staff tecnico ingegneristico del Consorzio che ha portato all’assegnazione – a fine 2018 inizio 2019 – di circa 42 milioni di euro di finanziamenti straordinari per le nuove opere pianificate e approvate dagli enti sovracompetenti. Altri fondi dal PSRN e PSR e Progetti Life comunitari per la realizzazione di una lunghissima serie di opere ed interventi di consolidamento, messa in sicurezza, miglioramento delle reti, risparmio idrico e oltre 120 cantieri aperti nelle zone montane di prossimità per la difesa del suolo e l’efficienza delle reti viarie. I ricavi complessivi generati dalla contribuenza consortile introitata ammontano a 23.485.231 euro (in leggera diminuzione di € 493.148 rispetto al budget a causa della flessione dell’irrigazione variabile visti i periodi meno siccitosi rispetto al 2017).

Questa approvazione – ha commentato alla conclusione della presentazione, ringraziando i  consiglieri, il presidente del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale Matteo Catellani mostra lo stato di buona salute dell’ente e la sua propensione dinamica all’operatività in ogni comparto in cui agisce direttamente impiegando mezzi , professionalità e capacità progettuale di ottimo livello. L’impegno è di proseguire in questa direzione, cercando di rispondere alle esigenze dei nostri consorziati”. Anche le sfide più immediate sono un primo rilevante step sulla strada delle nuove opere: “ Abbiamo ottenuto somme ingenti frutto di progetti validi – ha aggiunto il direttore generale  Domenico Turazzaora il traguardo sarà realizzare opere di qualità in tempi utili per i nostri consorziati e le imprese agricole. Per quanto riguarda il bilancio ringrazio il Consiglio e tutto il personale del Consorzio che ha consentito questo risultato non scontato, frutto del gioco di squadra di tutti”.

Ufficio Stampa

Consorzio di Bonifica Emilia Centrale

In allegato un’immagine della visita alla centrale idroelettrica di Castellarano avvenuta subito dopo l’approvazione del bilancio 2018 e degli investimenti  da parte dei consiglieri dell’Emilia Centrale accompagnati nell’occasione dal presidente Matteo Catellani e dal direttore Domenico Turazza e dallo staff consortile.

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