Le scarse piogge agostane cadute in modo disomogeneo non hanno dato alcun sollievo alle colture che ne hanno estrema ed immediata necessità. In evidente sofferenza vigneti e prati stabili

 Reggio Emilia27 Agosto 2018 – Le previsioni metereologiche presentate nella prima decade di Agosto dagli esperti di ARPAER e successivamente confermate il giorno 14 nel corso dell’incontro – convocato in via straordinaria – presso l’Osservatorio permanente sullo stato idrologico del bacino del Po (nella sede dell’Autorità Distrettuale a Parma) avevano assicurato che, nel volgere di pochi giorni, le piogge, in questo caso “provvidenziali”, avrebbero regalato sollievo istantaneo a quelle aree, come la Val d’Enza, in cui la carenza di risorsa idrica mette in seria difficoltà le colture tipiche del territorio ormai in modo pressochè endemico. Le misurazioni allora effettuate, in località Cerezzola, consegnarono dati specifici che facevano rientrare la carenza stagionale dei flussi in un contesto di stress tutto sommato nella norma del periodo, ma oggi le cose sono decisamente cambiate e la mancanza di precipitazioni – cadute in scarsa quantità ed in maniera disomogenea -rischiano di mettere a repentaglio la coda della stagione irrigua nella vallata incrementando i rischi per le produzioni locali. Così, negli ultimi giorni, (come confermato dallo stesso aggiornamento comunicato da ARPAER) la drastica riduzione della portata del Torrente Enza – che attualmente è leggermente superiore al DMV (Deflusso Minimo Vitale) palesa ed rimarca lo stato di difficoltà straordinaria a cui serve porre opportuno rimedio. Va da sé che il protrarsi di questa situazione di deficit potrà causare, nel breve periodo, la sospensione della derivazione della risorsa idrica con evidenti e conseguenti danni gravi al settore agricolo ed in particolare a prati stabili e vigneti. Questo cambiamento della situazione è un chiaro indicatore del carattere torrentizio del corso d’acqua che, come già risultato evidente dai lavori del Tavolo Tecnico Regionale, non è in grado di garantire il fabbisogno idrico necessario al bacino sotteso. Per queste ragioni il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale chiede una nuova ed immediata valutazione di un provvedimento temporaneo di deroga ai limiti degli attuali DMV (in linea con quanto disposto relativamente ad altre zone del comprensorio regionale). Questo provvedimento se disposto in tempi idonei potrebbe scongiurare danni certi alle produzioni senza alterare – a parere del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale  – l’ecosistema fluviale stante la sua natura come detto a carattere torrentizio.

Sabato 25 e Domenica 26 agosto 2018

Una geoesplorazione che si compone di interpretazioni e camminate accompagnati dai tecnici dei Consorzi di Bonifica dell’Emilia Centrale e Burana e dal geostorico Antonio Canovi.

Si comincia il sabato pomeriggio con una “classica” dell’escursionismo in Appennino: Brandola Ponte del Diavolo, passando per le antiche Terme (intervento di CBEC); sulla via del ritorno, il flauto di Tiziano Salgarelli ci incanterà nel contesto medievale del castello di Brandola, dove verrà proposta una degustazione friniate a base di chersente.
Domenica appuntamento al ponte a schiena d’asino di Strettara, dove i leoni di pietra vegliano sullo Scoltenna, un fiume che racconta la storia d’Italia. Si andrà in esplorazione camminata sulla riva destra per cercare le miniere di rame nativo di Lastranera (utilizzate dai partigiani durante la Resistenza) e le opere di bonifica sul Rio Ronco, a monte di Cà Tonarone (intervento Burana); quindi si riprendono le auto per darsi appuntamento sul mezzogiorno alla “Casa dei Leoni di Pietra”, uno scrigno di memorie del territorio di Montecreto allestito da Carlo Beneventi che ci accompagnerà nella intera mattinata. Ripasseremo lo Scoltenna per approdare al Mulino delle Campore, intorno alle 14.00. Qui, in un contesto di acque fluenti e una grande varietà di animali lasciati in serena libertà, ci sarà la possibilità di pranzare e distendersi. Alle 16.00, evento eccezionale, l’anziano mugnaio Ladurini rimetterà in moto le antiche macine in pietra.

programma iniziativa

cartina Castello di Brandola

cartina Ponte di Strettara

Sabato 25 e Domenica 26 agosto 2018

Una geoesplorazione che si compone di interpretazioni e camminate accompagnati dai tecnici dei Consorzi di Bonifica dell’Emilia Centrale e Burana e dal geostorico Antonio Canovi.

Si comincia il sabato pomeriggio con una “classica” dell’escursionismo in Appennino: Brandola Ponte del Diavolo, passando per le antiche Terme (intervento di CBEC); sulla via del ritorno, il flauto di Tiziano Salgarelli ci incanterà nel contesto medievale del castello di Brandola, dove verrà proposta una degustazione friniate a base di chersente.
Domenica appuntamento al ponte a schiena d’asino di Strettara, dove i leoni di pietra vegliano sullo Scoltenna, un fiume che racconta la storia d’Italia. Si andrà in esplorazione camminata sulla riva destra per cercare le miniere di rame nativo di Lastranera (utilizzate dai partigiani durante la Resistenza) e le opere di bonifica sul Rio Ronco, a monte di Cà Tonarone (intervento Burana); quindi si riprendono le auto per darsi appuntamento sul mezzogiorno alla “Casa dei Leoni di Pietra”, uno scrigno di memorie del territorio di Montecreto allestito da Carlo Beneventi che ci accompagnerà nella intera mattinata. Ripasseremo lo Scoltenna per approdare al Mulino delle Campore, intorno alle 14.00. Qui, in un contesto di acque fluenti e una grande varietà di animali lasciati in serena libertà, ci sarà la possibilità di pranzare e distendersi. Alle 16.00, evento eccezionale, l’anziano mugnaio Ladurini rimetterà in moto le antiche macine in pietra.

programma iniziativa

cartina Castello di Brandola

cartina Ponte di Strettara

 

Comunicato stampa – Ancora un week end di geo-esplorazioni grazie alla rassegna di itinerari guidati “La Bonifica dal Po a quota 1000 – La Montagna Incantata” alla scoperta dei luoghi meno conosciuti e ricchi di valori culturali, storici, naturalistici , economici e sociali della nostra montagna. Il prossimo fine settimana, sabato 25 e domenica 26 agosto, saranno protagonisti del tour organizzato dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica Burana e con il patrocinio delle amministrazioni comunali di Polinago, Lama Mocogno e Montecreto, alcuni luoghi, tra i più suggestivi, dell’Appennino modenese. La geo-esplorazione comprenderà camminate e approfondimenti culturali a 360° delle zone visitate. I partecipanti saranno accompagnati dai tecnici dei Consorzi di Bonifica dell’Emilia Centrale e Burana e dal geo-storico esperto conoscitore del territorio Antonio Canovi. S’inizierà sabato 25 pomeriggio con una “classica” dell’escursionismo in Appennino ovvero: Brandola- Ponte del Diavolo, passando  per  le  antiche Terme;  sulla  via  del ritorno, il flauto di Tiziano Salgarelli allieterà i presenti nel contesto medievale del Castello di Brandola (dove verrà proposta una degustazione friniate a base di chersente). Domenica 26 appuntamento al ponte a schiena d’asino di Strettara, dove i leoni di pietra vegliano sullo Scoltenna, un fiume che racconta la storia del nostro paese. Si andrà in esplorazione sulla riva destra per cercare le miniere di rame nativo di Lastranera (utilizzate dai partigiani durante la Resistenza) e le  opere  di  bonifica  sul  Rio  Ronco,  a  monte  di  Cà  Tonarone quindi, in auto, si proseguirà a cavallo del mezzogiorno alla “Casa dei Leoni di  Pietra”, uno scrigno di memorie del territorio di Montecreto allestito da Carlo Beneventi. Subito dopo si ripercorrerà lo Scoltenna per approdare al Mulino delle Campore in un contesto di acque fluenti e una grande varietà di animali lasciati in serena libertà, ci sarà la possibilità di pranzare e rilassarsi. Alle 16.00 il mugnaio  Ladurini azionerà le antiche macine in pietra.

Gli interessati potranno prendere parte all’appuntamento gratuito (con abbigliamento adeguato alle escursioni ) contattando i numeri 339 3399916 – 0522-443273 – oppure scrivendo all’indirizzo di posta elettronica : mbonicelli@emiliacentrale.it

programma iniziativa

Giunti ormai verso la metà del mese di agosto possiamo cercare di tracciare un primo provvisorio bilancio dell’andamento della stagione irrigua caratterizzata, dopo un 2017 estremamente siccitoso, da un clima piuttosto temperato e da frequenti precipitazioni che hanno significativamente alleviato il lavoro dei nostri operatori.
Complessivamente abbiamo consegnato più di 13 milioni di metri cubi d’acqua che hanno consentito l’irrigazione di una superficie prossima ai 27 mila ettari.
Si conferma la gran varietà di colture irrigate, che fanno la ricchezza delle nostre campagne. La coltura prevalente è anche quest’anno il Mais, con 5.500 ettari irrigati, seguito dai vigneti (3.900 ettari), Prati Stabili (3.750 ettari), Pere (3.300 ettari), Pomodori (3.100) e Erba Medica (1.600).
Fino ad ora le avarie o i mal funzionamenti si sono riscontrati in quantità fisiologiche, considerando la complessità della rete irrigua consortile, composta da oltre 2.500 km. di canali e una sessantina di impianti oltre ad innumerevoli manufatti idraulici (tubazioni, botti, chiaviche, ecc.). Ciò ha fatto sì che non si sono registrati particolari disservizi all’utenza tranne che nella zona servita dal Torrente Enza dove anche quest’anno è stata confermata, anche se in termini meno pesanti rispetto al 2017, la carenza idrica che ha comportato una significativa riduzione, dell’ordine del 50 % circa, delle irrigazioni eseguite rispetto a quelle richieste.
Complessivamente l’andamento delle tre derivazioni è stato buono. Al 31 luglio sono stati immessi nella rete consortile quasi un centinaio di milioni di metri cubi d’acqua di cui 62 derivati dal Po, 22 dal Secchia e 14 dall’Enza. A differenza dell’anno scorso le portate di Enza e Secchia si sono fino ad ora mantenute buone e comunque tali da garantire il rispetto del Minimo Deflusso Vitale. Per cui ad oggi non abbiamo dovuto sospendere le derivazioni dai corsi d’acqua appenninici.
Nel filmato il nodo idraulico e la presa di Boretto, che quest’anno ha usufruito delle nuove 25 pompe, su un totale di 28, installate grazie ad un progetto si riabilitazione della presa finanziato dal Ministero per le Politiche Agricole.

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L’attività istituzionale del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale nel distretto montano del comprensorio si compie anche attraverso il supporto tecnico alle amministrazioni pubbliche locali.
Mediante la stipula di specifiche convenzioni il Consorzio di Bonifica si occupa dell’intero ciclo tecnico-contabile di molteplici interventi, attraverso le attività di progettazione, direzione lavori e rendicontazione contabile finale.
Per soddisfare le richieste di collaborazione dell’anno in corso sono finora stati redatti 30 progetti per un importo complessivo di €. 1.911.363,00. L'immagine può contenere: albero, cielo, pianta, spazio all'aperto e natura
Nello specifico le attività tecniche sono eseguite per conto dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico di Modena con 1 progetto dell’importo di €. 305.765,76, per l’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano con 12 progetti dell’ importo complessivo di €. 485.695,55, per l’Unione Tresinaro Secchia con 4 progetti dell’ importo complessivo di €. 115.150,18 e per i Comuni di Toano (4 progetti), Castelnovo né Monti ( 1 progetto) e Ventasso (1 progetto) per un importo complessivo di €. 513.797,20.
A questo si aggiungono i progetti redatti a valere sul Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 per costituendi consorzi stradali nei Comuni di Casina, Ventasso, Polinago, Prignano e Toano ( 7 progetti) per un importo totale di €. 490.954,31

 

Domenica 29 luglio 2018

ore 9,30 ritrovo a Casarola di Monchio delle Corti (fermata autocorriera)

mappe territorio: Bratica e Casarola

programma iniziativa

Domenica 22 luglio 2018

ore 8,00 appuntamento alla Porta del Museo Lineare in Viale Coppini, Moglia

locandina iniziativa

In questi giorni il Consorzio ha inviato i solleciti di pagamento ai consorziati che alla data del 30 giugno 2018 non avevano ancora provveduto al pagamento, a seguito dell’avviso inviato nel mese di Marzo.
L’importo del sollecito è pari all’importo dei contributi dovuti indicati nell’avviso, maggiorato di € 7 per rimborso spese e può essere pagato con le seguenti modalità:

presso gli uffici postali con commissioni corrispondenti al pagamento di un normale bollettino postale;
presso i Prestatori di Servizio di Pagamento (PSP) abilitati per PagoPA nella maggior parte delle banche (anche con internet banking), tabaccherie punti lottomatica, dove vedi il logo  . La transazione di pagamento è soggetta a commissioni; la invitiamo a informarsi preventivamente sui costi applicati dai vari Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) abilitati. Le commissioni, di norma, sono diversificate per canale utilizzato (sui canali internet, home banking e Bancomat sono generalmente applicate commissioni più basse rispetto ai canali con operatori). Per il pagamento serve il codice IUV e l’importo.
dal sito del consorzio www.emiliacentrale.it link Solleciti 2018 – pagamenti on line tramite piattaforma informatica gestita da Nordcom S.p.A. con PagoPA è possibile effettuare il pagamento elettronico scegliendo il PSP ritenuto più adatto.

In quest’ultimo caso seguire attentamente le istruzioni riportate al link Solleciti 2018 – pagamenti on line.

La necessità dell’intervento deriva dalle varie criticità idrauliche manifestatesi negli ultimi anni, con perdite d’acqua dalla condotta dello Scaricatore Stramazzetto, che scorre presso l’abitato di Montecchio Emilia, e dai manufatti esistenti con conseguenti allagamenti delle aree urbane circostanti.
L’intervento ha interessato la parte terminale del tratto tubato esistente Ø 800 mm in calcestruzzo e più precisamente dall’incrocio di via Cacciatore con via D. Alighieri proseguendo verso valle fino a monte della confluenza nel canale Vernazza per una lunghezza di circa 120 m.. Il nuovo tratto di tubazione è stato costruito parallelamente all’esistente nell’area del parcheggio del centro sportivo “Notari” con tubi in PRFV DN 800 mm, e collegato alla tubazione esistente, monte e valle, con due pozzetti in calcestruzzo. L’ esecuzione dei lavori non ha comportato lavorazioni di particolare difficoltà, se non per la risoluzione di diverse interferenze con servizi interrati, tra cui cavidotti interrati ENEL di Bassa e Media tensione e acquedotto e gasdotto in gestione Iren.

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