Nelle scorse settimane, attraverso l’operato del proprio personale e tramite alcune imprese del territorio, il Consorzio ha ultimato una serie di interventi lungo l’asta del Canale di Modena (o Canale Maestro) nel comune di Sassuolo, al fine di garantire il corretto deflusso delle acque di scolo, a tutela dell’incolumità pubblica e dei privati.

Lungo via Montanara si è provveduto a ricostruire un tratto di muro di sostegno (della lunghezza di circa 10 metri) improvvisamente collassato all’interno del canale, i cui detriti ostruivano il passaggio dell’acqua. Sempre lungo la medesima via, poco più a valle in direzione del centro, è stato ispezionato un lungo tratto di canale coperto di circa 160 metri (da via Giacobazzi sino a oltre via Leoncavallo), avvalendosi di una telecamera ad alta definizione installata su un carrello filoguidato, permettendo di verificare lo stato conservativo della condotta.

Altri due importanti interventi, uno in località Ponte Nuovo e l’altro a fianco della circonvallazione Sud-Ovest in via Palestro, consentiranno di meglio regimare le portate del canale verso la zona abitata di Sassuolo. I lavori sono consistiti nell’adeguamento delle quote di sfioro degli scaricatori laterali, i quali si attivano automaticamente quando i livelli d’acqua risultano prossimi alle sommità arginali di valle o alle sezioni esistenti di ponti, manufatti e tombamenti, riversando le portate in esubero nel Rio Salvarola/Canalazza e nella tubazione di Strade Muraglie, recapitati a loro volta nel Fiume Secchia.

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Abbiamo ricostruito un manufatto in c.a. per posare un nuovo sostegno a servizio di derivazioni irrigue in corrispondenza del Pozzo n. 3.
I lavori sono stati eseguiti con il personale consorziale, la squadra muratori, per le opere in c.a. e l’officina per la carpenteria metallica

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I.I.S. Blaise Pascal in collaborazione con Iren e con il patrocinio di Comune e Provincia di Reggio Emilia

presenta: “L’acqua: un bene per tutti?”

presso Aula Multimediale I.I.S. Blaise Pascal in via Makallè n. 12, Reggio Emilia

A Mondine di Moglia di Mantova sono in fase di ultimazione gli interventi di rifunzionalizzazione del nodo idraulico. Nel corso dei mesi autunnali ed invernali, gli eventi di piena lungo il corso del Fiume Secchia hanno permesso di “collaudare” positivamente il ringrosso arginale, le porte vinciane ed i due ordini di paratoie installate nel nuovo pozzetto del prolungamento della chiavica emissaria. Tra nuova e chiavica originaria, al fine di valorizzare il manufatto storico, è stata progettato in accordo con la Soprintendenza ed ora in corso di esecuzione, uno spazio aperto di forma concava al cui centro si prevede la realizzazione di una vasca riempita in ciottoli grossolani di fiume; questa vasca occuperà il sedime un tempo interessato dalla luce di scarico nel Fiume Secchia.
Presso l’area a Nord del nuovo impianto irriguo, si sta rivestendo la nuova cabina elettrica con pannelli in acciaio inox e da struttura costituta da lame verticali in acciaio colorate RAL 1019.
All’interno della vasca di arrivo dell’impianto storico, il muro in c.a. risalente agli anni ’30 che divideva le acque irrigue è stato demolito in quanto, nella nuova configurazione di gestione delle stesse acque, ha perso la sua funzione.
Anche la barricazione posta sul Cavo Lama non sarà più utilizzata durante la stagione irrigua; dopo il restauro del c.a. della passerella, della predetta è stata conservata in sede una sola, della tre paratoie installate in origine, ed il telaio che la sorregge. Entrambe le strutture sono state soggette ad un intervento di sabbiatura.

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L’UE sta impostando interventi incentrati sul mondo rurale per evitare lo spopolamento delle zone interne. In proposito le associazioni rurali cristiane di 10 Paesi si riuniscono a Marola dal 16 al 18 marzo per parlare di iniziative comuni. Una discussione pubblica con interventi delle istituzioni locali al Parco Tegge nel pomeriggio del 16 marzo. Si affronta il problema italiano della mancata identificazione della popolazione e del territorio rurale separato da quello urbano. L’obiettivo di colmare questo vuoto viene affrontato per l’Appennino reggiano inserito nell’Area pilota per la Strategia Nazionale Aree Interne rivolta a promuovere innovazioni nei servizi. L’Unione montana comuni dell’Appennino reggiano promuove assieme a Diocesi, Rurali Reggiani, Consorzio di Bonifica e altre associazioni il progetto Famiglie Aziende Rurali Comunità col sostegno della Fondazione Manodori nel 2018-2019.

programma

A Barco di Bibbiano nasce un importante presidio attrezzato per la gestione delle attività consortili in Val d’Enza. Incremento dell’operatività irrigua in un’area sensibile. In più monitoraggio puntuale e interventi ai fini scolanti con ulteriore incremento della sicurezza idraulica dalla Via Emilia fino al nodo idraulico della traversa di Cerezzola

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Reggio Emilia – 15 Marzo 2018 – Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale presenta oggi a Barco di Bibbiano (Re) un nuovo polo logistico polifunzionale a presidio della gestione di tutte le attività utili al territorio svolte dall’ente nel comprensorio della Val d’Enza. La nuova sede consortile consentirà allo staff tecnico di incrementare l’operatività irrigua in un’area che si è dimostrata particolarmente sensibile sotto questo profilo in particolare nei mesi estivi aumentando al contempo il monitoraggio, la sorveglianza e i molteplici interventi a fini scolanti dalla Via Emilia fino al nodo idraulico della Traversa di Cerezzola. “La manutenzione e il presidio costante del reticolo interconnesso della lunghezza di circa 200 km complessivi nei comuni pedecollinari e di pianura (trasferito recentemente per competenza dalla Regione Emilia Romagna all’indomani del successo del progetto Life europeo Life Rii) – ha evidenziato il Commissario straordinario del Consorzio Emilia Centrale Franco Zambelliè una zona che necessità di cure e attenzione e per il Consorzio è strategica per raggiungere con maggiore celerità le località dove occorre intervenire in tempi adeguati ai bisogni che via via si manifestano”. Il nuovo Centro Operativo va a rafforzare anche il saldo legame con il territorio in cui è ubicato : “Ringrazio il Consorzio in tutte le sue componenti – ha commentato nel suo intervento il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti – per aver compreso la posizione strategica del nostro comune a beneficio di tutta la vallata che necessita di attenzione particolari”. Una struttura imponente il nuovo Centro Operativo del Consorzio che impiegherà in loco fino ad una decina di tecnici e operai specializzati. “Il Centro Operativoha commentato il Direttore Generale Domenico Turazzaè situato in una posizione baricentrica rispetto all’area dell’Alta Pianura Val d’Enza , è servito dalle principali arterie stradali e dista poco più di 15 minuti dalla sede cittadina di Via Garibaldi: questo ci consentirà di operare con uomini e mezzi in modo immediato nei Comuni di Bibbiano, Cavriago, Montecchio, Canossa, Quattro Castella, San Polo d’Enza e Albinea, S.IIlario e Reggio Emilia “. Alla mattinata di presentazione, oltre alle maestranze consortili, ai rappresentanti delle associazioni agricole e alcuni cittadini interessati erano presenti numerosi amministratori locali di tutta la Val d’Enza che hanno salutato con favore la nuova opportunità voluta dall’Emilia Centrale.

Scheda Tecnica Centro Operativo del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale

Il capannone è stato edificato già agli inizi degli anni 2000 ed è situato nell’area artigianale di Barco di Bibbiano in via Ambrosoli n. 10 su un’area esterna distribuita su tre lati di circa 700 mq + 580 mq (di area coperta di capannone) + 60 mq circa di spogliatoi + 100 mq ad uso uffici. Il polo logistico del centro operativo ospiterà automezzi stradali e fuori strada, numerose e diverse attrezzature per operazioni idrauliche, forestali ed edili. All’interno della struttura si trova un’ampia sala per workshop, attività di formazione del personale, comunicazione interna ed esterna verso l’utenza.

 

 

Presentata nella sede dell’Emilia Centrale la mappa dettagliata dei lavori che il Consorzio di Bonifica realizzerà nel 2018 con fondi consortili derivanti dai contributi dei cittadini consorziati nelle aree appenniniche di Reggio Emilia e in alcuni comuni del Parmense. Interventi per oltre 2,3 milioni di euro

comunicato stampa

video

mappa interventi

 

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