Museo multimediale Bonifica dell’Emilia Centrale, via Argine Cisa, 65, Boretto
Il museo permanente allestito nella chiavica di Boretto spiega con una suggestiva performance multimediale il significato della Bonifica e quanto essa sia necessaria ed ecologicamente sostenibile per il territorio, per la sicurezza idraulica, per l’irrigazione, per la coltivazione e per la protezione dai disastri idrogeologici.
La performance multimediale ha una durata di 20 minuti. Al centro della sala un grande modello architettonico di 9 mq indirizza e aiuta la visione. Suoni, luci e immagini rappresentano un racconto suddiviso in diversi scenari: l’acqua, la macchina della bonifica, natura coltivata, il lavoro dell’uomo, la città, per concludersi leggendo il territorio del consorzio narrato attraverso mappe di oggi e di ieri.
Apertura:
luglio e agosto: domenica e festivi 9,30-12,30 e 16,00-19,00 gli altri giorni su appuntamento
settembre e ottobre: domenica e festivi 9,30–12,30 e 15,30– 18,30 gli altri giorni su appuntamento
Informazioni: tel. 0522 443211 oppure 348 4040551 Zelindo

1300 interventi ,tra Modena Reggio e Mantova , su canali di irrigazione e di scolo ( per la sicurezza idraulica) , per la ripresa di fontanazzi , dall’inizio di gennaio ad oggi.Quella della manutenzione è una funzione fondamentale a presidio della sicurezza del territorio . E’ proprio in questo periodo che in concomitanza con il massimo invaso nella rete consortile ,le arginature sono sottoposte a notevole sollecitazione . Le arginature costruite nel secolo passato , con terre del luogo e carriola , possono presentare localmente punti critici ,in cui l’acqua col tempo inizia a incunearsi e a trascinare con sè particelle di terreno sino a realizzare perforazioni vere e proprie. Ancor più pericolosa , la presenza di tane e gallerie scavate dalle nutrie , che amplificano drasticamente questo fenomeno .Occorre pertanto un monitoraggio costante sul’intera rete consortile . Obiettivo , cogliere i primi segnali di infiltrazione e , comunque intervenire con opere di difesa spondale ( massi ciclopici ) e risagomatura delle arginature , prima degli allagamenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A Cerezzola divieti rigorosi di attingimento per usi non agricoli, richiesta la deroga al DMV per il torrente Enza e avviata la ricerca di pozzi disponibili in accordo con i privati. Il Commissario Zambelli rincara: “ Abbiamo chiesto alla Regione di aprire un tavolo con ENEL per l’eventuale utilizzo degli invasi nei bacini dell’Enza e del Secchia che porterebbero 6 milioni di metri cubi di acqua in più e darebbero grande sollievo al comparto”.

Reggio Emilia – 30-6-2017 – Se le precipitazioni degli ultimi giorni, cadute per lo più in modo disomogeneo sul territorio, hanno solo marginalmente regalato un timido ma insufficiente sollievo all’agricoltura il grave stato di siccità che sta interessando – ormai da parecchi mesi – la nostra regione ed in particolare il comprensorio del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale impone di valutare ogni possibile modo per mitigare anche nelle annate a venire l’impatto della carenza idrica sulle produzioni agricole e sull’ambiente in cui viviamo. Ciò anche in considerazione del ripetersi con frequenza sempre più ridotta di estati caratterizzate da alte temperature e un clima che nel complesso risulta particolarmente siccitoso. Come noto all’interno del comprensorio irriguo consortile (che ha una superficie complessiva di circa 120.000 ettari) la zona sottesa alla derivazione dal torrente Enza in località Cerezzola, Comune di Canossa, è quella ove lo squilibrio idrico ha assunto connotati di maggior gravità, a causa della portata particolarmente ridotta del torrente Enza. In quest’area la carenza idrica comporta un forte rischio di compromettere le colture servite dalla derivazione irrigua del Consorzio con gravi danni all’economia agricola locale e, in ultima analisi, anche all’ecosistema. Ed è in quest’ottica che i vertici dell’Emilia Centrale guidati dal Commissario Franco Zambelli, riuniti in seduta straordinaria, hanno inoltrato alla Regione Emilia Romagna la domanda di deroga al Deflusso Minimo Vitale (DMV) unitamente al Consorzio di Bonifica Parmense che condivide una parte di competenza sul bacino. Come secondo rilevante provvedimento il Consorzio (con effetto immediato fino a nuova comunicazione), limitatamente alla zona sottesa dal torrente Enza in località Cerezzola, dispone il divieto di attingimento dell’acqua per finalità diverse da quelle destinate alla produzione agricola, tra cui l’irrigazione dei campi sportivi, di orti e giardini, il lavaggio di automobili ed automezzi e pulizia dei piazzali. Di sicura evidenza anche l’avviamento di un sondaggio immediato per verificare la presenza e disponibilità dei pozzi da attivare celermente previo accordi specifici con i proprietari degli stessi.
Ma il summit di Via Garibaldi ha portato ad altri risultati di rilievo tra cui la richiesta alla Regione Emilia Romagna di aprire al più presto un tavolo tecnico con ENEL per analizzare nei dettagli la fattibilità tecnico-economica di un eventuale utilizzo degli invasi a scopi idroelettrici gestiti dalla stessa ENEL nei bacini dell’Enza e del Secchia; tra quelli indicati l’invaso del Paduli o del Lagastrello in Provincia di Massa Carrara, nel bacino dell’Enza, e quello di Gazzano – Fontanaluccia, tra le Provincie di Reggio Emilia e Modena, nel bacino del Secchia. Si tratta di due invasi aventi complessivamente una capacità di circa 6.000.000 di metri cubi d’acqua il cui, anche solamente parziale, utilizzo anche a scopi irrigui, comporterebbe un rilevante beneficio all’attività di gestione dell’irrigazione nelle zone di alta pianura sottese ai corsi d’acqua nelle Provincie di Parma, Reggio Emilia e Modena, particolarmente esposte al fenomeno della siccità. Inoltre, trattandosi di invasi a tutt’oggi esistenti, il loro eventuale utilizzo anche a scopi irrigui non dovrebbe, teoricamente, comportare i rilevanti costi di investimento dovuti alla realizzazione di un nuovo invaso, traducendosi unicamente in nuove modalità per la gestione degli invasi, improntate alla collaborazione tra i due soggetti gestori, che sono l’ENEL per la produzione di energia idroelettrica e il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale per l’irrigazione. In pratica l’eventuale utilizzo della risorsa idrica accumulata in tali invasi anche per l’irrigazione sarebbe sostanzialmente a “costo zero”. Così pure, l’impatto ambientale di una simile iniziativa sarebbe pressoché nullo.
“Voglio rassicurare la comunità che il Consorzio di bonifica – ha rimarcato il Commissario Straordinario Regionale Franco Zambelli – pur nei limiti che derivano dalla sua natura di mero ente gestore sta facendo, come del resto ha sempre fatto, tutto quanto rientra nelle sue concrete possibilità di intervento per mitigare lo stato di grave crisi idrica”.

Sabato 1 luglio 2017 ore 21,30 presso l’impianto idrovoro di Mondine, Via Argine Secchia, Moglia, concerto della Scuola di Musica “Lab 105” di Sermide. L’evento è organizzato dal Parco Golene Foce Secchia

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