Grande pioggia in montagna, ma disagi a sud est di Reggio

REGGIO EMILIA (26 marzo 2015) – Nella giornata di ieri, mercoledì 25 marzo, si sono abbattute piogge piuttosto intense nella parte collinare e montana del comprensorio di bonifica, con precipitazioni nell’ordine dei 45 mml di pioggia, che, causa anche la saturazione del terreno, hanno causato un’ondata eccezionale di piena dei Torrenti e dei Rii collinari. Per contro le piogge in pianura sono state mediamente meno intense, circa 20 mml e tali da non causare uno stato di piena eccezionale dei canali consortili.

Le situazioni di maggior allarme si sono registrate, per quanto riguarda la rete in gestione al Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, nella zona a sud est di Reggio Emilia. In particolare, all’intersezione tra il Rio Acque Chiare ed il Canale Reggiano di Secchia nella zona di Due Maestà, i livelli eccezionalmente alti del Rio ne hanno causato lo sfioro delle acque all’interno del canale, che è stato pertanto investito da una piena piuttosto importante, alleggerendo allo stesso tempo lo stato di eccezionale piena del Rio Acque Chiare. Il Consorzio ha eseguito le manovre idrauliche necessarie a garantire lo scarico del canale Reggiano di Secchio entro il Torrente Crostolo, anche con il supporto di Iren, ed è intervenuto con un proprio escavatore per abbassare l’alveo del canale e facilitare il deflusso delle acque. Per effetto di queste manovre il canale non ha fatto registrare tracimazioni anche se alcuni condomini di Via Davoli sono stati allagati nelle parti più basse per cause indipendenti dalla corretta regimazione delle acque.

“Chi vive attorno al fiume decide di sè” un progetto innovativo in Emilia
Due incontri parti di un percorso già attivo a livello nazionale che mettono a confronto i cittadini con ingegneri idraulici, bonifica ed esperti del territorio. Si parte dai contratti di fiume. Dopo il primo teorico in sede, il secondo riguarderà la geoesplorazione di Boretto
REGGIO EMILIA (26 marzo 2015) – Vale di più la salvaguardia dell’ambiente o la fruizione dell’ambiente di un ambito fluviale? I contratti di fiume possono essere la risposta? E’ l’affascinante percorso – in due tappe, venerdì 27 e sabato 28 marzo – che propone un ente intermedio ad ambiente, acque e sviluppo umano come il Consorzio di Bonifica dell’Emila Centrale. “Un fatto che sta prendendo piede a livello nazionale, all’avanguardia in Veneto – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica – e che ora proponiamo anche in Emilia mettendo a confronto i cittadini (che invitiamo) assieme a ingegneri idraulici, bonifica, esperti del territorio. Sullo sfondo l’esempio di Venezia Mestre e, anche, le associazioni che hanno dato vita a un percorso partecipato per stabilire le priorità da gestire in ambito fluviale: cosa salvaguardare, cosa rendere più fruibile, cosa è sostenibile, cosa è meno sostenibile”.
Che cosa è il Contratto di Fiume?
“È la sottoscrizione di un accordo – spiega Antonio Canovi, geostorico – che permette di ‘adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale intervengono in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione di un bacino fluviale’ (definizione del 2° World Water Forum). Le risorse paesistico-ambientali sono valorizzate da molteplici settori. In questo modo possiamo costruire ‘dal basso’ il passaggio da politiche settoriali di mitigazione del pericolo idraulico e inquinologico a politiche integrate di rigenerazione ecologica, di fruizione sociale e paesistica del sistema fluviale. I Contratti di Fiume consentono di attivare positivamente gli attori locali”.
Ed ecco che venerdì 27 marzo, alle ore 17.00, presso la sede del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, corso Garibaldi, 42, a Reggio Emilia si terrà l’incontro “Paesaggi delle acque interne – I Contratti di Fiume e l’esperienza del Marzenego”.
Dopo i saluti di Marino Zani, presidente Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, si terrà l’introduzione di Antonio Canovi, Geostorico, Atelier del Paesaggio della Bonifica. Seguiranno quindi gli interventi di: Alessandro Pattaro, ingegnere idraulico, coordinatore tecnico del Contratto di Fiume Meolo Vallio Musestre – Metodologia e storia dei Contratti di Fiume; Mario Tonello, storiAmestre – Fare ricerca su un piccolo fiume, il Marzenego; Carlo Bendoricchio, direttore del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive – L’esperienza del Contratto di Fiume Marzenego. Le conclusioni saranno affidate a Domenico Turazza, direttore del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale.
Seguirà l’inaugurazione dell’esposizione documentare “Il Marzenego oggi”, a cura di Mario Tonello e Giorgio Sarto.
Per sabato 28 marzo, alle ore 10.00 è in programma la geoesplorazione a Boretto, nel Paesaggio della Bonifica, con gli accompagnatori Zelindo Catellani, tecnico del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e Antonio Canovi, geostorico, Atelier del Paesaggio della Bonifica
Appuntamento quindi alle ore 10.00 per il ritrovo presso il nodo idraulico di Boretto, in via Argine Cisa, 65 per visitare il museo multimediale della Bonifica, il museo del Po e della navigazione interna (via Argine Cisa, 11, sul Po) e, della Sala consiliare di Boretto realizzata dal designer Marcello Nizzoli. È inoltre prevista la possibilità di navigazione sul Po con la motonave Padus (con ticket individuale).
Per ulteriori informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi ad Antonio Canovi al numero 339 3399916 oppure all’indirizzo e-mail antonio.geostorico@gmail.com

IN PILLOLE

Come nasce e si sviluppa il Contratto Fiume

Il ‘contrat de riviere’ è stato istituito per la prima volta in Francia nel 1981. L’obiettivo iniziale dell’istituzione dei contratti è quello di lottare contro il degrado della qualità delle acque e, al tempo stesso, di trovare un rimedio all’incuria dei proprietari rivieraschi che avevano smesso di mantenere le rive. Dal primo contratto di fiume sottoscritto nel 1983 (La Thur) sono poi stati promossi circa 15 contratti, che coprono più del 10% del territorio nazionale. In Lombardia la L.R. 26/2003 prevede espressamente il Contratto di Fiume e il Contratto di Lago come strumenti di programmazione negoziata per la promozione della ‘concertazione e l’integrazione delle politiche a livello di bacino e sottobacino idrografico, con la partecipazione dei soggetti pubblici e privati, per la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche e degli ambienti connessi e la salvaguardia del rischio idraulico.

 

 

 

Accompagnano Zelindo Catellani, tecnico Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e Antonio Canovi, geostorico, Atelier del Paesaggio della Bonifica

Ore 10,00 ritrovo presso il Nodo Idraulico di Boretto, Via Argine Cisa n. 65

Visita del museo multimediale della Bonifica, visita del museo del Po e della navigazione interna, Via Argine Cisa n. 11 sul Po e della Sala consiliare di Boretto realizzata dal designer Marcello Nizzoli, Possibilità di navigazione sul Po con la motonave Padus (ticket individuale).

Per informazioni e prenotazioni:

antonio.geostorico@gmail.com

339 3399916

27 marzo – ore 17,00
Saluto, Marino Zani, Presidente Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale
Introduce,  Antonio Canovi, Geostorico, Atelier Paesaggio della Bonifica
Alessandro Pattaro, ingegnere idraulico, coordinatore tecnico del Contratto di Fiume Meolo Vallio Musestre – Metodologia e storia dei Contratti di Fiume
Mario Tonello, storiAmestre – Fare ricerca su un piccolo fiume, il Marzenego
Carlo Bendoricchio, Direttore del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive – L’esperienza del Contratto di Fiume Marzenego
Interventi
Conclusione, Domenico Turazza, Direttore Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale

A seguire inaugurazione esposizione Documentare il Marzenego oggi a cura di Mario Tonello, Giorgio Sarto

28 marzo – ore 10,00
Rritrovo presso il Nodo Idraulico di Boretto, Via Argine Cisa n. 65
Visita del museo multimediale della Bonifica, visita del museo del Po e della navigazione interna, Via Argine Cisa n. 11 sul Po e della Sala consiliare di Boretto realizzata dal designer Marcello Nizzoli, Possibilità di navigazione sul Po con la motonave Padus (ticket individuale).
Accompagnano Zelindo Catellani, tecnico Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e Antonio Canovi, geostorico, Atelier del Paesaggio della Bonifica

Per informazioni e prenotazioni: antonio.geostorico@gmail.com; 339 3399916

Atelier del Paesaggio foto G. Arlotti (8)Con il mese di marzo terminano i laboratori proposti dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale.
Per sabato 21 marzo, dalle ore 15 alle 18, è prevista l’uscita “Con il Gis in città: prove di georeferenziazione su antichi siti dell’acqua”, condotta da Tommaso Barbieri e Riccardo Catellani, ingegnere ambientale; accompagnano: Antonio Canovi, Fabrizio Frignani, Giovanna Iori e Daniela Friggeri, escursionista.
Il materiale documentario utilizzato nel corso degli incontri sarà posto a disposizione per usi didattici. Il corso è sostenuto dall’ente consortile e non prevede alcuna quota di iscrizione.

Fabrizio FrignaniDopo il successo degli appuntamenti di febbraio, proseguono i laboratori organizzati dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale nel suo Atelier del paesaggio della Bonifica, in Corso Garibaldi, 42, a Reggio Emilia.
Il laboratorio “La mappa non è il territorio” riflette sul rapporto tra realtà e rappresentazione, alla base della comprensione geografica del mondo, mettendo in campo specifici saperi cartografici. Si articola nel mese di marzo in due incontri d’aula presso l’Atelier del Paesaggio della Bonifica.
“Cartografare il mondo: carte moderne, carte contemporanee” è in calendario per venerdì 20 marzo, dalle ore 17.30 alle 19,00. Dopo l’introduzione di Antonio Canovi, il pomeriggio sarà condotto da Fabrizio Frignani, geostorico e Riccardo Catellani, geografo.
Il materiale documentario utilizzato nel corso degli incontri sarà posto a disposizione per usi didattici. Il corso è sostenuto dall’ente consortile e non prevede alcuna quota di iscrizione.
Si ricorda che il mercoledì pomeriggio è possibile parcheggiare gratuitamente nei controviali della città.

Fruibilità migliorata con aggiornamento e incremento della segnaletica turistica e la messa in sicurezza del percorso attraverso la sistemazione dei manufatti esistenti nei territori che furono della Grancontessa

APPENNINO REGGIANO (13 marzo 2015) – Grazie al Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale è stata migliorata la fruibilità del “Sentiero Matilde”, che fa parte dei percorsi turistico culturali valorizzati dal progetto di cooperazione “Cammini d’Europa”, rete culturale di storia, cultura e turismo.

Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, in convenzione con il Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano, ha progettato e realizzato interventi di messa in sicurezza e sistemazione di questo importante percorso in terra reggiana, utilizzando risorse dell’Asse 4 del Piano Regionale di Sviluppo Rurale.

“Un sentiero che attraversa la provincia reggiana da Nord a Sud nei territori che furono della Contessa Matilde, – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – percorso che coniuga le ricchezze ambientali e le testimonianze storiche”.

“Stiamo parlando di un vero ‘Cammino d’Europa’ – dichiara Luciano Correggi, presidente del Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano – perché il Sentiero Matilde segue in territorio reggiano l’antico percorso alto medievale, che dallo sbocco dell’Enza, portava nel cuore del dominio dei Canossa, ai castelli di Rossena, Canossa, Sarzano, Carpineti, fino a Toano e si dirigeva verso il crinale al Passo di San Pellegrino in Alpe, attraverso la turrita ‘via delle Scalelle’, per poi scendere verso i possedimenti toscani, verso la via del Volto Santo, verso Lucca e poi a Roma. L’itinerario permette di scoprire sia l’antico sistema di comunicazione, che quello difensivo, basato su castelli e case torri (Cavandola, Monchio, Sorchio e Riana sono tutte inserite nel percorso), ma anche le suggestioni di un territorio limitrofo (e collegato dalla sentieristica Cai) ancora integro, come le antiche sorgenti solforose di Quara, il ponte a schiena d’asino di Cadignano e i gessi del Secchia”.

“La messa in sicurezza e il miglioramento dell’antico ‘Sentiero Matilde’ che la bonifica ha realizzato con imprenditoria locale – aggiunge Zani – ha consentito al sentiero di entrare a far parte di ‘Cammini d’Europa’, il circuito internazionale di valorizzazione turistica integrata di itinerari culturali e di pellegrinaggio”.

“Gli interventi – spiega Angela Tincani, direttore dei lavori per il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – hanno riguardato l’aggiornamento e l’incremento della segnaletica turistica attraverso la sostituzione delle tabelle informative lungo il percorso. Si è proceduto quindi alla tabellazione di nuovi percorsi che si integrano al ‘Sentiero Matilde’, come, ad esempio la variante di Marola. È stata inoltre assicurata la messa in sicurezza e il miglioramento del percorso attraverso la sistemazione di manufatti esistenti. Sono state quindi riaperte le parti di sentiero abbandonate grazie alle opere di miglioramento della percorribilità dello stesso”.

“Per conseguire gli obiettivi di sicurezza – prosegue la Tincani – sono stati adottati accorgimenti tecnici che vanno dall’allargamento del sentiero in punti particolarmente pericolosi come nei pressi della Torre dell’Amorotto a Civago, alla realizzazione di scalinate in legno in tratti molto ripidi e scivolosi come a Cavola e Castel Pizigolo, sino alla dotazione di dispositivi antiscivolamento nelle passerelle lungo il Torrente Tresinaro. Le opere, svolte in aree disagiate e molto distanti tra loro, hanno contribuito al miglioramento della fruibilità dell’intero percorso”.

I lavori sono terminati nel 2014 e sono stati finanziati utilizzando risorse comunitarie dell’Asse 4 del Piano Regionale di Sviluppo Rurale. La realizzazione del progetto è stata possibile anche grazie alla collaborazione con il Settore Turismo della Provincia di Reggio Emilia e i comuni interessati.

 

 

Atelier del Paesaggio foto G. Arlotti (6)Proseguono i laboratori organizzati dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale nel suo Atelier del Paesaggio della Bonifica, in Corso Garibaldi, 42, a Reggio Emilia.
Venerdì 13 marzo, dalle ore 17.30 alle 19 si terrà l’incontro “La cartografia digitale”, introduce Giovanna Iori, geostorica, conduce Tommaso Barbieri, geografo.
Il materiale documentario utilizzato nel corso degli incontri sarà posto a disposizione per usi didattici. Il corso è sostenuto dall’ente consortile e non prevede alcuna quota di iscrizione.
Si ricorda che il mercoledì pomeriggio è possibile parcheggiare gratuitamente nei controviali della città.

Qualità delle acque irrigue erogate dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale

Presentazione dei dati della stagione irrigua 2014

11 marzo – ore 10,30

Sede del Consorzio – Corso Garibaldi n. 42, Reggio Emilia

 

 

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