Primo incontro pubblico di confronto nel Processo Partecipato
Gualtieri, 5 maggio 2015

Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale comunica che il giorno 5 maggio 2015 alle ore 17:00, presso la Sala dei Falegnami, in Piazza Bentivoglio n. 26 a Gualtieri, si terrà il primo dei due incontri pubblici previsti per il comune di Gualtieri nell’ambito dell’azione B.1 “Processo Partecipato” del progetto LIFE13 ENV/IT/000169 “LIFE RINASCE – RIqualificazione NAturalistica per la Sistemazione integrata idraulico-ambientale dei Canali Emiliani”, per quanto riguarda gli interventi di riqualificazione sul canale Collettore Alfiere.
Programma incontro

I Musei dell’Acqua a Boretto:

Museo del Po e della navigazione fluviale (Via Argine Cisa  n. 11) racchiude la storia del Novecento borettese, un secolo complesso durante il quale, nonostante le due guerre, la comunità prevalentemente agricola di Boretto è riuscita a trasformarsi in un piccolo centro manifatturiero di importanza nazionale.

Museo dei Pontieri (Via Argine Cisa n. 3) ospita l’unica mostra italiana permanente dedicata alla storia dell’attraversamento del Po, realizzata in collaborazione con l’Istituto dei Beni Culturali (IBC)

Museo Multimediale della Bonifica (Via Argine Cisa n. 5), si trova all’interno della Chiavica di presa irrigua di Boretto. La struttura è dotata di un suggestivo allestimento multimediale permanente, una composizione di suoni ed immagini proiettate contro le alte pareti dell’edificio attraverso paesaggi naturali e vedute aeree dei campi coltivati, voluto dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e dalla Fondazione Telecom Italia

Giorni e orari d’apertura:
ogni domenica e festivi (da maggio a settembre ore 10,00-12,30 / 15,00-18,30)
Per informazioni: 348-4040551

I Musei dell’Acqua a Boretto:

Museo del Po e della navigazione fluviale (Via Argine Cisa  n. 11) racchiude la storia del Novecento borettese, un secolo complesso durante il quale, nonostante le due guerre, la comunità prevalentemente agricola di Boretto è riuscita a trasformarsi in un piccolo centro manifatturiero di importanza nazionale.

Museo dei Pontieri (Via Argine Cisa n. 3) ospita l’unica mostra italiana permanente dedicata alla storia dell’attraversamento del Po, realizzata in collaborazione con l’Istituto dei Beni Culturali (IBC)

Museo Multimediale della Bonifica (Via Argine Cisa n. 5), si trova all’interno della Chiavica di presa irrigua di Boretto. La struttura è dotata di un suggestivo allestimento multimediale permanente, una composizione di suoni ed immagini proiettate contro le alte pareti dell’edificio attraverso paesaggi naturali e vedute aeree dei campi coltivati, voluto dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e dalla Fondazione Telecom Italia

Giorni e orari d’apertura:
ogni domenica e festivi (da maggio a settembre ore 10,00-12,30 / 15,00-18,30)
Per informazioni: 348-4040551

 

 

 

 

 

 

Il giorno 18 aprile 2015 dalle ore 9:00 alle ore 13:00

presso la Sala Prampolini del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale in Corso Garibaldi 42 Reggio Emilia, si terrà la Sessione Plenaria di apertura del Processo Partecipato del progetto LIFE13 ENV/IT/000169 “LIFE RINASCE – RIqualificazione NAturalistica per la Sistemazione integrata idraulico-ambientale dei Canali Emiliani”.
Il carattere sostanzialmente innovativo del progetto LIFE RINASCE è dato non solo dalle tipologie d’intervento ipotizzate per risolvere i problemi idraulici e ambientali specifici, ma soprattutto dall’intero percorso di progettazione, che vedrà coinvolti gli attori locali nella definizione degli interventi attraverso un “Processo partecipato”: questo permetterà di raccogliere le idee e  i contributi degli attori locali (cittadini, imprese, associazioni, ecc.) al fine di indirizzare al meglio la progettazione degli interventi.
Il Processo partecipato prevede diversi momenti di coinvolgimento degli attori locali:
– un evento di apertura del processo (sessione plenaria) il 18 aprile 2015 a Reggio Emilia, in cui sarà illustrato in termini generali il progetto LIFE RINASCE;
– 6 incontri di confronto (workshop partecipativi) sul territorio, comprendenti visite guidate alle aree di intervento fra i mesi di maggio e giugno 2015, al fine di discutere dei problemi dei canali e dei possibili interventi da realizzare;
– un evento di chiusura del processo partecipato (sessione plenaria) nel mese di settembre 2015.
È possibile reperire ulteriori informazioni sul progetto LIFE RINASCE nel sito web http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/life-rinasce.
A breve saranno comunicati il programma definitivo e le modalità di iscrizione.
Per ulteriori informazioni sull’evento è possibile contattare gli indirizzi LifeRinasce@emiliacentrale.it e SMO-LifeRinasce@emiliacentrale.net

Programma

Primo Convegno Internazionale del progetto LIFE13 ENV/IT/000169 “LIFE RINASCE”, dalle ore 9:00 alle ore 13:00, presso la sala A della Terza Torre, in Viale della Fiera n. 8.

Il progetto, in cui il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale è beneficiario capofila e la Regione Emilia-Romagna è beneficiario associato, è stato approvato dall’Unione Europea nell’ambito dei progetti LIFE+ 2013 “Politica ambientale e Governance”. Il convegno sarà l’occasione per fare il punto della situazione a pochi mesi dall’avvio del progetto, ponendo l’attenzione sul tema della riqualificazione dei canali di bonifica, delle sue problematiche applicative, delle strategie scelte per affrontarle e del ruolo determinante che avranno la partecipazione e la condivisione degli obiettivi da parte dei portatori di interesse locali.

È possibile reperire ulteriori informazioni sul progetto LIFE RINASCE nel sito web: http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/life-rinasce

A breve saranno comunicati il programma definitivo e le modalità di iscrizione.

Per avere informazioni sull’evento, è possibile contattare gli indirizzi mail: liferinasce@emiliacentrale.it SMO-LifeRinasce@emiliacentrale.net

 

OLYMPUS DIGITAL CAMERAA Busana le opere hanno riguardato il Rio Rondino e la regimazione idraulica dei fossi presenti a valle dell’abitato di Cervarezza. A Collagna, il Rio Canalina ed il fiume Secchia a Cerreto Alpi, oltre alle strade di Cerreto Laghi e Valbona

1 aprile 2015 – Preservata la viabilità di Valbona di Collagna, paese agricolo nel quale si effettua l’ultimo pascolo d’Appennino, e Cerreto Alpi e regimazione idraulica nel Rio Canalina e nel fiume Secchia in località Cerreto Alpi.
A Busana regimazione del Rio Rondino a Nismozza e vecchia galleria drenate a Cervarezza.
“Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – dichiara Paolo Bargiacchi, sindaco di Collagna – è un presidio basilare nelle comunità dove la ruralità è importante. In particolare, a Valbona, i lavori dell’ente si sono rivelati fondamentali per poter mantenere fruibile una viabilità a 1121 metri sul livello del mare con il resto del territorio”.
“Nel comune di Collagna – spiega il direttore dell’ente consortile, Domenico Turazza – la regimazione idraulica ha interessato il fiume Secchia a Cerreto Alpi e il Rio Canalina nel capoluogo. Si è anche provveduto alla manutenzione delle strade pubbliche a Cerreto Laghi e Valbona. In particolare i lavori hanno riguardato, la riapertura e il modellamento dei fossi, il taglio delle piante, le regimazioni idrauliche delle acque stradali, la sistemazione del piano viabile, di scarpate e banchine”.
“Esprimo viva soddisfazione per le opere realizzate in comune di Busana dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, nell’ambito del programma di manutenzione straordinaria del territorio – commenta Daniela Pedrini, sindaco di Busana –. La sistemazione idraulica del Rio Rondino a Nismozza, l’intervento sui fossi di scolo della rete drenante dell’abitato di Cervarezza e le altre manutenzioni realizzate sono azioni fondamentali per la riduzione del rischio idrogeologico che assilla purtroppo il nostro territorio e l’intera montagna. Fondamentale sarà garantire anche in futuro una cura costante mettendo in campo tutti gli interventi necessari alla mitigazione di rischi futuri. Auspico che nel prossimo periodo si possa intervenire anche su altre aree del territorio comunale”.
“Per il comune di Busana è stata effettuata la regimazione idraulica del Rio Rondino in località di Nismozza ed il ripristino e la manutenzione idraulica dei fossi di scolo della rete drenante posta a salvaguardia dell’abitato di Cervarezza”, aggiunge il direttore Turazza.OLYMPUS DIGITAL CAMERA
“Nei territori di Busana e Collagna, in zona di tutela paesaggistica – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale –, le opere di manutenzione straordinaria effettuate dal Consorzio non hanno alterato lo stato dei luoghi ma sono servite per il mantenimento in efficienza di importanti strade pubbliche e per impedire tracimazioni d’acqua lungo i rii naturali”.
L’importo totale dei lavori ammonta a 66.000 euro, finanziati con fondi consortili.

Foto G. Arlotti (1) (Large)Life rinasce con la Bonifica dell’Emilia Centrale un progetto “partecipato” con le persone per la sistemazione dei canali
Realizzare la riqualificazione idraulico – ambientale di alcuni canali di bonifica emiliani, in collaborazione con tutti gli enti e in maniera partecipata. Accade tra Reggio e Modena. Sullo sfondo la presentazione il convegno internazionale dell’8 aprile a Bologna
(31 marzo 2015) – Riqualificare in modo innovativo e condiviso i canali di Cavata Orientale (Carpi), Diversivo Fossa Nuova Cavata (Carpi), Collettore Acque Basse Modenesi (Carpi e Novi di Modena), Collettore Alfiere (Gualtieri). Creando golene e aumentando la sezione idraulica degli stessi, in maniera condivisa tra le popolazioni. Obiettivi miglioramento della sicurezza idraulica e la qualità ambientale.
Life Rinasce è un progetto del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e che coinvolge i rispettivi Comuni e che ha come partener la Regione Emilia-Romagna. Un progetto avviato da luglio 2014 e che si concluderà a dicembre 2018, prevede un importo totale di oltre 2.000.000 di euro, finanziati dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Regione Emilia Romagna e cofinanziato dall’Unione Europea.
Di recente a Reggio Emilia si è svolto l’incontro del Gruppo tecnico di lavoro relativo al progetto medesimo, a loro il compito di definire le migliori scelte: è composto dai tecnici del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Servizio difesa del Suolo, della Costa e Bonifica e il Servizio tutela e risanamento della risorsa idrica, Servizio beni architettonici e ambientali, Servizio comunicazione, educazione alla sostenibilità e strumenti di partecipazione della Regione Emilia-Romagna, delle Provincie di Reggio Emilia e Modena, del Servizio Tecnico di Bacino degli affluenti del Po, dei Comuni di Gualtieri, Carpi, Novi di Modena, dall’Ente di gestione dei Parchi e della biodiversità dell’Emilia Centrale.
“Life Rinasce è un progetto approvato dalla Commissione Europea nel luglio del 2014, si propone di realizzare a scopo dimostrativo la riqualificazione idraulico-ambientale di alcuni canali di bonifica emiliani – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale –. A Bologna con un convegno internazionale di apertura del progetto in calendario per l’8 aprile, presso la sede della Regione Emilia Romagna, sarà presentato alla comunità scientifica e al pubblico questa innovativa forma di progettazione partecipata che, appunto, coinvolge le persone in maniera forte: ci rivolgiamo sia agli enti che hai privati”.
Foto G. Arlotti (3) (Large)“Il progetto – aggiunge Aronne Ruffini, dirigente del Consorzio di Bonifica con sede a Reggio Emilia e project manager dello stesso -, scaturisce in applicazione di due importanti direttive europee, la Direttiva Alluvioni 2007/60/CE e la Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE, con l’obiettivo di dimostrare che i concetti di diminuire il rischio di inondazioni migliorando contemporaneamente lo stato ecologico dei corsi d’acqua, possono essere applicati anche sul reticolo idrico artificiale”.
Spiega Aronne Ruffini: “Nel dettaglio sui canali citati verranno sperimentate tipologie d’intervento adeguate alla condizione dei canali prescelti che soffrono di problematiche idrauliche e ambientali –,andamento rettilineo e sezione geometrica trapezoidale, non sono dotati di aree inondabili connesse e le portate in eccesso, determinate dall’intenso incremento delle aree urbanizzate, possono essere smaltite solamente tramite impianti idrovori: una situazione a elevato rischio di esondazione. A questo si aggiunge il problema degli scarichi di depuratori e scolmatori fognari di piena che riversano grandi quantità di sostanze inquinanti, peggiorando la qualità dell’acqua”.
“Gli interventi – prosegue il project manager – prevedono la riqualificazione di sette chilometri di canali con la creazione di tre ettari di golene naturalistiche allagabili lungo i canali (spazio al fiume), la forestazione di due chilometri di sponde e la creazione di una cassa di espansione destinata a diventare una zona umida naturalistica per l’accumulo delle piene e la fitodepurazione delle acque, per un’estensione di circa tre ettari”.
“Il progetto si propone, inoltre – spiega Ruffini –, di mettere a punto e applicare modalità di gestione ‘gentile’ della vegetazione acquatica e riparia dei canali, confrontando diverse modalità di taglio in relazione agli effetti ecologici, idraulici ed economici”.
“Il carattere innovativo del progetto – prosegue – è dato non solo dalle tipologie d’intervento ideate per risolvere problemi idraulici e ambientali, ma anche dall’intero percorso di progettazione che vede interessati un gruppo tecnico di lavoro multidisciplinare e gli attori locali coinvolti attraverso un ‘processo partecipato’. Particolare attenzione verrà prestata alla possibilità di diffondere le tecniche testate con il progetto. Si prevede quindi l’organizzazione di corsi di formazione per tecnici e giornate dimostrative nei siti oggetto d’intervento”.

 

Foto G. Arlotti (5) (Large)

Realizzare la riqualificazione idraulico – ambientale di alcuni canali di bonifica emiliani, in collaborazione con tutti gli enti e in maniera partecipata. Accade tra Reggio e Modena. Sullo sfondo la presentazione il convegno internazionale dell’8 aprile a Bologna

 

 

CONSORZIO DI BONIFICA DELL’EMILIA CENTRALE (31 marzo 2015) – Riqualificare in modo innovativo e condiviso i canali di Cavata Orientale (Carpi), Diversivo Fossa Nuova Cavata (Carpi), Collettore Acque Basse Modenesi (Carpi e Novi di Modena), Collettore Alfiere (Gualtieri). Creando golene e aumentando la sezione idraulica degli stessi, in maniera condivisa tra le popolazioni. Obiettivi miglioramento della sicurezza idraulica e la qualità ambientale.

Life Rinasce è un progetto del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e che coinvolge i rispettivi Comuni e che ha come partener la Regione Emilia-Romagna. Un progetto avviato da luglio 2014 e che si concluderà a dicembre 2018, prevede un importo totale di oltre 2.000.000 di euro, finanziati dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Regione Emilia Romagna e cofinanziato dall’Unione Europea.

Di recente a Reggio Emilia si è svolto l’incontro del Gruppo tecnico di lavoro relativo al progetto medesimo, a loro il compito di definire le migliori scelte: è composto dai tecnici del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Servizio difesa del Suolo, della Costa e Bonifica e il Servizio tutela e risanamento della risorsa idrica, Servizio beni architettonici e ambientali, Servizio comunicazione, educazione alla sostenibilità e strumenti di partecipazione della Regione Emilia-Romagna, delle Provincie di Reggio Emilia e Modena, del Servizio Tecnico di Bacino degli affluenti del Po, dei Comuni di Gualtieri, Carpi, Novi di Modena, dall’Ente di gestione dei Parchi e della biodiversità dell’Emilia Centrale.

“Life Rinasce è un progetto approvato dalla Commissione Europea nel luglio del 2014, si propone di realizzare a scopo dimostrativo la riqualificazione idraulico-ambientale di alcuni canali di bonifica emiliani – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale –. A Bologna con un convegno internazionale di apertura del progetto in calendario per l’8 aprile, presso la sede della Regione Emilia Romagna, sarà presentato alla comunità scientifica e al pubblico questa innovativa forma di progettazione partecipata che, appunto, coinvolge le persone in maniera forte: ci rivolgiamo sia agli enti che hai privati”.

“Il progetto – aggiunge Aronne Ruffini, dirigente del Consorzio di Bonifica con sede a Reggio Emilia e project manager dello stesso -, scaturisce in applicazione di due importanti direttive europee, la Direttiva Alluvioni 2007/60/CE e la Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE, con l’obiettivo di dimostrare che i concetti di diminuire il rischio di inondazioni migliorando contemporaneamente lo stato ecologico dei corsi d’acqua, possono essere applicati anche sul reticolo idrico artificiale”.

Spiega Aronne Ruffini: “Nel dettaglio sui canali citati verranno sperimentate tipologie d’intervento adeguate alla condizione dei canali prescelti che soffrono di problematiche idrauliche e ambientali –,andamento rettilineo e sezione geometrica trapezoidale, non sono dotati di aree inondabili connesse e le portate in eccesso, determinate dall’intenso incremento delle aree urbanizzate, possono essere smaltite solamente tramite impianti idrovori: una situazione a elevato rischio di esondazione. A questo si aggiunge il problema degli scarichi di depuratori e scolmatori fognari di piena che riversano grandi quantità di sostanze inquinanti, peggiorando la qualità dell’acqua”.

“Gli interventi – prosegue il project manager – prevedono la riqualificazione di sette chilometri di canali con la creazione di tre ettari di golene naturalistiche allagabili lungo i canali (spazio al fiume), la forestazione di due chilometri di sponde e la creazione di una cassa di espansione destinata a diventare una zona umida naturalistica per l’accumulo delle piene e la fitodepurazione delle acque, per un’estensione di circa tre ettari”.

“Il progetto si propone, inoltre – spiega Ruffini –, di mettere a punto e applicare modalità di gestione ‘gentile’ della vegetazione acquatica e riparia dei canali, confrontando diverse modalità di taglio in relazione agli effetti ecologici, idraulici ed economici”.

“Il carattere innovativo del progetto – prosegue – è dato non solo dalle tipologie d’intervento ideate per risolvere problemi idraulici e ambientali, ma anche dall’intero percorso di progettazione che vede interessati un gruppo tecnico di lavoro multidisciplinare e gli attori locali coinvolti attraverso un ‘processo partecipato’. Particolare attenzione verrà prestata alla possibilità di diffondere le tecniche testate con il progetto. Si prevede quindi l’organizzazione di corsi di formazione per tecnici e giornate dimostrative nei siti oggetto d’intervento”.

 

 

 

Il consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale comunica di non essere soggetto alla normativa sulla fatturazione elettronica, non essendo compreso nel conto economico consolidato delle pubbliche amministrazioni.
Pur essendo soggetto obbligato ad applicare lo split payment, non è tenuto alla fattura elettronica, per ora riservata alla PA.

Dal 1/1/2019 il Consorzio rientrerà nella fatturazione elettronica obbligatoria per tutti i privati.

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